Assovini
Varietà: 362 NASCETTA - Data di ammissione al Registro: 6/11/2001 - Gazzetta ufficiale: G.U. 297 - 22/12/2001
Il vitigno Nascetta, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Piemonte.
Il Nascetta è un vitigno autoctono dell’Albese, coltivato sulle colline tra Barolo e Novello. Il Rovasenda la cita con il nome di “Anascetta” nel suo “Saggio di un’ampelografia universale” del 1877 e la descrive come “uva delicatissima e vino squisito”. All'epoca oltre alla vinificazione in uvaggio, quest’uva veniva sicuramente utilizzata per il consumo da tavola.
Nel tempo il vitigno è passato in secondo piano ed oggi la Nascetta è coltivata esclusivamente nel comune di Novello e in modo assai limitato. Solo ultimamente alcuni viticoltori lungimiranti si sono interessati di nuovo a questo vitigno particolare, anche perchè nell’Albese, se si eccettua l’Arneis e pochi altri, mancano i grandi vini bianchi, tradizionalmente meno importanti in zona.
La Nascetta ha ottime caratteristiche enologiche: recenti analisi sui terpeni delle uve classificano la Nascetta come un vitigno semi-aromatico, con un buon contenuto in sostanze aromatiche. I profumi del suo vino si formano principalmente in fermentazione, analogamente a quanto avviene per il Sauvignon.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola pentagonale od orbicolare, penta o più raramente eptalobata
- Grappolo: medio-grande, cilindrico con una o raramente due ali, compatto
- Acino: medio, da sferoidale ad elissoidale, corto
- Buccia: di spessore medio, pruinosa, di colore giallo o giallo dorato
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Nascetta si ottiene un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli; al naso ha profumi molto intensi con note floreali di iris e fiori di acacia, fruttate (mela, pompelmo, frutti tropicali) e di miele. In bocca è fresco, leggermente amarognolo e di buona sapidità, mentre il retrogusto rilascia piacevoli note agrumate. Grazie alla buona struttura sopporta bene anche l'affinamento in barrique, che ne modifica il bouquet rivelando profumi speziati e di vaniglia.
Varietà: 363 MALVASIA NERA LUNGA - Data di ammissione al Registro: 15/05/2002 - Gazzetta ufficiale: G.U. 165 - 16/07/2002
Il vitigno Malvasia Nera Lunga, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
La Malvasia Nera Lunga è un vitigno diffuso soprattutto in Piemonte che sta soppiantando la Malvasia di Schierano in quanto dotato di maggiore vigore e produttività. Le problematiche della Malvasia di Schierano che la indeboliscono sono causate da virus, tanto da non essere in molti casi più utilizzata nel rinnovo di piante morte. La Malvasia Nera Lunga, invece, è oggi il vitigno più diffuso nella zona di Castelnuovo Don Bosco.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media , cuneiforme, trilobata (più raramente quinquelobata);
- Grappolo: medio o medio-grande, cilindrico allungato, generalmente con 1 o 2 ali talora ben sviluppate, mediamente spargolo
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: spessa, pruinosa, di colore blu-violetto
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia Nera Lunga si ottiene un vino dolce e aromatico, dotato di un buon colore e un profumo fine ed intenso.
Varietà: 137 MALVASIA DI SCHIERANO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia di Schierano, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
La Malvasia di Schierano è un vitigno aromatico diffuso in Piemonte, con areali concentrati in provincia di Torino, che costituisce la componente principale della DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco. Nella produzione del vino si possono aggiungere piccole quantità di Freisa. Il colore del vino tende al rosso ciliegia ed è generalmente dolce. Viene anche fatto nella versione leggermente frizzante e spumante.
La Malvasia di Schierano è una delle Malvasie nere aromatiche dalle proprietà simili alla Malvasia di Casorzo, diffusa nell'omonimo comune piemontese.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio-piccolo, non compatto, conico con ali poco sviluppate
- Acino: medio-grande
- Buccia: di colore blu violetto.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia Nera di Schierano si ottiene un vino dal colore rosso rubino scuro, fine ed intenso al naso, dolce e aromatico al palato.
Varietà: 134 MALVASIA DI CASORZO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia di Casorzo, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
La Malvasia di Casorzo è un vitigno aromatico che viene coltivato nel comune di Casorzo, in provincia di Asti. Le uve di questo vitigno concorrono per il 90% alla composizione di un vino rosso dolce ed aromatico, chiamato appunto Malvasia di Casorzo d'Asti DOC. Il rimanente uvaggio può essere composto dai vitigni Freisa, Grignolino e Barbera. Il colore del vino va dal rosso ciliegia al rosso rubino e viene prodotto anche nella versione frizzante e in una vellutata versione passito.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale
- Grappolo: medio, cilindrico e con ali, molto spargolo.
- Acino: medio, ellissoidale
- Buccia: pruinosa, di colore blu.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia di Casorzo si ottiene un vino dai profumi molto intensi e fini. Proprio la sua tipica componente aromatica è stata oggetto di studio negli anni passati da parte dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti. L’aroma principale è il geraniolo, tipico anche del Brachetto, ma a differenza di quest’ultimo sono presenti anche linalolo e nerolo in discreta concentrazione, il che determina profumi più persistenti. Il colore varia dal rosso rubino al cerasuolo, normalmente più chiaro nella tipologia spumante. Il profumo è caratterizzato dagli aromi primari, floreali e fruttati, tipici del vitigno, i cui descrittori principali sono ascrivibili a rosa, albicocca, pesca e lampone. Al gusto è dolce ma, grazie alla notevole componente tannica, non è mai stucchevole e presenta sempre una certa armonia e morbidezza.