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  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 21.10.1996, G.U. 269 del 16.11.1996
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal Provvedimento allegato al D.M N. 20079 del 08/04/2020  

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vin Santo di Montepulciano D.O.C.

La denominazione di origine controllata "Vin Santo di Montepulciano" è riservata al vino che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Vin Santo di Montepulciano
  2. Vin Santo di Montepulciano Riserva
  3. Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

 

  • Vin Santo di Montepulciano (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Malvasia bianca, Grechetto bianco (localmente detto Pulcinculo), Trebbiano toscano, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore variabile dal giallo dorato all'ambrato intenso, odore intenso, etereo, caratteristico di frutta matura e sapore ampio, vellutato, con intensa rotondità.

  • Vin Santo di Montepulciano Riserva (Vino Bianco Vin Santo Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Malvasia bianca, Grechetto bianco (localmente detto Pulcinculo), Trebbiano toscano, da soli o congiuntamente;
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 20% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Invecchiato dal colore variabile dal giallo dorato all'ambrato più o meno intenso in relazione alla sua concentrazione zuccherina, odore intenso, etereo, caratteristico di frutta matura e sapore ampio e vellutato, con intensa rotondità.

  • Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese (denominato a Montepulciano Prugnolo Gentile);
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 21% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore tra ambrato e topazio con ampia unghia rossiccia che si fa marrone con l'età e consistenza in relazione alla sua concentrazione zuccherina, odore intenso, ricco, complesso, di frutta matura e altre sfumature e sapore fine, persistente, con retrogusto dolce.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano si estende sulle colline senesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano è localizzata in:

  • provincia di Siena e comprende il territorio del comune di Montepulciano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Vin Santo di Montepulciano non dovrà essere superiore al 35%.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 28% e al 33% per il “Vin Santo di Montepulciano” doc Riserva e Occhio di Pernice.
  • la conservazione e l'invecchiamento devono avvenire in recipienti in legno di capacità non superiore a 300 litri per il "Vin Santo di Montepulciano"; in caratelli di capacità non superiore a 125 litri per il "Vin Santo di Montepulciano" riserva; in caratelli di capacità non superiore a litri 75 per il "Vin Santo di Montepulciano" Occhio di pernice.
  • il periodo di invecchiamento minimo in legno dovrà essere di anni tre per il "Vin Santo di Montepulciano", anni cinque per il "Vin Santo di Montepulciano" Riserva, anni sei per il "Vin Santo di Montepulciano" Occhio di Pernice.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Vin Santo di Montepulciano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

Con l’utilizzo della DOC Vin Santo di Montepulciano i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

Dolci secchi tipici toscani, ma anche a formaggi saporiti.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Vin Santo di Montepulciano

La secolare storia del vino di Montepulciano dall’epoca etrusca ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti bibliografici e reperti archeologici, è alla base del fattore umano di esperienze e coltura che nel tempo, in interazione con l’ambiente, hanno individuato, sviluppato e selezionato le pratiche più consone per la produzione del Vin Santo.

Sulle origini del nome Vin Santo sono molte le ipotesi, del resto questo tipo di vino ha tradizioni storiche in diversi comprensori della Toscana oltre che in varie altre regioni italiane. Il nome potrebbe derivare dal lungo periodo di appassimento, dalla festa dei “Santi” a inizio novembre fino alla settimana “Santa” delle feste pasquali, mentre secondo alcune ipotesi deriverebbe dal vino passito portato dall’isola greca di Xantos a Firenze nel 1439, in occasione di un Concilio religioso.

In ogni caso la produzione di vini da uve appassite nasce in epoca greco-romana e si è tramandata nei secoli nella cultura contadina.

Nel periodo rinascimentale si fanno più frequenti le menzioni e le notizie sul Vin Santo di Montepulciano, ma è nell’ ‘800 che si hanno diversi documenti relativi alla commercializzazione di questo vino. In particolare vengono citate le tenute Contucci, Mazzucchelli, Bracci, Tombesi, Giudarelli, ecc., alcune delle quali tuttora attive.

Alla fine del XIX secolo è sentita l’esigenza dei istruire le maestranze per la gestione dei vigneti e delle cantine: nel 1882 viene istituita una Scuola pratica di Agricoltura e tuttora al confine con il vicino comune di Cortona è attivo un Istituto Tecnico Agrario. Nel 1937 viene fondata una cantina sociale con l'intento di creare una struttura per la commercializzazione del vino prodotto anche dai piccoli coltivatori e nel 1965 nasce

il Consorzio dei produttori del Vino Nobile, che si occupa anche del Vin Santo, in quanto i produttori della zona spesso associano la produzione delle due tipologie di vino all’interno della stessa azienda.

La storia più recente del Vin Santo di Montepulciano è contraddistinta da un’evoluzione, in linea con i più moderni orientamenti produttivi, delle tecniche di gestione dei vigneti e della vinificazione. Le densità d’impianto sono quindi andate ad aumentare, in modo da ridurre la produzione unitaria di uva per pianta, e le forme di allevamento e potatura sono state orientate verso sistemi che favoriscono l’ottimale sviluppo vegeto-produttivo e soprattutto un idoneo stato sanitario dell’uva. Allo stesso tempo, in cantina si sono ottimizzati i periodi di appassimento e la successiva lunga fermentazione e maturazione in legno, allo scopo di ottenere un vino di grande aromaticità, dotato di longevità e stabilità nel tempo, da consumare tradizionalmente nelle occasioni di festa o da offrire agli ospiti di riguardo.

Il Vin Santo, pur rappresentando un vino di nicchia e commercialmente poco rilevante per le quantità prodotte ed i costi di produzione particolarmente elevati, è tuttora un prodotto che consente di coniugare tradizione, cultura, prestigio enologico ed immagine del territorio di Montepulciano.

Il Vino DOC Vin Santo di Montepulciano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 ottobre 1996.


  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 28.04.1975, G.U. 222 del 21.08.1975
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vin Santo di Carmignano D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Vin Santo di Carmignano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Vin Santo di Carmignano, anche Riserva
  2. Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice, anche Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Vin Santo di Carmignano

 

  • Vin Santo di Carmignano (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 75% Vitigni Trebbiano toscano e Malvasia bianca lunga, da soli o congiuntamente;
  • =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino, al dorato o all’ambrato, intenso con l’invecchiamento, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, di buona struttura, dal secco al dolce. 

  • Vin Santo di Carmignano Riserva (Vino Bianco Vin Santo Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 75% Vitigni Trebbiano toscano e Malvasia bianca lunga, da soli o congiuntamente;
  • =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo Invecchiato dal colore variabile dal giallo paglierino, al dorato o all’ambrato, intenso con l’invecchiamento, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, di buona struttura, dal secco al dolce. 

  • Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo Invecchiato dal colore variabile da rosa pallido a rosa intenso, odore intenso, caratteristico, etereo e sapore caratteristico, di buona struttura, dal secco al dolce.

  • Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice Riserva (Vino Rosato Vin Santo Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo Invecchiato dal colore variabile da rosa pallido a rosa intenso, odore intenso, caratteristico, etereo e sapore caratteristico, di buona struttura, dal secco al dolce.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Vin Santo di Carmignano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Vin Santo di Carmignano si estende sulle colline pratesi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo di Carmignano è localizzata in:

  • provincia di Prato e comprende il territorio dei comuni di Carmignano e Poggio a Caiano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Vin Santo di Carmignano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Vin Santo di Carmignano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Vin Santo di Carmignano non dovrà essere superiore al 35%.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Vin Santo di Carmignano devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 26,6%. La conservazione e l’invecchiamento del devono avvenire in recipienti di legno “caratelli” di capacità non superiore ai 3 ettolitri.
  • L’immissione al consumo dei vini a denominazione controllata “Vin Santo di Carmignano” accompagnata dalla menzione “Riserva” non può avvenire prima del 1° Novembre del quarto anno successivo a quello di produzione delle uve.
  • Nella designazione dei Vini DOC Vin Santo di Carmignano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Vin Santo di Carmignano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Vin Santo di Carmignano

Con l’utilizzo della DOC Vin Santo di Carmignano i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Vin Santo di Carmignano

Dolci tipici della pasticceria carmignanese-pratese


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Vin Santo di Carmignano

La qualità e le peculiari caratteristiche dei vini di Carmignano sono la diretta conseguenza dell’antica storia vitivinicola del territorio, che risale al tempo degli Etruschi ed attestata da numerosi documenti, e della stretta connessione ed interazione esistente fra i fattori umani e ambientali.

Significativo è il bando decretato nel 1716 dal Granduca di Toscana Cosimo III dei Medici per fissare in modo chiaro e inequivocabile i confini del comprensorio di produzione del “vino Carmignano”.

Il territorio del Carmignano permette una maturazione precoce delle uve che facilita la costanza qualitativa in tutte le annate. Il lungo periodo vegetativo, le elevate escursioni termiche, la ventilazione dei pendii, le precipitazioni ben distribuite anche nel periodo estivo hanno permesso di perfezionare, nel corso dei secoli, una serie di pratiche agronomiche ed enologiche volte alla produzione di vini che si distinguono per la loro tipicità, eleganza e armonia.

Il Vino DOC Vin Santo di Carmignano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 28 aprile 1975.

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 24.10.1995, G.U. 271 del 20.11.1995
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n.113 del 16.05.2022 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vin Santo del Chianti Classico D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Vin Santo del Chianti Classico” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Vin Santo del Chianti Classico
  2. Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

 

  • Vin Santo del Chianti Classico (Vino Bianco Classico Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 60% Vitigni Trebbiano Toscano, Malvasia Bianca Lunga, Malvasia Bianca di Candia, da soli o congiuntamente;
  • =< 40% Vitigni a bacca bianca e rossa idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Classico Vin Santo dal Colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all'ambrato intenso, fino al bruno; Odore etereo, intenso, caratteristico; Sapore armonico, vellutato, di buona struttura, da secco a dolce.

  • Vin Santo del Chianti Classico Occhio di Pernice (Vino Rosato Classico Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 80% Vitigno Sangiovese
  • =< 20% Vitigni a bacca bianca e rossa idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Classico Vin Santo dal Colore dall'oro rosa all'ambrato, fino al bruno; Odore etereo, intenso; Sapore morbido, vellutato e rotondo, da secco a dolce.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico si estende sulle colline toscane dell'Appennino centrale, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico è localizzata in:

  • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Greve in Chianti e, in parte, il territorio dei comuni di Barberino Val d'Elsa, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
  • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti e, in parte, il territorio dei comuni di Castelnuovo Berardenga e Poggibonsi.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Vin Santo del Chianti Classico non dovrà essere superiore al 35% al terzo anno d'invecchiamento del vino.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 27%. La vinificazione, la conservazione e l'invecchiamento del Vin Santo deve avvenire in recipienti di legno (caratelli) di capacita' non superiore ai 3 ettolitri per un periodo minimo di 24 mesi.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

Con l’utilizzo della DOC Vin Santo del Chianti Classico i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

Dolci a pasta non lievitata tipici toscani: i biscottini di Prato, i brigidini, il buccellato, il castagnaccio e i ricciarelli.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico

Il territorio sopra descritto è una terra di antiche tradizioni vinicole di cui esistono testimonianze etrusche e romane proprie legale al mondo del vino.

In epoca medievale il Chianti fu terra di continue battaglie fra le città di Firenze e Siena e in quel periodo, nacquero villaggi e badie, castelli e roccaforti, trasformati poi in parte in ville e residenze. Fu quindi alla fine del Medioevo che grandi spazi furono dedicati alla coltivazione della vite che acquistò progressivamente importanza economica e fama internazionale.

Il Vinsanto occupa un posto importante nell’enologia toscana e nella cultura agroalimentare fin dal Medioevo. Le origini del vinsanto toscano risalgono probabilmente al 1439, anno in cui durante un concilio cristiano tenutosi a Firenze tra vescovi cattolici e ortodossi, venne servito un vino passito (al tempo chiamato "vino pretto") che ricevette l'apprezzamento di tutti i commensali:

“Nell'inverno del 1439 si tenne a Firenze un importante Concilio per tentare l’unificazione della Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa. Durante il Concilio si tennero anche alcuni banchetti, e uno venne tenuto al termine dei lavori, in segno di raggiunta concordia. Alla fine del simposio fu servito un vino squisito, di produzione locale, fatto con uva bianca appassita. Un vino che, allora, veniva detto 'vin pretto'. Ma quando il grande e solenne Bessarione, luminare dei padri greci, lo ebbe portato alle labbra questo esclamò: << è vino di Xantos!>>, alludendo al vino della celebre isola greca. I partecipanti credettero invece ch’egli avesse trovato in quel vino tali virtù da proclamarlo 'santo'. E col nome di Vin Santo da allora rimase, e rimarrà ancora chissà per quanto tempo” (da La splendida storia di Firenze“ di Piero Bargellini).

Fin dalla seconda metà del Settecento la letteratura ci parla di Vinsanto con dovizia di particolari e con crescente intensità. Dal Settecento in poi si parla con specifico riferimento alla Toscana di Vinsanto (cfr Villifranchi Oenologia Toscana, 1773); nel 1774 si affermava che il procedimento per ottenere i “vini santi” era ormai noto a tutti in Toscana (F. Paoletti nell’Arte di fare il vino perfetto e durevole per poter servire all’estero commercio 1774).

Nel territorio del Chianti Classico , la produzione di Vin Santo del Chianti Classico è una vera e propria arte che richiede tempo e pazienza. Il primo passo è la raccolta delle uve più adatte come il Trebbiano toscano, la Malvasia del Chianti, il Canaiolo bianco, il Pinot bianco o grigio, il Sauvignon , lo Chardonnay, il Sangiovese.

Le forme di allevamento tradizionali sono rappresentate dal cordone speronato, e dal guyot presente anche nella tipica variante “archetto toscano”. Sono inoltre stabilite le rese di uva e vino ad ettaro (80 q.li uva pari a 28 ettolitri di vino). Non sono ammessi sistemi di allevamento a tendone, né di irrigazione.

Il vino d’annata può essere immesso al consumo non prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello della vendemmia. Il metodo di appassimento è naturale: i grappoli vengono selezionati ad uno ad uno e messi a riposo, appesi o stesi in luoghi dove c’è forte escursione termica; così facendo l’acqua presente nell’uva si disperde e dopo tre/quattro mesi si passa alla vinificazione.

Particolarmente legati all’esperienza dei viticoltori locali, che tradizionalmente producono questo vino, sono anche la durata della fermentazione, i procedimenti di travaso, i tempi e le modalità di invecchiamento. A tal proposito è infatti essenziale la conservazione obbligatoria in piccoli caratelli di legno.

Al fine di ottenere la massima vigilanza della filiera produttiva, è vietata la movimentazione del vino sfuso fuori dalla zona di produzione, salvo specifiche, geograficamente limitate e condizionate deroghe legislative. La gestione della denominazione è assegnata ed assicurata dal Consorzio Vino Chianti Classico fondato nel 1924, il primo in Italia, organismo che racchiude tutte le categorie produttive (viticoltori, vinificatori, imbottigliatori) e è rappresentativo del 90% della produzione medesima. 

Il Vino DOC Vin Santo del Chianti Classico ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 24 ottobre 1995.

VIN SANTO DEL CHIANTI DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 28.08.1997, G.U. 226 del 27.09.1997
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vin Santo del Chianti  D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Vin Santo del Chianti” e alle relative Sottozone, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Vin Santo del Chianti
  2. Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice
  3. Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Riserva
  4. Sottozone del Vin Santo del Chianti DOC » 

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Vin Santo del Chianti

 

  • Vin Santo del Chianti  (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Aretini (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Fiorentini (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Senesi (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Colline Pisane (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Montalbano (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Montespertoli (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Sottozona Rùfina (Vino Bianco Vin Santo)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 70% Vitigni Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, da soli o congiuntamente
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Vin Santo dal colore variabile dal giallo paglierino al dorato, all’ambrato, odore etereo, intenso, caratteristico e sapore armonico, vellutato, secco o con più pronunciata rotondità per i tipi abboccato, amabile, dolce.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 16,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Colli Aretini (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Colli Fiorentini (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Colli Senesi (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Colline Pisane (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Montalbano (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Montespertoli (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

  • Vin Santo del Chianti Occhio di Pernice Sottozona Rùfina (Vino Rosato Vin Santo)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • => 50% Vitigno Sangiovese
  • =< 50% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Toscana.
  • => 17% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Vin Santo dal colore variabile da rosa più o meno intenso a ambrato carico, odore caldo, intenso e sapore amabile o dolce, morbido, vellutato e rotondo.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti si estende sulle colline dell'Appennino Toscano, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti è localizzata in:
    • provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Arezzo, Bucine, Capolona, Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Civitella in Val di Chiana, Foiano della Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di Sco, Subbiano, Terranuova Bracciolini.
    • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Gambassi Terme, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Londa, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, Scandicci, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vinci.
    • provincia di Pisa e comprende il territorio dei comuni di Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia, Laiatico, Lari, Lorenzana, Montopoli Valdarno, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Luce, Terricciola.
    • provincia di Pistoia e comprende il territorio dei comuni di Lamporecchio, Larciano, Monsummano Terme, Montale, Pistoia, Quarrata, Serravalle Pistoiese.
    • provincia di Prato e comprende il territorio dei comuni di Carmignano, Montemurlo e Poggio a Caiano.
    • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Asciano, Casole d'Elsa, Castelnuovo Berardenga, Cetona, Chianciano, Chiusi, Colle Val d'Elsa, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monteroni Val d'Arbia, Murlo, Pienza, Poggibonsi, Radicondoli, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, Sarteano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena, Trequanda.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Aretini è localizzata in:
    • provincia di Arezzo e comprende il territorio dei comuni di Arezzo, Bucine, Capolona, Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Cavriglia, Civitella in Val di Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di Sco e Subbiano.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Fiorentini è localizzata in:
    • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Certaldo, Fiesole, Figline Val d'Arno, Impruneta, Incisa, Lastra, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano Sull'Arno, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Signa e Tavarnelle Val di Pesa.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Colline Pisane è localizzata in:
    • provincia di Pisa e comprende il territorio dei comuni di Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia, Lari, Ponsacco e Terricciola.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Colli Senesi è localizzata in:
    • provincia di Siena e comprende il territorio dei comuni di Castelnuovo Berardenga, Chiusi, Colle Val d'Elsa, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Murlo, Poggibonsi, San Gimignano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Montalbano è localizzata in:
    • provincia di Pistoia e comprende il territorio dei comuni di Capraia e Limite, Vinci in provincia di Firenze, Larciano, Lamporecchio, Monsummano Terme e Quarrata.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Montespertoli è localizzata in:
    • provincia di Firenze e comprende il territorio del comune di Montespertoli.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti Sottozona Rùfina è localizzata in:
    • provincia di Firenze e comprende il territorio dei comuni di Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve e Rùfina.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Vin Santo del Chianti

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Vin Santo del Chianti prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Vin Santo del Chianti non dovrà essere superiore al 35%.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Vin Santo del Chianti devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 27%.
  • L’immissione al consumo della denominazione di origine controllata “Vin Santo del Chianti” non può avvenire prima del 1° novembre del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve.
  • L’immissione al consumo del «Vin Santo del Chianti» riserva non può avvenire prima del 1° novembre del quarto anno successivo a quello di produzione delle uve.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Vin Santo del Chianti è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Vin Santo del Chianti

Con l’utilizzo della DOC Vin Santo del Chianti i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Vin Santo del Chianti

Dolcini tipici toscani come biscottini di Prato, brigidini, buccellato, castagnaccio e ricciarelli.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Vin Santo del Chianti

E’ grazie alla combinazione dell’ambiente in cui sono realizzati i vigneti, con i fattori umani, che hanno inciso nelle scelte tecniche di realizzazione del vigneto e della sua quotidiana gestione agronomica, che si riesce ad avere una serie di prodotti, che pur nelle loro articolazioni e specificità, rappresentano dei vini di alta qualità.

Il grande sviluppo della viticoltura, nel territorio della denominazione di origine controllata Vin Santo del Chianti, si è avuto con l’avvento della famiglia dei Medici. Già nella seconda metà del 1400, Lorenzo dei Medici, nel Simposio e nella Canzone di Bacco, illustra un clima popolaresco, dove il vino è l’essenza di un teatro di arguzie e banalità, al limite del grottesco. Fu dunque, il vino per i Medici, già mercanti e banchieri, un bene ed un dono, fu alimento, merce e simbolo.

Stretto è il legame che lega la dinastia medicea con la scienza enologica o più semplicemente con il vino. Non a caso, rifacendo, nel Cinquecento, il duecentesco Palazzo Vecchio, in onore dei Medici, le colonne furono adornate di pampani, tralci ed uve, che ancora, si possono ammirare nel cortile del palazzo.

Il Vin Santo del Chianti, nelle sue varie tipologie, é uno dei vini ottenuti da uve fortemente appassite più noti. Apprezzato un po’ ovunque, ha alle sue spalle una storia molto lunga. In Toscana il Vin Santo appartiene alla memoria collettiva, ed evoca una civiltà Contadina ormai scomparsa, caratterizzata dalla figura del mezzadro e dalla famiglia colonica.

Il Vin Santo ha origine leggendarie. Le prime citazioni risalgono agli inizi del cristianesimo, forse a voler indicare un tipo di vino particolarmente adatto al rito della messa. Una leggenda senese racconta che nel 1348, anno in cui si diffuse la peste, un frate domenicano, distribuiva vino agli ammalati per portare loro un po’ di sollievo. Da ciò, la convinzione, che si trattasse di un vino miracoloso: e pertanto “santo”. Un’altra interpretazione riconduce la nascita del nome attribuito al Vin Santo al 1439, data del Concilio ecumenico, indetto a Firenze, da Papa Eugenio IV, per riunire la Chiesa d’ Oriente a quella d’Occidente, separatasi a causa del grande scisma.

In un convivio, organizzato dai Medici, in occasione del Concilio, fu servito un vino passito che, al cardinal Bessarione, vescovo di Nicea, fece esclamare: ma questo é “xantos”; per la somiglianza che questo aveva con il vino prodotto nell’isola di Xanto, trasformato dai presenti nell’aggettivo latino: “santus”.

Altri fanno risalire l’etimologia della parola al ciclo produttivo del Vin Santo legato ai periodi delle festività religiose più importanti del calendario liturgico Cristiano. Negli anni a noi più vicini, il Vin Santo del Chianti, ottenne il riconoscimento con approvazione del relativo disciplinare di produzione.

Da sottolineare come la denominazione di origine controllata Vin Santo del Chianti per effetto dei processi produttivi adottati, evidenzi l’interazione dei fattori umani con il prodotto finale. Basti pensare alle varie tipologie di Vin Santo del Chianti ove la tradizione di procedere ad un’accurata cernita delle uve, per poi essere sottoposte ad appassimento, fatto anche su stuoie di canne, dette cannicci, collocate nelle soffitte dei casali e delle fattorie, in locali ventilati, per concentrarne ed esaltarne i contenuti, ottenendone così, un mosto, da far fermentare in appositi contenitori di legno, caratelli.

I caratelli normalmente, nel passato, erano collocati nei sottotetti o nelle soffitte, dove grazie alle forti escursioni termiche stagionali, il prodotto era sottoposto, negli anni, a fermentazioni parziali e ripetute, fino ad ottenere un prodotto con caratteristiche organolettiche e chimiche peculiari. Questo dimostra e conferma come l’utilizzo di uve ottenute in particolari condizioni pedoclimatiche, a cui si abbinano procedimenti particolari di trasformazione, tramandati da generazioni, dia la possibilità di ottenere prodotti specifici nel rispetto delle tradizioni, molto apprezzati dal mercato.

Il Vino DOC Vin Santo del Chianti ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 28 agosto 1997.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
  • Telefono: +39 389-2856685
  • Email: info@assovini.it

 

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