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ABRUSCO


ABRUSCO

Il vitigno Abrusco produce uve a bacca nera e viene coltivato nella regione Toscana.

Il vitigno Abrusco è di antica origine toscana e presenta una certa somiglianza con l’Abrostine, specie di Vitis Lambrusca, derivante anch’esso dall'addomesticazione di uve selvatiche della zona e presenti ai giorni nostri solo a livello di pochi ceppi in limitatissime zone in provincia di Firenze. Fa parte dei cosidetti "vitigni da colore", come anche il Colorino con il quale condivide spesso la coltivazione.


Caratteristiche del vitigno
  • Foglia: media, pentalobata
  • Grappolo: medio, piramidale, alato
  • Acino: piccolo, sferoidale 
  • Buccia: di colore nero-bluastro

Denominazioni vinificate

VINI DOCG

Nessuno


VINI DOC

Nessuno


VINI IGT

  1. Alta Valle della Greve IGT
  2. Costa Toscana IGT
  3. Montecastelli IGT
  4. Toscano (o Toscana) IGT
  5. Val di Magra IGT

Caratteristiche sensoriali del vino

Il vitigno Abrusco dà un vino abbastanza morbido, fine e  persistente al naso. Grazie alla forte pigmentazione dovuta alla  sua carica antocianica, viene utilizzato per intensificare il colore dei vini con i quali entra in uvaggio.


ZIBIBBO

Varietà: 343 ZIBIBBO - Data di ammissione al Registro: 11/10/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 73 - 28/03/2000


Vitigno Zibibbo | Assovini.it


Il vitigno Zibibbo, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Calabria e Sicilia.

Il Moscato di Alessandria, sicuramente più noto con il nome di Zibibbo (termine con il quale risulta registrato sul Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite), è un vitigno che fa parte di quella grande famiglia di uve, a bacca bianca e rossa, associate dal nome Moscato e presenti nell'area del Mediterraneo da tempi antichi.

Lo Zibibbo (o Moscato di Alessandria) si ritiene abbia origine dall'antichissima città di Alessandria d'Egitto, e in genere è considerato uguale ad altre varietà coltivate nel basso bacino del Mediterraneo come il Moscatel de Malaga, Moscatel de Jerez (entrambi diffusi nel Sud della Spagna), il Muscat Gordo Blanco e il Salamanna. 


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, trilobata o pentalobata
    • Grappolo: grosso, leggermente allungato, conico-piramidale, con una o due ali, mediamente compatto o tendente allo spargolo
    • Acino: grosso, subrotondo tendente all'ovoide 
    • Buccia: pruinosa, consistente e spessa, di colore verde-giallastro


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalla vinificazione delle uve Zibibbo si ottiene un vino di colore giallo paglierino tendente al dorato e all'ambrato dopo appassimento, con profumi molto intensi ed ampi, aromatici, fruttati, speziati, con note di agrumi canditi e frutta secca. Al gusto esprime grande dolcezza e morbidezza, freschezza e sapidità, che regalano al vino ottima struttura, piacevole equilibrio ed una importante persistenza gusto-olfattiva.

PERRICONE

Varietà: 185 PERRICONE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Perricone | Assovini.it


Il vitigno Perricone, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Sicilia e Trentino Alto Adige.

Il Perricone (o Pignatello) è un vitigno coltivato nella Sicilia occidentale da tempi immemorabili. Nonostante tutto le fonti scritte che lo riguardano sono praticamente inesistenti. Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento era una tra varietà più diffuse nel territorio di Palermo e Trapani. Il suo declino iniziò con l'invasione fillosserica che in pratica ne distrusse la coltivazione.

La sua ripresa sul territorio siciliano è auspicata da più parti, anche in considerazione delle caratteristiche morfologiche che ben lo adattano ai terreni dell'isola e alla sua capacità di dare vini novelli molto piacevoli.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: di grandezza media, pentagonale tondeggiante
    • Grappolo: conico-piramidale, a volte alato, a volte allungato, compatto
    • Acino: di forma sferica   
    • Buccia: molto pruinosa, spessa, di colore blu scuro


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Perricone si ottiene un vino di colore rosso rubino più o meno carico, dai profumi vinosi, fruttati e speziati, dal gusto secco, abbastanza ricco di corpo, sapido e armonico.

NERELLO MASCALESE

Varietà: 165 NERELLO MASCALESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Nerello Mascalese | Assovini.it


Il vitigno Nerello Mascalese, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Calabria e Sicilia.

Il Nerello Mascalese è un vitigno di origini non del tutto certe, pare che sia stato selezionato parecchie centinaia di anni fa dagli agricoltori della piana di Mascali, ristretta fascia agricola tra il mare e l'Etna, in provincia di Catania. Nell'area etnea si trovano facilmente vecchie vigne ad alberello di Nerello Mascalese, aggrappate alla montagna sulle nere terrazze di pietra lavica. Sull'Etna era molto diffusa la pratica di allevamento della pianta per propaggine.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-grande, intera o trilobata, di forma pentagonale o cuneiforme
    • Grappolo: medio, spesso alato, più o meno compatto
    • Acino: medio-piccoli, sferoidali o ellissoidali corti
    • Buccia: spessa e consistente di colore blu-violacea


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Nerello Mascalese si ottiene un vino di colore rosso carico, con profumi intensi di viola, piccoli frutti rossi e spezie, dal gusto pieno, caldo e asciutto.
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