Assovini
Varietà: 299 MANZONI BIANCO - Data di ammissione al Registro: 18/09/1978 Gazzetta ufficiale: G.U. 292 - 18/10/1978
Il vitigno Manzoni Bianco, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto.
Il Manzoni Bianco è un vitigno ottenuto da un interessante incrocio tra riesling renano e pinot, ideato dal Prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano, durante una serie di esperimenti condotti negli anni 30 sul miglioramento genetico della vite mediante incrocio ed ibridazione.
Il Manzoni Bianco, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, è il clone più famoso tra quelli ideati e messi a punto dal professore. Il vitigno ha notevoli capacità di adattamento a climi e terreni anche molto diversi tra loro, preferendo quelli collinari, non compatti, profondi, freschi e fertili, ma una produzione contenuta.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale e pentalobata.
- Grappolo: piccolo, conico o cilindrico, spesso con un’ala e mediamente compatto.
- Acino: medio piccolo, sferico
- Buccia: spessa, piuttosto consistente, mediamente pruinosa, di colore giallo verde.
- Denominazioni vinificate in Basilicata
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Manzoni Bianco si ottiene un vino un vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, dal profumo fine e delicato, lievemente aromatico; il sapore è abbastanza sapido e per la sua freschezza, viene talvolta utilizzato in uvaggi per apportarne acidità.
Varietà: 142 MAMMOLO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Mammolo, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Toscana e Umbria.
Il Mammolo è un vitigno coltivato nell’Italia centrale, anche se non piu’ molto diffuso. Il nome deriverrebbe dal caratteristico aroma di violetta che caratterizza il vino che se ne ottiene. Presente anche nel Chianti DOCG, è talvolta utilizzato in percentuali minime anche nella produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG. Si trova in molte IGT sia in Umbria che in Toscana, ma non compare esplicitamente in alcun disciplinare di denominazioni DOP.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, quasi orbicolare, tri o pentalobata
- Grappolo: medio, semispargolo, allungato, cilindrico, con un'ala
- Acino: medio-grosso o grosso, quasi discoide, regolare
- Buccia: molto pruinosa di color violaceo, spesso rossastro, di spessore medio
- Denominazioni vinificate in Umbria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Mammolo si ottiene un vino di colore rosso rubino, caratterizzato al naso da sentori floreali di violetta. Non molto fine ed armonico, è prettamente utilizzato in assemblaggi locali.
Varietà: 318 MALVASIA ROSA - Data di ammissione al Registro: 2/03/1991 - Gazzetta ufficiale: G.U. 242 - 15/10/1991
Il vitigno Malvasia Rosa, a bacca rosa, viene coltivato nelle regioni Emilia-Romagna e Molise.
La Malvasia Rosa è vitigno ottenuto dal prof. Fregoni tramite una mutazione gemmaria della Malvasia di Candia Aromatica. Diffusa in Emilia-Romagna, soprattutto nel Piacentino, dalle sue uve si ricava un ottimo rosato, fermo o frizzante, adatto alla produzione di spumanti.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio-grande, piramidale allungato, alato, talvolta spargolo.
- Acino: grosso, sferico
- Buccia: molto pruinosa, spessa e consistente, di colore rosa.
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia rosa si ottiene un vino rosato che può essere fermo o frizzante, dal sapore leggermente aromatico, adatto alla spumantizzazione.
Varietà: 141 MALVASIA NERA DI LECCE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Malvasia nera di Lecce, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Puglia e Toscana.
La Malvasia nera di Lecce e la Malvasia nera di Brindisi sono vitigni iscritti nel Registro Nazionale delle Varietà con due codici differenti. Tuttavia recenti studi sembrano dimostrare una perfetta identità tra i due vitigni; ma a differenza della Malvasia nera di Brindisi, che si contraddistingue per un tono leggermente aromatico, la Malvasia nera di Lecce non presenta note aromatiche.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media o grande, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, serrato nei vitigni giovani e spargolo nei vitigni adulti, conico, allungato, semplice o alato.
- Acino: medio-piccolo, di forma sferica
- Buccia: sottile, pruinosa di colore blu.
- Denominazioni vinificate in Toscana
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Malvasia Nera di Lecce si ottiene un vino dall'intenso colore rosso rubino, gradevole al naso, corposo e alcolico al palato, dal sapore armonico e vellutato. In genere è vinificato con il Negramaro, che ne risulta arricchito in alcolicità, sapidità e corpo.