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TORGIANO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 20.03.1968, G.U. 132 del 25.05.1968
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 44 del 21.02.2023 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Torgiano D.O.C.

I vini a denominazione di origine controllata “Torgiano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti categorie:

  1. Bianco di Torgiano
  2. Rosso di Torgiano
  3. Rosato di Torgiano
  4. Merlot di Torgiano
  5. Chardonnay di Torgiano
  6. Pinot Grigio di Torgiano
  7. Riesling Italico di Torgiano
  8. Cabernet Sauvignon di Torgiano
  9. Pinot Nero di Torgiano
  10. Spumante di Torgiano
  11. Spumante Rosè di Torgiano
  12. Vendemmia Tardiva di Torgiano
  13. Vin Santo di Torgiano

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Torgiano

 

  • Bianco di Torgiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • >< 50-70% Vitigno Trebbiano Toscano
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore vinoso, floreale, gradevole e Sapore asciutto leggermente fruttato, piacevolmente acidulo.

  • Chardonnay di Torgiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Chardonay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, odore caratteristico, intenso, gradevole e Sapore asciutto, fruttato, leggermente acidulo.

  • Pinot Grigio di Torgiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot Grigio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore delicato, fine, fruttato e Sapore asciutto, fruttato, fragrante e gustoso.

  • Riesling Italico di Torgiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Riesling Italico
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore delicato e Sapore gradevolmente acidulo, fruttato.

  • Torgiano Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Pas-dosè /Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 70% Vitigno Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot Nero, Vermentino, Grechetto, da soli o congiuntamente.
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore giallo paglierino più o meno intenso, Odore fruttato, fine e Sapore da dosaggio zero a extra dry, armonico con vago sentore di mela e biancospino.

  • Torgiano Spumante Rosè (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Spumante Pas-dosè /Brut-nature /Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • =< 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca e nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla Spuma fine e persistente, Colore rosato più o meno intenso, Odore fruttato, fine e Sapore da dosaggio zero a extra dry, armonico con vago sentore di mela e biancospino.

  • Torgiano Vendemmia Tardiva (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
  • Versioni: Amabile
  • => 50% Vitigno Chardonnay
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 14% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vendemmia Tardiva dal Colore giallo paglierino intenso fino all’ambrato, Odore delicato, intenso, talvolta aromatico e Sapore armonico, vellutato e amabile.

  • Torgiano Vin Santo (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Dolce
  • >< 20-70% Vitigno Trebbiano Toscano
  • =< 10% Sangiovese
  • =< 80% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal Colore giallo dorato, talvolta ambrato intenso e talvolta con tonalità ramate, Odore intenso, etereo caratteristico e Sapore morbido, armonico di buona alcolicità.

  • Rosso di Torgiano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino, Odore vinoso, delicato e Sapore asciutto, armonico, di giusto corpo.

  • Rosato di Torgiano (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal Colore rosa salmone tenue, odore fruttato e Sapore asciutto, fresco, vivace.

  • Pinot Nero di Torgiano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot Nero
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso granato tendente al porpora, Odore pieno, persistente, tipico del vitigno e Sapore asciutto, di corpo.

  • Merlot di Torgiano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso rubino con riflessi violacei, Odore vinoso tipico del vitigno e Sapore morbido, aromatico.

  • Cabernet Sauvignon di Torgiano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Cabernet Sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal Colore rosso granato, Odore intenso, persistente, tipico del vitigno e Sapore asciutto con retrogusto caratteristico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Torgiano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Torgiano si estende sulle colline dell'Umbria Centrale, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Torgiano è localizzata in:

  • provincia di Perugia e comprende il territorio del comune di Torgiano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Torgiano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Torgiano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Torgiano non dovrà essere superiore al 70% e al 45% per la tipologia di Vin Santo; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Torgiano Vendemmia Tardiva devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta o in ambienti idonei, fino a raggiungere un grado alcolometrico di almeno 14°. La vinificazione del Vin santo deve avvenire in idonei recipienti di legno di capacità non superiore a lt 400, cui segue l'invecchiamento per almeno mesi 36 di cui almeno 24 mesi in legno.
  • Il Vino DOC Rosato di Torgiano deve essere ottenuto mediante vinificazione in bianco delle uve a bacca nera con eventuale macerazione per l'assunzione del colore.
  • Il Vino DOC Torgiano Spumante deve essere ottenuto mediante rifermentazione in bottiglia (Metodo Classico), con durata di almeno 24 mesi di permanenza dei lieviti sulle fecce.
  • Nella designazione dei Vini DOC Torgiano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Torgiano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione della tipologia di Vino Spumante. 

4. Produttori di Vino DOC Torgiano

Con l’utilizzo della DOC Torgiano i Produttori Vinicoli Umbri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Torgiano

Preparazioni di carni bianche salsate, carni rosse alla griglia e al forno aromatizzate con erbe, selvaggina da penna e formaggi erborinati.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Torgiano

Recenti scavi archeologici di una villa rustica romana alle porte di Torgiano, hanno riportato alla luce un’ingente quantità di resti d’anfore vinarie; il ritrovamento convalida la presenza di un’estesa viticoltura, preannunciata da numerosi altri simili reperti affiorati nel tempo. Studi in corso localizzano qui il percorso dell’Amerina.

Torgiano è un castrum che deve la sua riedificazione su rovine romane alla posizione strategica e alla garanzia di approvvigionamento dei mercati perugini, offerta dalla fertilità dei terreni di pianura e dalla vocazione vitivinicola e olivicola dei rilievi che la collegano alla coeva Castel Grifone, oggi Brufa. Insediamento romano in rovina, Torgiano è riedificato come castrum del sistema difensivo perugino; la delibera è presa dal Comune di Perugia nel 1276 in rispondenza agli obbiettivi militari ed economici offerti da ubicazione e ambiente. Considerato che ai piedi del rilievo su cui poggia – distante brevi miglia da Perugia, in direzione Roma – confluiscono Chiascio Tevere e le vallate percorse dai due fiumi, il castrum ha il valore di un avamposto innestato su nodo viario romano e altomedievale.

I terreni pianeggianti sono ottimi per cereali, ortaggi, frutta, piante da fibre tessili. I ricchi depositi di limo, la terra fresca per l’argilla, l’altitudine media di 300 - 400 m s.l.m., l’esposizione soleggiata della dorsale che collega Torgiano a Brufa – il medievale Castel Grifone, coevo castello di poggio – rendono l'area collinare ambiente ideale per l'allevamento di viti e olivi.

Numerosi rogiti notarili confermano il rapido susseguirsi di opere di dissodamento e di miglioramento fondiario realizzate sotto l’influenza della colonizzazione benedettina, presente in loco anche con il lascito di Santa Maria in Bucarelli, del 1338. Sono le opere che avviano una produzione viticola presto tutelata dagli Statuti Comunali di Perugia, più tardi da quelli di Torgiano. Una maggiore attenzione alla toponomastica invita a soffermarsi su due tra le possibili etimologie del toponimo Torgiano delle quali una deriverebbe da “turris amnes”, cioè “terra dei fiumi”, la seconda, certamente più attendibile, dal nome “Tursius”, membro di un’importante famiglia senatoriale che nel IV secolo d.C. dominò la zona.

Un’ulteriore ipotesi è stata formulata intorno a Tursa, una divinità umbra battagliera e minacciosa, posta a tutela dei confini territoriali (Marina Bon Valsassina). Frammenti di mosaici, resti di edicole, strutture edilizie, fornaci, cisterne, canalizzazioni anfore vinarie e toponimastica, testimoniano la presenza di insediamenti e villae rusticae e attestano la locale consuetudine alla viticoltura in età romana. Ne è conferma l’alto numero di resti di anfore vinarie affiorate alla luce durante il recente scavo della già citata villa rustica del II sec. a.C., alle porte di Torgiano.

È da considerare che il letto del Tevere era allora prossimo al luogo e che nelle “Epistulae” Plinio il Giovane lo considera abituale via fluviale per il trasporto a Roma di prodotti dalla sua tenuta di Tifernum Tiberinum (Città di Castello). Reperti e ricerche in corso sulla viabilità romana localizzano nel territorio circostante Torgiano il percorso della via Amerina precedente all’attraversamento del Tevere.

Dopo lunghi secoli di alterne vicende storiche, all’affermarsi della nuova viticoltura mondiale, Torgiano si è allineata con le zone vitivinicole italiane più note ricevendo per prima in Umbria il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 20 marzo 1968.


TODI DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 31.05.2010, G.U. 137 del 15.06.2010
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 30.11.2011 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Todi D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Todi” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Rosso, anche nel tipo Superiore
  3. Grechetto, anche nei tipi Superiore e Passito
  4. Sangiovese, anche nel tipo Superiore
  5. Merlot, anche nel tipo superiore

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Todi

 

  • Todi Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 50% Vitigno Grechetto
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, delicato, fruttato e sapore dal secco all’abboccato, fresco, armonico, talvolta vivace.

  • Todi Grechetto (o Grechetto di Todi) (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Grechetto
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore leggermente vinoso, delicato e sapore dal secco all’abboccato, vellutato, pieno, retrogusto lievemente amarognolo, fruttato, caratteristico.

  • Todi Grechetto (o Grechetto di Todi) Superiore (Vino Bianco Superiore)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Grechetto
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, odore leggermente vinoso, delicato e sapore dal secco all’abboccato, vellutato, pieno, retrogusto lievemente amarognolo, fruttato, caratteristico.

  • Todi Grechetto (o Grechetto di Todi) Passito (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 85% Vitigno Grechetto
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato, tendente all’ambrato, odore intenso, caratteristico e sapore dall’amabile al dolce, gradevole, caratteristico.

  • Todi Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, vivace, più o meno intenso, odore vinoso, gradevolmente fruttato e sapore asciutto, di buon corpo, leggermente tannico.

  • Todi Rosso Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino, vivace, più o meno intenso, odore vinoso, gradevolmente fruttato e sapore asciutto, di buon corpo, leggermente tannico.

  • Todi Sangiovese (o Sangiovese di Todi) (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei se giovane, tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, fruttato, caratteristico e sapore asciutto, armonico, caratteristico.

  • Todi Sangiovese (o Sangiovese di Todi) Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino con riflessi violacei se giovane, tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, fruttato, caratteristico e sapore asciutto, armonico, caratteristico.

  • Todi Merlot (o Merlot di Todi) (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei se giovane, tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore secco, pieno, armonico.

  • Todi Merlot (o Merlot di Todi) Superiore (Vino Rosso Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino con riflessi violacei se giovane, tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore secco, pieno, armonico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Todi

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Todi si estende sulle colline dell'Umbria centrale, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Todi è localizzata in:

  • provincia di Perugia e comprende il territorio dei comuni di Todi, Massa Martana, Monte Castello Vibio, e Collazzone.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Todi

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Todi prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Todi non dovrà essere superiore al 70% e al 40% per le tipologie di vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Todi Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta o in ambienti dotati di impianti di condizionamento.
  • Il vino DOC Todi Rosso Superiore deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento di 12 mesi a partire dal 1° novembre dell’anno di vendemmia.
  • I vini DOC Todi Sangiovese e Todi Merlot devono essere sottoposti ad un periodo di invecchiamento di 12 mesi a partire dal 1° novembre dell’anno di vendemmia. Le tipologie di tali vini designate con menzione “Superiore” devono essere sottoposte ad un ulteriore periodo di maturazione di 6 mesi.
  • Il vino DOC Todi Grechetto superiore deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione di 5 mesi a partire dal 1° novembre dell’anno di vendemmia.
  • Nella designazione dei Vini DOC Todi può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Todi è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Todi

Con l’utilizzo della DOC Todi i Produttori Vinicoli Umbri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.attutto un’ottima struttura che contribuisce al loro equilibrio gustativo e ad evidenziare una buona longevità del prodotto.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Todi

Pietanze a base di cacciagione e selvaggina.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Todi

Il nome Grechetto sembrerebbe collegare in modo inequivocabile l’origine di questo uvaggio con la Grecia, apparentandola alla grande famiglia delle cosiddette uve greche, introdotte dagli ellenici in tempi passati. In realtà il Grechetto non sembra avere alcun legame con le uve greche, il nome potrebbe essere stato introdotto nel medioevo semplicemente per comunicare che i vini prodotti con questa uva avevano aromi e sapori simili a quelli provenienti dalle aree orientali del Mediterraneo.

Il legame con le uve greche sarebbe stato smentito da alcune ricerche genetiche che avrebbero rilevato che il Grechetto conosciuto in Umbria è geneticamente simile al Pignoletto diffuso in Emilia Romagna e alla Ribolla Riminese.

Nel 1825 l’Acerbi descrisse un’uva “Greca” con fioccine verde-giallastro e con il punto pistillifero marcato, che fa pensare al Grechetto G5. Il Molon, nel 1906, descrisse brevemente il Grechetto insieme ad altre varietà che portano il nome di “Greco”. Il Pasqualoni nel 1954 così menzionò il Grechetto biotipo di Todi: “vitigno ben conosciuto in tutta l’Umbria, vigoroso, di grande espansione, dal grappolo piuttosto piccolo, di produttività media e qualità fine”. Il Baldeschi nel 1983 scriveva a proposito del vino prodotto in Umbria dal “Greco Bianco”…… si ottengono mosti migliori per elevato grado gleucometrico e per più moderata acidità; riesce un vino limpido, un tantino verdognolo, abbastanza armonico e con delicato aroma di frutta, che ricorda la pera….”.

Il Vino DOC Todi ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 31 maggio 2010.

SPOLETO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 27.06.2011, G.U. 161 del 13.07.2011
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 02.02.2015, G.U. 37 del 14.02.2015

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Spoleto D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Spoleto” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Trebbiano Spoletino
  3. Trebbiano Spoletino Passito
  4. Trebbiano Spoletino Superiore
  5. Trebbiano Spoletino Spumante

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Spoleto

 

  • Spoleto Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 50% Vitigno Trebbiano Spoletino
  • =< 50% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, talvolta acidulo.

  • Spoleto Trebbiano Spoletino (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Trebbiano Spoletino
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, fresco, talvolta acidulo.

  • Spoleto Trebbiano Spoletino Superiore (Vino Bianco Superiore)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Trebbiano Spoletino
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, fresco, talvolta acidulo.

  • Spoleto Trebbiano Spoletino Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Brut
  • => 85% Vitigno Trebbiano Spoletino
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdognoli, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, fresco, talvolta acidulo.

  • Spoleto Trebbiano Spoletino Passito (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Dolce
  • => 85% Vitigno Trebbiano Spoletino
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato tendente all’ambrato, odore intenso, etereo, con sentori di frutta matura e sapore ampio e vellutato.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Spoleto

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Spoleto si estende sulle colline centrali umbre e sul territorio pianeggiante, attraversato dal fiume Clitunno, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Spoleto è localizzata in:

  • provincia di Perugia e comprende il territorio dei comuni di Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Foligno, Montefalco, Spoleto e Trevi.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Spoleto

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Spoleto prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Spoleto non dovrà essere superiore al 70% e al 40 per la tipologia di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • La tipologia spumante appartenente alla categoria “Vino Spumante di Qualità” può essere spumantizzato con metodo Charmat o Classico, ovvero con rifermentazione in autoclave o in bottiglia.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Spoleto Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale.
  • Il vino DOC Spoleto con menzione Superiore deve essere sottoposto ad affinamento in bottiglia per almeno 3 mesi.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Spoleto è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione della tipologia di Vino Trebbiano Spoletino Spumante.

4. Produttori di Vino DOC Spoleto

Con l’utilizzo della DOC Spoleto i Produttori Vinicoli Umbri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Spoleto

Aperitivi, pietanze a base di carni bianche come pollo e coniglio, e pesce.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Spoleto

La vocazione vitivinicola di Spoleto viene da lontano e la viticoltura, pur tra gli alti e bassi che contraddistinguono l'uso agricolo dei suoli, ha accompagnato da sempre la presenza e le attività degli uomini nella valle spoletana. Se Plinio il Vecchio e Columella segnalano diversi ceppi di viti umbre (l'Hirtiola, la Babanica, la Palmensis), è Marziale, nel primo secolo dopo Cristo, a citare per la prima volta il vino di Spoleto e a paragonarlo al Falerno.

Nel II secolo dopo Cristo anche l'erudito greco Ateneo, informandoci che i vini dell'Italia meridionale e centrale erano ben conosciuti e distinti, esalta l'annoso vino di Spoleto, soave, di color simile all'oro.

Nelle epoche successive, la coltivazione e il commercio del vino nella valle di Spoleto, come nelle altre realtà comunali che oggi sono interessate ad acquisire la denominazione di origine controllata «Spoleto», ha sempre avuto una importanza notevole nell'economia locale.

Nel XIX secolo il vitigno viene così descritto: il Trebbiano chiamato nelle altre plaghe dell’Umbria lo Spoletino, è il vitigno più coltivato nella pianura spoletana e il preferito dagli agricoltori per le sue buone qualità. Il fatto che venisse denominato Spoletino dimostra che già tra l’Ottocento e il Novecento era presente una tradizione autoctona del vitigno e che questa fosse riconosciuta dall’esterno in quanto vitigno robustissimo e resistentissimo alle malattie crittogamiche, in specie alla peronospora; ama terreni di piano, profondi, fertili, freschi, ma produce bene anche in collina.

I suoi tralci sono di mediocre grossezza ad interno di lunghi, le foglie piuttosto piccole. I grappoli hanno una forma caratteristica, cilindrica, con ingrossamento alle due estremità; sono piccoli, con acini discretamente serrati a buccia durissima; se maturati bene assumono un bellissimo color d’oro; ma la maturazione si compie molto tardivamente, alla fine di settembre. La pianta preferisce la potatura lunga e vuole molto sfogo nei tralci; si adatta bene alla formazione delle tese che sono quei tralci lunghi che collegano un albero con un altro.

Il Vino DOC Spoleto ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 27 giugno 2011.

ROSSO ORVIETANO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 31.08.1998, G.U. 208 del 07.09.1998
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n. 62 del 14.03.2023  

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Rosso Orvietano (o Orvietano Rosso) D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Rosso Orvietano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso
  2. Aleatico
  3. Cabernet
  4. Cabernet Franc
  5. Cabernet Sauvignon
  6. Canaiolo
  7. Ciliegiolo
  8. Merlot
  9. Pinot Nero
  10. Sangiovese

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Rosso Orvietano

  • Rosso Orvietano (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigni Aleatico, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Canaiolo R., Ciliegiolo, Merlot, Montepulciano, Pinot Nero, Sangiovese, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino vivace, intenso, talvolta con riflessi violacei, odore vinoso intenso, talvolta erbaceo e sapore morbido, elegante, vellutato.

  • Rosso Orvietano Aleatico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile /Dolce
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso granato con tonalità violacee, odore finemente aromatico, caratteristico e sapore tipico, morbido, vellutato, talvolta amabile o dolce.

  • Rosso Orvietano Cabernet Franc  (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Cabernet franc 
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso con lievi riflessi violacei, tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, persistente, caratteristico e sapore asciutto, con retrogusto caratteristico, delicatamente erbaceo.

  • Rosso Orvietano Cabernet Sauvignon (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Cabernet sauvignon
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso con lievi riflessi violacei, tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, persistente, caratteristico e sapore asciutto, con retrogusto caratteristico, delicatamente erbaceo.

  • Rosso Orvietano Canaiolo (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Canaiolo nero
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore delicato, caratteristico e sapore vellutato con bouquet tipico.

  • Rosso Orvietano Ciliegiolo (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Ciliegiolo
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore vinoso, delicato e sapore fruttato, con retrogusto caratteristico.

  • Rosso Orvietano Merlot (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violacei, talvolta tendenti al rosso mattone con l’invecchiamento, odore vinoso, gradevole e sapore pieno, morbido, armonico.

  • Rosso Orvietano Pinot Nero (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pinot nero
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, persistente, caratteristico e sapore asciutto, di corpo, caratteristico, armonico.

  • Rosso Orvietano Sangiovese (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Umbria.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, armonico, gradevolmente tannico se giovane, piacevolmente amarognolo, fruttato, caratteristico. 

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Rosso Orvietano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Rosso Orvietano si estende sulle colline a sud-ovest dell'Umbria fino al confine dell'Alto Lazio, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Rosso Orvietano è localizzata in:

  • provincia di Terni e comprende il territorio dei comuni di Allerona, Alviano, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Guardea, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Porano e S. Venanzo.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Rosso Orvietano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Rosso Orvietano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Rosso Orvietano non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Nella designazione dei Vini DOC Rosso Orvietano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Rosso Orvietano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Rosso Orvietano

Con l’utilizzo della DOC Rosso Orvietano i Produttori Vinicoli Umbri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Rosso Orvietano

L'Orvietano Rosso si accompagna a preparazioni di carni e può essere consumato fino a 4 anni dalla vendemmia.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Rosso Orvietano

Per la città di Orvieto il vino è un’importante risorsa, una peculiarità distintiva che si protrae ininterrottamente nei secoli e a testimoniarlo sono l’archeologia, l’arte, la storia, l’artigianato e la letteratura, tanto che la produzione dell’Orvieto di qualità è stata apprezzata e celebrata nel tempo da poeti, papi, artisti e viaggiatori.

Ma prima ancora delle parole, il ruolo fondamentale del vino nella vita quotidiana e nei riti culturali di Orvieto è attestato negli importanti dipinti delle tombe etrusche del territorio (seconda metà del IV sec. a.C.) e nella ricca varietà di ceramiche etrusche e greche destinate alla conservazione, alla mescita e alla degustazione della celebre bevanda.

Gli affreschi della tomba Golini I, conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, riproducono le fasi preparatorie del banchetto etrusco dove la macellazione delle carni e l’accurata sistemazione delle bevande nei recipienti e dei cibi sulle mense da parte dei servi – tra la frutta si individua facilmente anche un grappolo d’uva - affiancano il banchetto vero e proprio.

Il Vino DOC Rosso Orvietano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 31 agosto 1998.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
  • Email: info@assovini.it

 

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