La denominazione di origine protetta “Cipollotto Nocerino” designa i bulbi appartenenti alla specie Allium Cepa L., pianta erbacea con ciclo vegetativo biennale. Le sementi sono prodotte dalla varietà ‘Nocera’ iscritta nel registro CE delle ortive. Il prodotto ammesso a tutela, all'atto dell'immissione al consumo allo stato fresco, deve avere le seguenti caratteristiche: 1) bulbo: Forma: cilindrica con leggero ingrossamento alla base; Colore: tuniche interne ed esterne interamente bianche; Calibro del bulbo: tra cm. 2-5. Il calibro è determinato dal diametro massimo della sezione normale dell’asse del bulbo. 2) foglia: Colore: verde glauco intenso con presenza di glaucescenza, Forma: lineare, fistolosa, cilindrica, terminante a punta. All’atto dell’immissione al consumo la foglia può essere anche recisa. La coltivazione del Cipollotto viene effettuata in pieno campo. Essendo una coltura altamente specialistica viene praticata senza consociazioni. La coltivazione del Cipollotto Nocerino interessa il territorio amministrativo di dodici comuni della Provincia di Salerno: Angri, Scafati, S. Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, S. Egidio del Monte Albino, Castel San Giorgio, Roccapiemonte, Siano e Sarno. Ai su indicati Comuni della Provincia di Salerno si aggiungono i seguenti di quella di Napoli: Boscoreale, Castellammare di Stabia, Gragnano, Santa Maria la Carità, Pompei, Poggiomarino, Striano, Sant’Antonio Abate e Terzigno.