indursi a maggior abbandono con un amico, dar giudizi più franchi; manifestare con minor ritegno simpatie e antipatie; ma la sua natura resta quella che è, se è di natura sincero non ha bisogno di vuotare una bottiglia per dire quello che pensa, se è un bugiardo resta tale anche nell'ebbrezza del banchetto; solo che quella che da sobrio sarebbe una squallida e sciocca menzogna, può diventare, dopo una bevuta, "una verità in maschera", una lieta fantasia, poesia pura.
"Il vero bevitore si distingue dal bevitore corrente, dal beone, dall'ubriacone, per virtù simili a quelle che fanno riconoscere il vero signore, il gentleman, dalle persone per le quali la buona educazione e le maniere corrette sono soltanto un'incerta mano d'intonaco".
"L'optimus potor (vero bevitore) sa quando fermarsi", non perchè sia dissetato, ma perchè l'ebbrezza raggiunta gli pare bastevole e il gradito effetto di quanto ha bevuto non ha bisogno di essere supportato da altro liquido.
"Bere finchè si resta Gentleman"
www.assovini.it