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LESSINI DURELLO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 08.11.2011, G.U. 277 del 28.11.2011
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Lessini Durello (o Durello Lessini) D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Lessini Durello” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Spumante
  2. Spumante Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Lessini Durello

 

  • Lessini Durello Spumante - Metodo Charmat (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Pas Dosè, Brut nature, Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 85% Vitigno Durella
  • =< 15% Vitigni Garganega, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot nero, da soli o congiuntamente.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante Metodo Charmat dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli, Odore delicato, caratteristico, lievemente fruttato e Sapore da dosaggio zero a demisec.

  • Lessini Durello Spumante - Metodo Classico (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Pas Dosè, Brut nature, Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 85% Vitigno Durella
  • =< 15% Vitigni Garganega, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot nero, da soli o congiuntamente.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante Metodo Classico dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno carico, Odore caratteristico, con delicato sentore di lievito e Sapore da dosaggio zero a demi-sec, sapido, armonico.

  • Lessini Durello Spumante Riserva - Metodo Classico (Vino Bianco Spumante Invecchiato)
  • Versioni: Spumante Pas Dosè, Brut nature, Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 85% Vitigno Durella
  • =< 15% Vitigni Garganega, Pinot bianco, Chardonnay, Pinot nero, da soli o congiuntamente.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante Invecchiato Metodo Classico, dalla Spuma fine, intensa, Colore dal giallo paglierino più o meno carico fino al giallo dorato con eventuali riflessi ramati, Odore: note complesse ed evolute proprie di un lungo affinamento in bottiglia e Sapore da dosaggio zero a demi-sec, armonico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Lessini Durello

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Lessini Durello si estende sulle colline dei Monti Lessini, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Lessini Durello è localizzata in:

  • provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Vestenanova, San Giovanni Ilarione e parte del territorio dei comuni di: Montecchia di Crosara, Roncà, Cazzano di Tramigna, Tregnago e Badia Calavena.
  • provincia di Vicenza e comprende il territorio dei comuni di Arzignano, Castelgomberto, Chiampo, Brogliano, Gambugliano, Trissino e parte del territorio dei comuni di Cornedo, Costabissara, Gambellara, Isola Vicentina, Malo, Marano Vicentino, Monte di Malo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montorso Vicentino, Nogarole Vicentino, San Vito di Leguzzano, Schio e Zermeghedo.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Lessini Durello

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Lessini Durello prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Lessini Durello non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il vino DOC Lessini Durello Spumante deve essere ottenuto esclusivamente per fermentazione naturale a mezzo autoclave (Metodo Charmat o Martinotti). Tale vino può essere commercializzato nei tipi extrabrut, brut, extra dry, dry e demisec.
  • Il vino DOC Lessini Durello Spumante Riserva deve essere ottenuto esclusivamente per fermentazione naturale in bottiglia (Metodo Classico) con permanenza del vino sui lieviti per almeno 36 mesi.
  • Nella designazione dei Vini DOC Lessini Durello può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Lessini Durello è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Lessini Durello

Con l’utilizzo della DOC Lessini Durello i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Lessini Durello

Aperitivi e pietanze di pesce, ma anche con primi e con pietanze a base di carni bianche.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Lessini Durello

Sette secoli di storia per la viticoltura dei Monti Lessini sono un traguardo che sottolinea con forza quanto l’uomo da sempre sia attento alle sorti della vigna in questa zona alto collinare, a cavallo tra le province di Verona e di Vicenza nell'area dei Monti Lessini. Qui il vitigno principale è la Durella, quasi una varietà esclusiva della zona, discendente dalla Durasena citati negli Statuti di Costozza del 1290. E’ una varietà a bacca bianca dal grappolo alato e compatto. Il nome deriva dalla durezza o compattezza della buccia e dalla elevata acidità totale che caratterizza il vino, ne permette un’elevata longevità e ottimi risultati con la spumantizzazione. Documenti storici sull'agricoltura dei Monti Lessini evidenziano spesso la frase "Terra cum vineis", appezzamento di terreno coltivato interamente a vite. Nel periodo intercorso tra il Medioevo e i primi anni del secolo XIX la viticoltura e l'enologia nelle province di Verona e Vicenza, e così nella zona dell'Alpone e quella dell'Agno-Chiampo, rimasero ai livelli tecnici di base che si erano determinati nel Medioevo.

Nata con Decreto Ministeriale 25/06/1987 (GU n. 6 del 09/01/1988), all’interno della Denominazione d’origine controllata DOC “Lessini e Durello”, il successo internazionale ottenuto negli ultimi decenni dal vino Durello, ha portato nel 2009 i produttori a richiedere il riconoscimento del “Lessini Durello” come denominazione autonoma, ottenuta dal Ministero con DPR 17/07/2001 G.U. 13/08/2001 al fine di valorizzare al meglio le peculiarità di questo vino.

Il Consorzio di Tutela del Lessini Durello, riconosciuto dal Ministero nazionale nel novembre 2000, opera per valorizzare le denominazioni della zona e la loro realtà produttiva e socio economica delle Vallate Veronesi e Vicentine che rientrano nella zona del disciplinare di produzione.

I produttori della denominazione, insieme al Consorzio, hanno affinato la tecnica della spumantizzazione del Lessini Durello ricavandone un ruolo di prestigio nell’ambito della spumantistica veneta.

Il Vino DOC Lessini Durello ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 8 novembre 2011.


GARDA DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 08.10.1996, G.U. 262 del 08.11.1996
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Garda D.O.C.

La denominazione di origine controllata «Garda» e alla relativa Sottozona Classico, e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

 VINI GARDA DOC VINI GARDA DOC SOTTOZONA CLASSICO
  1. Garganega
  2. Pinot bianco
  3. Pinot Grigio
  4. Chardonnay
  5. Tai (limitatamente ai territori della provincia di Verona)
  6. Riesling italico
  7. Riesling
  8. Cortese
  9. Sauvignon
  10. Cabernet
  11. Cabernet Franc
  12. Cabernet Sauvignon
  13. Mertot
  14. Pinot Nero
  15. Marzemino
  16. Corvina
  17. Barbera
  1. Classico Bianco
  2. Classico Chiaretto
  3. Classico Rosso
  4. Classico Rosso Novello
  5. Classico Rosso Superiore
  6. Classico Groppello
  7. Classico Groppello Riserva 

 

 

 

 

 

 


1. Tipologie e Uve del Vino DOC Garda

 

  • Garda Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigni Garganega, Trebbiano (Trebbiano di Soave e/o Trebbiano Toscano), Chardonnay, Pinot Grigio, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e/o a bacca nera vinificati in bianco, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, tendente talvolta al giallo verdolino, Odore caratteristico, intenso e delicato, dal Sapore da secco ad abboccato, armonico, pieno, fruttato.

  • Garda Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigni Garganega, Trebbiano (Trebbiano di Soave e/o Trebbiano Toscano), Chardonnay, Pinot Grigio, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e/o a bacca nera vinificati in bianco, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 14% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo dorato più o meno intenso, Odore intenso, fruttato, caratteristico, dal Sapore da secco a dolce, armonico, caratteristico. 

  • Garda Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
  • => 50% Vitigni Garganega, Trebbiano (Trebbiano di Soave e/o Trebbiano Toscano), Chardonnay, Pinot Grigio, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e/o a bacca nera vinificati in bianco, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine ed evanescente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, tendente talvolta al giallo verdolino, Odore fine, caratteristico e Sapore da secco ad amabile, armonico. 

  • Garda Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 50% Vitigni Garganega, Trebbiano (Trebbiano di Soave e/o Trebbiano Toscano), Chardonnay, Pinot Grigio, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e/o a bacca nera vinificati in bianco, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore caratteristico, fine e Sapore da Brut nature a Demi sec, fresco, armonico.

  • Garda Bianco Spumante Metodo Classico (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 50% Vitigni Garganega, Trebbiano (Trebbiano di Soave e/o Trebbiano Toscano), Chardonnay, Pinot Grigio, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e/o a bacca nera vinificati in bianco, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore bouquet proprio della fermentazione in bottiglia, ampio e persistente, dal Sapore da Brut nature a Extra dry, sapido, di buona struttura, fresco, armonico.

  • Garda Rosé Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 50% Vitigni Corvina, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Frizzante dalla Spuma fine ed evanescente, Colore rosa più o meno intenso, Odore fine, caratteristico e Sapore da secco ad amabile, armonico, sapido. 

  • Garda Rosato (o Rosé) Spumante (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 50% Vitigni Corvina, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore rosa più o meno intenso, Odore caratteristico, delicato e Sapore da Brut nature a Demi sec, armonico.

  • Garda Rosato (o Rosé) Spumante Metodo Classico (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry 
  • => 50% Vitigni Corvina, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore rosa più o meno intenso, Odore bouquet fine, ampio, caratteristico e Sapore da Brut nature a Extra dry, sapido, di buona struttura e fresco. 

  • Garda Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigni Corvina, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino più o meno intenso, Odore fruttato, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, fruttato.

  • Garda Rosso Passito (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigni Corvina, Merlot, Cabernet, Pinot Nero, da soli o congiuntamente.
  • =< 50% Vitigni a bacca nera, non aromatici, idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 14% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal Colore rosso rubino talvolta con riflessi granati, Odore intenso, fruttato, caratteristico e Sapore da secco a dolce, armonico e di corpo. 

  • Garda Garganega (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Garganega
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, talvolta tendente al giallo verdolino, Odore fruttato, fine, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, pieno.

  • Garda Garganega Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Garganega
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dalla Spuma fine ed evanescente, Colore giallo paglierino, talvolta tendente al giallo verdolino, Odore gradevole, fine, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, sapido. 

  • Garda Pinot Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Pinot Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, fresco, sapido.

  • Garda Pinot Grigio (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Pinot Grigio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, talvolta ramato, Odore gradevole, fine, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, fresco, armonico.

  • Garda Pinot Grigio Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
  • => 85% Vitigno Pinot Grigio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine ed evanescente, Colore giallo paglierino, talvolta ramato, Odore fine, caratteristico e Sapore da secco ad amabile, fresco, armonico, sapido.

  • Garda Pinot Grigio Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 85% Vitigno Pinot Grigio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino, talvolta ramato, Odore caratteristico, fine, ampio e persistente, dal Sapore da Brut nature a Demi sec, fresco, armonico. 

  • Garda Chardonnay (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore gradevole, caratteristico e sapore da secco ad abboccato, fresco, sapido, armonico.

  • Garda Chardonnay Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine ed evanescente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore fine, caratteristico e Sapore da secco ad amabile, fresco, armonico, sapido.

  • Garda Riesling (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Riesling (Riesling Italico, Riesling Renano, da soli o congiuntamente)
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore gradevole, tipico, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, pieno.

  • Garda Cortese (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Cortese
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore fine, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico, fresco.

  • Garda Sauvignon (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore delicato, leggermente aromatico e Sapore da secco ad abboccato, armonico.

  • Garda Cabernet (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Carmenére, da soli o congiuntamente;
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino più o meno intenso, Odore vinoso, caratteristico, talvolta leggermente erbaceo e Sapore da secco ad abboccato, armonico, talvolta moderatamente acidulo.

  • Garda Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino, Odore caratteristico, talvolta leggermente erbaceo e Sapore da secco ad abboccato, armonico.

  • Garda Merlot (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino, talvolta intenso, Odore vinoso, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, pieno, armonico.

  • Garda Pinot Nero (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot Nero
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino più o meno intenso, talvolta con possibili sfumature aranciate, Odore fruttato, caratteristico e Sapore secco, armonico, caratteristico.

  • Garda Marzemino (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Marzemino
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • =>10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino, Odore  fine, caratteristico e Sapore da secco ad abboccato, armonico.

  • Garda Corvina (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Corvina
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino più o meno intenso, Odore delicato, fruttato e Sapore da secco ad abboccato, armonico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Garda

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Garda si estende nel tratto di territorio che comprende il Lago di Garda e nelle circostanti colline facenti parte della Pianura Padana, la cui zona vinicola si pone a cavallo tra le regioni Lombardia e Veneto.

  • La Zona di Produzione del Vino DOC Garda è localizzata in:
    • provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Bardolino, Castelnuovo del Garda, Cazzano di Tramigna, Garda, lllasi, Lazise, Mezzane, Montecchia di Crosara, Roncà, Sant'Ambrogio Valpoticella, S. Giovanni Ilarione, San Pietro in Cariano, Tregnago, e in parte il territorio dei comuni di: Affi, Badia, Calavena, Brentino Belluno, Bussolengo, Caldiero, Caprino Veronese, Cerro, Cavaion, Colognola ai Colli, Costermano, Dolcè, Fumane, Grezzana, Lavagno, Marano, Monteforte d'Alpone, Negrar, Pastrengo, Pescantina, Peschiera, Rivoli, San Bonifacio, San Martino B.A., San Mauro di Saline, Soave, Sommacampagna, Sona, Torri dei Benaco, Valeggio sul Mincio, Verona, Vestenanuova e Villafranca.
    • provincia di Mantova e comprende il territorio dei comuni di Monzambano, Ponti sul Mincio e, in parte, il territorio dei comuni di Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Solferino e Volta Mantovana.
    • provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Limone sul Garda, Tremosine, Tignale, Gargnano, Vobarno, Toscolano Maderno, Gardone Riviera, Salò, Roè Volciano, Villanuova sul Clisi, Gavardo, S. Felice del Benaco, Puegnago, Muscoline, Manerba del Garda, Polpenazze, Moniga del Garda, Soiano del lago, Calvagese della Riviera, Padenghe sul Garda, Bedizzole, Lonato, Desenzano del Garda, Pozzolengo e Sirmione.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Garda

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Garda prevedono, tra l'altro, che:

Le tipologie di Vino DOC Garda, tipologie frizzante e spumante, devono essere elaborate attuando esclusivamente il processo della fermentazione naturale.

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Garda non dovrà essere superiore:
    • a) al 75% per le tipologie Garganega e Bianco;
    • b) al 70% per le tipologie Pinot Bianco, Pinot Grigio, Chardonnay, Sauvignon, Cortese, Riesling, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Marzemino, Pinot Nero, Corvina, Rosso e Rosato/Rosè;
    • c) al 50% per le tipologie Bianco Passito e Rosso Passito.
  • Qualora le rese indicate ai punti a) e B) venissero superate, mantenendosi entro il limite dell'80%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detto limite, ivi compreso quello di cui al punto c), decade il diritto alla DOC per tutte le tipologie di prodotto.
  • Nella designazione dei Vini DOC Garda può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Garda, con esclusione delle tipologie spumante e frizzante, è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve. 
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Garda Spumante, l'uso del termine "Millesimato" deve obbligatoriamente essere accompagnato dall'anno di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Garda

Con l’utilizzo della DOC Garda i Produttori Vinicoli Lombardi e Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Garda

Antipasti a base di carne, insalate di coniglio, primi piatti conditi con ragù o salsiccia, secondi di carne di vitello e di maiale.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Garda

In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda, toponimo attestato fin dal Medioevo e di origine germanica, derivante da quello dell'omonima cittadina sulla sponda veronese del lago, la quale, insieme a un'altra località celebre del lago, Gardone Riviera, e altre meno conosciute, come Gàrdola, Gardoncino, Gardoni, Guàrdola e Le Garde, testimonia la presenza germanica che va dal VI al VIII secolo, in particolare quella longobarda.

Il toponimo Garda, con il quale è chiamato il lago già in alcuni documenti dell'VIII secolo, è l'evoluzione della voce germanica warda, ovvero "luogo di guardia" o "luogo di osservazione". Il toponimo classico del lago, ovvero Benācus lacus (Benaco), è quasi sicuramente di origine celtica, precedente quindi al dominio romano, e dovrebbe derivare da bennacus, confrontabile con l'irlandese bennach, e significherebbe "cornuto", ovvero dai molti promontori. La traduzione "cornuto" viene anche interpretata in riferimento alla penisola di Sirmione.

Non si è a conoscenza né di chi abbia introdotto la vite in questo ambiente né quando, ma alcune testimonianze riportano che già nel I secolo il vino gardesano era ben noto e si poteva facilmente trovare nei banchetti degli antichi romani con il nome di Vino Retico. Il Retico fu uno dei vini preferiti dell'imperatore Augusto, per lo meno secondo quello che ci riporta Svetonio, e pure Plinio loda le viti e l'uva retica, affermando che era piuttosto in voga a Roma.

L'integrazione tra Romani e Cenomani, i quali controllavano la zona gardesana, iniziò probabilmente nel 225 a.C., quando vi fu un trattato di alleanza tra Cenomani, Veneti e Romani, anche se l'effettiva romanizzazione del territorio avvenne tra il II e il I secolo a.C., tanto che nell'89 a.C. vennero concessi i diritti già delle città latine per volontà del console romano Gneo Pompeo Strabone e una quarantina di anni dopo fu concessa la cittadinanza romana a Brescia (che comprendeva la sponda occidentale e settentrionale del Benaco) e a Verona (che comprendeva invece la sponda orientale).

Un secolo strategico fu il I d.C. in quanto vennero realizzate strade di notevole importanza, come la via Gallica, che collegava Verona con Milano passando da Peschiera (l'antica Arilica), e la via Claudia Augusta, che collegava la pianura con il passo di Resia e quindi i territori più settentrionali, oltre ad alcune strade di minore importanza che collegavano la val d'Adige con il Garda, la via Benacensis (all'altezza di Torri del Benaco) e la Campiona. Furono inoltre istituiti due pagi, ovvero circoscrizioni territoriali rurali: quello dei Benacenses sul bresciano e il pagus dei Claudienses sul veronese.

Nel 268 si combatté la battaglia del lago Benaco tra l'esercito dell'impero romano, comandato dal futuro imperatore Claudio il Gotico, e la federazione germanica degli Alemanni. La schiacciante vittoria ottenuta dai romani permise la definitiva cacciata dall'Italia settentrionale degli Alemanni, a causa delle gravissime perdite che subirono durante la battaglia.

Dopo il crollo dell'impero romano la regione gardesana assistette al passaggio di numerose popolazioni barbariche, ma la prima popolazione germanica che vi si stanziò, dopo una lunga migrazione, fu quella dei Longobardi. Le loro testimonianze sono presenti per lo più lungo le sponde meridionale e orientale, preferite ad altre zone per via dell'importanza strategica: da qui si poteva infatti controllare sia le vie d'acqua del Garda e del Mincio, che la val d'Adige.

Durante l'egemonia longobarda vi fu una prima riorganizzazione, oltre che la definitiva cristianizzazione dell'area, iniziata nei secoli precedenti da San Vigilio e San Zeno. Il lago rimase al confine tra tre potenti ducati longobardi, quelli di Verona, di Trento e di Brescia, e fu al centro di un'importante rete di comunicazioni, sia commerciali sia militari.

Per tanto fin dalla Preistoria il territorio gardesano ha conosciuto la presenza dell'uomo e del vino. Sulle colline moreniche del Lago di Garda, è stato ritrovato il più antico aratro costruito dall'uomo che, cinquemila anni prima di Cristo, conosceva la vite selvatica e probabilmente anche il vino. Saranno però gli Etruschi, nel V secolo a.C. ad introdurre nel bresciano la coltivazione della vite "addomesticata" soppiantando quella selvatica.

Il Vino DOC Garda ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 8 ottobre 1996.

GAMBELLARA DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 26.03.1970, G.U. 132 del 29.05.1970
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 13.10.2014, G.U. 245 del 21.10.2014

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Gambellara D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Gambellara” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Gambellara, anche in versione Superiore
  2. Gambellara Classico
  3. Gambellara Classico Vin Santo
  4. Gambellara Spumante

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Gambellara

 

  • Gambellara (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 80% Vitigno Garganega
  • =< 20% Vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore variabile da giallo paglierino a dorato chiaro, odore leggermente vinoso, con profumo accentuato, caratteristico e sapore asciutto o talvolta abboccato, delicatamente amarognolo, di medio corpo, armonico, vellutato, con eventuale percezione di legno.

  • Gambellara Superiore (Vino Bianco Superiore)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 80% Vitigno Garganega
  • =< 20% Vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Superiore dal colore variabile da giallo paglierino a dorato chiaro, odore leggermente vinoso, con profumo accentuato, caratteristico e sapore asciutto o talvolta abboccato, delicatamente amarognolo, di medio corpo, armonico, vellutato, con eventuale percezione di legno.

  • Gambellara Classico (Vino Bianco Classico)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 80% Vitigno Garganega
  • =< 20% Vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Classico dal colore variabile da giallo paglierino a dorato chiaro, odore leggermente vinoso, con profumo accentuato, caratteristico e sapore asciutto o talvolta abboccato, delicatamente amarognolo, di medio corpo, armonico, vellutato, con eventuale percezione di legno.

  • Gambellara Classico Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Dolce
  • => 80% Vitigno Garganega
  • =< 20% Vitigni Pinot Bianco, Chardonnay e Trebbiano di Soave.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore giallo ambrato più o meno carico, odore intenso, tipico, eventuali sfumature di vaniglia e sapore dolce, armonico, vellutato, tipico, con eventuale percezione di legno.

  • Gambellara Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry
  • => 80% Vitigno Garganega
  • =< 20% Vitigni Pinot Bianco, Chardonnay, Durella e Trebbiano di Soave.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, brillante, odore gradevole, caratteristico e sapore fresco, fine, da extrabrut a dry; 

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Gambellara

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Gambellara si estende sulle colline padovane, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

  • La Zona di Produzione del Vino DOC Gambellara è localizzata in:
    • provincia di Vicenza e comprende il territorio dei comuni di Gambellara, Montebello Vicentino, Montorso e Zermeghedo.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Gambellara Classico è localizzata in:
    • provincia di Vicenza e comprende il territorio del comune di Gambellara.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Gambellara

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Gambellara prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Gambellara non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Gambellara Classico Vin Santo devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado alcolometrico di almeno 16°.
  • Il vino DOC Gambellara Classico Vin Santo deve essere sottoposto ad invecchiamento per circa 24 mesi prima di essere immesso al consumo.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Gambellara Classico, Superiore e Classico Vin Santo è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Gambellara

Con l’utilizzo della DOC Gambellara i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Gambellara

Antipasti delicati, minestre asciutte e in brodo a base di pesce o verdure, piatti di pesce salsati ma non piccanti.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Gambellara

L’inizio della coltivazione della vite nella zona del Gambellara è lontana ed incerta. Già prima dell’avvento dell’Impero Romano essa era probabilmente conosciuta per opera degli Atesini e degli Etruschi che ne furono promotori e diffusori. Certamente i Romani, che dell’uva usavano il succo come dolcificante in luogo ed assieme al miele, ma che dalla stessa amavano soprattutto trarre il vino, non lasciarono cadere la coltivazione, che probabilmente incrementarono. Tale supposizione è confermata dal ritrovamento in Montebello Vicentino dei resti di una villa Romana del I o II secolo con vinaia e abbondanti vinaccioli, il che vuol dire che molto prima del 1000 la coltura della vite era conosciuta e diffusa nella zona.

Alla fine del primo millennio sotto la direzione dei monaci Benedettini, la viticoltura di Gambellara ebbe un notevole impulso, abbandonando le primitive tecniche apprese dall'Impero Romano. Nel corso dei secoli l'arte di produrre vino andò affinandosi raggiungendo l'elevata qualità attuale, apprezzata in tutto il mondo.

Testi del 1882 riportano sui vini Gambellara “particolare menzione poi devesi fare della viticoltura del comune di Gambellara, ove da tempo immemorabile essa si pratica con risultati tanto soddisfacenti da averne dato fame e rinomanza a quei luoghi”.

Nel 1947 spinti dalla volontà di migliorare la qualità dei propri vini, 26 viticoltori della zona fondarono la Cantina di Gambellara. La prima vendemmia diede una produzione di qualche migliaio di ettolitri di vino; visti gli ottimi risultati qualitativi raggiunti, vi fu una rapida espansione della superficie viticola che da 40 ettari passò, nel corso di pochi anni, agli attuali 650 ettari, di proprietà di 350 viticoltori.

L’area attualmente interessata al vigneto si stende su terreni per lo più collinari, buona parte dei quali costituiscono la cosiddetta zona ‘classica’, di più antica tradizione produttiva. Nel 1970 la zona del Gambellara diventa zona DOC grazie alla volontà di darsi delle regole che portano a un innalzamento della qualità dei vini e dalla voglia di dare una precisa caratterizzazione dei vini prodotti. Questo riconoscimento favorisce l’espandersi della fama della zona del Gambellara, soprattutto in Inghilterra e in America, grazie alla freschezza, mineralità e sapidità che questi vini sanno esprimere.

Il Vino DOC Gambellara ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 26 marzo 1970.

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 21.06.2004, G.U. 152 del 01.07.2004
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Corti Benedettine del Padovano D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Corti Benedettine del Padovano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Rosso, anche in versione Rosato e Novello
  3. Merlot
  4. Cabernet (da Cabernet franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmènere), anche in versione Riserva
  5. Cabernet Sauvignon
  6. Raboso (da Raboso Piave e/o Raboso Veronese), anche in versione Riserva e Passito
  7. Refosco dal Peduncolo Rosso, anche in versione Riserva
  8. Pinot Bianco
  9. Pinot Grigio
  10. Chardonnay, anche in versione Spumante e Frizzante
  11. Sauvignon
  12. Tai (da Tocai Friulano)
  13. Moscato Spumante o Spumante (da Moscato Giallo)
  14. Passito (da Moscato Giallo)

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

 

  • Corti Benedettine del Padovano Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Tai
  • =< 50% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay e Sauvignon, da soli o congiuntamente.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico e sapore asciutto, sapido, fine, vellutato.

  • Corti Benedettine del Padovano Passito (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigno Moscato Giallo
  • =< 30% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay e Sauvignon, da soli o congiuntamente.
  • => 13% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore variabile da giallo paglierino intenso a giallo dorato, odore caratteristico di passito, aromatico, fine e sapore amabile o dolce, armonico.

  • Corti Benedettine del Padovano Tai (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Tai
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta tendente al verdognolo, odore caratteristico e sapore asciutto, fresco, armonico.

  • Corti Benedettine del Padovano Pinot Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino chiaro, odore delicato, caratteristico e sapore secco, armonico.

  • Corti Benedettine del Padovano Pinot Grigio (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot grigio
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi ramati, odore delicato, intenso, caratteristico e sapore intenso, pieno, armonico, caratteristico.

  • Corti Benedettine del Padovano Chardonnay (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fine, delicato, caratteristico e sapore asciutto, vellutato.

  • Corti Benedettine del Padovano Chardonnay Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino, odore fine, delicato, caratteristico e sapore asciutto, vellutato.

  • Corti Benedettine del Padovano Chardonnay Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore fine, delicato, caratteristico e sapore da extrabrut a demisec. 

  • Corti Benedettine del Padovano Sauvignon (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore caratteristico e sapore fresco, asciutto, armonico, caratteristico.

  • Corti Benedettine del Padovano Spumante Moscato (Vino Bianco Moscato Spumante)
  • Versioni: Spumante Doux
  • => 95% Vitigno Moscato Giallo
  • =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Moscato Spumante dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore aromatico intenso caratteristico, fragrante e sapore dolce, aromatico, caratteristico.

  • Corti Benedettine del Padovano Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • >< 60-70% Vitigno Merlot
  • => 10% Vitigni Raboso Piave e Veronese, da soli o congiuntamente;
  • =< 15% Vitigni Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso, da soli o congiuntamente.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino da giovane, tendente al granato con l'invecchiamento, odore intenso e sapore asciutto, intenso, vellutato, armonico.

  • Corti Benedettine del Padovano Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • >< 60-70% Vitigno Merlot
  • => 10% Vitigni Raboso Piave e Veronese, da soli o congiuntamente;
  • =< 15% Vitigni Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso, da soli o congiuntamente.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino, odore fragrante, fine, caratteristico e sapore asciutto, talvolta abboccato, armonico e vellutato.

  • Corti Benedettine del Padovano Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • >< 60-70% Vitigno Merlot
  • => 10% Vitigni Raboso Piave e Veronese, da soli o congiuntamente;
  • =< 15% Vitigni Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Refosco dal peduncolo rosso, da soli o congiuntamente.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa tendente al rubino, odore piacevolmente vinoso e sapore asciutto ed armonico.

  • Corti Benedettine del Padovano Cabernet (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigni Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Carmenére, da soli o congiuntamente.
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, caratteristico, persistente e sapore asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.

  • Corti Benedettine del Padovano Cabernet Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigni Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Carmenére, da soli o congiuntamente.
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, caratteristico, persistente e sapore asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.

  • Corti Benedettine del Padovano Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, persistente e sapore asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.

  • Corti Benedettine del Padovano Cabernet Sauvignon Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, persistente e sapore asciutto, pieno di corpo, austero e vellutato se invecchiato.

  • Corti Benedettine del Padovano Raboso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Raboso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore marcato, tipico, con profumi di marasca e di violetta con il prolungato invecchiamento e sapore secco, austero, sapido, piacevolmente acidulo.

  • Corti Benedettine del Padovano Raboso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Raboso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore marcato, tipico, con profumi di marasca e di violetta con il prolungato invecchiamento e sapore secco, austero, sapido, piacevolmente acidulo.

  • Corti Benedettine del Padovano Raboso Passito (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
  • => 85% Vitigno Raboso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 14% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico e sapore da secco ad amabile, vellutato.

  • Corti Benedettine del Padovano Refosco dal penducolo rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno  Refosco dal penducolo rosso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, tendente al granato se invecchiato, odore caratteristico e sapore asciutto, di corpo.

  • Corti Benedettine del Padovano Refosco dal penducolo rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno  Refosco dal penducolo rosso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Padova e Venezia 
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, tendente al granato se invecchiato, odore caratteristico e sapore asciutto, di corpo.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano si estende sulle colline padovane, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano è localizzata in:

  • provincia di Padova e comprende il territorio dei comuni di Agna, Anguillara Veneta, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Bovolenta, Brugine, Candiana, Cartura, Casalserugo, Conselve, Due Carrare, Legnaro, Maserà di Padova, Pernumia, Piove di Sacco, Polverara, Ponte S. Nicolò, Pontelongo, S. Angelo di Piove di Sacco, S. Pietro Viminario, Terrassa Padovana e Tribano e, in parte, il territorio dei comuni di Albignasego, Battaglia Terme, Codevigo, Correzzola, Monselice e Pozzonovo.
  • provincia di Venezia e comprende il territorio dei comuni di Cona e Cavarzere.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Corti Benedettine del Padovano non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 270 g/l.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano Raboso Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 235 g/l.
  • Il vino DOC Corti Benedettine del Padovano deve essere ottenuto con la "Vinificazione in rosato" delle uve rosse.
  • Il vino DOC Corti Benedettine del Padovano Novello deve essere ottenuto attuando il processo della "Macerazione carbonica" per almeno il 40% delle uve.
  • Il vino DOC Corti Benedettine del Padovano Cabernet, Cabernet Sauvignon, Raboso e Refosco dal peduncolo rosso con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botte di legno.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Corti Benedettine del Padovano Riserva, Novello e Passito, è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

Con l’utilizzo della DOC Corti Benedettine del Padovano i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

Bolliti, brasati, arrosti, pollame nobile e formaggi a pasta stagionata.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Corti Benedettine del Padovano

Le prime tradizioni storiche dei vini delle “Corti Benedettine del Padovano” risalgono alla leggenda che vuole l’eroe troiano Antenore, fondatore di Padova, come primo coltivatore di una “magica pianta”, gelosamente portata dalle antiche terre dell’Asia. Nel XII° secolo, il Vescovo di Padova assegnò le prime proprietà agricole ai monaci benedettini, perché avessero di che vivere in cambio della cura ai pellegrini che visitavano il luogo del martirio di Santa Giustina (Padova).

In un territorio abbandonato, ricoperto di boschi e/o invaso dalle paludi, sottoposto alle esondazioni dei fiumi Adige, Brenta e Bacchiglione, tali proprietà crebbero nei secoli attraverso donazioni, acquisti e permute fino a diventare delle Corti Benedettine, centro religioso, amministrativo, economico e sociale di estese proprietà che, sotto la guida dei monaci, provvedevano alla gestione e sviluppo del territorio.

Il vino, ottenuto in abbondanza dai vigneti delle Corti, divenne uno dei principali prodotti di scambio con le città di Padova e di Venezia: quest’ultima ne fece ampio commercio in tutti i porti del Mediterraneo, tanto che il vino diventò la merce più preziosa, ricoprendo per molti secoli il ruolo di prodotto insostituibile.

Il legame della DOC “Corti Benedettine del Padovano” con il suo territorio è testimoniato dal Logo della denominazione che rappresenta lo stemma di Santa Giustina e della sua Basilica, che si ritrova scolpito anche sui fabbricati rurali delle numerose Corti Benedettine. Questa secolare esperienza rivive oggi nei vigneti e nelle cantine del padovano dove, accanto a vitigni storici e autoctoni come il Raboso Piave, il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Tai (Tocai friulano), i Moscati, si coltivano quelli internazionali che qui hanno trovato ottime condizioni di clima e di terreno. La fama dei prodotti è ulteriormente aumentata a seguito del riconoscimento nel 2004 della Denominazione di Origine Controllata “Corti Benedettine del Padovano” (G.U. n. 152 del 1/7/2004), ottenendo successi sia in ambito nazionale (Mostra nazionale dei Vini di Pramaggiore, Selezione Nazionale Vini da Pesce Ancona) che in ambito internazionale (Los Angeles International Wine & Spirits Competition).

La professionalità tramandata e migliorata nei secoli dai mezzadri al servizio delle Corti Benedettine e dai monaci, ha permesso di sottrarre all’acqua i terreni e bonificarli; questi venivano poi nel tempo modellati formando la cosiddetta “baulatura” per permettere lo sgrondo delle acque piovane e dare un orientamento dei filari di vigna possibilmente nord-sud al fine di favorirne la maggiore esposizione solare ai grappoli, nonché per aver una minor resistenza ai venti.

L’esperienza dei produttori ha permesso la selezione le varietà più adatte da coltivare in base al tipo di terreno e alla destinazione che avrà il vino ottenuto; per questo il Raboso Piave viene coltivato in terreni argillosi mentre i bianchi sono destinati a terreni tendenzialmente sabbiosi. L’abilità e la conoscenza pratica dei viticoltori emerge anche in cantina, nella capacità di affinare tecniche di vinificazione che variano in funzione delle uve e del vino che si vuole ottenere. Scaturiscono così i vini bianchi fermi o frizzanti o ancora rossi corposi invecchiati in botti di rovere.

Il Vino DOC Corti Benedettine del Padovano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 giugno 2004.

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