Assovini
Liquirizia di Calabria DOP Dop registrata con regolamento (UE) n. 1072 del 20/10/2011 e pubblicato su G.U.U.E n.278 serie L del 25/10/2011, successive modifiche: regolamento (UE) n. 1403 del 19/12/2013, pubblicato in G.U.U.E. L349 del 21/12/2013; regolamento (UE) n. 611/2019 pubblicato in G.U.U.E. L105 del 16/4/19 La denominazione DOP “Liquirizia di Calabria” è riservata alla liquirizia fresca o essiccata e al suo estratto. La liquirizia deve provenire dalle coltivazioni, o raccolta allo stato spontaneo, di Glycyrhiza glabra (leguminosa della famiglia delle Fabaceae), nella varietà denominata in Calabria “Cordara”. Il prodotto al consumo, la “Liquirizia di Calabria” D.O.P., si può presentare nelle tipologie di seguito indicate: Radice fresca (colore giallo paglierino, sapore dolce aromatico intenso e persistente, umidità < 52%, glicirrizzina < 1,40% su s.s. Radice essiccata (colore dal giallo paglierino al giallo ocra, sapore dolce fruttato leggermente astringente, umidità < 12%, glicirrizzina < 5% su s.s.) Estratto di radice (colore dal marrone terra bruciata al nero, sapore dolce-amaro, aromatico, intenso e persistente, umidità compresa tra il 9% e il 15%, glicirrizzina < 6% su s.s.) Oltre alle eccellenti caratteristiche organolettiche, la “Liquirizia di Calabria” D.O.P. ha un valore di glicirrizzina particolarmente basso e quindi adatta a tutti i consumatori. La zona di produzione della “Liquirizia di Calabria D.O.P. comprende comuni calabresi delle province di Cosenza, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia e Reggio Calabria La “Liquirizia di Calabria” D.O.P è commercializzata in confezioni, con peso oscillante tra i 5 g e i 25 kg, sigillate di diverso materiale
Formaggio di Fossa di Sogliano DOP D.O.P. registrata con Reg. (CE) n. 1183 del 30/11/2009 pubblicato su G.U.C.E. n. 317 serie L del 03/12/2009 Il Formaggio di Fossa di Sogliano D.O.P. è prodotto nell'intero territorio della regione Marche e in alcune province della regione Emilia Romagna. Può essere ottenuto in tre tipologie: vaccino, pecorino e misto. Il latte crudo deve essere lavorato entro 48 ore dalla raccolta. Dopo una stagionatura in cella per un periodo variabile tra 60 e 240 giorni, il formaggio subisce un'ulteriore maturazione in locali detti fosse. Si tratta di cavità di forma tronco-conica o a fiasco della profondità di circa 3 m, utilizzati storicamente per conservarvi le derrate. L'infossatura ha una durata compresa tra gli 80 e i 100 giorni. Al consumo, il prodotto è di colore dal bianco avorio al giallo ambrato, l'odore è caratteristico e persistente, la pasta è semidura, il sapore varia a seconda della tipologia di latte utilizzato.
Fico bianco del cilento DOP D.O.P. registrata con Reg. (CE) 417/2006 del 10 marzo 2006, disciplinare pubblicato su G.U.R.I. n. 199 del 26/08/2002 Il fico bianco del Cilento DOP è ottenuto da frutteti della cultivar Dottato. La zona di produzione ricade nel territorio del Cilento ed in parte coincide con l’area del parco nazionale del Cilento e vallo di Diano e quindi comprende molti comuni della provincia di Salerno. Le forme di allevamento sono quelle a vaso libero, in uso tradizionale nella zona, e quelle recentemente proposte dalla ricerca che richiamano il vaso cespugliato e la siepe. La densità di piante è compresa tra le 350 e 750 per ettaro, nei nuovi impianti la densità non supera le 500 piante per ettaro. La produzione unitaria massima consentita è di 19 tonnellate per ettaro. Il processo di essiccazione dei frutti riguarda esclusivamente i frutti interi, con e senza buccia, e deve avvenire con esposizione diretta al sole e/o con la bagnatura dei frutti in soluzione di acqua calda e sale al 2 %. La pezzatura ovvero il numero di fichi essiccati con buccia non può essere superiore a 70 frutti per kg, (fichi mondi 85 per kg); E' confezionato in forme (cilindriche, a corona, sferiche, a sacchetto) con pesi tra i 125 ed i 1.000 g. o alla rinfusa, in cesti di origine vegetale, con pesi da 1 a 20 kg. I fichi essiccati possono essere aperti ed accoppiati uno sull'altro dalla parte della polpa, in confezioni da 125 a 1000 gr; possono presentarsi, inoltre, infilati con spiedini di legno e farciti con diversi ingredienti: mandorle, noci, nocciole, semi di finocchietto, bucce di agrumi ed abbellite con foglie di alloro.
Colatura di Alici di Cetara DOP La Colatura di Alici di Cetara Dop è un liquido ambrato ottenuto dal processo di maturazione delle alici (Engraulis encrasicolus L.) sotto sale ed ha un preciso riferimento ad un luogo, Cetara, un piccolo comune della Costiera Amalfitana. Le alici, pescate esclusivamente nel mare antistante la provincia di Salerno, vengono eviscerate a mano e sistemate in un apposito contenitore in legno (terzigno o botte). Completati gli strati, il contenitore viene coperto con un disco in legno (detto tompagno), sul quale si collocano dei pesi. Al termine della maturazione delle alici (minimo 9 mesi), tutto è pronto per la 'spillatura'. Un apposito foro praticato sul fondo del contenitore, con un attrezzo detto 'vriale', permetta al liquido di 'colare' goccia a goccia. Alla maturazione può seguire la fase di affinamento, che può durare anni. Il risultato finale della maturazione/affinamento è un liquido limpido di colore ambrato carico, dal sapore deciso e corposo, una eccezionale riserva di sapidità, pronto per condire primi piatti, pesce e verdure.