Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 20.09.73, G.U. 26 del 28.01.1974
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Malvasia di Castelnuovo Don Bosco D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Malvasia di Castelnuovo Don Bosco” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Spumante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Malvasia di Schierano e Malvasia Nera Lunga, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigno Freisa
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso cerasuolo, aroma fragrante dell’uva in origine e sapore dolce, aromatico, caratteristico.
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Vigna (Vino Rosso Vigna)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Malvasia di Schierano e Malvasia Nera Lunga, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigno Freisa
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Vigna dal colore rosso cerasuolo, aroma fragrante dell’uva in origine e sapore dolce, aromatico, caratteristico.
- Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Spumante (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Doux
- => 85% Vitigni Malvasia di Schierano e Malvasia Nera Lunga, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigno Freisa
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dal colore rosso cerasuolo, aroma fragrante dell’uva in origine e sapore dolce, aromatico, caratteristico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco si estende sulle colline astigiane, situate a nord-est del Monferrato, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Albugnano, Castelnuovo don Bosco Passerano Marmorito, Pino d’Asti, Berzano S. Pietro e Moncucco Torinese..
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione della tipologia di Vino Spumante.
4. Produttori di Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Con l’utilizzo della DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Torte a base di pandispagna con fragole, lamponi, ribes, pesche e albicocche.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco
Il vino prende il nome da uno dei sei comuni della piccola zona di produzione, Castelnuovo Don Bosco. Alla tutela e miglioramento della viticoltura dell’area del castelnuovese e alla sua notorietà portò il suo contributo anche San Giovanni Bosco, figlio di viticoltori, che parrebbe aver anche scritto un testo divulgativo andato perduto:“L'enologo italiano”.
Il Vino DOC Malvasia di Castelnuovo Don Bosco ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 20 settembre 1973.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 21.08.68, G.U. 267 del 19.10.1968
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 18.12.2014 - G.U. 1 del 02.01.2015
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Malvasia di Casorzo d'Asti (o Casorzo) (o Malvasia di Casorzo) D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Malvasia di Casorzo D'Asti (o Casorzo o Malvasia si Casorzo)” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Malvasia di Casorzo d’Asti
- Malvasia di Casorzo d’Asti Spumante
- Malvasia di Casorzo d’Asti Passito
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
- Malvasia di Casorzo d'Asti (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 90% Vitigno Malvasia di Casorzo
- =< 10% Vitigni Freisa, Grignolino, Barbera e altri Vitigni aromatici coltivati nella regione Piemonte
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore da rosso rubino a cerasuolo (rosato), aroma caratteristico e fragrante e sapore dolce, leggermente aromatico, morbido, caratteristico.
- Malvasia di Casorzo d'Asti Spumante (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Doux
- => 90% Vitigno Malvasia di Casorzo
- =< 10% Vitigni Freisa, Grignolino, Barbera e altri Vitigni aromatici coltivati nella regione Piemonte
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Spumante Rosato dalla spuma fine e persistente, colore rosato piu' o meno intenso, odore aromatico caratteristico e sapore dolce, leggermente aromatico, morbido, caratteristico.
- Malvasia di Casorzo d'Asti Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Dolce
- => 90% Vitigno Malvasia di Casorzo
- =< 10% Vitigni Freisa, Grignolino, Barbera e altri Vitigni aromatici coltivati nella regione Piemonte
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino carico, odore intenso, complesso, caratteristico e sapore dolce, vellutato, caratteristico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti si estende sulle colline del Monferrato, in prossimità del 45° parallelo, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Casorzo, Grana e Grazzano Badoglio.
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di Vignale Monferrato, Altavilla, Ottiglio e Olivola.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 15°.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione della tipologia di Vino Spumante.
4. Produttori di Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
Con l’utilizzo della DOC Malvasia di Casorzo d'Asti i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
Torte a base di frutta fresca e in particolare fragole, lamponi, ribes, pesche e albicocche e torte con formaggi dolci.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti
Il Malvasia di Casorzo ha una storia antica e la presenza in Monferrato, come vino importato, si fa risalire al XIII secolo. Probabilmente dal porto greco di Monenvasaia, grazie a navigatori veneziani abili nei commerci, arrivarono le primi viti di malvaxia che erano dette anche uve greche.
E’ ben nota agli enologi per gli aromi particolari, tutti di elevata finezza. I descrittori percepiti: fruttati e floreali in particolare rosa, pesca, albicocca, ribes e lampone.
Il Vino DOC Malvasia di Casorzo d'Asti ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 agosto 1968.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvazione con D.M. 14 .04.1992, G.U. 97 del 27.04.1992
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Loazzolo D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Loazzolo” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Loazzolo
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Loazzolo
- Loazzolo (Vino Bianco Moscato)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigno Moscato Bianco
- => 15,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Moscato dal colore giallo dorato brillante, odore complesso, intenso, con sentori di muschio e di vaniglia, frutti canditi e sapore dolce, caratteristico con lieve aroma di Moscato.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Loazzolo
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Loazzolo si estende sulla dorsale collinare astigiana, nella parte che separa la valle del fiume Bormida da quella del Belbo, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Loazzolo è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Loazzolo.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Loazzolo
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Loazzolo prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Loazzolo non dovrà essere superiore al 55%.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Loazzolo devono essere sottoposte a graduale appassimento ed eventuale infavatura da Botrytis nobile sulla pianta stessa o in locali idonei.
- Il vino DOC Loazzolo deve essere sottoposto ad invecchiamento e affinamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno di capacità non superiore a litri 250.
- I Vini DOC Loazzolo possono riportare la menzione "Vendemmia Tardiva" qualora la raccolta delle uve abbia luogo in epoca tardiva e scalare.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Loazzolo è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Loazzolo
Con l’utilizzo della DOC Loazzolo i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Loazzolo
Pasticceria secca, torta di nocciole, semifreddo al torrone.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Loazzolo
La produzione di vini cosiddetti passiti è tradizionale in Valle Bormida ma era per lo più destinata al consumo familiare, a eccezione dei paesi di Strevi e di Loazzolo dove veniva prodotto, sia pure in piccole quantità, anche per la vendita e per le funzioni religiose.
Viene infatti citata e descritta l’antica tradizione di questa zona del sud Piemonte di produrre vini da uve appassite provenienti da vecchie vigne di Moscato nell’opera del 1908 ‘I Migliori Vini d’Italia’ di Arnaldo Strucchi.
Il Vino DOC Loazzolo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 14 aprile 1992.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 03.12.1976, G.U. 58 del 02.03.1977
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Lessona D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Lessona” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Lessona
- Lessona Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Lessona
- Lessona (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- =< 15% Vitigni Vespolina e Uva Rara (Bonarda Novarese), da soli o congiuntamente
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso granato, con sfumature arancioni con l'invecchiamento, profumo caratteristico che ricorda la viola, fine ed intenso, dal sapore asciutto, gradevolmente tannico, con caratteristica sapidità e piacevole, persistente retrogusto.
- Lessona Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- =< 15% Vitigni Vespolina e Uva Rara (Bonarda Novarese), da soli o congiuntamente
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato, con sfumature arancioni con l'invecchiamento, profumo caratteristico che ricorda la viola, fine ed intenso, dal sapore asciutto, gradevolmente tannico, con caratteristica sapidità e piacevole, persistente retrogusto.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Lessona
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Lessona si estende sulle colline situate nella parte occidentale dell'Alto Piemonte, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Lessona è localizzata in:
- provincia di Biella e comprende il territorio del comune di Lessona.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Lessona
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Lessona prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Lessona non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Lessona deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 22 mesi, di cui 12 in legno.
- Il vino DOC Lessona Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 46 mesi, di cui 30 in legno.
- In presenza di determinate condizioni, i Vini DOC Lessona possono essere riclassificati nelle DOC Coste della Sesia versioni Rosso e Nebbiolo.
- Nella designazione dei Vini DOC Lessona può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Lessona è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Lessona
Con l’utilizzo della DOC Lessona i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Lessona
Carni rosse cotte con intingoli saporiti, anatra farcita alla novarese.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Lessona
Il Vino era già famoso nel '600 e numerose sono le testimonianze storiche relative alle potenzialità del territorio. L’archivio di Stato della città di Biella nei tanti riferimenti alla viticoltura , già nel 1436 registra l’acquisto di una vigna.
Il Vino DOC Lessona ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 3 dicembre 1976.