Assovini
Varietà: 014 ARNEIS - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Arneis, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Piemonte e Sardegna.
L’origine di questo vitigno a bacca bianca si perde nella notte dei tempi, così come non si conosce con esattezza la sua zona d’origine. Alcuni documenti lo legherebbero già fin dal Quattrocento al Roero, oggi terra privilegiata per la sua coltivazione.
Dopo aver prosperato lungo i secoli, questo vitigno venne fatalmente colpito dalla crisi della viticoltura e dallo spopolamento delle campagne a cavallo delle due guerre mondiali. Alla fine degli anni Sessanta era ridotto a pochi filari sparsi tra quelli di Nebbiolo, perché i suoi acini dolcissimi e di precoce maturazione tenevano lontani gli uccelli dalle uve nere, più remunerative.
È stata l’intuizione imprenditoriale di alcuni produttori che hanno voluto imporre un bianco di valore in una terra che sembrava destinata solo ai vini rossi a ridare visibilità e prestigio a questo vino e al suo territorio d’elezione.
All’origine del rilancio e delle nuove fortune dell’Arneis ci sono anche le selezioni clonali che lo hanno decisamente migliorato. Fino a qualche decennio fa, infatti, le viti erano piuttosto difformi e da questo potrebbe derivare il nome, che nel dialetto locale significa “birichino” o “scapestrato”.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: di media grandezza, forma orbicolare-pentagonale; lobatura non sempre regolare, trilobata, spesso con accenni a cinque lobi;
- Grappolo: grandezza media (cm 15-17), molto compatto, forma cilindro-piramidale, talvolta alato; peduncolo grosso, visibile per un breve tratto, colore verde;
- Acino: grandezza media (mm 12-18); forma sferoide (apparentemente allungato perché schiacciato), regolare; ombelico ben evidente, persistente;
- Buccia: pruinosa, colore bianco-giallo-verdastro, poco regolare; spessore più che medio, consistente.
- Denominazioni vinificate in Sardegna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Arneis è impiegato esclusivamente per la vinificazione. Il vino che si ottiene ha colore giallo paglierino, profumi fini di fiori e frutta bianca, erba, gusto pieno, acidulo, con retrogusto di mandorla amara. Talvolta l'Arneis si presta bene come base per spumanti. In passato si aggiungeva ai vini rossi Barbera e Nebbiolo per ammorbidirne il sapore.
Varietà: 014 ARNEIS - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Arneis, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Piemonte e Sardegna.
L’origine di questo vitigno a bacca bianca si perde nella notte dei tempi, così come non si conosce con esattezza la sua zona d’origine. Alcuni documenti lo legherebbero già fin dal Quattrocento al Roero, oggi terra privilegiata per la sua coltivazione.
Dopo aver prosperato lungo i secoli, questo vitigno venne fatalmente colpito dalla crisi della viticoltura e dallo spopolamento delle campagne a cavallo delle due guerre mondiali. Alla fine degli anni Sessanta era ridotto a pochi filari sparsi tra quelli di Nebbiolo, perché i suoi acini dolcissimi e di precoce maturazione tenevano lontani gli uccelli dalle uve nere, più remunerative.
È stata l’intuizione imprenditoriale di alcuni produttori che hanno voluto imporre un bianco di valore in una terra che sembrava destinata solo ai vini rossi a ridare visibilità e prestigio a questo vino e al suo territorio d’elezione.
All’origine del rilancio e delle nuove fortune dell’Arneis ci sono anche le selezioni clonali che lo hanno decisamente migliorato. Fino a qualche decennio fa, infatti, le viti erano piuttosto difformi e da questo potrebbe derivare il nome, che nel dialetto locale significa “birichino” o “scapestrato”.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: di media grandezza, forma orbicolare-pentagonale; lobatura non sempre regolare, trilobata, spesso con accenni a cinque lobi;
- Grappolo: grandezza media (cm 15-17), molto compatto, forma cilindro-piramidale, talvolta alato; peduncolo grosso, visibile per un breve tratto, colore verde;
- Acino: grandezza media (mm 12-18); forma sferoide (apparentemente allungato perché schiacciato), regolare; ombelico ben evidente, persistente;
- Buccia: pruinosa, colore bianco-giallo-verdastro, poco regolare; spessore più che medio, consistente.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Arneis è impiegato esclusivamente per la vinificazione. Il vino che si ottiene ha colore giallo paglierino, profumi fini di fiori e frutta bianca, erba, gusto pieno, acidulo, con retrogusto di mandorla amara. Talvolta l'Arneis si presta bene come base per spumanti. In passato si aggiungeva ai vini rossi Barbera e Nebbiolo per ammorbidirne il sapore.
Varietà: 010 ALICANTE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Alicante a bacca nera, viene coltivato nelle seguenti regioni: Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria.
L'Alicante ha un nome che si presta a confondersi con il noto Grenache o Garnacha tinta, tra i cui sinonimi vi è appunto quello di Alicante. Questo vitigno con uva a polpa colorata fu ottenuto da Henry Bouschet nella metà del 1800 dall’incrocio tra Grenache e Petit Bouschet, varietà quest’ultima dal succo ricchissimo di antociani. La sua principale utilizzazione è il taglio con altre uve povere di colore, ma si è anche adottata talora la vinificazione in purezza.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media orbicolare, pentalobata, a volte trilobata
- Grappolo: medio, troncoconico, mediamente compatto o compatto, spesso alato
- Acino: medio, obovato
- Buccia: consistente, molto pruinosa e di colore blu-nero; polpa appena colorata, sciolta, di sapore neutro.
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Alicante, che viene utilizzato sempre più spesso in purezza, dà un vino di colore rosso rubino intenso e dai profumi gradevolmente aromatici, decisamente fruttati, quali more e mirtilli, spesso accompagnati da note esotiche, dolci e speziate. Il gusto è pieno, morbido, corposo e tannico.
Varietà: 010 ALICANTE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Alicante a bacca nera, viene coltivato nelle seguenti regioni: Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria.
L'Alicante ha un nome che si presta a confondersi con il noto Grenache o Garnacha tinta, tra i cui sinonimi vi è appunto quello di Alicante. Questo vitigno con uva a polpa colorata fu ottenuto da Henry Bouschet nella metà del 1800 dall’incrocio tra Grenache e Petit Bouschet, varietà quest’ultima dal succo ricchissimo di antociani. La sua principale utilizzazione è il taglio con altre uve povere di colore, ma si è anche adottata talora la vinificazione in purezza.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media orbicolare, pentalobata, a volte trilobata
- Grappolo: medio, troncoconico, mediamente compatto o compatto, spesso alato
- Acino: medio, obovato
- Buccia: consistente, molto pruinosa e di colore blu-nero; polpa appena colorata, sciolta, di sapore neutro.
- Denominazioni vinificate in Toscana
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Alicante, che viene utilizzato sempre più spesso in purezza, dà un vino di colore rosso rubino intenso e dai profumi gradevolmente aromatici, decisamente fruttati, quali more e mirtilli, spesso accompagnati da note esotiche, dolci e speziate. Il gusto è pieno, morbido, corposo e tannico.