Assovini
Varietà: 264 VESPOLINA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Vespolina, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Piemonte.
La Vespolina è un vitigno coltivato fin dal XVIII secolo in provincia di Novara. E' conosciuto anche con il nome latino "vitis vinifera circumpadana", che comprende tutte le tipologie definite ughetta nelle valli vercellesi, novaresi, alessandrine e dell'Oltrepò Pavese.
Il vitigno Vespolina è utilizzato esclusivamente per la vinificazione, raramente in purezza, più spesso in abbinamento ad altre varietà quali Barbera, Croatina e, in misura minore, con lo Spanna o con la Freisa.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola o medio-piccola, pentagonale o cuneiforme, quinquelobata o eptalobata.
- Grappolo: medio, cilindrico o conico, allungato, mediamente compatto, spesso alato, con ala piuttosto allungata e sviluppata.
- Acino: medio, ellissoidale regolare.
- Buccia: pruinosa, piuttosto sottile e poco consistente, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC
- Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese DOC
- Casteggio DOC
- Oltrepò Pavese DOC
- Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese DOC
- Alto Mincio IGT
- Bergamasca IGT
- Collina del Milanese IGT
- Provincia di Mantova IGT
- Provincia di Pavia IGT
- Quistello IGT
- Ronchi Varesini IGT
- Sabbioneta IGT
- Sebino IGT
- Terrazze Retiche di Sondrio IGT
- Terre Lariane IGT
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dalla vinificazione in purezza delle uve Vespolina si ottiene un vino dal colore rosso rubino vivo, profumato con sentori di fiori e spezie, di corpo leggero ma piuttosto amabile.
Varietà: 248 UVA RARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Uva Rara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Piemonte.
L'Uva Rara è un vitigno di origine remota, piuttosto diffuso sia in Piemonte sia in Lombardia (così diffuso da non giustificare in buona sostanza il nome). L'Uva Rara fa parte di un trittico di Vitigni che, insieme, danno origine a un tale intreccio di sinonimie, vere, presunte o false, da confondere facilmente le idee. Nel Novarese, Vercellese e Pavese (tre delle aree di maggiore diffusione) è chiamata localmente Bonarda, ma occorre anche fare attenzione alla variante Croatina, vitigno sì a sè stante dell'Oltrepò Pavese e dei Colli Piacentini (oltre che di diverse aree del Piemonte), ma spesso indicato come Uva Rara.
Le prime testimonianze certe della presenza dell'Uva Rara in Piemonte e Lombardia risalgono al IX secolo. Il Di Rovasenda (1877) identifica il Bonarda di Gattinara con l'Uva Rara di Voghera. Il Molon (1906) non ci aiuta molto di più, descrivendo il Bonarda e dandoci come sinonimo Uva Rara.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: grande, pentagonale con lobo mediano frequentemente allungato, quinquelobata, eptalobata o ennalobata
- Grappolo: medio o medio-piccolo, conico, piuttosto corto e molto spargolo
- Acino: medio, sferico o leggermente appiattito
- Buccia: pruinosa di colore blu scuro
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Bonarda dell'Oltrepò Pavese DOC
- Buttafuoco dell'Oltrepò Pavese DOC
- Casteggio DOC
- Oltrepò Pavese DOC
- San Colombano al Lambro DOC
- Sangue di Giuda dell'Oltrepò Pavese DOC
- Alto Mincio IGT
- Bergamasca IGT
- Collina del Milanese IGT
- Provincia di Mantova IGT
- Provincia di Pavia IGT
- Quistello IGT
- Ronchi Varesini IGT
- Sabbioneta IGT
- Sebino IGT
- Terrazze Retiche di Sondrio IGT
- Terre Lariane IGT
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Uva Rara si ottiene un vino dal colore rosso rubino dai riflessi violacei, un profumo particolare e, pur in assenza di tannicità, un retrogusto amarognolo tipico. In provincia di Pavia è utilizzata in purezza o in uvaggio alla produzione di rossi (un tempo anche di rosati) di pronta beva, fermi o frizzanti. L'Uva Rara è considerata eccellente uva da mensa per l'elevato contenuto zuccherino e la moderata acidità.
Varietà: 212 RONDINELLA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Rondinella, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Lombardia e Veneto.
Il Rondinella è un vitigno di origini sconosciute, ma si ritiene che sia autoctono del veronese. I primi documenti che ne parlano risalgono al 1882. E' considerato il vitigno più facile e diffuso della Valpolicella, tanto per la regolarità produttiva quanto per la grande resistenza alle malattie e la buona predisposizione all'appassimento.
Il Rondinella è ritenuto il vitigno migliore per la produzione dei Recioti, grazie alla capacità di accumulare zuccheri. Deve probabilmente il nome all'intenso colore scuro della bacca, simile al nero piumaggio delle rondini.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, profondamente quinquelobata.
- Grappolo: medio-grande, piramidale, alato, mediamente compatto.
- Acino: medio, sferoide.
- Buccia: molto pruinosa, consistente, di colore nero violaceo.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Rondinella vinificato in purezza (cosa molto rara) si ottiene un vino rosso rubino intenso, delicatamente fruttato al naso, di medio corpo, buona acidità, e poco tannico, sapido e armonico.
Varietà: 161 NEGRARA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Negrara, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Lombardia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Il Negrara è un vitigno che un tempo faceva parte di un gruppo di vitigni "Negrare" molto diffusi nel Veneto e nel Trentino. Oggi è coltivato soprattutto nelle province di Trento, Bolzano e Verona.
Il vicentino Acanti nel 1754 decanta “il sanguifico Negraio dè poggi di Montruio e di Mossano”, ed aggiunge che il “vino Negraio è ottimo e sanissimo per lo stomaco”. La prima descrizione relativa ad una Negrara risale al Pollini in un suo testo del 1818.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale nella "negrara trentina", quasi intera nella "negrara veronese", trilobata nella "negronza" o pentalobata.
- Grappolo: grande, piramidale allungato con una o due ali, compatto.
- Acino: medio-grande, sferoidale o leggermente schiacciato
- Buccia: spessa e resistente, ricoperta di abbondante pruina, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Lombardia
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Negrara, vinificato in uvaggio con altrie varietà vitigni, quali Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara, si ottiene un vino di colore rosso rubino con riflessi violacei, al naso è vinoso e speziato, con note di pepe verde. In bocca è asciutto e leggermente tannico, di poco corpo, sapido, abbastanza fine.