Assovini
Varietà: 075 DOUX D'ENRY - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Doux d'Henry, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Il vitigno Doux d'Henry secondo alcuni sarebbe di origine francese, ma più probabilmente si tratta di un autentico autoctono del Pinerolese (Di Rovasenda, 1877), dove viene ancor oggi coltivato. E' conosciuto anche come Gros d'Henry e Doun d'Henry. Viene coltivato prevalentemente nella provincia di Torino, ed in particolare nel Pinerolese. La sua tendenza alla colatura e all'acinellatura del grappolo rendono necessaria la sua coltivazione con altri vitigni impollinanti, ed è per questo che raramente lo si trova vinificato in purezza.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, trilobata o pentalobata
- Grappolo: medio-grande, conico-piramidale, alato, semi spargolo
- Acino: medio o grosso, sferoidale
- Buccia: sottile ma resistente, scarsamente pruinosa, di colore blu-nero.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Doux d'Henry dà un vino rosso rubino di medio corpo, gradevole e poco intenso al naso, raramente vinificato in purezza, da bere giovane.
Varietà: 379 CHATUS - Data di ammissione al Registro: 7/05/2004 - Gazzetta ufficiale: G.U. 242 - 14/10/2004
Il vitigno Chatus, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Il Chatus è un vitigno che ha una probabile origine francese, in passato molto diffuso in Piemonte in quanto lo si trovava in tutto l'arco alpino della regione, dall'area di Mondovì al Canavese, al Biellese e perfino in Val d'Ossola. Oggi viene coltivato principalmente nei dintorni di Dronero (da cui il sinonimo "Nebbiolo di Dronero"), sui colli Saluzzesi e nel Pinerolese.
Lo Chatus è uno dei vitigni di antica tradizione più promettenti dal punto di vista enologico, può essere utilizzato sia in uvaggio con vitigni che danno prodotti meno strutturati, o anche in purezza per dare vini con propensione all'affinamento in legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, pentagonale, quinquelobata
- Grappolo: medio, piramidali, con ali corte, piuttosto allungato, compatto.
- Acino: piccolo, elissoidale, corto
- Buccia: molto pruinosa, piuttosto spessa, di colore blu-nero
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Chatus dà un vino di colore viola intenso, profumi leggermente speziati e note di frutta matura di susina e mirtillo, con un lieve ricordo vegetale. In bocca presenta una buona struttura, con una giusta acidità, abbastanza persistente e nel complesso molto piacevole.
Varietà: 040 BRACHETTO - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Brachetto, a bacca nera, viene coltivato nella regione Piemonte.
Di origine incerta, c'è chi ritiene sia stato importato nell'Acquese dalla Francia, più precisamente da Bellet, piccolo centro provenzale poco lontano da Nizza, ma vi sono pareri contrastanti nel trovare caratteristiche comuni tra il Braquet noir de Nice dal gusto semplice e il Brachetto d'Acqui dal sapore aromatico.
Tra le province di Alessandria e di Asti, sulle colline che si estendono tra Acqui Terme e Nizza Monferrato, il brachetto trova il suo ambiente ideale. Area compresa approssimativamente tra i fiumi Belbo e Bormida. E' presente anche in alcune zone del Cuneese.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, orbicolare intera o più di rado trilobata.
- Grappolo: medio, allungato, cilindrico o piramidale, alato e mediamente compatto.
- Acino: medo, ellissoidale
- Buccia: pruinosa, consistente, di colore nero-violaceo scuro, mediamente pruinosa.
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Brachetto dà un vino rosso rubino vivace e fresco, caratteristico per la sua aromaticità con sentori di rosa e fragole. Poco strutturato e poco tannico.
Varietà: 020 BARBERA BIANCA - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Barbera Bianca, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Abruzzo e Piemonte.
Il vitigno Barbera bianca è una varietà piemontese coltivata prevalentemente nella zona compresa tra Ovada e Acqui Terme. il suo nome deriva dalla somiglianza, nella forma del grappolo e dell'acino, con la Barbera, anche se dal punto di vista ampelografico non esistono parentele tra le due varietà, e la similitudine si limita a questo aspetto morfologico. Viene menzionata già nel 1825 dall'Acerbi, che la cita in quanto vitigno coltivato nella zona di Valenza; in seguito anche il Rovasenda (1877) e altri la descrivono come varietà dell' Oltrepo Pavese. Sebbene sia idonea all'allevamento in Piemonte è ad oggi quasi del tutto abbandonata, se ne può trovare ancora qualche filare nella provincia di Alessandria.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, da cuneiforme a orbicolare, quinquelobata
- Grappolo: medio o medio-grande, cilindrico-conico, leggermente allungato, con ali brevi, compatto
- Acino: medio, ellissoidale
- Buccia: pruinosa, spessa, consistente, di colore bianco verdastro, che tende al giallo dorato-ambrato nelle parti ben esposte al sole
- Denominazioni vinificate in Piemonte
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Il vitigno Barbera Bianca è utilizzato per la vinificazione, raramente in purezza, più di frequente in uvaggio con altre varietà locali: Cortese, Timorasso, Moscato, Favorita. Dà un vino di colore giallo paglierino, non molto alcolico, dai lievi profumi fruttati e di fiori bianchi, gusto sapido, un pò esile, nel complesso fresco e bevibile.