Assovini
Mandorle al cioccolato
Ricetta del territorio: Calabria
Piatto di portata: Dessert
Pietanza a base di: Vari
Preparazione: Facile
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 500 gr. Mandorle tostate in forno
- 500 gr. Cioccolato fondente
PREPARAZIONE
- In una casseruola posta sul fuoco a bagnomaria, sciogliete il cioccolato con un goccio d'acqua (per evitare che si bruci)
- Versate le mandorle, mescolate velocemente e spegnete il fuoco
- Disponete le mandorle glassate su un piano di lavoro (meglio se di marmo) inumidito
- Separatele e lasciatele raffreddare
- Servire freddo
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- GRECO DI BIANCO PASSITO
- Vino Bianco Dolce
- Annata: 2009
- 14+3% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: Greco di Bianco Passito »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0077-03 »
- Produttore del Vino: Cantine Ielasi »
- Denominazione di Origine del Vino: Greco di Bianco DOC »
- Piatto tipico consigliato: Mandorle al cioccolato »
Azienda Vinicola
Una tradizione familiare che “profuma” d’antico, un percorso tracciato nel segno della valorizzazione del territorio. Corrono addirittura i primi dell’800 infatti, quando alcuni antenati della famiglia Ielasi legano il proprio nome alla produzione del Greco di Bianco, scrivendo cosi le prime pagine di una storia destinata a durare nel tempo. Sulla scia di quelli che potremmo definire i “pionieri del culto del Nettare degli Dei”, nel 1920 e il Cavalier Avv. Domenico Ielasi a continuare la produzione di famiglia: una produzione a fi ni amatoriali e di stretto consumo, ma comunque contrassegnata da grande passione e meticolosita.
Un’altra significativa tappa si registra sempre nella prima meta degli anni ‘50, quando il figlio di Domenico Ielasi, ovvero il magistrato Ferdinando Ielasi, rafforzera la produzione familiare arricchendola del Vino Mantonico, sino all’ingresso nella Cacib (Cooperativa Agricola Calabro Ionico Bianchese).
Dopo la fine della Cacib, avvenuta negli anni ’80, la “nostra” storia riprende agli inizi del terzo millennio, grazie anche all’impulso dato dalla Comunita Europea, la quale ha riconosciuto il valore e l’importanza del Vino Greco di Bianco, considerandolo Prodotto Protetto.
Bianco, la località ove hanno sede le Cantine Ielasi
Nel 2004, viene dunque rifondata l’Azienda Agricola: una sorta di “passaggio di consegne” nel nome della continuità, dato che l’azienda e contrassegnata ancora dal nome Ferdinando Ielasi (nipote del suddetto magistrato che oltre 60 anni prima si era cimentato in questa “avventura”, spinto dall’amore verso il paese e da altri nobili valori che l’anno sempre contraddistinto).
Gli scenari attuali seguono le orme sviluppatesi a partire dal 1900: produzione limitata (ristretta al solo Greco di Bianco, per un totale di circa 4000 litri annui), ma ispirata al tempo stesso alle profonde radici e a quei fondamentali principi cardine gia elencati, che da quasi un secolo costituiscono il nostro imprescindibile “biglietto da visita”.
La Zona di Produzione delle "CANTINE IELASI"
L'area geografica vocata alla produzione vinicola delle Cantine Ielasi ricade nel territorio della provincia di Reggio Calabria, in zone designate con le seguenti Denominazioni di Origine:
L'unico vitigno impiegato per la produzione dei "Vini Ielasi" è il seguente:
Caratteristiche Pedoclimatiche
La zona geografica delimitata comprende l'intero territorio amministrativo del comune di Bianco e in parte nel comune di Casignana tutti nella provincia di Reggio Calabria.
E' il primo vino ad essere stato riconosciuto come D.O.C. nella provincia di Reggio Calabria con D.P.R. del 18/06/80.
Il Greco di Bianco è prodotto con una varietà di uva coltivata sulle scenografiche coste ioniche della Calabria sin dai tempi della Magna Grecia, quando veniva chiamata "aminea", ovvero "non rossa". L’area si snoda lungo la fascia del basso litorale ionico per circa 14 km, spingendosi all’interno fino a raggiungere la quota massima di 210 metri s.l.m., in località serro di Serrapata nel Comune di Bianco. L’area è interamente occupata da sedimenti pliocenici che si adagiano sul basamento cristallino paleozoico. Il passaggio con il miocene avviene gradualmente con l’interposizione di locali affioramenti conglomeratici. Nei pressi dei piccoli centri abitati il Miocene conglomeratico viene ricoperto da un’altra formazione stratigrafica denominata informalmente argille “varicolori”. La variabilità delle forme, i diversi tipi di substrato (materiale parentale) e la diversa azione del fattore tempo imprimono a questa zona una spiccata diversità delle tipologie di suolo che si rinvengono.
Sui rilievi collinari che rappresentano gran parte del territorio, dominano le formazioni sabbiose o conglomeratiche. Sono in questo caso suoli da poco a moderatamente profondi con evidenze di idromorfia entro i 50 cm e con moderata presenza di Sali solubili. Sulle antiche superfici terrazzate di origine fluviale si rinvengono suoli fortemente alterati che differenziano un orizzonte di accumulo di argilla. Si tratta di suoli moderatamente profondi a tessitura media e reazione subacida.
I dati climatici evidenziano che le piogge sono concentrate prevalentemente nel periodo autunno-inverno, raggiungono il loro valore massimo nel mese di ottobre ed il minimo nel mese di giugno. La temperatura media mensile raggiunge il massimo nel mese di agosto ed il minimo nel mese di gennaio. Siamo in presenza di un clima che va da sub-umido a sub-arido con una forte deficienza idrica in estate e una concentrazione estiva dell’efficienza termica.
Legame Storico-Culturale
La leggenda fa risalire questo vino al VII° sec. a.C., quando un colono greco portò i primi tralci della vite sbarcando nell’odierno Capo Bruzzano, nel territorio comunale di Bianco. Furono proprio i Greci, fin dall'VIII secolo a.C., a individuare sui litorali dell’Enotria, che significa terra del vino, le zone vocate alla vite e a dare impulso, con i loro vitigni e con le loro pratiche enoiche, a una ottima produzione.
Il Greco di Bianco, evidenzia in positivo il territorio che lo ha valorizzato. Lo troviamo sulla costa ionica calabrese nei pressi di Bianco vicino alla storica Gerace. Si può definire un vitigno marinaro essendo presente in altre zone del bacino del mediterraneo occidentale.
Il Greco di Bianco può essere prodotto solamente nel Comune di Bianco e in parte del comune di Casignana. Predilige i climi più ventosi ed assolati. E' un vino bianco "passito" ricavato da uve che, prima di essere spremute, vengono appassite al sole su graticci di canne o in essiccatoi ad aria forzata, e subiscono una riduzione di peso che può raggiungere, a seconda del contenuto in zuccheri, il 35%. Le uve aromatiche si prestano ad essere prodotte ed appassite direttamente sulla pianta (previo schiacciamento o torsione del rachide ad opera dell’uomo) o direttamente al sole su graticci, oppure in locali condizionati. Al termine dell'operazione di appassimento le uve vengono sottoposte a pigiatura e torchiatura. Ha colore giallo ambrato, profumo di zagara, sapore dolce, morbido pieno ed armonico, di stoffa elegante e sostenuta.
VINI DEGUSTATI DAL PANEL ASSOVINI SOMMELIER
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Visita in Cantina
Le Cantine Ielasi accolgono durante tutto l'anno turisti e appassionati di vino, dove - su prenotazione - è possibile effettuare visite guidate nel vigneto e nella cantina per conoscere l'azienda vinicola e scoprire i suoi vini attraverso degustazioni e ricercati abbinamenti con le specialità della cucina tipica locale.
Turismo del Vino
Per ogni viaggiatore l'Italia da sempre è terra di sogni, di emozioni, un luogo dove la storia si fonde con il mito, la natura è straordinariamente generosa e la cultura è il frutto della fusione di grandi civiltà. Le Strade del vino sono percorsi pensati esattamente per offrire all'enoturista esperienze inimmaginabili: viaggi alla scoperta di testimonianze storiche uniche al mondo, di scorci naturalistici di rara bellezza, di passeggiate distensive nei borghi, di giacimenti enogastronomici da scoprire, di vigneti e cantine vinicole da visitare e, ancora, agriturismi d’eccellenza, resort ospitali, ristoranti tipici, attività di artigianato locale, piccole botteghe di prodotti tipici locali, moda, servizi e negozi vari.
Le Cantine Ielasi sono posizionate lungo il percorso emozionale della Strada del Vino, il cui itinerario enoturistico racchiude la zona di produzione dei vini prodotti con la relativa Denominazione di Origine:
Video Presentazione della Cantina
Focus CANTINE IELASI
- Anno di fondazione: 1996
- Ettari vitati: 2
- Bottiglie prodotte: 6.000
- Denominazione di Origine dei Vini prodotti:
- Vendita diretta: NO
- Vendita online: NO
- Visite in cantina: SI, su prenotazione.
- Degustazioni: SI, su prenotazione.
- Ristorante: NO
- Pernottamento: NO
- Lingue parlate: Italiano
Contatti CANTINE IELASI
Azienda: Cantine Ielasi
Indirizzo: Via Stazione - 89036 Bianco (Reggio Calabria)
Telefono: +39 347 1816435 - 337 7015285
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.cantineielasi.it
Involtini panati
Ricetta del territorio: Basilicata
Piatto di portata: Secondo
Pietanza a base di: Carne
Preparazione: Media difficoltà
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 800 gr. Polpa di vitello tagliata a fettine
- 120 gr. Prosciutto tagliato a fettine
- 120 gr. Lardo affettato
- Foglie di salvia
- Bacche di ginepro pestate
- Farina
- 2 Uova sbattute
- Pangrattato
- Burro
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE
- Su un piano di lavoro, disponete le fettine di carne e mettetevi sopra le fettine di prosciutto
- Poi mettete una foglia di salvia, il pesto di ginepro, quindi salate e pepate
- Arrotolate strattamente gli involtini, fasciateli con un fetta di lardo e fermateli con uno stecchino
- Infarinateli, poi passateli nell'uovo, nel pangrattato e arrostiteli in padella con pochissimo burro
- Passate in forno per circa 30 minuti
- Servite caldissimi
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- RED SPUMANTE DEMI SEC
- Vino Spumante Demi-Sec
- Annata 2016
- 12% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: Red Spumante Demi Sec »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0074-02 »
- Produttore del Vino: Cantine Strapellum »
- Denominazione di Origine del Vino: Vino da Tavola - Basilicata »
- Piatto tipico consigliato: Involtini panati »
Capesante gratinate
Ricetta del territorio: Basilicata
Piatto di portata: Antipasto
Pietanza a base di: Pesce
Preparazione: Media difficoltà
Dosi per: 6 persone
INGREDIENTI
- 12 Capesante
- 120 gr. Pane grattugiato
- 100 gr. Formaggio duro grattugiato 400 gr. Tonno sott'olio
- Olio extravergine di oliva
- Prezzemolo tritato
- Salsina di pomodoro fresco
- Sale
- Pepe
PREPARAZIONE
- Lavate le capesante e apritele con un coltellino e ripassatele in acqua corrente
- In una ciotola, mescolate il pangrattato, il formaggio, il prezzemolo e regolate di sale e pepe
- In una teglia disponete le capesante e versatevi sopra il composto
- Versatevi un cucchiaino di salsina di pomodoro, umettate con un filo d'olio e passate in forno a 200° per qualche minuto
- Servite le capesante gratinate, caldissime.
VINO CONSIGLIATO IN ABBINAMENTO
- WHITE SPUMANTE EXTRA DRY
- Vino Spumante Extra-Dry
- Annata 2016
- 13% Vol.
- Scheda tecnica del Vino: White Spumante Extra Dry »
- Certificato di Qualità del Vino: CQ 0073-02 »
- Produttore del Vino: Cantine Strapellum »
- Denominazione di Origine del Vino: Vino da Tavola - Basilicata »
- Piatto tipico consigliato: Capesante gratinate »