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MONTEPULCIANO

Varietà: 150 MONTEPULCIANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Montepulciano | Assovini.it


Il vitigno Montepulciano a bacca nera viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria.

Il Montepulciano è un vitigno di origine incerta, spesso lo si è confuso con il Sangiovese, probabilmente a causa del riferimento al comune toscano di Montepulciano. Anche gli studiosi come il Molon (1906) lo classificavano tra i Sangioveti. Oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune e si è più propensi a ritenerlo un discendente di qualche vitigno di origine greca.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale e quinquelobata.
    • Grappolo: è medio, di forma conica o cilindro-conica, con una o due ali, mediamente compatto.
    • Acino: medio, di forma sub-ovale 
    • Buccia: molto pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Montepulciano in purezza dà un vino di un bel colore rosso rubino intenso. Il suo profumo è vinoso e fruttato. In bocca è asciutto e caldo, con tannini equilibrati, adatto all'invecchiamento. Si presta anche alla vinificazione in bianco e alla produzione di vini rosati per parziale macerazione delle uve in purezza.

MONTEPULCIANO

Varietà: 150 MONTEPULCIANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Montepulciano | Assovini.it


Il vitigno Montepulciano a bacca nera viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria.

Il Montepulciano è un vitigno di origine incerta, spesso lo si è confuso con il Sangiovese, probabilmente a causa del riferimento al comune toscano di Montepulciano. Anche gli studiosi come il Molon (1906) lo classificavano tra i Sangioveti. Oggi è certo che i due vitigni non hanno nulla in comune e si è più propensi a ritenerlo un discendente di qualche vitigno di origine greca.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media, pentagonale e quinquelobata.
    • Grappolo: è medio, di forma conica o cilindro-conica, con una o due ali, mediamente compatto.
    • Acino: medio, di forma sub-ovale 
    • Buccia: molto pruinosa, spessa e consistente, di colore nero-violaceo.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Il vitigno Montepulciano in purezza dà un vino di un bel colore rosso rubino intenso. Il suo profumo è vinoso e fruttato. In bocca è asciutto e caldo, con tannini equilibrati, adatto all'invecchiamento. Si presta anche alla vinificazione in bianco e alla produzione di vini rosati per parziale macerazione delle uve in purezza.

  • Produttori di Vino con utilizzo di uve Montepulciano
    • Di seguito l'elenco dei Produttori vinicoli della Basilicata con la lista dei rispettivi Vini prodotti in tutto o in parte con uve Montepulciano e il Certificato di Qualità rilasciato dal Panel Assovini Sommelier. 

MONDEUSE

Varietà: 389 MONDEUSE - Data di ammissione al Registro: 2/02/2006 - Gazzetta ufficiale: G.U. 61 - 14/03/2006


Vitigno Mondeuse | Assovini.it


Il vitigno Mondeuse, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Sicilia e Toscana.

Il Mondeuse, chiamato anche Mondeuse Noir, è un vitigno coltivato originariamente in Savoia, ed esiste anche una varieta' a bacca bianca, chiamata Mondeuse Blanche. In passato è stato confuso con il Refosco a causa del fatto che fu erroneamente denominato così in California quando vi venne introdotto, pur non avendo nulla a che vedere col Refosco coltivato in Italia, che è presente sporadicamente solo in Sicilia, alle pendici dell'Etna.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: media
    • Grappolo: piccolo, spargolo
    • Acino: sferoide, di taglia media ed irregolare 
    • Buccia: di spessore medio e di colore nero


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Mondeuse si ottiene un vino dal colore viola scuro con riflessi porpora. Al naso è fruttato e floreale, con decise note speziate. Al palato è fresco, secco, giustamente tannico, di corpo.

MOLINARA

Varietà: 148 MOLINARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970


Vitigno Molinara | Assovini.it


Il vitigno Molinara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Veneto.

Il Molinara è un vitigno di origini incerte e le prime notizie risalgono al Pollini (1818). Il nome dell'uva Molinara deriva dal vernacolo ''mulinara'' (da mulino), ed è da attribuire al fatto che gli acini di quest'uva sono abbondantemente pruinosi da sembrare quasi spolverati di farina. Più frequentemente l'uva "Molinara" si vinifica insieme ad altri vitigni per dare i noti vini veronesi.

Dal 2008, sull'obbligatorietà della Molinara nel disciplinare del Valpolicella si è aperta una feroce discussione tra i vari produttori, tra innovatori e tradizionalisti, che alla fine ha portato ad una specie di compromesso: è stata tolta l'obbligatorietà dell'uso dell'uva Molinara, in misura di almeno il 5% nella produzione della Doc Valpolicella, e inserita nel disciplinare la parola ''consentita'' ottenendone il benestare dal Ministero dell'Agricoltura.

Nel 1800 questo vitigno era coltivato nella Valpolicella, in Valpantena e nella Valle d'Illasi dove ha assunto nomi diversi come «Rossara» o «Rossanella» nella zona del Garda, o come «Brepon» in Valpantena.


  • Caratteristiche del vitigno
    • Foglia: medio-grande, leggermente allungata, trilobata, a volte intera.
    • Grappolo: è medio, piramidale allungato, con una o due ali corte, piuttosto spargolo.
    • Acino: medio, sferoidale o leggermente allungato 
    • Buccia: di colore rosso-violaceo, consistente e leggermente spessa, molto pruinosa.


  • Caratteristiche sensoriali del vino
    • Dal vitigno Molinara in purezza si ottiene un vino di colore rosato-cerasuolo, di profumo delicato, di medio corpo. In genere il vitigno Molinara è vinificato in uvaggio con gli altri vitigni della zona per ottenere i vini delle denominazioni della Valpolicella e di Bardolino.
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