
Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 03.12.1976, G.U. 61 del 04.03.1977
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Faro D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Faro” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Faro Rosso
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Faro
- Faro (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 45-60% Vitigno Nerello Mascalese
- >< 5-10% Vitigno Nocera
- >< 15-30% Vitigno Nerello Cappuccio
- =< 15% Vitigni Nero d'Avola (o Calabrese), Gaglioppo (o Montonico Nero) e Sangiovese, da soli o congiuntamente.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso tendente al rosso mattone con l’invecchiamento, odore delicato, etereo, persistente, dal sapore secco, armonico, di medio corpo, caratteristico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Faro
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Faro si estende sulle colline e lungo le coste che si affacciano sullo Stretto di Messina, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Faro è localizzata in:
- provincia di Messina e comprende il territorio del comune di Messina.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Faro
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Faro prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Faro non dovrà essere superiore al 70%.
- Il vino DOC Faro deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 12 mesi.
- Sulle etichette del Vino DOC Faro è facoltativo riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Faro
Con l’utilizzo della DOC Faro i Produttori Vinicoli Siciliani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Faro
Formaggio Ragusano, Pecorino Siciliano stagionato, polpettone, braciole di vitello, capretto alla messinese e montone al forno.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Faro
Il nome “Faro” pare derivi dall’antica popolazione greca dei Pharii, che colonizzarono gran parte delle colline messinesi, svolgendo attività agricola e in particolare dedicandosi alla coltivazione delle vigne, o verosimilmente da Punta Faro o Capo Peloro, posta all’estremità dello stretto.
Quest’area della Sicilia vanta un’antichissima vocazione vitivinicola, il vino Faro, infatti, era prodotto già in età Micenea (XIV secolo a.C.). Numerose testimonianze sono riconducibili a un’importante attività vitivinicola già dall’epoca greca, per arrivare fino al XIX secolo in cui furono davvero notevoli il commercio e l’esportazione di vino Faro in molte regioni della Francia, allora utilizzato come vino da taglio dei vini di Borgogna e di Bordeaux, in concomitanza con gli attacchi di fillossera che interessarono il Nord Europa e la Francia in particolare.
Nell’intera provincia di Messina nel 1848 in totale gli ettari coltivati a vite erano 18mila, nell’ultimo decennio dell’Ottocento raggiunsero i 40mila e la produzione annua di vino arrivò a 500mila ettolitri. Oggi gli ettari vitati a uva da vino nella provincia sono 900, ma proprio questo basso picco ha contribuito alla svolta della viticoltura messinese verso la qualità.
L'origine di questo vino ha, infine, una tradizione di pregio acquistata, in qualche secolo di vita, come dimostrano attestati di benemerenza concessi da organismi esperti e qualificati.
Il Vino DOC Faro ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 3 dicembre 1976.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 11.08.1968, G.U. 244 del 25.09.1968
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 28 del 03.03.2022
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Etna D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Etna” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Bianco Superiore
- Rosso
- Rosso Riserva
- Rosato
- Spumante Bianco
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Etna
- Etna Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Carricante
- =< 40% Vitigni Catarratto Bianco Comune o Catarratto Bianco Lucido.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, talvolta con leggeri riflessi dorati, odore delicato, caratteristico e sapore secco, fresco, armonico.
- Etna Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Carricante
- =< 20% Vitigni Trebbiano, Minnella Bianca e altre Uve a bacca bianca non aromatiche prodotte da altri Vitigni coltivati nella regione Sicilia
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino molto scarico con riflessi verdolini, odore delicato, caratteristico e sapore secco, fresco, armonico, morbido.
- Etna Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Nerello Mascalese
- =< 20% Vitigni Nerello Mantellato (o Nerello Cappuccio)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granati con l'invecchiamento; Odore intenso, caratteristico; Sapore secco, caldo robusto, pieno, armonico.
- Etna Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Nerello Mascalese
- =< 20% Vitigni Nerello Mantellato (o Nerello Cappuccio)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granati con l'invecchiamento; Odore intenso, caratteristico; Sapore secco, caldo robusto, pieno, armonico.
- Etna Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Nerello Mascalese
- =< 20% Vitigni Nerello Mantellato (o Nerello Cappuccio)
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato più o meno intenso anche con riflessi aranciati; Odore intenso, caratteristico, Sapore secco, armonico.
- Etna Spumante Bianco (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
- => 60% Vitigno Nerello Mascalese (uve vinificate in bianco)
- =< 40% Vitigni a bacca nera, (con le uve vinificate in bianco), idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente; Colore giallo paglierino più o meno intenso; Odore intenso e caratteristico, talvolta con note agrumate accompagnate da un delicato sentore di lievito; Sapore pieono, armonico, di buona persistenza, da brut a extra-dry.
- Etna Spumante Rosato o Rosè (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
- => 60% Vitigno Nerello Mascalese
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla Spuma fine e persistente; Colore rosato più o meno intenso anche con riflessi aranciati; Odore intenso e caratteristico, talvolta con note floreali e speziate accompagnate da un delicato sentore di lievito; Sapore pieno, armonico, di buona persistenza, da brut a extra-dry.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Etna
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Etna si estende sulle pendici dell'omonimo vulcano Etna, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Etna è localizzata in:
- provincia di Catania e comprende il territorio dei comuni di Biancavilia, S. Maria di Licodia, Paternò, Belpasso, Nicolosi, Pedara, Trecastagni, Viagrande, Aci S. Antonio, Acireale, S. Venerina, Giarre, Mascali, Zafferana, Milo, S. Alfio, Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione e Randazzo.
La Zona di Produzione del Vino DOC Etna Bianco Superiore è localizzata in:
- provincia di Catania e comprende il territorio del comune di Milo.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Etna
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Etna prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Etna non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il Vino DOC Etna Rosato deve essere ottenuto con la vinificazione "in rosato" delle uve nere ovvero con la vinificazione di un coacervo di uve nere e bianche anche ammostate separatamente.
- Il Vino DOC Etna Spumante Rosato deve essere ottenuto con la vinificazione "in rosato" delle uve nere ovvero con la vinificazione di un coacervo di uve nere e bianche anche ammostate separatamente. Il Vino DOC Etna Spumante Bianco deve essere ottenuto con la vinificazione "in bianco" delle uve nere.
- I Vini DOC Etna Spumante devono essere elaborati con il Metodo Classico, ovvero mediante rifermentazione in bottiglia con permanenza nei lieviti per almeno 18 mesi.
- Il vino DOC Etna con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 48 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Etna è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve ad eccezione dei Vini Spumanti non millesimati.
4. Produttori di Vino DOC Etna
Con l’utilizzo della DOC Etna i Produttori Vinicoli Siciliani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Etna
Antipasti di mare, involtini di melanzane, cozze, pasta con le sarde, grigliate di pesce, secondi di carne, grigliate e formaggi tipici siciliani quali il Ragusano e il Pecorino Siciliano.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Etna
La provincia di Catania ed i paesi etnei sono la terra della più antica civiltà agricola siciliana; le prime testimonianze di comunità agricole sono riferite al Neolitico. Questa parte della Sicilia orientale fu la prima ad essere colonizzata dai greci (729 A.C.) ed nell’VIII sec. A.C. già conobbe il vino e forse anche la vite. Nel V sec. A.C. questo areale era fortemente vitato , come è testimoniato da alcune monte del tempo giunte fino a noi.
Nel III sec. A.C. Teocrito parla della grande diffusione del vigneto alle falde dell’Etna; successivamente la viticoltura ebbe un periodo di decadenza, per poi riprendersi dal XIII sec. D.C. in poi. Nel 500 Fazello lodava i vini prodotti ai piedi dell’Etna e nel 700 Arnolfini parlava del vino di Mascali, che veniva esportato a Malta.
Nel 1848 risultavano coltivati quasi 26.000 ettari di vigneto . Nel 1869 G. Gregorio cita i rinomati vini della Contea di Mascali (XVIII-XIX sec.), antico territorio alle pendici dell’Etna, sito tra l’attuale Giarre e Mascali e, quelli della zona superiore della regione pedemontana dell’Etna.
Tra il 1880 ed il 1885 Catania era la provincia siciliana più vitata con oltre 90.000 ettari di vigneto; ma l’invasione fillosserica ai primi del 900 provocò una grave crisi della viticoltura; gli ettari di vigneto scesero fino a circa 40.000 ettari.
La riduzione della superfice vitata negli anni è dovuta alle frequenti eruzione dell’etna e alle oggettive difficoltà di una viticoltura difficile, cosidetta “eroica”, dove i vigneti a causa delle forti pendenze sono in larga parte terrazzati e dove le operazioni colturali sono difficilmente meccanizzabili e, quindi, comportano costi molto alti. Ma, nonostante queste “difficoltà” la viticoltura etnea nel corso dei secoli ha sempre mantenuto un ruolo di coltura molto importante per il territorio, con la produzione di vini di alta qualità fino ad arrivare ad oggi.
La storia recente è caratterizzata da una evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende, la professionalità degli operatori che hanno contribuito ad accrescer il livello qualitativo e la rinomanza della DOC “Etna”, come testimoniano i riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale dei vini a DOC “Etna” prodotti dalle aziende della zona geografica di riferimento. E’ stata la prima DOC siciliana ad essere riconosciuta ed una delle più antiche d’Italia. Il disciplinare è stato modificato, con l’introduzione della tipologia spumante, nella versione bianco e rosato, e del rosso riserva.
Il Vino DOC Etna ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 11 agosto 1968.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 20.10.2004 G.U. 259 – 04.11.2004
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Erice D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Erice” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Ansonica (o Inzolia)
- Catarratto
- Grecanico
- Grillo
- Chardonnay
- Muller Thurgau
- Sauvignon
- Vendemmia Tardiva Zibibbo
- Vendemmia Tardiva Sauvignon
- Moscato
- Passito
- Spumante (nelle tipologie Dolce e Brut)
- Rosso (anche nella tipologia Riserva)
- Calabrese (o Nero d'Avola)
- Frappato
- Perricone (o Pignatello)
- Cabernet Sauvignon
- Syrah
- Merlot
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Erice
- Erice Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Catarratti (Catarratto Bianco Comune e Catarratto Bianco Lucido)
- =< 40% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, odore delicato, fragrante e sapore secco, armonico, vivace.
- Erice Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore caratteristico e sapore fruttato, armonico, morbido.
- Erice Muller Thurgau (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Muller Thurgau
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore caratteristico, aromatico e sapore secco, fruttato, armonico, morbido.
- Erice Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore caratteristico e sapore secco, fruttato, armonico, morbido.
- Erice Inzolia (o Ansonica) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Inzolia (o Ansonica)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, odore delicato e sapore secco, armonico con buona persistenza.
- Erice Grecanico (o Grecanico dorato) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Grecanico (o Grecanico dorato)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino piu' o meno carico con riflessi verdolini, odore delicato, gradevole piu' o meno fruttato e sapore secco, pieno, tipico.
- Erice Grillo (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Grillo
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore intenso, delicato e sapore secco, fruttato, armonico con buona persistenza.
- Erice Catarratti (Catarratto Bianco Comune e Catarratto Bianco Lucido) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Catarratti (Catarratto Bianco Comune e Catarratto Bianco Lucido)
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, odore delicato e sapore secco, armonico con buona persistenza.
- Erice Vendemmia Tardiva Zibibbo (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Dolce
- => 95% Vitigno Zibibbo (o Moscato di Alessandria)
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vendemmia Tardiva dal colore variabile da giallo paglierino a dorato, odore caratteristico, persistente e sapore dolce, armonico.
- Erice Vendemmia Tardiva Sauvignon (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Dolce
- => 95% Vitigno Sauvignon
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vendemmia Tardiva dal colore variabile da giallo paglierino a dorato, odore caratteristico, persistente e sapore dolce, armonico.
- Erice Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 95% Vitigno Zibibbo (o Moscato di Alessandria)
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore variabile da giallo paglierino a dorato, odore caratteristico, persistente e sapore dolce, armonico.
- Erice Moscato (Vino Bianco Moscato)
- Versioni: Secco
- => 95% Vitigno Moscato di Alessandria
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Moscato dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore aromatico caratteristico e sapore aromatico, armonico con buona persistenza.
- Erice Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Nero d'Avola (o Calabrese)
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico e sapore asciutto, moderatamente tannico.
- Erice Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Nero d'Avola (o Calabrese)
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 13,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso con riflessi aranciati, odore complesso, etereo, fine e sapore asciutto, moderatamente tannico.
- Erice Nero d'Avola (o Calabrese) (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Nero d'Avola (o Calabrese)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore delicato, caratteristico e sapore secco, pieno, moderatamente tannico.
- Erice Frappato (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Frappato
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, odore caratteristico, gradevole e sapore secco, lievemente tannico, armonico.
- Erice Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore etereo, gradevole, leggermente erbaceo e sapore secco, armonico.
- Erice Perricone (o Pignatello) (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Perricone (o Pignatello)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, armonico leggermente tannico.
- Erice Syrah (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Syrah
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore delicato, caratteristico, gradevole e sapore secco, piacevolmente tannico.
- Erice Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico e sapore pieno, gradevole.
- Erice Spumante Dolce (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Doux
- => 95% Vitigno Zibibbo (o Moscato di Alessandria)
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore aromatico, caratteristico e sapore aromatico, armonico con buona persistenza.
- Erice Spumante Brut (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- => 70% Vitigno Chardonnay
- =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore caratteristico con delicato sentore di lievito e sapore fresco con buona persistenza.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Erice
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Erice si estende sulle colline del comprensorio trapanese, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Erice è localizzata in:
- provincia di Trapani e comprende il territorio dei comuni di Buseto Palizzolo e, in parte, il territorio dei comuni di Erice, Valderice, Custonaci, Castellammare del Golfo, Paceco e Trapani.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Erice
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Erice prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Erice non dovrà essere superiore al 70%, al 60% per le tipologie di Vino Vendemmia Tardiva e al 40% per le tipologie di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5% per le tipologie di Vino Bianco, Rosso e Spumante e del 3% per le tipologie di Vino Vendemmia Tardiva e Passito, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma potrà essere destinata all'elaborazione di Vini IGT prodotti nel territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Erice Vendemmia Tardiva devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Erice Passito devono essere sottoposte ad appassimento in fruttaio o in locali idonei.
- Il Vino DOC Erice Spumante deve essere ottenuto con il Metodo Martinotti (o Charmat), ovvero con la rifermentazione in autoclave.
- Il vino DOC Erice Rosso con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Erice è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve per le tipologie di vini tranquilli.
4. Produttori di Vino DOC Erice
Con l’utilizzo della DOC Erice i Produttori Vinicoli Siciliani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Erice
Pietanze a base di pesce ed ai crostacei, formaggi forti e carni alla brace.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Erice
L'utilizzazione della menzione geografica “Erice” risiede nell'influenza che l'omonima cittadina ha avuto nei riguardi dei territori “sottostanti”. Nel corso dei secoli, infatti, è emersa l'indiscutibile superiorità socio-politica di Erice-vetta che ha condizionato il modo di vivere degli habitatores, colonizzatori dei territori situati alle pendici del Monte, che da sempre dell'agricoltura hanno fatto uno dei settori di primaria importanza.
In questo territorio la viticoltura ha origini remote: la presenza di numerosi “bagli”, tipici aggregati rurali, testimonia l'esistenza di un'affermata tradizione enologica; quasi tutti i “bagli” sono segnati da un'indelebile impronta enologica per effetto della presenza di caratteristici elementi come il palmento per la pigiatura delle uve, il torchio e la cantina, dove venivano collocate le botti.
Successivamente la viticoltura locale è stata chiamata a sostanziali innovazioni: affermazione di nuovi sistemi di allevamento, soprattutto a media espansione, rinnovamento della compagine varietale anche con l'introduzione di varietà cosmopolite.
Il Vino DOC Erice ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 20 ottobre 2004.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 03.10.1994, G.U. 238 del 11.10.1994
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Eloro D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Eloro” e alla relativa Sottozona, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosato
- Nero d’Avola
- Frappato
- Pignatello
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1. Tipologie e Uve del Vino DOC Eloro
- Eloro Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigni Nero d'Avola, Frappato e Pignatello, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi violetti o granati, odore franco, robusto, leggermente etereo e sapore sapido, giustamente tannico con retrogusto gradevolmente asciutto, amarognolo, leggermente fresco.
- Eloro Nero d'Avola (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Nero d'Avola
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi violetti o granati, odore franco, robusto, leggermente etereo e sapore sapido, giustamente tannico con retrogusto gradevolmente asciutto, amarognolo, leggermente fresco.
- Eloro Frappato (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Frappato
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi violetti o granati, odore franco, robusto, leggermente etereo e sapore sapido, giustamente tannico con retrogusto gradevolmente asciutto, amarognolo, leggermente fresco.
- Eloro Pignatello (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Pignatello (o Perricone)
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con riflessi violetti o granati, odore franco, robusto, leggermente etereo e sapore sapido, giustamente tannico con retrogusto gradevolmente asciutto, amarognolo, leggermente fresco.
- Eloro Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigni Nero d'Avola, Frappato e Pignatello, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sicilia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa grigio (occhio di pernice) più o meno intenso, con riflessi granati, odore delicato, con aroma di frutta e sapore fruttato, caratteristico, vellutato, leggermente acidulo.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Eloro
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Eloro si estende nell'estremo lembo sud-orientale della Sicilia, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Eloro è localizzata in:
- provincia di Siracusa e comprende il territorio dei comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini.
- provincia di Ragusa e comprende il territorio del comune di Ispica.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Eloro
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Eloro prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Eloro non dovrà essere superiore al 70%; oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Eloro Sottozona Pachino con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Eloro è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Eloro
Con l’utilizzo della DOC Eloro i Produttori Vinicoli Siciliani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
CANTINE
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Eloro
Pasta al forno, preparazioni a base di carne, grigliate, salumi e formaggi.
RICETTE
PIETANZA VINO CERTIFICATO DI QUALITA' PRODUTTORE Tagliatelle al ragù » Maestro » CQ 0078-15 » Cantina Chiazzese »
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Eloro
La denominazione “Eloro” è un nome storico-geografico; Eloro è il nome di una antica citta fondata da coloni greco-corinzi nel VII secolo A.C. , alla foce del fiume Tellaro, (allora chiamato Eloro come la città) ed ubicata su una collina prospiciente il mare Jonio, nei pressi della città di Noto, in provincia di Siracusa. Più tardi la via che metteva in comunicazione le colonie greche di Siracusa, Kamarina e Gela venne chiamata la via “Elorina”.
La città di Pachino, fondata nel 1760 trae il nome da due parole greche “Pachis” (abbondante) e "oinos" (vino). Alla fine dell’800 col nome di Pachino s’intendeva la produzione di Noto, Avola e Pachino a base esclusiva di “Nero d’Avola”. Questi vini erano molto richiesti dal Mezzogiorno della Francia che li dirottava verso la Gironda e la Borgogna.
Nel 1848 Noto poteva vantare 1.764 ettari di vigneto, Pachino nel 1929 vanta circa 3.000 ettari di vigneto a testimonianza dell’importanza che rivestiva la vitivinicoltura in questa zona. Nella seconda metà dell’ottocento l’invasione della fillossera distrugge gran parte dei vigneti dell’isola e nel siracusano (1884-1886) la vite viene soppiantata da altre colture.
Negli anni della ricostituzione dei vigneti, dopo l’invasione fillosserica, il Nero d’Avola, come altri vitigni, viene utilizzato per innestare barbatelle di “Riparia” e offerto agli agricoltori. (in C. Di Rosa, 1996). Nel 1933 i vini “Eloro” partecipano alla Prima Mostra-mercato dei vini tipici a Siena, dove vengono ampiamente apprezzati. Nel corso dei secoli dunque la viticoltura ha mantenuto un ruolo di coltura molto importante per il territorio, fino ad arrivare ad oggi. La storia
recente è caratterizzata da una evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende, la professionalità degli operatori, che hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza della DOC “Eloro”, come testimoniano i riconoscimenti ottenuti dai vini a DOC “Eloro” prodotti dalle aziende della zona geografica di riferimento.
Il Vino DOC Eloro ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 3 ottobre 1994.