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CORTONA DOC

  • Vin a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 01.09.1999, G.U. 210 del 07.09.1999
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Cortona D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Cortona” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Chardonnay
  3. Grechetto
  4. Sauvignon
  5. Cabernet Sauvignon
  6. Cabernet Sauvignon Riserva
  7. Merlot
  8. Merlot Riserva
  9. Sangiovese
  10. Sangiovese Riserva
  11. Syrah
  12. Syrah Riserva
  13. Vin Santo
  14. Vin Santo Riserva
  15. Vin Santo Occhio di Pernice

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cortona

 

  • Cortona Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • >< 50-60% Vitigno Syrah
  • >< 10-20% Vitigno Merlot
  • =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, elegante e sapore secco e armonico.

  • Cortona Chardonnay (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fruttato con sottofondo leggermente aromatico e sapore secco ed armonico, elegante.

  • Cortona Grechetto (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Grechetto
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fresco, delicato, caratteristico, leggermente aromatico e sapore secco ed armonico.

  • Cortona Sauvignon (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore intenso, elegante, caratteristico, con  sottofondo aromatico e sapore secco ed armonico, elegante.

  • Cortona Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore intenso, caratteristico, speziato e sapore pieno ed armonico, asciutto.

  • Cortona Cabernet Sauvignon Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore intenso, caratteristico, speziato e sapore pieno ed armonico, asciutto.

  • Cortona Merlot (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso granato vivo talvolta con qualche riflesso violaceo, tendente al rosso mattone con l'invecchiamento, odore di piccoli frutti con  eventuale  lieve nota  di erbaceo e sapore secco ed armonico e pieno.

  • Cortona Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato vivo talvolta con qualche riflesso violaceo, tendente al rosso mattone con l'invecchiamento, odore di piccoli frutti con  eventuale  lieve nota  di erbaceo e sapore secco ed armonico e pieno.

  • Cortona Sangiovese (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino, tendente  al  rosso   aranciato  con l'invecchiamento, odore vinoso, intenso ed elegante e sapore secco ed armonico.

  • Cortona Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino, tendente  al  rosso   aranciato  con l'invecchiamento, odore vinoso, intenso ed elegante e sapore secco ed armonico.

  • Cortona Syrah (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Syrah
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore caratteristico, elegante e sapore secco ed armonico.

  • Cortona Syrah Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Syrah
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore caratteristico, elegante e sapore secco ed armonico.

  • Cortona Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano toscano, Grechetto e Malvasia bianca, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigno Sangiovese (vinificato in bianco).
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile da giallo dorato all'ambrato intenso, odore intenso etereo caratteristico di frutta matura e sapore ampio e vellutato con intensa rotondità.

  • Cortona Vin Santo Riserva (Vino Bianco Vin Santo Invecchiato)
  • Versioni: Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano toscano, Grechetto e Malvasia bianca, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigno Sangiovese (vinificato in bianco).
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo Invecchiato dal colore variabile da giallo dorato all'ambrato intenso, odore intenso etereo caratteristico di frutta matura e sapore ampio e vellutato con intensa rotondità.

  • Cortona Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% Vitigni Sangiovese, Malvasia nera: da soli o congiuntamente.
  • => 18% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore tra ambrato e topazio con ampia unghia rossiccia che si fa marrone con l'eta', odore intenso, ricco, complesso, di frutta matura ed altre sfumature e sapore fine, persistente con retro gusto dolce.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cortona

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Cortona si estende sulle colline a est della Toscana, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Cortona è localizzata in:

  • provincia di Arezzo e comprende il territorio del comune di Cortona.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cortona

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cortona prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Cortona non dovrà essere superiore al 70% e al 35% per le tipologie Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10% (e del 3% dei Vin Santo), l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le tipologie "Vin Santo" devono essere ottenute da uve appositamente scelte e fatte appassire in locali idonei fino a raggiungere un contenuto zuccherino del 28% per il vino a denominazione di origine controllata "Cortona" Vin Santo e "Cortona" Vin Santo Riserva e del 35% per il vino a denominazione di origine controllata "Cortona" Vin Santo Occhio di Pernice. L'uva dovrà essere ammostata non prima del 15 dicembre dell'anno di raccolta per il "Cortona" Vin Santo e "Cortona" Vin Santo Riserva e, del 28 febbraio dell'anno successivo per il "Cortona" Vin Santo Occhio di Pernice. L'uva dopo il periodo di appassimento minimo deve essere ammostata comunque non oltre il 30 aprile dell'anno successivo a quello di raccolta delle uve. E' ammessa la parziale disidratazione con aria ventilata.
  • Il vino DOC Cortona Vin Santo deve essere sottoposto ad invecchiamento in recipienti di legno della capacita' non superiore a 100 litri per almeno 36 mesi, di cui almeno 3 di affinamento in bottiglia.
  • Il vino DOC Cortona Vin Santo con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento in recipienti di legno della capacita' non superiore a 100 litri per almeno 60 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia.
  • Il vino DOC Cortona Vin Santo Occhio di Pernice deve essere sottoposto ad invecchiamento in caratelli non superiore a 75 litri per almeno 96 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia.
  • I vini DOC Cortona Riserva quali Cabernet Sauvignon, Sangiovese, Merlot e Syrah devono essere sottoposti ad un periodo di maturazione di almeno 24 mesi (minimo 12 mesi in legno e minimo 4 mesi in bottiglia).
  • Nella designazione dei Vini DOC Cortona può essere menzionata la dizione "Vigna" purché sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cortona è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Cortona

Con l’utilizzo della DOC Cortona i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cortona

Piatti a base di carne rossa, cacciagione e zuppe di legumi.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Cortona

La millenaria storia viticola riferita a questa zona, dall’epoca etrusca e poi romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche dei vini del cortonese. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere vini che oggi raggiungono riconoscimenti importanti sul piano internazionale.

Il Vino DOC Cortona ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 1 novembre 1999.

COLLINE LUCCHESI DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 28.05.1968, G.U. 186 del 23.07.1968
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Colline Lucchesi D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Colline Lucchesi” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso (anche con la menzione Riserva)
  2. Sangiovese (anche con la menzione Riserva)
  3. Merlot (anche con la menzione Riserva)
  4. Bianco
  5. Vermentino
  6. Sauvignon
  7. Vin Santo
  8. Vin Santo Occhio di Pernice

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colline Lucchesi

 

  • Colline Lucchesi Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • >< 45-80% Vitigno Sangiovese
  • >< 10-50% Vitigni Canaiolo, Ciliegiolo, Merlot, Syrah, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato che possono concorrere fino ad un massimo del 5%.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino brillante, tendente al granato se invecchiato, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, armonico, morbido, vivace solo se dell'annata.

  • Colline Lucchesi Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • >< 45-80% Vitigno Sangiovese
  • >< 10-50% Vitigni Canaiolo, Ciliegiolo, Merlot, Syrah, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato che possono concorrere fino ad un massimo del 5%.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino brillante, tendente al granato se invecchiato, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, armonico, morbido, vivace solo se dell'annata.

  • Colline Lucchesi Merlot (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, con tendenza al granato se invecchiato, odore caratteristico, gradevole e sapore pieno, asciutto.

  • Colline Lucchesi Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, con tendenza al granato se invecchiato, odore caratteristico, gradevole e sapore pieno, asciutto.

  • Colline Lucchesi Sangiovese (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, granato se invecchiato, odore caratteristico e gradevole e sapore asciutto ed armonico.

  • Colline Lucchesi Sangiovese Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana, ad eccezione di Aleatico e Moscato.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino, granato se invecchiato, odore caratteristico e gradevole e sapore asciutto ed armonico.

  • Colline Lucchesi Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • >< 40-80% Vitigno Trebbiano Toscano
  • >< 10-60% Vitigni Chardonnay, Greco, Grechetto, Malvasia, Sauvignon e Vermentino da soli o congiuntamente;
  • =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, delicato, armonico.

  • Colline Lucchesi Sauvignon (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato chiaro, odore delicato, quasi aromatico e sapore asciutto, vellutato, gradevole.

  • Colline Lucchesi Vermentino (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Vermentino
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, delicato e sapore morbido, fruttato, asciutto.

  • Colline Lucchesi Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100% ottenuto da uve provenienti dai vitigni a bacca bianca iscritti nel Registro Nazionale delle varieta' di vite.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore giallo dorato intenso tendente all'ambrato, odore gradevole, armonico, caratteristico e sapore piacevolmente dolce di passito (tipologia amabile) asciutto, vellutato, armonico  (tipologia secco)

  • Colline Lucchesi Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato)
  • Versioni: Dolce
  • = 100% ottenuto da uve provenienti dai vitigni a bacca nera iscritti nel Registro Nazionale delle varieta' di vite.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore variabile dal rosa pallido al rosa intenso con riflessi granati, odore intenso caratteristico e sapore dolce, morbido, vellutato.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Colline Lucchesi

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colline Lucchesi si estende sulle colline situate a nord della Toscana, tra l'Appennino e il Mar Tirreno, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Colline Lucchesi è localizzata in:

  • provincia di Lucca e comprende il territorio dei comuni di Lucca, Capannori e Porcari.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Colline Lucchesi

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Colline Lucchesi prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Colline Lucchesi non dovrà essere superiore al 70% e al 35 per le tipologie Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Colline Lucchesi Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 27%.
  • I vini DOC Colline Lucchesi Rosso, Sangiovese e Merlot, con menzione Riserva, devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
  • Il vino DOC Colline Lucchesi Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposti ad invecchiamento per circa 36 mesi, e comunque non prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello della vendemmia.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Colline Lucchesi è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Colline Lucchesi

Con l’utilizzo della DOC Colline Lucchesi i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Colline Lucchesi

Lardo di Colonnata, caciotta Toscana, zuppa di lenticchie, trippa e pollo.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Colline Lucchesi

I vini delle Colline Lucchesi hanno una tradizione che, sulla base di precisi documenti storici, possiamo collegare addirittura all’epoca romana e al medioevo.

Secondo alcuni storici sembra che già prima dei Romani le colline della Lucchesia fossero coltivate dagli Etruschi che abitavano a Lucca e poi dai Liguri i quali conoscevano bene l’arte della viticoltura e olivicoltura. La ricchezza della zona è comunque messa in evidenza da documenti anteriori al Mille secondo i quali “le pendici dei colli a nord di Lucca erano nel secolo nono rivestite di vigne”.

Nell’età dei Comuni l’industria del vino era già fiorente: infatti tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo la coltura della vite si era molto intensificata nel territorio delle colline lucchesi e grande era il consumo che si faceva del vino.

Narrano le storie che nel 1334 furono portate a Lucca dalle vicine contrade oltre 168.000 barili di vino che doveva essere “chiaro, vermiglio, puro e franco” come quello che nel 1308 acquistò Cimelio il vinattiere. Nel 1392 un mercante, Antonio di Pace degli Orsi, scriveva alla compagnia Datini di Pisa che “è saporoso: quanto più ne beo, più m’aguzza l’appitito di bere”.

Nel 1400 scriveva Sante Lanciero, sommelier di Papa Paolo III, che si trattava di vini di ottima qualità preparati con cura, soprattutto da offrire agli ospiti, come risultato di una propria scelta di vita e come prodotto della propria terra e della propria passione. In quegli stessi secoli l’attività in cui i lucchesi eccellono è la produzione della seta: nella sola città di Lucca vengono certificati oltre 2.000 telai in produzione, senza contare tutti quelli del contado. Ed è proprio la seta il veicolo della creazione del mito internazionale del “mercante” lucchese: tutte le maggiori famiglie aristocratiche della città vennero coinvolte nella produzione e nel commercio della seta, soprattutto verso i paesi del Nord Europa. I primogeniti vennero inviati ad aprire “compagnie della seta” in città come Lione, Bruges, Londra, Amsterdam e Amburgo.

Progressivamente, insieme ai tessuti di seta, i mercanti lucchesi iniziarono a trasportare verso il nord anche il loro vino e l’olio di cui andavano tanto orgogliosi: storicamente fu questa la prima volta che il vino lucchese si affacciò sui mercati internazionali. Ma a metà del 500, per varie ragioni - non ultima la scoperta dell’America, questo sistema mercantile entrò in crisi. Le “compagnie della seta” all’estero vennero chiuse, e le famiglie aristocratiche lucchesi decisero di investire gli enormi ricavi realizzati con la seta in agricoltura.

Nasce in quei decenni il sistema lucchese delle “ville-fattorie”: i Buonvisi, gli Arnolfini, i Guinigi, i Cenami, i Mansi (solo per citare i nomi di alcune delle più importanti famiglie lucchesi) faranno a gara per realizzare sulle colline che circondano Lucca le ville di campagna più belle, applicando all’agricoltura – in particolare all’olio e al vino - le tecniche agronomiche più avanzate per l’epoca.

All’inizio del 1600, per ragioni ancora oggi controverse, la Repubblica di Lucca emanò un legge che proibiva l’esportazione del vino fuori dai confini dello stato. Un decreto che sembra negare tutta la precedente storia della mercatura lucchese, orientata fin dl primo medioevo agli scambi internazionali.  Scrive lo storico Renzo Sabbatini che “per meglio commercializzare la sua produzione di vino, nel 1615 la famiglia Guinigi apriva due negozi per la vendita di vino: uno in Pizzorna – dove quotidianamente lavoravano decine di carbonari, ed uno a Viareggio”.

Nasce sicuramente in quel periodo il forte orientamento degli abitanti della Lucchesìa a consumare il vino locale.

Nei primissimi anni del 1800, Lucca torna a respirare un’aria internazionale: l’arrivo delle truppe francesi, e l’insediamento in città di Elisa Bonaparte e della sua corte di dignitari, influenzerà – in parte - anche i destini della viticoltura lucchese.

Viene redatto il “nuovo catasto” del territorio lucchese. Generali e diplomatici dell’esercito napoleonico (Grabaw, Meuron) acquisteranno alcune delle “ville-fattoria”, e i vitigni cosiddetti “francesi” faranno per la prima volta la loro apparizione sulle colline della Lucchesìa.

Nel suo “Dizionario geografico fisico storico della toscana”, edito dall’ Accademia dei Georgofili nel 1839, Emanuele Repetti scrive: “In quanto all’industria agraria lucchese, essa può dividersi in tre porzioni, sia per la qualità del suolo, sia per la posizione ed elevazione rispettiva del paese. In vista di ciò i Lucchesi distinguono il loro territorio agricolo in tre maniere; la prima nel contado delle sei miglia, che comprende il piano intorno alla città di Lucca con le adiacenti colline; la seconda nel territorio della marina, in cui è Viareggio e Camajore; la terza e compresa nell’agricoltura dell’Appennino. Dalla prima si hanno nella pianura grani, ortaggi, legumi e vini comuni in abbondanza; nelle colline adiacenti, olio squisito e il più accreditato di tutti quelli d’Italia e, specialmente nei colli esposti a levante e a mezzogiorno, vini generosi”.

Il Vino DOC Colline Lucchesi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 28 maggio 1968.

COLLI DI LUNI DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 14.06.1989, G.U. 256 del 02.11.1989
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Colli di Luni D.O.C. 

La denominazione di origine controllata “Colli di Luni” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso, anche nella tipologia Riserva
  2. Bianco
  3. Vermentino, anche nella tipologia Superiore
  4. Albarola

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colli di Luni

 

  • Colli di Luni Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 35% Vitigno Vermentino
  • >< 25-40% Vitigno Trebbiano Toscano
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore delicato, gradevole e sapore asciutto, armonico, caratteristico.

  • Colli di Luni Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore delicato, vinoso e sapore asciutto, fine, armonico.

  • Colli di Luni Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso, tendente al granato con l'invecchiamento, odore delicato, vinoso e sapore asciutto, fine, armonico.

  • Colli di Luni Vermentino (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Vermentino
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico, fruttato e sapore asciutto, armonico, delicatamente mandorlato.

  • Colli di Luni Vermentino Superiore (Vino Bianco Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Vermentino
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino piuttosto intenso, odore intenso, persistente, caratteristico e sapore asciutto, pieno, armonico, retrogusto mandorlato.

  • Colli di Luni Albarola (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Albarola
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, talvolta con riflessi verdolini, odore intenso, caratteristico, fruttato e sapore asciutto, fresco, caratteristico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Colli di Luni

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colli di Luni si estende sulle colline situate a cavallo delle regioni Toscana e Liguria, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Colli di Luni è localizzata in:

  • provincia di Massa e comprende il territorio dei comuni di Fosdinovo, Aulla e Podenzana.
  • provincia di La Spezia e comprende il territorio dei comuni di Ortonovo, Castelnuovo Magra, Sarzana, Santo Stefano di Magra, Bolano, Calice al Cornoviglio, Beverino, Riccò del Golfo, Follo, La Spezia, Vezzano Ligure, Arcola, Lerici, Ameglia.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Colli di Luni

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Colli di Luni prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Colli di Luni non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il vino DOC Colli di Luni con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
  • Nella designazione dei Vini DOC Colli di Luni può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Colli di Luni è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Colli di Luni

Con l’utilizzo della DOC Colli di Luni i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Colli di Luni

Lasagne verdi al sugo di salsiccia, coniglio arrosto, manzo alla genovese e spezzatino con zucchine e patate.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Colli di Luni

La storia della zona di produzione del Vino Doc Colli di Luni è documentata dall'epoca dell'Impero Romano: qui sorge Luni, fiorente Porto Romano i cui resti costituiscono oggi una vasta zona archeologica di notevole interesse storico e culturale. Plinio il Vecchio, che morì nell'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., ha lasciato scritto: Il vino di Luni ha la palma fra quelli dell'Etruria (XVI, 6, 68).

Il commercio del vino in questa zona è certificato dai documenti relativi alla Colonia ed al Porto di Luni Antica Le coste miti, soleggiate e ventilate di produzione del vino dei colli di luni che si affacciano sul Mar Ligure e sul Mar Tirreno, rappresentano assieme alla Sardegna le terre di elezione del vitigno vermentino, il piu’ diffuso e rinomato nella zona.

Le origini di questo vitigno sono ancora oggi oggetto di dibattito tra gli ampelologi; quello che sembra certo e’ che le prime viti siano arrivate in Liguria passando per la Francia diffondendosi dalla Costa Azzura verso le coste occidentali della Liguria e poi via via attraverso tutta la regione fino a zone dell’alta Toscana e della Lunigiana.

La coltivazione della vite nella zona di Luni nei secoli è rimasta costantemente legata alla presenza del vitigno Vermentino ritenuto da sempre la varietà meglio adattabile in zona. La vocazione viticola ligure si consolida poi nel XVIII secolo e prosegue con un fiorente commercio locale soprattutto verso le città in rapido sviluppo.

Nel corso dell’800 i primi comizi agrari tenutisi in Liguria sottolineava l’opportunità di coltivare soprattutto il vermentino studiato a lungo da Giorgio Galesio (nella sua Pomona Italiana), da allora il vitigno si è diffuso soprattutto nelle caratteristiche “fasce” o sulle “terrazze” aperte sui suggestivi orizzonti marini e frutto del lavoro, dell’ingegno e della fatica dei viticoltori locali.

Lo sviluppo piu’ significativo della viticoltura nella zona si e’ avuto nell’ultimo trentennio con lo sviluppo di realtà imprenditoriali di livello condotte da giovani del luogo.

La base ampeolgrafica dei vigneti è caratteristica e riguarda vitigni presenti solo nel territorio delimitato come il già citato Vermntino e l’Albarola che ne evidenziano originalità e legame con la tradizione. Le forme di allevamento sono tradizionali e nel tempo non si sono mai discostate da quelle tradizionalmente utilizzate in passato.

Recentemente le tecniche enologiche, a vent’anni dal riconoscimento DOC nazionale, hanno portato gli operatori a selezionare maggiormente le caratteristiche peculiari che il fattore ambiente esalta e a migliorare in cantina un prodotto che, già dalla vigna e dalle caratteristiche delle uve, ha le note del territorio.

Il Vino DOC Colli di Luni ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 14 giugno 1989.

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvata con D.P.R. 05.12.1990, G.U. 59 del 11.03.1991
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Colli dell'Etruria Centrale D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Colli dell'Etruria Centrale” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Rosato
  3. Bianco
  4. Novello
  5. Vin Santo
  6. Vin Santo Riserva
  7. Vin Santo Occhio di Pernice
  8. Vin Santo Occhio di Pernice Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

 

  • Colli dell'Etruria Centrale Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca nera è ammessa nella misura massima del 15%.
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino anche con riflessi verdognoli, odore delicato e fruttato e sapore da secco ad abboccato, sapido, vivace, fresco, armonico.

  • Colli dell'Etruria Centrale Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 25%.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, brillante, vivace, anche di media intensità, odore dal vinoso al fruttato, fragrante, fresco, delicato e sapore da secco ad abboccato, vivace, armonico.

  • Colli dell'Etruria Centrale Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 25%.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato fragrante, fresco e sapore da secco ad abboccato, fresco, vivace, sapido.

  • Colli dell'Etruria Centrale Rosso Novello (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 15%.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso cerasuolo talvolta tendente al violaceo, vivace, odore fruttato, fresco e sapore fresco, brioso, armonico.

  • Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigno Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca bianca è ammessa nella misura massima del 15%.
  • => 15,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal colore dal giallo paglierino dorato all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore da secco a dolce, armonico, vellutato, con più pronunciata rotondità per il tipo dolce.

  • Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo Riserva (Vino Bianco Vin Santo Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigno Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana. La presenza di Vitigni a bacca nera è ammessa nella misura massima del 15%.
  • => 15,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo Invecchiato dal colore variabile dal colore dal giallo paglierino dorato all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore da secco a dolce, armonico, vellutato, con più pronunciata rotondità per il tipo dolce.

  • Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo Occhio di Pernice (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore variabile da rosa più o meno intenso ad ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore da secco a dolce, morbido, vellutato, rotondo.

  • Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo Occhio di Pernice Riserva (Vino Rosato Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Invecchiato dal colore variabile da rosa più o meno intenso ad ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore da secco a dolce, morbido, vellutato, rotondo.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale si estende sulle colline dell'Appennino toscano, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale è localizzata in:

  • provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Arezzo, Bucine, Capolona, Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Civitella in Val di Chiana, Foiano della Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di Sco, Subbiano e Terranuova Bracciolini.
  • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Gambassi Terme, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Londa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Signa, Tavarnelle Val di Pesa e Vinci.
  • provincia di Pisa e comprende il territorio dei comuni di Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia, Laiatico, Lari, Lorenzana, Montopoli Valdarno, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Luce e Terricciola.
  • provincia di Pistoia e comprende il territorio dei comuni di Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Pistoia, Quarrata e Serravalle Pistoiese.
  • provincia di Prato e comprende il territorio dei comuni di Carmignano, Montemurlo e Poggio a Caiano.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Asciano, Casole d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chianciano, Chiusi, Colle Val d'Elsa, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monteroni Val d'Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, Radicondoli, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena e Trequanda.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Colli dell'Etruria Centrale non dovrà essere superiore al 70%, al 65% per le tipologie di Vino Rosso e Rosato, e al 35% per le tipologie di Vino Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 26%.
  • Il vino DOC Colli dell'Etruria Centrale Vin Santo e Vin Santo Occhio di Pernice devono essere sottoposti ad invecchiamento in recipienti di legno (caratelli) di capacità non superiore ai cinque ettolitri per circa 36 mesi e, comunque, immesso sul mercato non prima del 1° ottobre del terzo anno (quanto anno per la tipologia Riserva) successivo alla vendemmia.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

Con l’utilizzo della DOC Colli dell'Etruria Centrale i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

Crostini alla toscana, al lardo di Colonnata, alla caciotta toscana, alla pappa al pomodoro, alla zuppa di lenticchie e alla carne bianca.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale

Di fondamentale importanza sono i fattori umani legati al territorio di produzione, che per consolidata tradizione, hanno contribuito ad ottenere i vini a denominazione di origine controllata «Colli dell’Etruria Centrale». Anche se molti storici concordano sul fatto che furono gli etruschi ad introdurre la viticoltura nel territorio dei «Colli dell’Etruria Centrale», il ritrovamento di alcune viti fossili risalenti a decine di milioni di anni fa, induce a pensare un’origine ancora più antica per una delle più rinomate colture della regione.

Nel corso dei secoli, quindi, la viticoltura ha mantenuto il ruolo della coltura principale e di riferimento del territorio, attorno a cui sono ruotati gli altri settori produttivi agricoli, fino all’inizio degli anni settanta, con il passaggio dalla conduzione associata “mezzadrile”, a quella del cosiddetto “conto diretto”. Questo passaggio epocale, ha visto la migrazione di forza lavoro dal settore primario verso attività extragricole come edilizia ed industria con il conseguente abbandono delle campagne dovuto alla l’urbanizzazione delle popolazioni. Ciò forzatamente ha portato alla riformulazione di un nuovo sistema di conduzione, del cosiddetto “conto diretto”, che drasticamente impose di trasformare le vecchie superfici vitate, spesso nella forma della coltura promiscua - viti maritate a sostegno vivo -, in nuovi vigneti specializzati moderni e facilmente meccanizzabili, grazie anche al supporto economico dei vari programmi F.E.O.G.A.

Nel 1990, nella logica di un’attiva difesa dei vini italiani di qualità, venne approvato il disciplinare, definendo così il territorio di produzione dei vini a denominazione di origine controllata «Colli dell’Etruria Centrale», così come confermato nell’attuale delimitazione, ricadente in parte dei territori delle provincie di Arezzo, Firenze, Pistoia, Pisa, Prato e Siena. Grazie al lavoro sapiente dei produttori vitivinicoli ed all’attivismo dell’industria di settore, si sono create le condizioni affinché i vini a denominazione di origine controllata «Colli dell’Etruria Centrale» ottenessero una certa diffusione ed apprezzamenti sui mercati.

Il Vino DOC Colli dell'Etruria Centrale ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 5 dicembre 1990.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
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