Azienda Vinicola
La Cantina del Vulture è stata la prima cantina cooperativa a essere fondata nel 1954 proprio nell'area di produzione dell'Aglianico del Vulture. L’azienda vinicola oggi conta 40 soci aggregati che coltivano con sapienza e tradizione circa 100 ettari di vigneto specializzato. Le preziose uve dei nostri soci vengono conferite nello stabilimento sito in Contrada San Francesco di Rionero in Vulture.
Grazie a una recente ristrutturazione e all'uso di moderne attrezzature, le tecniche di vinificazione si basano su moderne tecnologie pur puntando sempre alla qualità, spesso garantita da processi di vinificazioni semplici e tradizionali, come vendemmie tardive e lunghe macerazioni. La nostra azienda vinicola produce tre vini Doc: Aglianico del Vulture, Carteggio, Don Giustino e Toppo, due vini IGT Basilicata, uno rosso Origine e uno bianco Novalba, e due vini spumanti, uno rosso a base di uve Aglianico e uno bianco ottenuto da uve moscato.
La Zona di Produzione della "CANTINA DEL VULTURE"
L'area geografica vocata alla produzione vinicola della Cantina del Vulture ricade nel territorio della provincia di Potenza, in zone designate con le seguenti Denominazioni di Origine:
Il vitigno principale impiegato per la produzione di Vini "Cantina del Vulture" è il seguente:
Caratteristiche Pedoclimatiche
La zona geografica delimitata ricade nella parte nord della Regione Basilicata, in Provincia di Potenza e comprende un territorio di alta e media collina, situato sulle pendici del Monte Vulture, vulcano spento, ma attivo fino al Pleistocene superiore, che ha la sua vetta maggiore a 1.327 mt s.l.m. e che degrada progressivamente verso ovest lungo il fiume Ofanto e verso Est verso la piana della Puglia.
Originando altresì rilievi difformi e diffusi sull’intero territorio in esame. Questo per un’azione eruttiva originatasi a partire da circa 800.000 anni fa e che ha comportato sbarramenti di fiumi, creazione di laghi poi prosciugatisi, alternati a depositi dovuti a scorrimenti lavici e/o 4 depositi piroclastici, determinando così un’alternanza di sottosuoli di diversa origine quali tufi vulcanici e tufi di deposito arenario. Tufi che, nel caso della vite soprattutto, svolgono un’importante azione di riserva idrica nei siccitosi mesi estivi.
L’origine vulcanica e arenaria determinano la presenza di suoli diversi che vanno dal tipo sabbioso, sabbioso pozzolanico al limoso-argilloso, tutti caratterizzati da evidente presenza di abbondanti formazioni colloidali sicuro presupposto di fertilità.
L’altitudine dei terreni coltivati a vite è compresa tra i 200 e i 700 m s.l.m. con pendenza variabile e l’esposizione generale è orientata verso est e sud-est.
Il clima dell’area è decisamente arido nei mesi di luglio ed agosto, temperato nei mesi di giugno e settembre, subumido e/o umido nei mesi di ottobre e novembre periodo, nel quale viene di norma vendemmiata la vite Aglianico del Vulture.
Le precipitazioni annue variano da un minimo di 650 mm ad un massimo di 1.300 mm, la media annua risulta essere di 650-750 mm. concentrati prevalentemente nel periodo autunno vernino. Frequenti le gelate nel periodo primaverile che di norma non intaccano l’attività vegetativa dell’Aglianico del Vulture per il suo naturale ritardo nel germogliamento.
Molto significativa è la condizione termica estiva caratterizzata da temperature medie di 25 °C, ma con punte di 35 gradi per effetto di venti africani che producono un forte effetto disidratante sugli apparati fogliari. La presenza del massiccio vulcanico, determina condizioni di ventilazione importanti per effetto di correnti d’aria provenienti dalle coste orientali ed occidentali e per fenomeni di brezza. Ciò permette un abbassamento sensibile delle temperature durante il periodo estivo con importanti riflessi sulla condizione vegetativa delle piante e la produzione fenolica sulle bucce.
Legame Storico-Culturale
La coltivazione della vite nell’area del Vulture viene già descritta da autorevoli autori latini: Plinio, Strabone, Virgilio, Marziale che testimoniano la presenza di una viticoltura evoluta nella zona fin dal VII secolo a.C.
Il poeta Orazio, nato a Venosa, città del Vulture, celebra nelle sue Odi le qualità del vino prodotto nella sua terra.
L’intero territorio del Vulture presenta reperti archeologici che documentano la produzione diffusa del vino, quale prodotto inteso come alimento, ma anche strumento di convivialità e di autorevole testimonianza di valore intrinseco tanto da essere oggetto di dono per divinità e personalità qualificate.
Nel corso dei secoli la coltivazione della vite, nell’area, è stata fortemente condizionata dalla polverizzazione fondiaria (anche ad oggi inferiore all’ettaro) ed alla struttura sociale della famiglia contadina. Questa viveva prevalentemente di auto sostentamento e, quindi, era fortemente sentito il legame con la terra e la vite in particolare che rappresentava l’unica forma di sostentamento.
La necessità di produrre un’uva di ottima qualità si sposava perfettamente con un territorio difficile orograficamente e che richiedeva abbondante manodopera, ma che ha caratterizzato anche una notevole tradizione viticola che, nel tempo, è divenuta un vero e proprio “marchio d’area’. La tradizione della vigna che diventa un vero e proprio “giardino” fa sì che il paesaggio venga fortemente caratterizzato da vigneti ordinati e ben tenuti e coltivati, ma anche l’uva si avvantaggia di pratiche colturali che consentono la migliore esposizione e la migliore maturazione dei tannini, molto abbondanti nell’Aglianico. D’altro canto solo una meticolosa preparazione dei vigneti consente all’uva di poter resistere al lungo ciclo vegetativo che si conclude con la piena maturazione in un periodo (ottobre-novembre) quando la piovosità è già alta, l’umidità diventa fattore di rischio sanitario e la neve può rendere difficile la raccolta.
VINI DEGUSTATI DAL PANEL ASSOVINI SOMMELIER
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Visita in Cantina
La Cantina del Vulture accoglie durante tutto l'anno turisti e appassionati di vino, dove - su prenotazione - è possibile effettuare visite guidate nel vigneto e nella cantina per conoscere l'azienda vinicola e scoprire i suoi vini attraverso degustazioni e ricercati abbinamenti con le specialità della cucina tipica locale.
Turismo del Vino
Per ogni viaggiatore l'Italia da sempre è terra di sogni, di emozioni, un luogo dove la storia si fonde con il mito, la natura è straordinariamente generosa e la cultura è il frutto della fusione di grandi civiltà. Le Strade del vino sono percorsi pensati esattamente per offrire all'enoturista esperienze fantastiche: viaggi alla scoperta di testimonianze storiche uniche al mondo, di scorci naturalistici di rara bellezza, di passeggiate distensive nei borghi, di giacimenti enogastronomici da scoprire, di vigneti e cantine vinicole da visitare e, ancora, agriturismi d’eccellenza, resort ospitali, ristoranti tipici, attività di artigianato locale, piccole botteghe di prodotti tipici locali, moda, servizi e negozi vari.
La Cantina del Vulture è posizionata lungo il percorso emozionale della Strada del Vino, il cui itinerario enoturistico racchiude la zona di produzione dei vini prodotti con la relativa Denominazione di Origine:
Video Presentazione della Cantina
Focus Cantina del Vulture
- Anno di fondazione: 1954
- Ettari vitati: 50
- Bottiglie prodotte: 200.000
- Denominazione di Origine dei Vini prodotti:
- Vendita diretta: SI
- Vendita online: NO
- Visite in cantina: SI
- Degustazioni: SI
- Ristorante: NO
- Pernottamento: NO
- Lingue parlate: Italiano
Contatti Cantina del Vulture
Azienda: Cantina del Vulture
Indirizzo: Contrada San Francesco, SNC - 85028 Rionero In Vulture (Potenza)
Telefono: +39 097 2721062
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.cantinadelvulture.com
Web Assovini: Cantina del Vulture »