Assovini
I Colli Orientali del Friuli si estendono lungo la fascia collinare della provincia di Udine, a ridosso del confine con la Slovenia. Il loro cuore è Cividale, al centro della Strada del vino che si snoda da Tarcento a Buttrio.
Dalla cittadina si articolano due itinerari: il primo si snoda verso nord-ovest, in direzione di Faedis, Nimis e Tarcento; il secondo è tracciato a sud-est e tocca Manzano, San Giovanni al Natisone, Corno di Rosazzo. Ovunque, dolci colline, i cui terreni terrazzati, dove si alternano marna e arenaria, costituiscono l’habitat ideale per la coltivazione della vite. Infatti la quinta naturale delle Prealpi Giulie, protegge dalle fredde correnti del nord le coltivazioni che danno il ricco ventaglio di vini bianchi e rossi raccolti in questa Doc.
Lungo il corso dei fiumi Tagliamento, Isonzo, Torre e Medana, la zona pianeggiante, arida e spesso sassosa, dove il vigneto anticipa per il caldo la maturazione dei grappoli, trovano l’ambiente ideale i vitigni della Doc Friuli Grave. E’ la zona dei magredi e delle risorgive, dei terreni poveri di acque superficiali e stepposi e dei piccoli specchi d’acqua limpidissima, attorno a cui cresce una vegetazione lussureggiante.
Si incontrano castelli, antiche ville, paesi caratteristici, e Udine, capoluogo del Friuli, che conserva un elegante centro storico, importanti testimonianze artistiche della sua lunga storia, e una “Casa del vino”, ospitata in un antico palazzo, vetrina dei vini di tutta la regione.
Nella parte più meridionale della regione e della provincia di Udine, lungo la fascia pianeggiante che si spinge fino alla laguna e al mare Adriatico, si può sviluppare un itinerario che percorre i territori delle Doc Friuli Latisana e Friuli Annia, caratterizzati da terreni a struttura sciolta, con la componente sabbiosa che prevale su quella argillosa.
I vigneti della Doc Friuli Annia, riconosciuta nel 1995, godono di un clima particolarmente mite, e sono in grado di sviluppare, soprattutto nei bianchi, straordinarie proprietà organolettiche. Il territorio offre un paesaggio di grande suggestione, grazie soprattutto alla vicinanza con la laguna. Il centro di Marano, che le dà il nome, è un’antica città murata di epoca veneziana. Ai margini dell’abitato, una Riserva Naturale fa rivivere un’antica Valle di pesca.
La Doc Friuli Latisana si estende nei comuni di Latisana e in una decina di paesi vicini. La vicinanza del mare, con le sue benefiche correnti d’aria calda, e la particolarità dei terreni sabbioso argillosi ricchi di sali minerali, danno gusto e profumo a vini rossi robusti e a bianchi aromatici. Il centro più importante della zona è senza dubbio Lignano, forse la località turistica più nota dell’intero Friuli-Venezia-Giulia, con otto chilometri di spiaggia dotata delle attrezzature più innovative e confortevoli.
L’itinerario si svolge nella pianura goriziana, percorrendo un anello che parte e arriva a Gradisca d’Isonzo, sede dell’Enoteca regionale, e attraversa una decina di paesi, fra cui Romans d’Isonzo e Angoris.
L’Isontino è la fascia che comprende gran parte del territorio della provincia di Gorizia, attraversata dalle acque limpide del fiume Isonzo. E’ delimitata a nord ovest dalle colline del Collio, ad est dalle prime alture dell’Altipiano carsico, ad ovest dal fiume Judrio, che segna il confine con la provincia di Udine.
La pianura concentra paesaggi di grande bellezza, testimonianze di una storia antichissima, risultato dall’intreccio plurisecolare di popoli e culture, e giacimenti di grandi vini. La caratteristica alluvionale dei terreni e il felice microclima, favorito dalla vicinanza con il mare, creano, infatti, un substrato ideale per la coltura della vite, in particolare delle varietà a bacca bianca.