Assovini
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Primo Itinerario

Da Firenze, dopo Scandicci la S.P.98 attraversa il colle boscoso di Roveta fino a S.Vincenzo a Torri. Si procede poi con la S.P. 12 verso Ginestra . Dopo la località La Luna, si giunge a Lastra a Signa. Si prende la S.S. 67 lungo l’ Arno fino a Montelupo Fiorentino, da dove la S.P. 73 conduce a Malmantile. Vigneti , colline , artigianato di vario genere ed in particolare del cotto sono le attrattive principali di questa zona.


Secondo Itinerario

Da Cerbaia la S.P. 4 conduce a Montagnana, dove si prende la Via di Romita incontrando S.Quirico in Collina, San Pancrazio , Romita. Ci si immette sulla statale 2 fino a Tavarnelle V.P. e Barberino V.E. L’itinerario prosegue sulla S.P. 49 in direzione Marcialla da dove la S.P. 79 conduce a Montespertoli per poi scendere a Baccaiano. Questa strada in modo particolare permette di apprezzare la dolcezza delle Colline Fiorentine ricche di viti , olivi , cipressi, ville e castelli.


Terzo Itinerario

Partendo da Firenze verso Galluzzo e, dopo la Certosa, a Tavarnuzze si sale per la S.P. 69 a Impruneta, ridiscendendo poi per la S.P. 70 a S.Gersolè; oppure, in alternativa, partendo da Firenze ci si dirige verso S. Felice a Ema, si sale per la S.P. 70 fino a S. Gersolè, ricongiungendosi al primo percorso. Per strade comunali si scende a Grassina , Ponte a Ema e quindi a Bagno a Ripoli. Si procede verso S.Donato in Collina dove si prende la S.P. 89 fino a Bombone . Si devia sulla S.P. 90 fino a Rosano tornando verso Firenze. Attraversato l’Arno, la S.S. 67 conduce a Sieci, dove si volta verso Molin del Piano salendo fino a Vetta le Croci. Si torna a Firenze attraversando lo storico centro di Fiesole. Una strada ricca di fascino , di vigneti , oliveti , artigianato, storia e monumenti ed artigianato.


Quarto Itinerario

Partendo da Rignano sull’Arno, attraverso S.Clemente si raggiunge S.Ellero, da dove si sale a Donnini, S.Donato e infine Reggello. Da qui ci si dirige a Figline V.no da dove si segue la S.P. 16 in direzione Ponte agli Stolli. Si segue la S.S. 69 fino a Incisa Valdarno, da dove la S.P. 1 riporta a S.Donato in Collina, ricongiungendosi all’itinerario 3 . Una strada che permette di gustare la bellezza della valle dell’ Arno su entrambe le sponde , ricca ,fra l’ altro, di prodotti agricoli tipici e di artigianato.


 

Il Percorso Dei Sapori, Dei Profumi, Dell’incanto

Chi cerca la poesia dei sapori, l’incanto della natura o semplicemente una vacanza ‘diversa’ sicuramente resterà estasiato da questi posti. Magliano in Toscana, Scansano, Campagnatico, Roccalbegna, Semproniano e Manciano sono infatti i capisaldi delle antiche tradizioni maremmane, tramutatesi poi nei profumi delle loro campagne, nei sapori del loro vino, dei formaggi, dell’olio e di una gastronomia che nasce nel rispetto delle tradizioni più antiche e genuine.

Il contorno è costituito dalla storia espressa attraverso i loro castelli, edifici che racchiudono la storia di questa civiltà ma sempre attuali. Magliano in Toscana con il suo centro storico racchiuso tra le mura di un antico castello, con il suo ulivo ultramillenario che a guardarlo sembra di leggergli la storia del mondo, che ti racconti di antichi etruschi, di guerre romane, di orde di barbari fino ad arrivare ai nostri giorni.

Poco più in là Pereta con il suo Cassero, la sua caratteristica Porta e la sua Torre, a testimonianza della dinastia degli Aldobrandeschi. Scansano e la sua storia. Il suo Centro Storico, la sua torre ad orologio, il suo Museo della Vite e del Vino, quello archeologico. Tutte testimonianze di un passato glorioso ma sempre vivo, attuale.

Campagnatico dall’alto di un colle si erge maestoso ed austero da più di mille anni, ai suoi piedi distese di oliveti e vigne gli fanno da contorno. Roccalbegna, antica borgata immersa fra le sue colline maremmane, dal cui ‘Sasso’ nasce il fiume Albegna, il fiume madre della vallata sottostante fino al mare. Semproniano, ‘incastonato’ nella vera natura maremmana. Di particolare rilievo l’Oasi del WWF “Bosco di Rocconi”. Il posto ideale per chi ama la natura vera, selvaggia, senza sorta di compromesso con il moderno. Qui la natura è allo stato puro, con la sua fauna, la sua flora.

Manciano e il suo Cassero Senese, si erge dominando tutta la vallata sottostante. Poco più in là, Saturnia con le sue terme. Si racconta che queste siano state un regalo del ‘dio del fuoco ’ a queste terre, la gemma di un patrimonio naturale unico. In particolare: La gastronomia del posto; Il Morellino di Scansano; l’olio extravergine d’oliva; I formaggi.

Itinerari e percorsi, ideali per una gita in bicicletta, dalle suggestive pendici di Pieve S.Stefano scendono fino a S.Gennaro e, oltre Montecarlo, verso le colline di Porcari e Altopascio, dove la vite si estende rigogliosa e iI paesaggio è scandito dall'antica geometria dei filari. E' la zona di produzione dei DOC Colline Lucchesi e Montecarlo. II clima dolce, I'esposizione a mezzogiorno e la presenza di cime più alte che proteggono dai freddi di settentrione contribuiscono a una produzione forte, sana, con alto tasso zuccherino e intensi profumi.

I turisti che percorrono la "Strada del Vino" possono trovare un'ottima accoglienza agrituristica, servizi informativi e, soprattutto, la possibilità di scoprire, insieme con le cantine e i prodotti vitivinicoli che da secoli caratterizzano l'antica via "vinaria", I'artigianato artistico locale e, perché no?, i piatti tipici della zona.

Un territorio fra la Maremma e il Monte Amiata, in cui l'ambiente naturale e quello trasformato nei secoli dagli uomini si alternano con ricchezza di sfumature: le dolci colline delle vallate dei fiumi Orcia ed Ombrone, la macchia mediterranea, i pascoli, lasciano il passo, salendo verso l'Amiata, ai castagneti. Il fiume Orcia segna il confine orientale dell'area di produzione del vino Montecucco DOC, separandola dalla zona del Brunello di Montalcino.

Cinque itinerari articolano il percorso principale, tutti arricchiti da emergenze ambientali e storiche: castelli, fattorie, borghi rurali e medioevali, terme, badie sulla “Via del sale”, riserve naturali. Del tutto originale un’area-museo, caratterizzata da piccolissimi impianti di olivi misti a piccole vigne. Allo studio la realizzazione di un vigneto-museo per la conservazione dei vitigni autoctoni.

La Strada del Vino Montecucco, si estende nella Provincia di Grosseto, comprendendo i comuni di Civitella Paganico, Campagnatico, Cinigiano, Seggiano, Castel del Piano, Arcidosso e Roccalbegna. Percorrendo gli itinerari della Strada del Vino, incontriamo diversi borghi di origine medioevale, ricchi di testimonianze storiche e di monumenti.

Alle pendici del Monte Amiata, vulcano non più attivo da secoli, dopo Castel del Piano, andando in direzione di Arcidosso, facciamo esperienze inaspettate come la scoperta della Pieve Romanica di Santa Maria ad Lamulas, tutta circondata da castagni. A pochi chilometri da Seggiano si estende il parco realizzato da Daniel Spoerri e dai suoi amici: installazioni di arte contemporanea, dialogano e a volte contrastano con la natura mediterranea e con le piante secolari di olivastra seggianese, cultivar autoctona di queste zone.

Lungo il percorso incontriamo diverse aziende agricole e cantine, dove degustare i prodotti del territorio. Una camminata tra i vigneti, serve a comprendere più a fondo questa terra, a volte un po' arida e arsa dal sole e dalla luce delle colline della Maremma, a cui è strettamente legata l'identità e il carattere forte del vino Montecucco.

Scendendo a valle verso Montenero d'Orcia, nella piazza centrale del paese si può far visita al Museo della Vite e del Vino.

Proseguendo verso Cinigiano un'altra piacevole scoperta sono il borgo e il castello medioevali di Castel Porrona, antica sede delle famiglie aristocratiche senesi dei Piccolomini e dei Tolomei.

A Cinigiano, cuore dell'area della DOC Montecucco, si trovano il Centro Informazioni e la sala degustazione della Strada del Vino, situati all'interno dell'antico Palazzo Bruchi. Tra i vigneti delle colline di Poggi del Sasso e Montecucco troviamo un piccolo appezzamento dove è stato realizzato un vigneto museo.

A Campagnatico, antico borgo medioevale con vista sul fiume Ombrone, emerge la rocca costruita dai conti Aldobrandeschi. Spostandosi nella parte più occidentale del territorio, merita una visita l'antico centro di Paganico ancora circondato dalle mura di cinta risalenti al IV secolo dopo Cristo.

Nella parte meridionale dell'area della Strada, nel comune di Roccalbegna, si sviluppano infine i vigneti di Cana, tra le più recenti zone espansive della denominazione Montecucco.

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