La Strada attraversa il territorio sul quale si stendono i vigneti della Doc Pollino. Nella regione si sono succeduti Greci, Bruzi, Bizantini, Normanni, Svevi, Albanesi, che hanno segnato l’ambiente con la propria cultura e hanno lasciato tracce nelle città ricche di storia e nella vita quotidiana, forte di antiche tradizioni.
A Morano due musei illustrano la vocazione pastorale e agricola e le ricchezze naturalistiche del territorio. I resti imponenti del Castello confermano la potenza difensiva e l’importanza strategica di questa fortezza normanna riutilizzata dagli Svevi e rifatta nel XVI secolo, che domina la vallata del Coscile. Su uno sperone tra il fiume e un suo affluente, sorge Castrovìllari, in un’ampia conca ai piedi del Pollino.
L’itinerario entra anche nel territorio del Parco, tocca Frascineto, circondata da fiorenti masserie dalle quali esce il Moscato, e raggiunge le gole del Raganello, il torrente più conosciuto del Massiccio, che scava il proprio corso fra gole imponenti e spettacolari. Al suo sbocco nella Piana di Sibari, Cìvita sembra sbocciare dalla roccia, con gli edifici imponenti come bastioni a confondersi con il colore della pietra viva.