- Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC con D.P.R. 20.07.1970, G.U.247 del 30.09.1970
- Approvato DOCG con D.M. 30.03.2006, G.U. 83 del 08.04.2006
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Colli Orientali del Friuli Picolit D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita «Colli Orientali del Friuli» e' riservata al Vino Picolit e alla relativa Sottozona, rispondenti alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione.
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
- Colli Orientali del Friuli (Vino Bianco)
- Versioni: Amabile /Dolce
- => 85% Vitigno Picolit
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Friuli Venezia Giulia (escluso il Vitigno Traminer Aromatico)
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo dorato più o meno intenso; odore intenso, talvolta di vino passito, fine, gradevole, con eventuale lieve sentore di legno e dal sapore amabile o dolce, caldo, armonico, con eventuale sentore di legno.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
Il territorio di estrinseca in una variegata alternanza di colline e pianure che si sviluppano ininterrottamente lungo la direttrice nord-ovest sud-est, creando delle ampie superfici che possono godere di un’esposizione ottimale per la coltivazione della vite. La sottozona “Cialla” contemplata si sviluppa invece in un territorio molto più limitato, ricadendo nella parte nord del comune di Prepotto al confine con Cividale del Friuli.
I vigneti coltivati si collocano tra i 100 ed i 400 m s.l.m., la maggior parte si trova su colline terrazzate, alcuni occupano delle porzioni pianeggianti o con un leggera pendenza, le zone preferite dai vignaioli sono nei punti più alti delle colline. Nel corso dei secoli il profilo dei pendii è stato modellato con il lavoro di generazioni di viticoltori, lo sguardo del visitatore può rincorrere i gradoni e le terrazze vitate.
Per il Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit, la zona di produzione è localizzata in:
- provincia di Udine e comprende il territorio dei comuni di Attimis, Buttrio, Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Faedis, Magnano in Riviera, Manzano, Moimacco, Nimis, Povoletto, Premariacco, Prepotto, Reana del Rojale, Remanzacco, San Giovanni al Natisone, San Pietro al Natisone, Tarcento, Tricesimo e Torreano.
Per il Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit - Sottozona Cialla, la zona di produzione riguarda la provincia di Udine e comprende il territorio del comune di Prepotto.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima di uva in vino non deve essere superiore al 55% per tutte le tipologie di vini.
- La raccolta delle uve è mediamente tardiva, con una leggera surmaturazione in pianta od un leggero appassimento nelle annate in cui le condizioni climatiche lo consentono. Solitamente la raccolta avviene in cassette che successivamente vengono poste in locali ben aerati oppure spostate sui graticci per una naturale e lenta concentrazione per appassimento.
- Il vino a denominazione di origine controllata e garantita Colli Orientali del Friuli Picolit - Sottozona "Cialla", può utilizzare come specificazione aggiuntiva la dizione "Riserva" allorché venga sottoposto ad un periodo di invecchiamento non inferiore a quattro anni.
- In fermentazione si possono utilizzare per particolari partite delle botti di legno; solitamente la vinificazione è quella tradizionale per le uve bianche anche se appassite, si cerca quindi controllare il più possibile i tempi e le temperature di fermentazione essendo le concentrazioni degli zuccheri riduttori particolarmente concentrate date dalle bassissime rese e dagli appassimenti.
4. Produttori di Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
Con l’utilizzo della DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit i Produttori Vinicoli Friulani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
Il Picolit è un Vino da meditazione, ottimo con torte e biscotti morbidi e con formaggi piccanti.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Colli Orientali del Friuli Picolit
Di quest’uva e di questo vino si sono occupati, in questi ultimi decenni, una gran quantità di ampelografi, ricercatori, studiosi, giornalisti, tecnici, viticoltori, ecc.. Sono state fatte molte ricerche sulle caratteristiche del vino e della scarsità di produzione dovute ad un aborto floreale, dato dalla sterilità del polline La fertilità del fiore femminile è buona e può pertanto venire fecondato dal polline di altre viti anche se questa ipotesi resta soltanto quasi teorica.
Il nome del Picolit è recente, infatti si trovano documenti in cui viene citato il vino Piccolit, Piccolitto, Piccolitto friulano. Come sia nato questo nome non è dato a sapere con certezza, nel 1790 il canonico Andrea Zucchini scriveva che il nome deriva dalla piccola quantità di acini e grappoli che la vite produce. Il Gallesio parla invece della “piccolezza dell’uva che produce”. Il vitigno è antichissimo, già coltivato in epoca romana, intuìto più che citato nei testi col vero nome scomparso nei secoli e poi riassunto a nuova gloria nel ‘700-‘800, nuovamente scomparso e risalito agli altari intorno al 1970, non ha mai lasciato una data sicura e un luogo certo di coltivazione.
Antonio Zanon, insigne agronomo friulano (1767) scriveva che le mense di Germania, Inghilterra e Francia venivano allietate da questo delizioso vino. F.M. Malvolti (1772) annotava il grande successo ottenuto dal Picolit alla corte di Francia, Lodovico Otellio (1761) parla della diffusione del Picolit in molte nazioni per opera di Fabio Asquini. Il Picolit, viene descritto da Odars (1849), Agazzotti (1867), Di Rovasenda (1877), la bontà di questo vino ebbe nel secolo diciassettesimo tale fama che il vitigno venne coltivato in diverse regioni italiane, se ne trovano tracce a Conegliano Veneto, Treviso, Vicenza, Bassano, Emilia Romagna e Toscana. Anche nella corte papale di Castel Gandolfo pare fosse molto apprezzato, poiché così scriveva all’Asquini, Mons. Giuseppe de Rinaldis nel 1756: “…nella villeggiatura di Castel Gandolfo fu fatto l’assaggio del vostro “Piccolitto”….furono lasciati addietro gli altri vini prelibati, al confronto del medesimo, e v’erano de’ Personaggi, che hanno il più raffinato gusto in questo genere, fra quali il Cardinali Torregiani, Peroni, Gian Francesco Albani, e S.E. il Marchese d’Aubetrerre ambasciatore di Francia”. Dal 1970 in poi il Picolit è entrato prima come tipologia nel disciplinare di produzione dei “Colli Orientali del Friuli” e nelle sue sottozone, “Rosazzo” e “Cialla”, poi, nel 2006 c’è stato il riconoscimento della D.O.C.G. “Colli Orientali del Friuli Picolit” con l’inserimento di un’unica sottozona “Cialla”.