Varietà: 267 ALBAROSSA - Data di ammissione al Registro: 20/06/1977 - Gazzetta ufficiale: G.U. 303 - 7/11/1977
Il vitigno Albarossa, a bacca nera, viene coltivato nelle regioni Liguria e Piemonte.
Il vitigno Albarossa è stato ottenuto nel 1938 da Giovanni Dalmasso incrociando Nebbiolo e Barbera, nel tentativo di fondere in un'unica varietà le caratteristiche e le qualità dei due principali vitigni piemontesi. Il vitigno è conosciuto anche come Incrocio Dalmasso XV/31. In realtà, da indagini sul DNA effettuate qualche anno fa, è emerso che il vero “padre” dell’Albarossa non è il celebre e nobile Nebbiolo, ma il meno conosciuto Chatus (detto anche Nebbiolo di Dronero), vitigno autoctono alpino.
Dopo un lungo periodo di sperimentazioni, nel 2001 l’Albarossa è stata iscritta tra i vitigni idonei alla coltivazione nelle province di Asti, Alessandria e Cuneo, suscitando l’interesse di molti produttori, tra cui anche nomi molto famosi, per le sue qualità enologiche e la predisposizione all'affinamento in legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, pentalobata
- Grappolo: medio, piramidale, mediamente compatto, alato
- Acino: piccolo, elissoidale
- Buccia: pruinosa, sottile, consistente, di colore rosso-violetto
- Denominazioni vinificate in Liguria
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dall'Albarossa si ottiene un vino dal colore rosso rubino molto intenso con sfumature violacee. All'olfatto prevalgono le sensazioni fruttate (mora, fragola, prugna) e spesso emerge una delicata nota di foglia di tabacco e spezie. Il gusto è sostenuto, caldo, grazie all'elevato sentore di alcol e gricerina, piuttosto acido, di buona struttura e armonico.