Assovini
Zona di Produzione del Vino DOC Sannio
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Sannio si estende nelle colline verdeggianti dell'Appennino Campano, delimitata dai fiumi Sabato e Calore, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Sannio è localizzata in:
- provincia di Benevento e comprende l'intero territorio provinciale.
- ATTIVITA' ENOTURISTICHE ubicate nel territorio di produzione del Vino DOC Sannio.
CANTINE
AGRITURISMO
- agriturismo
HOTEL
- hotel
RISTORANTI
- ristoranti
PRODOTTI TIPICI
- prodotti tipici
NEGOZI & SHOPPING
- Negozi & shopping
SERVIZI TURISTICI
- servizi turistici
Il territorio della Doc Lamezia comprende i terreni vitati del comprensorio di Lamezia Terme, che riunisce, dalla montagna al mare, tre centri abitati. Nicastro, di origine bizantina, è il capoluogo; qui le donne mostravano nella gonna lo stato civile: marrone scuro per le nubili, rosso acceso per le sposate, nero per le vedove.
Sambiase è circondato dai vigneti, che si estendono dalle colline fino alla pianura ne fanno un centro vinicolo di prim’ordine.
S.Eufemia Lamezia dà il nome al golfo e ospita un aeroporto internazionale.
Il territorio comprende il Bacino artificiale dell’Angitola, rifugio per migliaia di uccelli migratori, che costituisce una meta ideale per il bird watching. Vi sostano cicogne, spatole e aironi e l’elegante falco di palude vi trascorre l’inverno. Sulle sponde la macchia mediterranea si alterna alle coltivazioni, agli uliveti, ai vigneti. Le aquae Angae erano terme note e frequentate già nell’antichità.
Lungo la Strada del vino e dei Sapori della Sibaritide pur non incontrando vini doc, ci si imbatte in due Igt, l’Esaro e il Valle del Crati, che sono tra i più antichi vini conosciuti, considerando anche la ricchezza storica che possono vantare località quali Sibari e Crotone.
Sibari è proprio nel cuore della Calabria e da visitare c’è il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide, lungo la costa, custodisce la statuetta bronzea di Hercules bibax del IV secolo a.C., e notevoli corredi di tombe protostoriche e greche con monili e utensili metallici.
Oggi la Piana di Sibari è la capitale mondiale della liquirizia e la principale zona di produzione delle Clementine di Calabria. La liquirizia nasce da una pianta che in Calabria chiamano Regalizia e appartiene alla famiglia delle Leguminose.
Il territorio della Strada è caratterizzato dalla presenza della Doc Greco di Bianco. La Strada congiunge un lungo tratto della costa ionica della Locride con i paesi interni che si arrampicano verso l’Aspromonte, il cui versante orientale digrada dolcemente verso il mare con una serie di colline.
Per paradosso, è un territorio dominato dall’acqua, nelle sue molteplici manifestazioni. L’acqua del Mediterraneo ha sostenuto le attività economiche legate alla pesca. E la stessa via d’acqua ha condotto fin qui i coloni greci e ha sorretto i lunghi e frequenti viaggi di collegamento con la Madre Patria e con le altre colonie “sorelle”. E “l’acqua che non c’è” delle fiumare, fiumi di ghiaia e di detriti che in breve spazio riga, scendendo al mare, i fianchi dei rilievi. Ma nelle stesse fiumare, nell’acqua che c’era si svolgeva la prima, durissima fase di lavorazione delle fibre di ginestra. E anche oggi torrenti improvvisi rotolano rovinosamente a valle allagando gli alvei colorati dagli oleandri e ombreggiati dalle tamerici. Per questo i vasti letti li attendono vuoti a lungo. E ancora le acque termali di Galateo e Antonimia, alle porte del Parco dell’Aspromonte.
Là dove l’antico vitigno Greco Bianco non può allignare, la vegetazione esplode nei suoi caratteri tipicamente mediterranei. La gariga degradata e riarsa ricopre i contrafforti che giungono fino alla costa; ma i pianori e le colline verdeggiano di agrumeti e si coprono dell’argento degli ulivi. I declivi dei rilievi mostrano sontuose distese di profumata macchia mediterranea, ma i pendii più scoscesi sembrano aggrapparsi ai lecci, agli eucalipti e ai pini domestici.