Assovini
Varietà: 242 TREBBIANO ROMAGNOLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Trebbiano Romagnolo, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna e Veneto.
Il Trebbiano Romagnolo è un vitigno diffuso in Romagna, citato da Pier De Crescenzi (1303), che lo vuole coltivato tanto nella collina che nella pianura ravennate. E' conosciuto anche come Trebbiano della Fiamma in quanto l'uva, quando giunge a piena maturazione, assume un bel colore giallo dorato carico e lucente.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, tri o pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-piramidale, con una o due ali, compatto o semispargolo
- Acino: medio-grande, sferoidale
- Buccia: sottile, consistente, pruinosa, di colore giallo verde con sfumature ambrate.
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Trebbiano Romagnolo si ottiene un vino dal colore giallo paglierino mai troppo carico e dai profumi leggermente fruttati ma solitamente piuttosto neutri. Al gusto risulta discretamente alcolico, tendenzialmente acido e senza particolare aromaticità, con un finale lievemente amarognolo.
Varietà: 242 TREBBIANO ROMAGNOLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Trebbiano Romagnolo, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Sardegna e Veneto.
Il Trebbiano Romagnolo è un vitigno diffuso in Romagna, citato da Pier De Crescenzi (1303), che lo vuole coltivato tanto nella collina che nella pianura ravennate. E' conosciuto anche come Trebbiano della Fiamma in quanto l'uva, quando giunge a piena maturazione, assume un bel colore giallo dorato carico e lucente.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, tri o pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-piramidale, con una o due ali, compatto o semispargolo
- Acino: medio-grande, sferoidale
- Buccia: sottile, consistente, pruinosa, di colore giallo verde con sfumature ambrate.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Trebbiano Romagnolo si ottiene un vino dal colore giallo paglierino mai troppo carico e dai profumi leggermente fruttati ma solitamente piuttosto neutri. Al gusto risulta discretamente alcolico, tendenzialmente acido e senza particolare aromaticità, con un finale lievemente amarognolo.
Varietà: 240 TREBBIANO GIALLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Trebbiano Giallo a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Lazio, Lombardia, Puglia, Umbria e Veneto.
Il Trebbiano Giallo è un vitigno appartenente alla famiglia dei Trebbiani, noti in Italia fin dall'epoca romana. Il loro nome deriva da "Trebula", ossia fattoria (Plinio il vecchio descrive un "Vinum Trebulanum", che secondo questa interpretazione, starebbe per "vino di paese", o "vino casareccio"). Distinguere i vari cloni, che portano un nome che spesso indica la loro provenienza o l'areale di maggior diffusione, non è sempre così facile. Già l'Acerbi, all'inizio dell'800, identificava il Trebbiano giallo come coltivato nella zona dei Castelli Romani. Oggi questo vitigno rientra nell'uvaggio di molti vini dell'Italia centro-settentrionale, soprattutto in Lazio e in Lombardia.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, pentagonale, tri o quinquelobata.
- Grappolo: medio o medio-grande, cilindrico-conico, talvolta alato, serrato o semiserrato.
- Acino: medio, sferoidale.
- Buccia: di medio spessore e consistenza, molto pruinosa, di colore giallo dorato, frequantemente con macchie marroni.
- Denominazioni vinificate in Veneto
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Trebbiano Giallo si ottiene un vino giallo paglierino più o meno intenso. Al naso è delicato con lievi note fruttate ed ammandorlate. Al palato ha freschezza contenuta, secco, sapido, con finale di bocca lievemente amarognolo.
Varietà: 240 TREBBIANO GIALLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Trebbiano Giallo a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Lazio, Lombardia, Puglia, Umbria e Veneto.
Il Trebbiano Giallo è un vitigno appartenente alla famiglia dei Trebbiani, noti in Italia fin dall'epoca romana. Il loro nome deriva da "Trebula", ossia fattoria (Plinio il vecchio descrive un "Vinum Trebulanum", che secondo questa interpretazione, starebbe per "vino di paese", o "vino casareccio"). Distinguere i vari cloni, che portano un nome che spesso indica la loro provenienza o l'areale di maggior diffusione, non è sempre così facile. Già l'Acerbi, all'inizio dell'800, identificava il Trebbiano giallo come coltivato nella zona dei Castelli Romani. Oggi questo vitigno rientra nell'uvaggio di molti vini dell'Italia centro-settentrionale, soprattutto in Lazio e in Lombardia.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, pentagonale, tri o quinquelobata.
- Grappolo: medio o medio-grande, cilindrico-conico, talvolta alato, serrato o semiserrato.
- Acino: medio, sferoidale.
- Buccia: di medio spessore e consistenza, molto pruinosa, di colore giallo dorato, frequantemente con macchie marroni.
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Trebbiano Giallo si ottiene un vino giallo paglierino più o meno intenso. Al naso è delicato con lievi note fruttate ed ammandorlate. Al palato ha freschezza contenuta, secco, sapido, con finale di bocca lievemente amarognolo.