Assovini
Varietà: 134 MALVASIA DI CASORZO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia di Casorzo, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
La Malvasia di Casorzo è un vitigno aromatico che viene coltivato nel comune di Casorzo, in provincia di Asti. Le uve di questo vitigno concorrono per il 90% alla composizione di un vino rosso dolce ed aromatico, chiamato appunto Malvasia di Casorzo d'Asti DOC. Il rimanente uvaggio può essere composto dai vitigni Freisa, Grignolino e Barbera. Il colore del vino va dal rosso ciliegia al rosso rubino e viene prodotto anche nella versione frizzante e in una vellutata versione passito.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale
- Grappolo: medio, cilindrico e con ali, molto spargolo.
- Acino: medio, ellissoidale
- Buccia: pruinosa, di colore blu.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia di Casorzo si ottiene un vino dai profumi molto intensi e fini. Proprio la sua tipica componente aromatica è stata oggetto di studio negli anni passati da parte dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti. L’aroma principale è il geraniolo, tipico anche del Brachetto, ma a differenza di quest’ultimo sono presenti anche linalolo e nerolo in discreta concentrazione, il che determina profumi più persistenti. Il colore varia dal rosso rubino al cerasuolo, normalmente più chiaro nella tipologia spumante. Il profumo è caratterizzato dagli aromi primari, floreali e fruttati, tipici del vitigno, i cui descrittori principali sono ascrivibili a rosa, albicocca, pesca e lampone. Al gusto è dolce ma, grazie alla notevole componente tannica, non è mai stucchevole e presenta sempre una certa armonia e morbidezza.
Varietà: 113 LAMBRUSCA DI ALESSANDRIA - Data di ammissione al Registro: 17/04/1974 - Gazzetta ufficiale: Reg. CEE 925/74 in G.U.C.E. L 111 - 24/04/1974
Il vitigno Lambrusca di Alessandria, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Il Lambrusca di Alessandria è un vitigno molto diffuso in Piemonte, a differenza delle altre varietà di Lambrusco, più comuni tra la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Anche la Lambrusca di Alessandria deriva, come anche gli altri Lambruschi, da viti vinifere selvatiche, presenti nell'antichità in tutta Italia. I latini chiamavano "Lambrusca vitis" tutta una serie di vitigni selvatici che davano acini piccoli e aspri e non venivano generalmente utilizzati per la vinificazione.
La Lambrusca di Alessandria si differenzia comunque, assieme al Lambrusco a foglia frastagliata ed il Lambrusco Oliva, dalle varietà più comuni di Lambrusco, coltivate in Lombardia o in Emilia-Romagna.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare, tri o pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, con due ali, non molto allunggato, compatto
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: spessa, coriacea, pruinosa, di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Lambrusca di Alessandria si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, di buon corpo, abbastanza longevo.
Varietà: 100 GRIGNOLINO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Grignolino, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Il Grignolino è un vitigno le cui origini risalgono alla fine del settecento sui colli tra Asti e Casale Monferrato, dove è presente ancora oggi. Secondo alcuni studiosi il nome potrebbe derivare da "grignola", un termine dialettale usato per indicare i semi dell'uva, che in questa varietà sono numerosi rispetto ad altri vitigni.
Diffuso in Piemonte, questo vitigno viene coltivato prevalentemente nelle zone vitate delle province di Asti, Alessandria e Cuneo.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media o medio-grande, pentagonale e quinquelobata o trilobata.
- Grappolo: medio o medio-grande, piramidale allungato, con possibilità di una-due ali, compatto.
- Acino: medio-piccolo, ellissoidale
- Buccia: pruinosa, sottile, di colore variabile da nero-violetto a rosso-violetto.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Grignolino si ottiene un vino di colore rosso rubino chiaro, con tendenza all'arancione per l'invecchiamento, dal profumo delicatamente fruttato, sapore leggermente tannico, piacevole, abbastanza equilibrato.
Varietà: 403 GAMBA ROSSA - Data di ammissione al Registro: 19/09/2007 - Gazzetta ufficiale: G.U. 253 - 30/10/2007
Il vitigno Gamba Rossa, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Localmente conosciuto con il sinonimo "Gamba di Pernice", - nonostante l'unico sinonimo riconosciuto ufficialmente è "Imperatrice dalla gamba rossa" -, il vitigno Gamba rossa deve il suo singolare nome al fatto che il raspo, prima dell’inizio dell’invaiatura (colorazione dei grappoli che precede la maturazione) assume un colore rosso vivo e ricorda anche nella forma le zampe delle pernici, che in quel periodo popolano i vigneti.
Questo vitigno è ancora presente su "piede franco" in quanto sopravvissuto miracolosamente al disastro provocato tra fine Ottocento e primi del Novecento dalla filossera che ne fece scomparire molti altri.
E' una varietà di vite da sempre presente tra i filari del comune di Calosso e dei comuni limitrofi Costigliole d’Asti e Canelli, tutti nel sud Astigiano, e ha rischiato l'estinzione prima di essere "riscoperta" e portata a nuova vita poco più di dieci anni fa.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: di media grandezza, pentagonale, eptalobata;
- Grappolo: di media grandezza e forma piramidale breve, con una o due ali ben sviluppate, compatto;
- Acino: medio-grande o più spesso grande, sferoidale;
- Buccia: molto pruinosa, di medio spessore e colore blu nero con sfumatura violetta.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Gamba rossa dà un vino dal colore rosso granato mediamente carico. Al naso è intenso, speziato e balsamico, con note di pepe verde ed altre essenze orientali; fruttato con note prevalenti di confettura e di ciliegia sotto spirito. Al palato è asciutto, di corpo, giustamnte tannico, spesso con un finale fortemente minerale, con il ritorno delle sensazioni speziate avvertite al naso.