Assovini
Varietà: 340 SANTA MARIA - Data di ammissione al Registro: 1/03/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 86 - 14/04/1999
Il vitigno Santa Maria, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Emilia-Romagna.
Il Santa Maria è un vitigno presente nella Sottozona Vin Santo di Vigoleno del Vino DOC Colli Piacentini DOC, di cui è il componente principale assieme all'altrettanto poco conosciuto vitigno Melara. Il vitigno Santa Maria è iscritto al Registro nazionale varietà di vite da vino dal 1999, ed è varietà autorizzata per l'Emilia-Romagna.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia. piccola, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: piccolo, cilindrico o tronco-conico, corto, mediamente compatto
- Acino: medio
- Buccia: di colore verde-giallo, polpa consistente e sapore neutro
- Denominazioni vinificate in Emilia Romagna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Santa si produce un ottimo Colli Piacentini Vin Santo Sottozona di Vigoleno, uno tra i più apprezzati vini dolci emiliani. Il vino presenta un colore tra il dorato e l'ambrato piu’ o meno intenso; odore intenso, gradevole, fine, delicato, caratteristico, dal sapore piacevolmente dolce di uve appassite, armonico, pieno, corposo, vellutato.
Varietà: 204 RABOSO VERONESE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Raboso Veronese, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto.
Il Raboso Veronese è un vitigno il cui nome potrebbe far pensare a una provenienza dalla provincia di Verona, in realtà non si possiedono testimonianze in tal senso, nè tanto meno su una presenza del vitigno, recente o passata, in questa area. La voce più curiosa in materia lo vorrebbe diffuso per opera di tale signor Veronesi, da cui il nome. Non si hanno notizie certe neppure sull'epoca di introduzione in Veneto, anche se è ben presente in provincia di Treviso fin dall'inizio dell'Ottocento.
La mappa della sua diffusione è abbastanza sovrapponibile a quella del Raboso Piave, ache se a differenza di questo è presente anche nelle province di Vicenza, Rovigo, Ferrara e Ravenna. La zona d'elezione resta comunque la pianura circostante il corso del fiume Piave, dove sta lentamente ma inesorabilmente sostituendo il Roboso Piave grazie alla maggiore delicatezza delle sensazioni gustative.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, penta o eptalobata
- Grappolo: grande, cilindrico, allungato, alato, compatto
- Acino: medio, sferoidale, a volte un po' allungato
- Buccia: pruinosa, spessa, consistente, blu-nera
- Denominazioni vinificate in Emilia Romagna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Raboso Veronese si ottiene un vino dal colore rubino intenso, con profumi vinosi che lentamente lasciano spazio a fresche note fruttate di lampone e marasca, sapore fresco, abbastanza tannico, di corpo, abbastanza equilibrato, persistente.
Varietà: 300 PIGNOLETTO - Data di ammissione al Registro: 18/09/1978 - Gazzetta ufficiale: G.U. 292 - 18/10/1978.
Il vitigno Pignoletto (o Grechetto Gentile), a bacca bianca, viene coltivato nella regione Emilia-Romagna.
Il Pignoletto è un vitigno le cui origini risalgono nell'Ottocento e provengono dall'area a nord-ovest di Bologna. Viene coltivato da oltre un secolo sui colli vicino a Bologna ma, prima del riconoscimento ottenuto con D.M. del 18/08/1978, fu oggetto di malintesi fra vivaisti e viticoltori, che a volte lo hanno confuso con il Pinot Bianco o il Riesling Italico.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-piccola, pentagonale, trilobata
- Grappolo: piccolo, cilindrico o conico, allungato, qualche volta alato, compatto o mediamente compatto
- Acino: piccolo, elissoidale
- Buccia: poco pruinosa, sottile e consistente, di colore verde ambrato
- Denominazioni vinificate in Emilia Romagna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Pignoletto, maggiormente vinificato nella versione frizzante, si ottiene un vino con un bouquet di aromi freschi di frutta e fiori e un gusto fragrante. Le qualità più importanti si manifestano con le versioni ferme le quali danno un vino dal colore giallo paglierino, profumo intenso e fruttato con sentori di pera, ananas, iris, generalmente su fondo di nocciola tostata, morbido, sapido, persistente con finale ammandorlato.
Varietà: 394 PERLA DEI VIVI - Data di ammissione al Registro: 9/01/2007 - Gazzetta ufficiale: G.U. 38 - 15/02/2007
Il vitigno Perla dei vivi, a bacca nera, viene coltivato nella regione Emilia-Romagna.
Il Perla dei vivi è un vitigno di cui si ignora l'origine. E' coltivato in un solo vigneto in provincia di Reggio Emilia, ma nonostante questo è stato iscritto dal 2007 nel Registro Nazionale Varietà di Vite, ed è citato nel disciplinare della DOC Colli di Scandiano e di Canossa. Dalle analisi del DNA si è visto che è geneticamente poco imparentato col gruppo dei lambruschi, di cui però viene generalmente ritenuto una varietà. Dalle caratteristiche rilevate questo vitigno risulta essere adatto alla realizzazione di un vino fermo (molto strutturato e con estratto secco buono).
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: di taglia media, pentagonale e pentalobata, nonostante i lobi inferiori risultino poco evidenti;
- Grappolo: si presenta di taglia e lunghezza medi, con una forma piramidale alata, spargolo; il numero delle bacche è basso; peduncolo corto, leggermente lignificato, sottile.
- Acino: corto, di media grossezza, di forma arrotondata, regolare (peso medio di 1,58 grammi); sezione trasversale circolare;
- buccia: consistente, pruinosa, colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Emilia Romagna
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Perla dei vivi di ottiene un vino dal colore rosso rubino, odore gradevole, caratteristico, dal floreale al fruttato e sapore dal secco al dolce, fresco, gradevole.