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FALANGHINA

Varietà: 079 FALANGHINA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Falanghina | Assovini.it


Il vitigno Falanghina, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria.

Le origini rimangono incerte, le notizie raccolte risalgono più o meno al 1825. Furono probabilmente i mercanti romani a portare in Italia quest'uva dalla Grecia, diffondendone la coltivazione al centro e al Sud. Deve il suo nome al latino "phalange", cioè "legata al palo", per l'antico sistema di coltivazione con cui veniva fatta crescere la vite.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media o piccola, cuneiforme, raramente orbicolare, trilobata e meno spesso pentalobata.
    • Grappolo: lungo o medio, di media grandezza e compatto, cilindrico o conico, con un'ala corta.
    • Acino: medio, sferoide, regolare 
    • Buccia: spessa e consistente, di colore grigio-giallastro, con buona presenza di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vino prodotto con uve Falanghina ha un colore bianco paglierino con riflessi verdognoli, un profumo gradevole, fruttato, sapore asciutto, fresco, vellutato, leggermente acidulo ma sempre delicato e speciale; pur variando la natura dei terreni ed il clima, i vini mantengono sempre le migliori qualità organolettiche.

  • Produttori di Vino con utilizzo di uve "Falanghina"
    • Di seguito l'elenco dei Produttori vinicoli della Basilicata con la lista dei rispettivi Vini prodotti in tutto o in parte con uve "Falanghina" e il Certificato di Qualità rilasciato dal Panel Assovini Sommelier. 

FALANGHINA

Varietà: 079 FALANGHINA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Falanghina | Assovini.it


Il vitigno Falanghina, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sardegna, Umbria.

Le origini rimangono incerte, le notizie raccolte risalgono più o meno al 1825. Furono probabilmente i mercanti romani a portare in Italia quest'uva dalla Grecia, diffondendone la coltivazione al centro e al Sud. Deve il suo nome al latino "phalange", cioè "legata al palo", per l'antico sistema di coltivazione con cui veniva fatta crescere la vite.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media o piccola, cuneiforme, raramente orbicolare, trilobata e meno spesso pentalobata.
    • Grappolo: lungo o medio, di media grandezza e compatto, cilindrico o conico, con un'ala corta.
    • Acino: medio, sferoide, regolare 
    • Buccia: spessa e consistente, di colore grigio-giallastro, con buona presenza di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vino prodotto con uve Falanghina ha un colore bianco paglierino con riflessi verdognoli, un profumo gradevole, fruttato, sapore asciutto, fresco, vellutato, leggermente acidulo ma sempre delicato e speciale; pur variando la natura dei terreni ed il clima, i vini mantengono sempre le migliori qualità organolettiche.

ERBALUCE

Varietà: 078 ERBALUCE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Erbaluce | Assovini.it


Il vitigno Erbaluce, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Piemonte.

Vitigno autoctono molto antico, la sua prima citazione risale addirittura intorno al 1600 grazie a G.B Croce. Originario per molti del Basso Monferrato, dove attualmente non vi è traccia di coltivazione, ma per altri, e molto probabilmente più veritiera, originario della fascia prealpina della provincia di Torino dove risulta maggiormente coltivato, con estensioni minori anche nel Biellese, nel Novarese e in Lombardia. Il suo terroir ideale lo ha trovato nel Canavese precisamente nella zona del comune di Caluso, sempre in provincia di Torino.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentalobata, di colore verde chiaro.
    • Grappolo: medio-lungo a forma conica allungata, talvolta alato, di compattezza media.
    • Acino: sferico, medio 
    • Buccia: di colore giallo ambrato, ricca di pruina.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Erbaluce si ottiene un vino che nella tipologia secco si presenta cristallino, colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Al naso è un vino non molto intenso e abbastanza complesso, con profumi fruttati di frutta esotica come l’ananas e la nespola, floreali come i fiori di campo, e sentori non tanto marcati di erba tagliata, chiude con un finale leggermante amarognolo. Al gusto è un vino dove spicca una percettibile acidità, abbastanza sapido, ben sorretto da una buona dose di alcol che equilibra in parte le durezze gustative. Vino di corpo, intenso, abbastanza equilibrato, di buona persistenza e con qualità gustativa fine.

DURELLA

Varietà: 077 DURELLA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Durella | Assovini.it


Il vitigno Durella, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Emilia-RomagnaToscana e Veneto.

Il nome Durella sembra derivi dalla elevata durezza e resistenza dell’acino alle alterazioni. Nei primi decenni del '900 il vino "durello" si vinificava con macerazione delle parti solide e quindi si presentava acidulo, intensamente colorato e astringente, e si prestava molto bene ad aumentare il tenore acido di altri vini. Verso gli anni sessanta si passò alla vinificazione "in bianco", ottenendo un prodotto molto gradevole. Il suo palato caratteristico e l'elevata acidità lo rendono particolarmente adatto alla spumantizzazione.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, trilobata o intera.
    • Grappolo: medio, corto e tozzo, spesso con un'ala, leggermente compatto.
    • Acino:  medio, ovoidale
    • Buccia: spessa e resistente, pruinosa, di colore verde giallastro o dorata.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • La Durella dà un vino dal colore giallo paglierino, più o meno carico, dall’odore delicatamente fruttato e caratteristico. In bocca è molto fresco, dal sapore asciutto e di corpo.
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