Assovini
Varietà: 163 NEGRO AMARO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Negro Amaro a bacca nera viene coltivato nelle regioni Basilicata, Molise, Puglia.
Il Vitigno Negro Amaro ha origini ignote, ma la sua denominazione deriva dall'espressione dialettale "niuru maru" - dal colore nero delle bucce e dal sapore amaro del vino - modificato poi in Negro Amaro. Sino a pochi anni fa il vino ottenuto con Negro Amaro era maggiormente utilizzato come vino da taglio per i vini meno strutturati e meno alcolici di alcune regioni del nord, ma attualmente, anche grazie alla costanza e passione di alcuni produttori, il Negro Amaro viene vinificato per la produzione di ottimi vini, specialmente nella versione rosato.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale, quinquelobata o trilobata.
- Grappolo: medio, di forma tronco-conica, corto e serrato, raramente con un'ala.
- Acino: medio-grande, obovoide,
- Buccia: pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Negro Amaro vinificato in purezza si ottiene un vino di colore rosso rubino o rosato cerasuolo, secondo il sistema di vinificazione impiegato. Il profumo è intenso, vinoso e fruttato, con riconoscimenti di piccoli frutti a bacca nera. Dotato di media struttura, al gusto esprime un ottimo equilibrio tra freschezza e sensazioni pseudocaloriche, con tannicità appena accennata.
Varietà: 161 NEGRARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Negrara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Il Negrara è un vitigno che un tempo faceva parte di un gruppo di vitigni "Negrare" molto diffusi nel Veneto e nel Trentino. Oggi è coltivato soprattutto nelle province di Trento, Bolzano e Verona.
Il vicentino Acanti nel 1754 decanta “il sanguifico Negraio dè poggi di Montruio e di Mossano”, ed aggiunge che il “vino Negraio è ottimo e sanissimo per lo stomaco”. La prima descrizione relativa ad una Negrara risale al Pollini in un suo testo del 1818.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale nella "negrara trentina", quasi intera nella "negrara veronese", trilobata nella "negronza" o pentalobata.
- Grappolo: grande, piramidale allungato con una o due ali, compatto.
- Acino: medio-grande, sferoidale o leggermente schiacciato
- Buccia: spessa e resistente, ricoperta di abbondante pruina, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Veneto
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Negrara, vinificato in uvaggio con altrie varietà vitigni, quali Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, si ottiene un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso è vinoso e speziato, con note di pepe verde. In bocca è asciutto e leggermente tannico, di poco corpo, sapido, abbastanza fine.
Varietà: 161 NEGRARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Negrara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Il Negrara è un vitigno che un tempo faceva parte di un gruppo di vitigni "Negrare" molto diffusi nel Veneto e nel Trentino. Oggi è coltivato soprattutto nelle province di Trento, Bolzano e Verona.
Il vicentino Acanti nel 1754 decanta “il sanguifico Negraio dè poggi di Montruio e di Mossano”, ed aggiunge che il “vino Negraio è ottimo e sanissimo per lo stomaco”. La prima descrizione relativa ad una Negrara risale al Pollini in un suo testo del 1818.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale nella "negrara trentina", quasi intera nella "negrara veronese", trilobata nella "negronza" o pentalobata.
- Grappolo: grande, piramidale allungato con una o due ali, compatto.
- Acino: medio-grande, sferoidale o leggermente schiacciato
- Buccia: spessa e resistente, ricoperta di abbondante pruina, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Trentino Alto Adige
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Negrara, vinificato in uvaggio con altrie varietà vitigni, quali Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, si ottiene un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso è vinoso e speziato, con note di pepe verde. In bocca è asciutto e leggermente tannico, di poco corpo, sapido, abbastanza fine.
Varietà: 361 NEGROAMARO PRECOCE - Data di ammissione al Registro: 6/12/2000 Gazzetta ufficiale: G.U. 170 - 24/07/2001
Il vitigno Negroamaro Precoce produce uva a bacca nera e viene coltivato nelle regioni Basilicata e Puglia.
Il Negroamaro precoce è un vitigno scoperto nel 1994 grazie al programma di miglioramento genetico dei vigneti del Salento promosso dall'Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto. In un vigneto di Negroamaro era stato individuato un ceppo che presentava caratteristiche del tutto particolari: risultava infatti in deciso anticipo nell'epoca di invaiatura e nella maturazione rispetto ai ceppi vicini.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, pentalobata, di colore verde medio
- Grappolo: medio, semi-serrato o semi-spargolo, cilindrico-conico, spesso alato, con due ali marcate e piramidale
- Acino: medio, rotondo
- Buccia: sottile e morbida, giallo dorata, spesso con screziature marroni e buona presenza di pruina.
- Denominazioni vinificate in Puglia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Negroamaro Precoce, ampiamente utilizzato sia per la vinificazione in purezza sia in uvaggio con altri vitigni, si ottiene un vino dal colore colore rosso-granato intenso, sapore rotondo, amarognolo e asciutto. Di rilievo è anche il suo utilizzo per la produzione di vini rosati.