- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 20.08.1996, G.U. 201 del 28.08.1996
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte con D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Controguerra D.O.C.
La Denominazione di Origine Controllata “Controguerra”, è riservata ai vini bianchi, rossi e rosati che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso
- Rosso Riserva
- Rosato
- Bianco
- Novello
- Spumante Metodo Classico
- Bianco Passito
- Rosso Passito
- Merlot
- Cabernet (da Cabernet franc e/o Cabernet sauvignon)
- Passerina
- Chardonnay
- Pecorino
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Controguerra
- Controguerra Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Montepulciano Nero
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino intenso, Odore vinoso, intenso, dal Sapore secco, leggermente tannico, caratteristico.
- Controguerra Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Montepulciano Nero
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal Colore rosso rubino più o meno intenso, Odore etereo, fine, persistente, dal Sapore asciutto, leggermente tannico, armonico, caratteristico.
- Controguerra Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Montepulciano Nero
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal Colore rosso rubino, Odore fruttato e dal Sapore secco, sapido, leggermente acidulo.
- Controguerra Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Montepulciano Nero
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal Colore rosa ciliegia più o meno intenso, Odore vinoso, fruttato, gradevole, dal Sapore asciutto, delicato, caratteristico.
- Controguerra Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 50% Vitigni Trebbiano Abruzzeze, Trebbiano Toscano, da soli o congiuntamente
- => 10% Vitigno Passerina
- =< 40% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore fruttato e Sapore asciutto, con leggero retrogusto amarognolo.
- Controguerra Passito Bianco (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 60% Vitigni Trebbiano Abruzzeze, Trebbiano Toscano, Malvasia, Passerina, da soli o congiuntamente
- =< 40% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 14% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal Colore variabile da giallo paglierino all’ambrato intenso, Odore etereo, caratteristico, dal Sapore da secco ad amabile, armonico, vellutato.
- Controguerra Passito Rosso (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Amabile
- => 70% Vitigno Montepulciano
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal Colore variabile da rosso rubino intenso al granato, Odore etereo, caratteristico, dal Sapore amabile, armonico, pieno, vellutato.
- Controguerra Spumante Metodo Classico (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry
- => 60% Vitigni Trebbiano Abruzzeze, Trebbiano Toscano, Malvasia
- => 30% Vitigni Chardonnay, Verdicchio, Pecorino, da soli o congiuntamente
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente e Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore fine e persistente, dal Sapore da brut nature a dry, fresco, pieno, lungo, elegante.
- Controguerra Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino, Odore fruttato e caratteristico, da Sapore asciutto, caratteristico.
- Controguerra Cabernet (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, da soli o congiuntamente
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal Colore rosso rubino, Odore erbaceo, caratteristico, dal Sapore asciutto, caratteristico.
- Controguerra Passerina (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Passerina
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino con riflessi dorati, Odore tenue, dal Sapore asciutto, fresco, sapido.
- Controguerra Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino poco intenso, Odore delicato, gradevole, caratteristico, dal Sapore secco, armonico.
- Controguerra Pecorino (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pecorino
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Abruzzo
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore delicato, gradevole, caratteristico, dal Sapore secco, armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Controguerra
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Controguerra è circoscritta in una fascia di territorio collinare a nord della provincia di Teramo. Presenta un’orografia ed una pedologia piuttosto omogenea caratterizzata da ampie colline a morfologia dolce di natura argillo-limosa con intercalazioni sabbiose che, grazie ad una buona esposizione, in particolare dei versanti a sud-est che si affacciano sulla Val Vibrata, alla buona ventilazione per la presenza da un lato del mare Adriatico e dall’altro del massiccio del Gran Sasso e dei Monti della Laga, all’assenza di ristagni idrici e di umidità determinano le migliori condizioni per la coltivazione dei diversi vitigni da cui si ottengono le varie tipologie dei Vini Controguerra.
La Zona di Produzione del Vino DOC Controguerra è localizzata in:
- provincia di Teramo e comprende il territorio dei comuni di Ancarano, Colonnella, Controguerra, Corropoli e Torano Nuovo.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Controguerra
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Controguerra prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino non dovrà essere superiore al 70% per ciascuna tipologia di Vino Controguerra, eccetto le versioni passito la cui resa/vino è del 45%. Qualora tali parametri vengano superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Controguerra può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Le operazioni di vinificazione, spumantizzazione, appassimento, conservazione, affinamento ed imbottigliamento devono essere effettuate all’interno della zona di produzione al fine di preservare le peculiari caratteristiche dei prodotti, la loro reputazione e garantire l’origine.
- I vini passiti sono ottenuti con l’appassimento delle uve dopo la raccolta, previa opportuna cernita. Il vino passito, sia bianco che rosso, se invecchiato per 30 mesi a decorrere dal 31 marzo dell’anno successivo alla vendemmia in caratelli di capacità massima di 500 litri, può portare in etichetta la menzione “Annoso”.
- Per la elaborazione del “Controguerra” Spumante Metodo Classico può essere utilizzata esclusivamente la tecnica della rifermentazione in bottiglia. I vini spumanti metodo classico devono subire prima dell’immissione al consumo un periodo minimo di permanenza sulle fecce di diciotto mesi; per il millesimato il periodo minimo è di ventiquattro mesi.
- Il vino “Controguerra” vino rosso riserva può essere immesso al consumo dopo un periodo di invecchiamento non inferiore a 24 mesi, di cui 6 mesi di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOC Controguerra
Con l’utilizzo della DOC Controguerra i Produttori Vinicoli Abruzzesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la visita alle cantine vinicole che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Controguerra
Il Controguerra Rosso si abbina bene a: formaggi vari come il pecorino di Farindola, di Atri e di Penne stagionati; alla mortadellina di Campotosto e alla ventricina vastese; alle minestre, alla cacciagione e alle carni rosse con tartufo. Il Bianco si abbina al brodetto pescarese, primi piatti della cucina locale, scamorza appassita, pecorino fresco. Il Passito si accompagna bene ai dessert e in particolare a mostaccioli, parrozzo e confetti di Sulmona.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Controguerra
La prima vera testimonianza storica sulla produzione enoica abruzzese, in particolare nell’area Aprutina, come ricorda Polibio, storico greco vissuto tra il 205 ed il 123 a.C., risale alle famose gesta di Annibale (216 a.C.) ed alla sua vittoria di Canne.
Il territorio citato da Polibio era proprio quello a ridosso dell’area Piceno-Aprutina ossia la parte nord dell’attuale provincia di Teramo che, sin da allora, era rinomata per la qualità dei suoi vini che “avevano guarito i feriti e rimesso in forze gli uomini”.
Dopo Polibio sono stati numerosi gli autori che nei loro scritti hanno descritto ed elogiato la vitivinicoltura della terra Aprutina. Ma accanto alle eloquenti parole di scrittori famosi, si affiancano anche quelle altrettanto chiare dell’avvocato Gian Francesco Nardi (1746-1813) che, nell’opera Saggi su l’Agricoltura Arti e Commercio della provincia di Teramo pubblicata nel 1789, a proposito della vitivinicoltura nel circondario teramano riferisce: “Noi tutto giorno attendiamo a coltivare le vigne. Elleno sono così feraci, che in alcuni anni restano invendemmiate per mancanza di vasi, che ne trattengano il liquore. Eppure ancora non sappiamo fare un buon vino, che compriamo dall’Estero, quando ce ne venga la voglia. Sono infinite le qualità delle nostre uve, si maturano perfettamente, e divengono dolcissime; ma ignoranti ed indolenti fino alla stupidezza ci è incognito fino il di loro nome vero”.
Ma grazie all'instancabile opera del senatore e ministro del Regno d’Italia Giuseppe Devincenzi (1846-1903) la viticoltura teramana si avviò ben presto verso un rapido rinnovamento che pose questo territorio tra i primi in Italia. Il Devincenzi, Ministro dell’Agricoltura Industria e Commercio dal 1871 al 1874 nonché Presidente della Società dei Viticoltori Italiani, costituita nel 1884, in un Indirizzo ai proprietari ed ai coltivatori del 1885 faceva importanti considerazioni sulla coltivazione e sulla qualità dei vini, indicando anche gli indirizzi agronomici ed enologici da prendere ad esempio per produrre buoni vini.
Accanto al senatore Devincenzi va giustamente evidenziato anche l’operato dell’avvocato Giuseppe Montori (1819-1899) che nel 1872, quando venne istituito a Teramo l’Istituto Tecnico ne fu il primo preside.
Un importante contributo alla conoscenza della viticoltura abruzzese di fine ‘800 ci viene anche dall’opera di Ottavi e Marescalchi dal titolo Vade-Mecum del commerciante di uve e di vini in Italia, i quali scrivevano che “In provincia di Teramo le uve predominanti erano il Trebbiano, la Malvasia, il Moscatello e la Greca, tra le bianche, il Montepulciano, il Montonico e il Sangiovese, tra le nere. La produzione totale era di 630.00 ettolitri di cui il 39% rosso ed il 61% bianco”.
Il lungo percorso storico che caratterizza la viticoltura dell’alto teramano ha trovato nel riconoscimento della DOC “Controguerra”, a metà degli anni ’90 del novecento, uno dei punti di maggiore qualificazione della produzione vinicola dell’area, considerata tra le migliori d’Abruzzo.