Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 18.04.2011, G.U. 104 del 06.05.2011
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Terrazze dell'Imperiese I.G.T.
1. Tipologie e Uve del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
- Terrazze dell'Imperiese Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Pigato e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Pigato e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato e sapore fresco ed equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Pigato e Vermentino, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato, odore intenso e persistente, dal sapore equilibrato e persistente.
- Terrazze dell'Imperiese Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Rossese e Ormeasco, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato, odore delicato e sapore fresco, equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Rossese e Ormeasco, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato, odore delicato e sapore equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Rossese e Ormeasco, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosso rubino, odore delicato e sapore fresco, equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Rossese e Ormeasco, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino marcato, odore delicato e sapore fresco, equilibrato.
- Terrazze dell'Imperiese Rosso Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Secco
- => 40% Vitigni Rossese e Ormeasco, da soli o congiuntamente;
- =< 60% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Liguria.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso granato, odore intenso e sapore equilibrato e persistente.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese si estende nella parte occidentale della Liguria, su un territorio molto vasto con vigneti situati per la maggior parte in media e bassa collina, adeguatamente ventilati, luminosi e favorevoli all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese è localizzata in:
- provincia di Imperia e comprende l'intero territorio provinciale.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino IGT Terrazze dell'Imperiese non deve superare il 75% per tutte le tipologie, ad eccezione della tipologia di Vino Passito, la cui resa non deve superare il 50%.
4. Produttori di Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
Con l’utilizzo della IGT Terrazze dell'Imperiese i Produttori Vinicoli Liguri sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
Antipasti di mare, paste e risotti di pesce, minestre di verdure regionali.
6. Storia e Letteratura del Vino IGT Terrazze dell'Imperiese
Nella seconda metà del XIII secolo i vigneti, consociati spesso ai ficheti secondo il sistema dell’“aggrego”, costituiscono ormai l’elemento predominante del paesaggio agrario nelle valli intemelie tracciate dal corsi d’acqua Roia, Nervia e Verbone, nonché della bassa valle Argentina e del contado imperiese.
Giacomo Bracelli, alla metà del XV secolo, cita le vigne di Andora e Diano, e i celeberrimi nettari taggesi. L’annalista Agostino Giustiniani, circa un secolo più tardi, ricorda, oltre ai vini di Taggia, anche quelli di Triora, delle valli del Maro, ancora di Andora e Diano, nonchè della zona ingauna, fornendo una prima, completa geografia viticola della regione.
Unico nel suo genere, poi, è il paesaggio, come emerge degli scritti di Italo Calvino o di Francesco Biamonti, che in una sua puntuale descrizione delle fasce coltivate sembra quasi voler legittimare il nome dato a questa IGT: «Le terrazze della collina, anzi delle colline, non finivano mai di salire, ora più ampie ora più strette, a volte distese a golfo, a volte acuminate. È un’ascesa fatta di ulivi e vigne, mescolata a un cielo che è già di Provenza».
Nel periodo compreso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, proprio quando interi vigneti vengono distrutti dalla fillossera, l’azione meritoria degli enti pubblici e dei Consorzi agrari cooperativi determina un competente approccio all’enologia e la schedatura dei vitigni autoctoni migliori o di quelli più diffusi (Dolcetto o Ormeasco, Rossese a bacca nera, Vermentino, Pigato, Sangiovese, ecc.).
Dalle ceneri di questa fase ha saputo crescere e svilupparsi un’industria enologica moderna consentendo finalmente il successo di realtà locali legate all’impiego di poche e selezionate specie: il Rossese a Dolceacqua e nelle valli intemelie, il Dolcetto o Ormeasco a Pornassio e in alta valle Arroscia, il Vermentino e il Pigato nell’imperiese-dianese e nella medio-bassa valle Arroscia.
La ricerca storica, inoltre, ha consentito di disegnare i contorni precisi delle aree che da sempre la tradizione attesta come vocate, partendo, da ponente, dalle valli intemelie, toccando, nel nucleo geografico centrale, la Valle Argentina, per arrivare all’Imperiese, al “Comprensorio Dianese” e all’alta Valle Arroscia.
Nel XV secolo, le fonti fiscali, quali i registri della dogana di Ripa Romea e del vino forensis ad minutum, hanno permesso di mettere in luce l’importanza assunta dai vini dell’estremo Ponente ligure nell’ambito del grande mercato vitivinicolo di Roma. In special modo si è potuto dimostrare come questi rientrassero a pieno titolo tra i prodotti più richiesti e costosi fra quelli importati in città. Di particolare pregio il Moscatello di Taggia e il “Riviera”, definizione, quest’ultima, che oltre a differenziare dalle altre una realtà enologica locale di buon livello costituisce anche una vera e propria “denominazione di origine” ante litteram.