Varietà: 043 CABERNET SAUVIGNON - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Cabernet Sauvignon, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Di origine Bordolese, nelle zone del Mèdoc e delle Graves, è senz'altro la varietà più rinomata al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità. Viene spesso usato in assemblaggio con Cabernet franc e Merlot, uvaggio che ha preso il nome di bordolese, dove è stato introdotto. In Italia ne esistono molte versioni, sia in purezza che con altri vitigni rossi.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: di media grandezza, pentagonale, quinquelobata con seni chiusi a bordi sovrapposti, quasi glabra.
- Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, spesso con un'ala evidente, mediamente compatto
- Acino: medio, sferoidale
- Buccia: di colore blu-violaceo, consistente, polpa un po' carnosa e di sapore leggermente erbaceo.
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- In Valle d'Aosta il Vitigno Cabernet Sauvignon viene coltivato ma non utilizzato per la produzione di vini a denominazione di origine.
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il Vitigno Cabernet Sauvignon è in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento; grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.
Varietà: 298 CHARDONNAY - Data di ammissione al Registro: 24/10/1978 - Gazzetta ufficiale: G.U. 323 - 18/11/1978
Il vitigno Chardonnay, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d'Aosta, Veneto.
Le sue origini secondo molti non sono mai state chiare, secondo alcuni studiosi ha origini mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno illiro, ovvero proveniente da quella zona che oggi corrisponde a Slovenia, Croazia, Bosnia, Montenegro e Albania. Le ipotesi più accreditate reclamano un vitigno originario dell'omonimo comune francese di Chardonnay, in Borgogna.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, intera, ondulata e liscia.
- Grappolo: medio-piccolo, compatto a forma cilindrico-conica, con a volte due ali poco pronunciate.
- Acino: piccolo, sferoide
- Buccia: sottile e pruinosa, di colore verde-giallo.
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con elevata gradazione alcolica e buona acidità. Alla vista il vino presenta un colore giallo paglierino non particolarmente carico; all'olfatto è caratteristico, delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas e banana in particolare), e al palato esprime piacevole freschezza e sapidità. Sentori di frutta secca indicheranno il percorso evolutivo del vino, che potrà offrire sensazioni gusto-olfattive più armoniche.
Varietà: 350 DIOLINOR - Data di ammissione al Registro: 11/10/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 73 - 28/03/2000
Il vitigno Diolinoir, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta.
Il Diolinoir è un vitigno creato attorno al 1970 da André Jaquinet a Pully nel cantone Svizzero di Losanna, incrociando il Rouge de Doilly (noto anche come Robin noir) con il Pinot Nero, allo scopo di ottenere un vino di struttura ed intensa colorazione, atto a migliorare gli uvaggi neri dei vini svizzeri.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: piccola, pentagonale, tri o pentalobata
- Grappolo: medio, allungato, serrato
- Acino: piccolo, sferico
- Buccia: di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Nessuna. Il Vitigno Diolinor viene soltanto coltivato ma non impiegato per produrre Vini valdostani.
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Diolinoir dà un vino di colore rosso rubino intenso, corposo, ricco di tannini. Viene generalmente usato in uvaggio con altri vitigni.
Varietà: 089 FUMIN - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Fumin, a bacca nera, viene coltivato nella regione Valle d'Aosta.
Il Fumin è un vitigno autoctono valdostano le cui informazioni risalgono attorno al 1830. Il suo nome deriva dal profumo affumicato che caratterizza il vino che se ne ottiene. In precedenza il vitigno Fumin era utilizzato principalmente per dare colore e acidità ai vini meno strutturati, mentre ora viene anche vinificato in purezza con ottimi risultati. Nel passato i vigneti in Valle d’Aosta venivano generalmente impiantati con un assortimento di vitigni autoctoni caratterizzati per la loro predisposizione all'altitudine e il concetto di un vino proveniente da un’unica varietà era pressoché sconosciuto. Ancora oggi è piuttosto diffuso nei vecchi vigneti di Aymavilles, in associazione con il Petite Rouge.
Il Fumin è un poi vitigno molto sensibile alle variazioni del microclima, il che comporta che i siti delle vigne debbano venire selezionati con estrema cura per ottenere i risultati voluti.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, trilobata, pentagonale
- Grappolo: medio-picolo, piramidale, generalmente alato, mediamente compatto
- Acino: medio-piccolo, sferoidale
- Buccia: consistente, molto pruinosa, di colore blu-opaco
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Fumin si ottiene un vino di colore rosso rubino molto carico con sfumature violacee. Al naso è intenso, vinoso ed erbaceo, con note speziate di pepe nero. In bocca ricco e corposo, caldo, morbido, dal tannino fine ed elegante. Il Fumin è caratterizzato da una buona predisposizione all’affinamento in legno, pertanto i vini a base di Fumin preferibilemente non vanno bevuti giovani, necessitando di almeno due anni di maturazione.