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DIOLINOR

Varietà: 350 DIOLINOR - Data di ammissione al Registro: 11/10/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 73 - 28/03/2000


Vitigno Diolinor | Assovini.it


Il vitigno Diolinoir, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta.

Il Diolinoir è un vitigno creato attorno al 1970 da André Jaquinet a Pully nel cantone Svizzero di Losanna, incrociando il Rouge de Doilly (noto anche come Robin noir) con il Pinot Nero, allo scopo di ottenere un vino di struttura ed intensa colorazione, atto a migliorare gli uvaggi neri dei vini svizzeri. 


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: piccola, pentagonale, tri o pentalobata
    • Grappolo: medio, allungato, serrato
    • Acino: piccolo, sferico 
    • Buccia: di colore blu-nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Diolinoir dà un vino di colore rosso rubino intenso, corposo, ricco di tannini. Viene generalmente usato in uvaggio con altri vitigni.

CASETTA

Varietà: 369 CASETTA - Data di ammissione al Registro: 15/05/2002 - Gazzetta ufficiale: G.U. 165 - 16/07/2002


Vitigno Casetta | Assovini.it


Il vitigno Casetta, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Friuli Venezia GiuliaTrentino Alto Adige e Veneto.

Il vitigno Casetta è un autoctono della Vallagarina, situata tra le province di Trento e di Verona, e deriva sicuramente dall'addomesticazione di viti selvatiche. Infatti uno dei suoi sinonimi è "Lambrusco a foglia tonda" che fa da contraltare all'"Enantio" o "Lambrusco a foglia frastagliata" diffuso nello stesso territorio. E' particolarmente diffuso tra i comuni di Ala e Avio, in provincia di Trento, e Dolcè, Brentino Belluno e Rivoli in provincia di Verona.

Pare che il vitigno prenda il nome da una famiglia di Marani di Ala (TN), nota per coltivare questo vitigno nei suoi poderi. Il Casetta ha ceppi particolarmente longevi, e non è raro trovare piante produttive risalenti all'epoca immediatamente dopo la venuta della fillossera, ossia circa 70 anni or sono.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale, pentalobata
    • Grappolo: medio, conico, alato, spargolo
    • Acino: medio-grande, ellittico 
    • Buccia: mediamente sottile, di colore blu-nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Casetta dà un vino rosso rubino intenso, al naso fruttato con note anche vegetali. Al palato è di corpo e di buona tannicità, ricco in alcol e acidità, quindi con buona predisposizione all'invecchiamento.

VIOGNIER

Varietà: 346 VIOGNIER - Data di ammissione al Registro: 1/03/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 86 - 14/04/1999


Vitigno Viognier | Assovini.it


Il vitigno Viognier, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sicilia, Toscana, Trentino Alto AdigeUmbria e Veneto.

Il Viognier è un vitigno originario della Valle del Rodano, in Francia, dove è stato introdotto dall'imperatore Marco Aurelio Probo, che proveniva da Sirmio (Sremska Mitrovica) in Serbia, per cui è possibile che le sue origini siano balcaniche. A conferma delle sue origini, lo troviamo coltivato anche nell'isola di Vis (Dalmazia) sotto il nome di Vugava o Bugava.

Da tempo dimenticato, anche a causa della bassa produttività, il Viognier è poi tornato alla ribalta in epoca recente, essendo alla base dei bianchi di Condrieu, (Côte du Rhone), vini di difficile reperibilità e caratterizzati da acidità contenuta e notevole intensità olfattiva.

In Italia il Viognier si va diffondendo soprattutto nelle regioni a clima caldo, dove viene generalmente assemblato con altre uve. Laddove venga vinificato in purezza è in grado di esprimere a volte risultati assolutamente degni di nota.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: piccola o media, orbicolare, pentalobata.
    • Grappolo: medio-piccolo, tronco-conico, semplice o alato, a volte compatto.
    • Acino: piccolo, sferoidale o leggermente ovale.
    • Buccia: spessa di colore giallo ambrato.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalla vinificazione delle uve Viognier si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso è fruttato con note di pesca e albicocca, sentori di di agrumi, ananas e altri frutti esotici. Al palato è sapido e abbastanza fresco, solitamente di corpo. In generale ha un finale di discreta persistenza.

Varietà: 261 VERNACCIA DI S. GIMIGNANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Vernaccia di San Gimignano | Assovini.it


Il vitigno Vernaccia di San Gimignano, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Lazio, Sardegna, SiciliaToscana e Umbria.

La Vernaccia di San Gimignano è un vitigno di origine ligure, che pare sia stato introdotto nell'anno 1200 nell'area di San Gimignano da un certo Vieri de' Bardi. Furono poi i suoi discendenti, Zanobi e Angiolo Bardi, gli arteifici dello sviluppo della coltivazione del vitigno che diventerà molto apprezzato e famoso.

E' certo che già nel 1276 fioriva il commercio della Vernaccia di San Gimignano. Ritroviamo infatti negli "Ordinamenti della Gabella" del Comune di San Gimignano di quell'anno, l'imposizione di una tassa di "tre soldi" per ogni soma di Vernaccia fuori Comune e troviamo anche l'istituzione di un registro dei Provveditori o Pesatori di Vernaccia, che avevano il compito di sovraintendere non solo alle Gabelle, ma anche all'incetta delle migliori Vernacce per conto del Comune. E' evidente quindi che già in quel periodo la vernaccia aveva acquistato notevole pregio sui più importanti mercati Toscani ed Italiani ed allietava le tavole imbandite dei nobili e potenti del tempo.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, orbicolare e quinquelobata o trilobata
    • Grappolo: grosso e allungato, piramidale, con possibilità di un'ala, semi-compatto
    • Acino: medio, discoidale
    • Buccia: pruinosa, di medio spessore, di colore da verde-giallastro ad ambrato, a seconda dell'esposizione solare


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dalla vinificazione delle uve Vernaccia di San Gimignano si ottiene un vino dal colore giallo paglierino tendente al dorato. Al naso è intenso e fruttato, con note di mela selvatica, e floreale. Al palato si presenta secco, sapido, fine ed armonico, con buona freschezza e nota finale ammandorlata.
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