- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 9.08.2010, G.U. 196 del 23.08.2010
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 19.01.2023 - G.U. 30 del 06.02.2023
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Abruzzo D.O.C. - Sottozona Colline Pescaresi
La Denominazione di Origine Controllata “Abruzzo” - Sottozona Colline Pescaresi è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco Riserva
- Rosso Riserva
- Rosato Superiore
- Cococciola Superiore
- Malvasia Superiore
- Montonico Superiore
- Passerina Superiore
- Pecorino Superiore
1. TIPOLOGIE E UVE DEL VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
- Sottozona Colline Pescaresi Bianco Riserva (Vino Bianco Invecchiato)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Trebbiano abruzzese e/o Toscano
- =<10% Vitigni a bacca bianca anche aromatici e a bacca nera non aromatici, vinificati in bianco, idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Riserva dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, dal Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
- Sottozona Colline Pescaresi Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Montepulciano
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca nera non aromatici idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Riserva dal Colore rosso rubino anche intenso, tendente al granato con con l’invecchiamento, Odore caratteristico, delicato, persistente, dal Sapore secco, armonico, di buona struttura.
- Sottozona Colline Pescaresi Rosato Superiore (Vino Rosato Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Montepulciano
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca, anche aromatici, e a bacca nera non aromatici, vinificati in bianco, idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Superiore dal Colore rosa tenue a rosa più o meno intenso, Odore Caratteristico, talvolta floreale, di frutti rossi e spezie, dal Sapore secco, armonico, di buona struttura.
- Sottozona Colline Pescaresi Cococciola Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Cococciola
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore, dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, dal Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
- Sottozona Colline Pescaresi Malvasia Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigni Malvasia di Candia e/o Malvasia bianca lunga
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore, dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, dal Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
- Sottozona Colline Pescaresi Montonico Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Montonico.
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore, dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, dal Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
- Sottozona Colline Pescaresi Passerina Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Passerina.
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore, dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, dal Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
- Sottozona Colline Pescaresi Pecorino Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco
- =>90% Vitigno Pecorino.
- =<10% Uve di altri Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione per la regione Abruzzo.
- =>12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Superiore, dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta con riflessi dorati o verdognoli, Odore fruttato, floreale, gradevole, intenso, caratteristico, e Sapore secco, armonico, persistente, caratteristico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. TERRITORIO E ZONA DI PRODUZIONE DEL VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Abruzzo comprende l’intera fascia collinare costiera e pedemontana della regione Abruzzo che, nella parte mediana, si amplia verso l’interno per includere verso nord l’altopiano dell’Alto Tirino, a nord-ovest la Valle Subequana, a sud la Valle Peligna nonché a sudovest la Valle Roveto.
La Zona di Produzione del Vino DOC Abruzzo "Sottozona Colline Pescaresi" è localitzzata in:
- provincia di Pescara, il territorio dei comuni di Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi, Cappelle sul Tavo, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Citta Sant’Angelo, Civitella Casanova, Civitaquana, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pianella, Pietranico, Picciano, Pescara, Pescosansonesco, Popoli, Rosciano, Salle, San Valentino, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Tocco Casauria, Torre de’ Passeri, Turrivalignani, Vicoli.
3. VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO DEL VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Abruzzo - Sottozona Colline Pescaresi prevedono, tra l'altro:
- Periodo di invecchiamento:
- Bianco Riserva: minimo 15 mesi
- Rosso Riserva: minimo 24 mesi di cui almeno 6 in botti di legno
4. PRODUTTORI DI VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
Con l’utilizzo della DOC Abruzzo i Produttori vinicoli abruzzesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la visita alle cantine vinicole che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. ABBINAMENTI GASTRONOMICI CON IL VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
Primi piatti con ragù di carne, carni rosse grigliate e al forno, agnello alla griglia, pecora al caldaro, maiale in porchetta, spezzatino di maiale, formaggi vari, minestre e cacciagione.
6. STORIA E LETTERATURA DEL VINO DOC ABRUZZO "SOTTOZONA COLLINE PESCARESI"
La presenza della vite e la produzione di buoni vini nell’area di produzione risale a Polibio, storico greco vissuto tra il 205 ed il 123 a.C., che narrando le gesta di Annibale dopo la vittoria di Canne (216 a.C.) lodava i vini di quest’area in quanto avevano guarito i feriti e rimesso in forze gli uomini. Da allora tanti altri scrittori hanno elogiato le qualità dei vini prodotti nel territorio abruzzese, quali Andrea Bacci (1524-1600), filosofo e medico di papa Sisto V, che nell’opera “De naturali vinorum historia de vinis Italiae” scritta nel 1596, parla dei vini di Sulmona e del territorio dei Peligni, così come Michele Torcia che nell’opera dal titolo Saggio Itinerario Nazionale pel Paese dei Peligni fatto nel 1792 descrive per la prima volta la presenza del vitigno Montepulciano in Abruzzo.
Dopo il Torcia sono innumerevoli i testi storici ed i manuali tecnici nei quali vengono descritte le caratteristiche di questo vitigno divenuto a partire dai primi del 1900 l’emblema di questo territorio: ricordiamo Panfilo Serafini (Sulmona 1817- 1864) che nella Monografia storica di Sulmona, apparsa nel 1854 a Napoli sul notissimo periodico Il Regno delle Due Sicilie scritto ed illustrato, scriveva: “Le viti più comuni sono il montepulciano, sia primaticcio, sia cordisco o tardivo....”, il professor Andrea Vivenza con le Brevi norme per fare il vino del 1867, Edoardo Ottavi e Arturo Marescalchi con l’opera dal titolo Vade-Mecum del commerciante di uve e di vini in Italia, la cui prima edizione venne pubblicata nel 1897. Quest’ultima è molto importante perché descrive in maniera molto dettagliata le varietà di uve presenti in Abruzzo: il Camplese o Campolese (ossia la Passerina), il Racciapollone (ossia il Montonico), il Tivolese, il Verdicchio, la Malvasia, il Moscatello, il Montepulciano (cordisco e primutico), il Gaglioppo, l’Aleatico, la Lacrima, solo per ricordarne qualcuna.
Anche se molte di queste varietà, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, sono state sostituite dai più produttivi Trebbiano toscano e Trebbiano abruzzese, quest’ultimo spesso confuso con il Bombino, fortunatamente non sono scomparse ed oggi, grazie al lavoro ed alla passione di tanti vitivinicoltori, alcune di esse sono state riscoperte e giustamente valorizzate sia per le loro eccellenti caratteristiche chimico-fisiche (ottima acidità e grado alcolico naturale) sia per quelle organolettiche.
Oltre alle radici storiche comunque sono molto importanti anche i fattori umani poiché, attraverso la definizione ed il miglioramento di alcune pratiche viticole ed enologiche, che fanno parte integrante e sostanziale del disciplinare di produzione, si riescono ad ottenere oggi prodotti dalle spiccate caratteristiche e tipicità.