
Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 31.05.2010, G.U. 136 del 14.06.2010
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Grance Senesi D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Grance Senesi” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosso Riserva
- Bianco
- Passito
- Vendemmia Tardiva
- Canaiolo
- Sangiovese
- Merlot
- Cabernet Sauvignon
- Malvasia Bianca Lunga
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Grance Senesi
- Grance Senesi Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Trebbiano, Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore delicato, fruttato e sapore secco, vivace, fresco, con buona acidità.
- Grance Senesi Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 60% Vitigni Trebbiano, Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 17% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore giallo oro, odore armonioso con sentori di miele e frutta secca e sapore morbido, caldo con elegante dolcezza.
- Grance Senesi Vendemmia Tardiva (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Dolce
- => 60% Vitigni Trebbiano, Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vendemmia Tardiva dal colore giallo oro, odore delicato, persistente e sapore morbido, caldo con elegante dolcezza.
- Grance Senesi Malvasia Bianca Lunga (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Malvasia Bianca Lunga
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, talvolta aromatico e sapore asciutto, pieno e minerale.
- Grance Senesi Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, gradevole, con sentori di frutta e sapore asciutto, armonico, dotato di spiccata complessità.
- Grance Senesi Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 13,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore complesso, gradevole, con sentori di frutta, talvolta con possibili sentori di legno e spezie, e sapore asciutto, armonico, giustamente tannico con buona persistenza.
- Grance Senesi Canaiolo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Canaiolo Nero
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico, persistente, fruttato, sapore secco, armonico, dotato di buona rotondità.
- Grance Senesi Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore vinoso, caratteristico con eventuali note di sottobosco e sapore asciutto, caratteristico, elegante.
- Grance Senesi Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico, intenso e sapore secco, morbido, vellutato con sentori di frutta matura.
- Grance Senesi Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso violaceo intenso, odore asciutto, speziato, complesso, corposo, giustamente tannico e sapore secco, caratteristico, intenso.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Grance Senesi
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Grance Senesi si estende sulle colline senesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Grance Senesi è localizzata in:
- provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Rapolano Terme, Murlo, Asciano, Monteroni D’Arbia e Sovicille.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Grance Senesi
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Grance Senesi prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Grance Senesi non dovrà essere superiore al 70% e al 35% per la tipologia di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite dell'80%, del 40% per il Vino Passito e il 56% per il Vino Vendemmia Tardiva, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma può essere riclassificata con la menzione di Vino IGT prodotto nel territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il Vino DOC Grance Senesi Passito deve essere ottenuto con appassimento delle uve, dopo la raccolta, in locali idonei (anche termo-idrocondizionati e/o con ventilazione forzata) fino a raggiungere un contenuto zuccherino di almeno 300 g/l.
- Il vino DOC Grance Senesi Vendemmia Tardiva deve essere ottenuto con uve che abbiano subito un appassimento sulla pianta tale da presentare alla raccolta un titolo alcolometrico volumico naturale minimo non inferiore a 15,00% vol. e che siano state vendemmiate dopo il primo giorno di ottobre.
- Il vino DOC Grance Senesi Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per circa 36 mesi, di cui 12 in recipienti di legno, può essere immesso sul mercato non prima del mese di gennaio del terzo anno successivo alla vendemmia.
- Il vino DOC Grance Senesi Passito può essere immesso al consumo dal mese di gennaio del terzo anno successivo alla vendemmia a condizione che abbia effettuato un passaggio di almeno 12 mesi in recipienti di legno della grandezza non superiore ai 225 litri.
- Il vino DOC Grance Senesi Vendemmia Tardiva può essere immesso al consumo nel mese di aprile dell'anno successivo a quello della vendemmia.
- Nella designazione dei Vini DOC Grance Senesi può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Grance Senesi è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Grance Senesi
Con l’utilizzo della DOC Grance Senesi i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Grance Senesi
Pate Di Fegatinial Tartufo e Vin Santo; Torta Sfoglia Con Crema Di Yoghurt e Albicocche; Torta Ai Frutti Di Bosco e Crema al Mascarpone.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Grance Senesi
L’istituzione delle Grance, fattorie fortificate poste a capo di vaste tenute agrarie, ebbe origine nel secolo XIII per opera dello Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, situato nel cuore della città, con lo scopo di facilitare la gestione e lo sfruttamento dei suoi cospicui possedimenti terrieri. Esse coprivano infatti un’area molto vasta del senese, abbracciando la Val d’Arbia, la Val d’Orcia ed un’ampia parte della Maremma.
Il nome “Grance” comparve a Siena per la prima volta nel 1318 in occasione della redazione del primo statuto dello Spedale Santa Maria della Scala. Le Grance divennero vere e proprie fattorie aventi la facoltà di controllare ed amministrare le proprietà dell’ospedale, concedendole in affitto, esigendo canoni, organizzando il trasporto dei prodotti a Siena ed alle altre Grance.
La gran parte dei terreni di proprietà dello Spedale era coltivata a seminativo e la seconda produzione per importanza era rappresentata dal vigneto. A partire dal 1400, in particolare, la coltivazione della vite assunse sempre maggiore importanza e la produzione di vino destinato al consumo interno dell’ospedale e dal mercato locale divenne sempre più abbondante.
La grancia di Serre di Rapolano, comune situato nel cuore della denominazione, divenne la prima produttrice di vino. Dai volumi delle Entrate e Uscite del Santa Maria della Scala, conservati presso l’archivio di Stato, risulta chiaramente che il vino “vermiglio” proveniente dal territorio delle grance era uno dei prodotti alimentari più importanti e consumati all’interno dell’ospedale. Le fonti parlano prevalentemente di vini “vermiglio” “giovani e vecchi”, utilizzati anche come medicinali, ma parimenti viene citato il vino bianco a base di Trebbiano, utilizzato per impastare “pillole” curative.
Nel corso del ‘400 la coltivazione della vigna assunse sempre maggiore importanza, fatto testimoniato da continui riferimenti nei documenti notarili dell’epoca.
La viticoltura si diffuse ampiamente fino al XVII secolo, attivamente promossa dall’ospedale senese, ma anche favorita dalla regressione della cerealicoltura. Si assistette inoltre ad un significativo miglioramento delle tecniche produttive, grazie anche ad una crescente attenzione da parte dei produttori nei confronti delle tecniche viticole ed enologiche.
Fino alla metà del XIX secolo si assistette ad un continuo aumento delle varietà coltivate, che subì tuttavia una battuta d’arresto con l’arrivo di tre gravi forme parassitarie provenienti dall’America: oidio, peronospora ma soprattutto fillossera, fronteggiata con il ricorso a portainnesti americani.
La viticoltura del territorio delle Grance nel corso del XX secolo ha subito diversi mutamenti pur continuando a rappresentare una delle più importanti attività agricole della zona.
Il Sangiovese è sicuramente il vitigno più coltivato, assieme a varietà tradizionalmente legate al territorio come il Canaiolo, il Trebbiano e la Malvasia Bianca Lunga. Negli anni essi sono stati affiancati da vitigni internazionali, come il Merlot e il Cabernet.
Il Vino DOC Grance Senesi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 31 maggio 2010.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con DPR 09.07.1967, G.U. 200 del 10.08.1967
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Elba D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Elba” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosso Riserva
- Rosato
- Sangiovese (o Sangioveto)
- Bianco
- Bianco Spumante
- Ansonica
- Vermentino
- Trebbiano (o Procanico)
- Ansonica Passito
- Moscato Passito
- Bianco Passito
- Vin Santo
- Vin Santo Occhio di Pernice
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Elba
La Doc Elba è riferita a 8 tipologie di vini fermi e 5 di vini passiti ottenuti principalmente dai vitigni che nei secoli si sono meglio adattati all’ambiente geografico dell’isola d’Elba: i vini bianchi sono ottenuti prevalentemente dalle varietà Trebbiano toscano, Ansonica, Vermentino e Moscato, i vini rossi ed il rosato dalla varietà Sangiovese. Per il clima caldo e asciutto i vini hanno titolo alcolometrico totale minimo abbastanza elevato e modesto tenore in acidità totale; i vini passiti, ancora a motivo del clima caldo durante il periodo di appassimento delle uve, presentano un elevato estratto non riduttore e un buon contenuto in residuo zuccherino. Per la composizione minerale dei terreni i vini, in particolare i bianchi, presentano una buona sapidità e una decisa mineralità al gusto.
- Elba Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore vinoso, delicato e sapore asciutto, armonico.
- Elba Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino intenso a granato, odore vinoso, delicato e sapore asciutto, armonico, di buon corpo.
- Elba Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore delicato, più o meno fruttato e sapore fresco, secco e armonico.
- Elba Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigno Sangiovese
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- =< 40% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa intenso a rosa pallido, odore caldo, intenso e sapore dolce, morbido, vellutato e rotondo.
- Elba Sangiovese (o Sangioveto) (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore vinoso, fine, caratteristico e sapore asciutto, armonico.
- Elba Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- >< 10-70% Vitigno Trebbiano Toscano
- >< 10-70% Vitigni Ansonica e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore variabile da giallo paglierino a paglierino scarico, odore delicato più o meno fruttato e sapore secco ed armonico.
- Elba Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- >< 10-70% Vitigno Trebbiano Toscano
- >< 10-70% Vitigni Ansonica e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, tenue e sapore secco, armonico.
- Elba Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
- Versioni: Dolce
- >< 10-70% Vitigno Trebbiano Toscano
- >< 10-70% Vitigni Ansonica e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile da giallo paglierino all'ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato e rotondo.
- Elba Ansonica (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Ansonica
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore variabile da giallo paglierino scarico a paglierino, odore delicato, caratteristico e sapore secco, armonico.
- Elba Ansonica Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Ansonica
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore variabile da giallo paglierino all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, dall’amabile al dolce.
- Elba Vermentino (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Vermentino
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore variabile da giallo paglierino scarico a paglierino, odore delicato, fruttato e sapore secco, armonico.
- Elba Trebbiano (o Procanico) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore variabile da giallo paglierino scarico a paglierino, odore delicato, caratteristico e sapore secco, armonico.
- Elba Moscato Passito (Vino Bianco Moscato Passito)
- Versioni: Amabile /Dolce
- = 100% Vitigno Moscato
- => 18% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Moscato Passito dal colore variabile da giallo paglierino all’ambrato, odore intenso, caratteristico e sapore armonico, dall’amabile al dolce.
- Elba Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 70% Vitigni Ansonica, Moscato, Trebbiano toscano, Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 18% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore variabile da giallo paglierino all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Elba
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Elba si estende sull'intero territorio dell'isola, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Elba è localizzata in:
- provincia di Livorno e comprende il territorio dell'Isola d'Elba.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Elba
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Elba prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Elba non dovrà essere superiore al 70% per i vini Bianco, Bianco Spumante, Ansonica, Vermentino, Trebbiano, Rosso, Rosso riserva, Sangiovese e Rosato, e al 35% per i vini Moscato Passito, Ansonica Passito e Bianco passito, Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice.
- Le uve destinate alla produzione dei vini Moscato Passito, Ansonica Passito e Bianco Passito, dopo un’accurata cernita, devono essere sottoposte per un periodo minimo di almeno dieci giorni ad appassimento all’aria o in locali idonei, con possibilità di una parziale disidratazione con aria ventilata e/o deumidificata sino al raggiungimento di un contenuto zuccherino minimo del 30%.
- Il vino DOC Elba Rosso con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 12 in recipienti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Elba può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Elba è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Elba
Con l’utilizzo della DOC Elba i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Elba
Secondi piatti a base di carne e legumi come il coniglio, il lardo di Colonnata, la trippa, la zuppa di lenticchie, i fagioli.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Elba
La viticoltura dell’isola d’Elba risale al periodo etrusco, anche se l’antico sistema di allevamento ad alberello denota l’influenza greca. Già i Romani la denotavano come “isola feconda di vino”.
Nei secoli del Rinascimento si definiscono le principali varietà di uve da vino che provengono dalle diverse zone del Mediterraneo che hanno esercitato influenze economiche e sociali sull’isola: dalla Toscana proviene il Trebbiano, il Sangiovese e l’Aleatico, dalla Sicilia l’Ansonica e il Moscato, dalla Corsica e dalla Liguria il Vermentino; tra le tante varietà che sono state coltivate sull’isola nel corso dei secoli e provenienti dalle più diverse zone viticole europee, quelle elencate sono oggi le principali varietà che compongono e caratterizzano le tipologie dei Vini della d.o. “Elba”, sicuramente per il loro migliore adattamento alle condizioni climatiche e ai diversi tipi di suoli.
La viticoltura è stata fino alla metà del secolo XX° la principale attività economica della popolazione dell’isola; è indicativo della sua importanza il calo demografico superiore al 10% che si ebbe alla metà del secolo XIX in concomitanza con l’esplosione della crittogama “Oidio della vite” che portò all’estirpazione di gran parte dei vigneti: solo con l’introduzione dello zolfo come curativo della patologia, anche la popolazione isolana riprese ad aumentare. Una relazione per il primo censimento del Regno d’Italia (Inchiesta Agraria del senatore Stefano Iacini) indica in quasi 5000 ettari (più del 20% dell’intera superficie dell’isola) l’estensione dei vigneti nel 1870.
La maggior parte della produzione dei vini era commercializzata nel centro e nord Italia soprattutto per migliorare la qualità e la concentrazione dei vini di quei territori; tale commercializzazione dei mosti e vini ben si integrava con l’attività marinara presente nei paesi dotati di porti.
Il Vino DOC Elba ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 luglio 1967.
- Vin a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 01.09.1999, G.U. 210 del 07.09.1999
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Cortona D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Cortona” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Chardonnay
- Grechetto
- Sauvignon
- Cabernet Sauvignon
- Cabernet Sauvignon Riserva
- Merlot
- Merlot Riserva
- Sangiovese
- Sangiovese Riserva
- Syrah
- Syrah Riserva
- Vin Santo
- Vin Santo Riserva
- Vin Santo Occhio di Pernice
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cortona
- Cortona Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 50-60% Vitigno Syrah
- >< 10-20% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, elegante e sapore secco e armonico.
- Cortona Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fruttato con sottofondo leggermente aromatico e sapore secco ed armonico, elegante.
- Cortona Grechetto (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Grechetto
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fresco, delicato, caratteristico, leggermente aromatico e sapore secco ed armonico.
- Cortona Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore intenso, elegante, caratteristico, con sottofondo aromatico e sapore secco ed armonico, elegante.
- Cortona Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore intenso, caratteristico, speziato e sapore pieno ed armonico, asciutto.
- Cortona Cabernet Sauvignon Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore intenso, caratteristico, speziato e sapore pieno ed armonico, asciutto.
- Cortona Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso granato vivo talvolta con qualche riflesso violaceo, tendente al rosso mattone con l'invecchiamento, odore di piccoli frutti con eventuale lieve nota di erbaceo e sapore secco ed armonico e pieno.
- Cortona Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato vivo talvolta con qualche riflesso violaceo, tendente al rosso mattone con l'invecchiamento, odore di piccoli frutti con eventuale lieve nota di erbaceo e sapore secco ed armonico e pieno.
- Cortona Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino, tendente al rosso aranciato con l'invecchiamento, odore vinoso, intenso ed elegante e sapore secco ed armonico.
- Cortona Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino, tendente al rosso aranciato con l'invecchiamento, odore vinoso, intenso ed elegante e sapore secco ed armonico.
- Cortona Syrah (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Syrah
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore caratteristico, elegante e sapore secco ed armonico.
- Cortona Syrah Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Syrah
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore caratteristico, elegante e sapore secco ed armonico.
- Cortona Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
- Versioni: Dolce
- => 70% Vitigni Trebbiano toscano, Grechetto e Malvasia bianca, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigno Sangiovese (vinificato in bianco).
- => 17% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile da giallo dorato all'ambrato intenso, odore intenso etereo caratteristico di frutta matura e sapore ampio e vellutato con intensa rotondità.
- Cortona Vin Santo Riserva (Vino Bianco Vin Santo Invecchiato)
- Versioni: Dolce
- => 70% Vitigni Trebbiano toscano, Grechetto e Malvasia bianca, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigno Sangiovese (vinificato in bianco).
- => 17% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vin Santo Invecchiato dal colore variabile da giallo dorato all'ambrato intenso, odore intenso etereo caratteristico di frutta matura e sapore ampio e vellutato con intensa rotondità.
- Cortona Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni Sangiovese, Malvasia nera: da soli o congiuntamente.
- => 18% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Vin Santo dal colore tra ambrato e topazio con ampia unghia rossiccia che si fa marrone con l'eta', odore intenso, ricco, complesso, di frutta matura ed altre sfumature e sapore fine, persistente con retro gusto dolce.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cortona
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Cortona si estende sulle colline a est della Toscana, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Cortona è localizzata in:
- provincia di Arezzo e comprende il territorio del comune di Cortona.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cortona
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cortona prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Cortona non dovrà essere superiore al 70% e al 35% per le tipologie Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10% (e del 3% dei Vin Santo), l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le tipologie "Vin Santo" devono essere ottenute da uve appositamente scelte e fatte appassire in locali idonei fino a raggiungere un contenuto zuccherino del 28% per il vino a denominazione di origine controllata "Cortona" Vin Santo e "Cortona" Vin Santo Riserva e del 35% per il vino a denominazione di origine controllata "Cortona" Vin Santo Occhio di Pernice. L'uva dovrà essere ammostata non prima del 15 dicembre dell'anno di raccolta per il "Cortona" Vin Santo e "Cortona" Vin Santo Riserva e, del 28 febbraio dell'anno successivo per il "Cortona" Vin Santo Occhio di Pernice. L'uva dopo il periodo di appassimento minimo deve essere ammostata comunque non oltre il 30 aprile dell'anno successivo a quello di raccolta delle uve. E' ammessa la parziale disidratazione con aria ventilata.
- Il vino DOC Cortona Vin Santo deve essere sottoposto ad invecchiamento in recipienti di legno della capacita' non superiore a 100 litri per almeno 36 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia.
- Il vino DOC Cortona Vin Santo con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento in recipienti di legno della capacita' non superiore a 100 litri per almeno 60 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia.
- Il vino DOC Cortona Vin Santo Occhio di Pernice deve essere sottoposto ad invecchiamento in caratelli non superiore a 75 litri per almeno 96 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia.
- I vini DOC Cortona Riserva quali Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Merlot e Syrah devono essere sottoposti ad un periodo di maturazione di almeno 24 mesi (minimo 12 mesi in legno e minimo 4 mesi in bottiglia).
- Nella designazione dei Vini DOC Cortona può essere menzionata la dizione "Vigna" purché sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cortona è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Cortona
Con l’utilizzo della DOC Cortona i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cortona
Piatti a base di carne rossa, cacciagione e zuppe di legumi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Cortona
La millenaria storia viticola riferita a questa zona, dall’epoca etrusca e poi romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche dei vini del cortonese. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere vini che oggi raggiungono riconoscimenti importanti sul piano internazionale.
Il Vino DOC Cortona ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 1 novembre 1999.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 28.05.1968, G.U. 186 del 23.07.1968
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Colline Lucchesi D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Colline Lucchesi” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso (anche con la menzione Riserva)
- Sangiovese (anche con la menzione Riserva)
- Merlot (anche con la menzione Riserva)
- Bianco
- Vermentino
- Sauvignon
- Vin Santo
- Vin Santo Occhio di Pernice
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colline Lucchesi
- Colline Lucchesi Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 45-80% Vitigno Sangiovese
- >< 10-50% Vitigni Canaiolo, Ciliegiolo, Merlot, Syrah, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato che possono concorrere fino ad un massimo del 5%.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino brillante, tendente al granato se invecchiato, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, armonico, morbido, vivace solo se dell'annata.
- Colline Lucchesi Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- >< 45-80% Vitigno Sangiovese
- >< 10-50% Vitigni Canaiolo, Ciliegiolo, Merlot, Syrah, da soli o congiuntamente;
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato che possono concorrere fino ad un massimo del 5%.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino brillante, tendente al granato se invecchiato, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, armonico, morbido, vivace solo se dell'annata.
- Colline Lucchesi Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, con tendenza al granato se invecchiato, odore caratteristico, gradevole e sapore pieno, asciutto.
- Colline Lucchesi Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, con tendenza al granato se invecchiato, odore caratteristico, gradevole e sapore pieno, asciutto.
- Colline Lucchesi Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, granato se invecchiato, odore caratteristico e gradevole e sapore asciutto ed armonico.
- Colline Lucchesi Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, granato se invecchiato, odore caratteristico e gradevole e sapore asciutto ed armonico.
- Colline Lucchesi Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- >< 40-80% Vitigno Trebbiano Toscano
- >< 10-60% Vitigni Chardonnay, Greco, Grechetto, Malvasia, Sauvignon e Vermentino da soli o congiuntamente;
- =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, delicato, armonico.
- Colline Lucchesi Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato chiaro, odore delicato, quasi aromatico e sapore asciutto, vellutato, gradevole.
- Colline Lucchesi Vermentino (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Vermentino
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, delicato e sapore morbido, fruttato, asciutto.
- Colline Lucchesi Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
- Versioni: Secco /Amabile
- = 100% ottenuto da uve provenienti dai vitigni a bacca bianca iscritti nel Registro Nazionale delle varieta' di vite.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Vin Santo dal colore giallo dorato intenso tendente all'ambrato, odore gradevole, armonico, caratteristico e sapore piacevolmente dolce di passito (tipologia amabile) asciutto, vellutato, armonico (tipologia secco)
- Colline Lucchesi Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato)
- Versioni: Dolce
- = 100% ottenuto da uve provenienti dai vitigni a bacca nera iscritti nel Registro Nazionale delle varieta' di vite.
- => 16% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore variabile dal rosa pallido al rosa intenso con riflessi granati, odore intenso caratteristico e sapore dolce, morbido, vellutato.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Colline Lucchesi
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colline Lucchesi si estende sulle colline situate a nord della Toscana, tra l'Appennino e il Mar Tirreno, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Colline Lucchesi è localizzata in:
- provincia di Lucca e comprende il territorio dei comuni di Lucca, Capannori e Porcari.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Colline Lucchesi
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Colline Lucchesi prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Colline Lucchesi non dovrà essere superiore al 70% e al 35 per le tipologie Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Colline Lucchesi Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 27%.
- I vini DOC Colline Lucchesi Rosso, Sangiovese e Merlot, con menzione Riserva, devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
- Il vino DOC Colline Lucchesi Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposti ad invecchiamento per circa 36 mesi, e comunque non prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello della vendemmia.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Colline Lucchesi è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Colline Lucchesi
Con l’utilizzo della DOC Colline Lucchesi i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Colline Lucchesi
Lardo di Colonnata, caciotta Toscana, zuppa di lenticchie, trippa e pollo.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Colline Lucchesi
I vini delle Colline Lucchesi hanno una tradizione che, sulla base di precisi documenti storici, possiamo collegare addirittura all’epoca romana e al medioevo.
Secondo alcuni storici sembra che già prima dei Romani le colline della Lucchesia fossero coltivate dagli Etruschi che abitavano a Lucca e poi dai Liguri i quali conoscevano bene l’arte della viticoltura e olivicoltura. La ricchezza della zona è comunque messa in evidenza da documenti anteriori al Mille secondo i quali “le pendici dei colli a nord di Lucca erano nel secolo nono rivestite di vigne”.
Nell’età dei Comuni l’industria del vino era già fiorente: infatti tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo la coltura della vite si era molto intensificata nel territorio delle colline lucchesi e grande era il consumo che si faceva del vino.
Narrano le storie che nel 1334 furono portate a Lucca dalle vicine contrade oltre 168.000 barili di vino che doveva essere “chiaro, vermiglio, puro e franco” come quello che nel 1308 acquistò Cimelio il vinattiere. Nel 1392 un mercante, Antonio di Pace degli Orsi, scriveva alla compagnia Datini di Pisa che “è saporoso: quanto più ne beo, più m’aguzza l’appitito di bere”.
Nel 1400 scriveva Sante Lanciero, sommelier di Papa Paolo III, che si trattava di vini di ottima qualità preparati con cura, soprattutto da offrire agli ospiti, come risultato di una propria scelta di vita e come prodotto della propria terra e della propria passione. In quegli stessi secoli l’attività in cui i lucchesi eccellono è la produzione della seta: nella sola città di Lucca vengono certificati oltre 2.000 telai in produzione, senza contare tutti quelli del contado. Ed è proprio la seta il veicolo della creazione del mito internazionale del “mercante” lucchese: tutte le maggiori famiglie aristocratiche della città vennero coinvolte nella produzione e nel commercio della seta, soprattutto verso i paesi del Nord Europa. I primogeniti vennero inviati ad aprire “compagnie della seta” in città come Lione, Bruges, Londra, Amsterdam e Amburgo.
Progressivamente, insieme ai tessuti di seta, i mercanti lucchesi iniziarono a trasportare verso il nord anche il loro vino e l’olio di cui andavano tanto orgogliosi: storicamente fu questa la prima volta che il vino lucchese si affacciò sui mercati internazionali. Ma a metà del 500, per varie ragioni - non ultima la scoperta dell’America, questo sistema mercantile entrò in crisi. Le “compagnie della seta” all’estero vennero chiuse, e le famiglie aristocratiche lucchesi decisero di investire gli enormi ricavi realizzati con la seta in agricoltura.
Nasce in quei decenni il sistema lucchese delle “ville-fattorie”: i Buonvisi, gli Arnolfini, i Guinigi, i Cenami, i Mansi (solo per citare i nomi di alcune delle più importanti famiglie lucchesi) faranno a gara per realizzare sulle colline che circondano Lucca le ville di campagna più belle, applicando all’agricoltura – in particolare all’olio e al vino - le tecniche agronomiche più avanzate per l’epoca.
All’inizio del 1600, per ragioni ancora oggi controverse, la Repubblica di Lucca emanò un legge che proibiva l’esportazione del vino fuori dai confini dello stato. Un decreto che sembra negare tutta la precedente storia della mercatura lucchese, orientata fin dl primo medioevo agli scambi internazionali. Scrive lo storico Renzo Sabbatini che “per meglio commercializzare la sua produzione di vino, nel 1615 la famiglia Guinigi apriva due negozi per la vendita di vino: uno in Pizzorna – dove quotidianamente lavoravano decine di carbonari, ed uno a Viareggio”.
Nasce sicuramente in quel periodo il forte orientamento degli abitanti della Lucchesìa a consumare il vino locale.
Nei primissimi anni del 1800, Lucca torna a respirare un’aria internazionale: l’arrivo delle truppe francesi, e l’insediamento in città di Elisa Bonaparte e della sua corte di dignitari, influenzerà – in parte - anche i destini della viticoltura lucchese.
Viene redatto il “nuovo catasto” del territorio lucchese. Generali e diplomatici dell’esercito napoleonico (Grabaw, Meuron) acquisteranno alcune delle “ville-fattoria”, e i vitigni cosiddetti “francesi” faranno per la prima volta la loro apparizione sulle colline della Lucchesìa.
Nel suo “Dizionario geografico fisico storico della toscana”, edito dall’ Accademia dei Georgofili nel 1839, Emanuele Repetti scrive: “In quanto all’industria agraria lucchese, essa può dividersi in tre porzioni, sia per la qualità del suolo, sia per la posizione ed elevazione rispettiva del paese. In vista di ciò i Lucchesi distinguono il loro territorio agricolo in tre maniere; la prima nel contado delle sei miglia, che comprende il piano intorno alla città di Lucca con le adiacenti colline; la seconda nel territorio della marina, in cui è Viareggio e Camajore; la terza e compresa nell’agricoltura dell’Appennino. Dalla prima si hanno nella pianura grani, ortaggi, legumi e vini comuni in abbondanza; nelle colline adiacenti, olio squisito e il più accreditato di tutti quelli d’Italia e, specialmente nei colli esposti a levante e a mezzogiorno, vini generosi”.
Il Vino DOC Colline Lucchesi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 28 maggio 1968.