Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 19.08 1995, G.U. 241 del 14 .10.1995
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Alghero D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Alghero” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco, anche nelle tipologie Frizzante, Spumante, Passito
- Rosso, anche nelle tipologie Novello, Liquoroso, Riserva
- Rosato, anche nella tipologia Frizzante
- Torbato, anche nella tipologia Spumante
- Sauvignon
- Chardonnay, anche nella tipologia Spumante
- Cabernet, anche nella tipologia Riserva
- Merlot, anche nella tipologia Riserva
- Sangiovese
- Cagnulari (o Cagniulari), anche nella tipologia Riserva
- Vermentino Frizzante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Alghero
- Alghero Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino tenue, odore delicato, gradevole e sapore sapido e armonico.
- Alghero Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino carico, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore secco o amabile, frizzante.
- Alghero Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec /Doux
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore da brut a dolce, fruttato, gradevolmente aromatico.
- Alghero Bianco Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 13,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo oro tendente all'ambrato, odore intenso, etereo, di frutta matura e sapore dolce pieno mielato.
- Alghero Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, corposo, leggermente tannico.
- Alghero Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino rubino con toni violetti, odore vinoso, fruttato, di fermentazione appena svolta e sapore vivace, morbido, fragrante, persistente.
- Alghero Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino rubino con toni violetti, odore vinoso, fruttato, di fermentazione appena svolta e sapore vivace, morbido, fragrante, persistente.
- Alghero Rosso Liquoroso (Vino Rosso Liquoroso)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 17,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Liquoroso dal colore rosso granato tendente al mattone con lungo invecchiamento, odore intenso, complesso, etereo e sapore dolce, pieno, armonico.
- Alghero Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato dal colore rosa, odore vinoso delicato, gradevole e sapore armonico, asciutto o morbido.
- Alghero Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosato Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosa, odore vinoso delicato, gradevole e sapore armonico, asciutto o morbido.
- Alghero Torbato (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Torbato
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con riflessi inizialmente verdognoli, odore leggermente aromatico, caratteristico, intenso e sapore sapido, armonico, dal retrogusto piacevolmente amarognolo.
- Alghero Torbato Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Torbato
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino carico, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore da brut a dolce, fruttato, gradevolmente aromatico.
- Alghero Sauvignon (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, tendente inizialmente al verdognolo, odore gradevole, fruttato, con aroma caratteristico e sapore asciutto, pieno, persistente.
- Alghero Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, con riflessi inizialmente verdognoli, odore delicato, caratteristico, fruttato e sapore sapido, asciutto, pieno, caratteristico.
- Alghero Chardonnay Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore da brut a dolce, fruttato, gradevolmente aromatico.
- Alghero Cabernet (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso fino al granato carico, odore caratteristico, etereo e sapore asciutto, pieno, lievemente tannico.
- Alghero Cabernet Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cabernet
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, pieno, caratteristico.
- Alghero Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, pieno, caratteristico.
- Alghero Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento. odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, pieno, caratteristico.
- Alghero Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, intenso e sapore asciutto, armonico.
- Alghero Cagnulari (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cagnulari (o Cagniulari)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore vinoso, caratteristico del vitigno e sapore asciutto, leggermente tannico, armonico.
- Alghero Cagnulari Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Cagnulari (o Cagniulari)
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato con l'invecchiamento, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore asciutto, pieno, caratteristico.
- Alghero Vermentino (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Vermentino
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino carico, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore secco o amabile, frizzante.
- Alghero Vermentino Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Vermentino
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino carico, odore gradevole e caratteristico di fruttato, e sapore secco o amabile, frizzante.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Alghero
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Alghero si estende sulla pianura della Nurra Algherese nella parte Nord occidentale della Sardegna, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Alghero è localizzata in:
- provincia di Sassari e comprende il territorio dei comuni di Alghero, Olmedo, Ossi, Tissi, Usini, Uri, Ittiri e, in parte, il territorio del comune di Sassari.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Alghero
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Alghero prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Alghero non dovrà essere superiore al 70% e al 50% per la tipologia di Vino Passito; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 10%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma può essere destinata alla produzione del Vino IGT Isola dei Nuraghi. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Alghero Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta o su telai fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 15°.
- Il vino DOC Alghero Bianco Passito può essere elaborato nella tipologia "Liquoroso" purché le uve fresche siano state sottoposte ad appassimento fino raggiungere un titolo alcolometrico volumico minimo complessivo non inferiore al 15%.
- Il vino DOC Alghero Liquoroso deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 36 mesi. Se l'invecchiamento del vino ha una durata superiore a 60 mesi può essere classificato con la menzione "Riserva".
- Il vino DOC Alghero Rosso, Cabernet, Merlot, Cagnulari (o Cagniulari) con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
- I Vini DOC Alghero Torbato, Sauvignon, Chardonnay, Sangiovese, Cabernet, Merlot, Cagnulari o Cagniulari, possono essere riclassificati, prima dell'imbottigliamento, con la denominazione d'origine controllata "Alghero" senza alcuna specificazione aggiuntiva.
- In presenza di determinate condizioni, nella designazione dei Vini DOC Alghero Bianco, Rosso e Rosato, che derivino dall'assemblaggio di almeno due varietà, è ammessa l'indicazione di tutti i vitigni idonei alla coltivazione per la regione Sardegna, con l'esclusione dei vitigni aromatici.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Alghero è consentito fare precedere alla denominazione del vino il nome geografico "SARDEGNA".
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Alghero è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione delle tipologie di Vino Frizzante e Spumante.
4. Produttori di Vino DOC Alghero
Con l’utilizzo della DOC Alghero i Produttori Vinicoli Sardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Alghero
Pecorino sardo, zuppa di pesce, primi piatti regionali e pesci grigliati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Alghero
In quest’area la coltivazione della vite ha origini antiche. Anche qui l’arrivo della fillossera, alla fine del 1800, ha prodotto il radicale cambiamento, come nella viticoltura europea, che tutti conoscono.
All’inizio del 1900 la Tenute Sella & Mosca aveva intrapreso una mastodontica attività di bonifica dei propri terreni, ed una attività vivaistica viticola molto importante, con più di 1600 accessioni in catalogo, che vendeva in Sardegna, nel resto della penisola italiana ed anche all’estero.
Alla metà del XX secolo l’Ente della Riforma Agraria della Sardegna, ha promosso e realizzato opere di bonifica importanti a Nord di Alghero, mettendo a coltura terreni fino ad allora lasciati al semplice pascolo brado, elevandoli alla coltivazione specializzata cerealicola, ma anche a quella frutticola e soprattutto viticola. Ciò ha determinato la nascita di una cantina sociale nel 1950 a Santa Maria la Palma.
La volontà delle persone e degli imprenditori della filiera vitivinicola di quest’area ha fatto si che nascesse la DOC “Alghero” nel 1995, aggiungendo alla stessa in questi quindici anni di vita tre modifiche, nel 1996, nel 2002 e nel 2009. Attualmente la denominazione si estende su 1.343 ettari vitati. Le due realtà più importanti sono la Tenute Sella & Mosca S.p.A. e la Cantina Sociale di Santa Maria la Palma, società cooperativa con 320 soci. Le due realtà producono e commercializzano circa 11 milioni di bottiglie di vino di cui 2,2 milioni della DOC “Alghero”.
Negli ultimi 10 anni sono altresì nate, e si sono sviluppate, molte piccole aziende che si sono affacciate sul mercato dei vini con prodotti sia di tipo tradizionale sia di tipologie più moderne.
Il Vino DOC Alghero ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 19 agosto 1995.
Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato con D.M. 11.09.1996, G.U. 221 del 20.09.1996
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Vermentino di Gallura D.O.C.G.
La Denominazione di Origine Controllata e Garantita «Vermentino di Gallura» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Vermentino di Gallura
- Vermentino di Gallura Superiore
- Vermentino di Gallura Frizzante
- Vermentino di Gallura Spumante
- Vermentino di Gallura Passito
- Vermentino di Gallura Vendemmia Tardiva.
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Vermentino di Gallura
- Vermentino di Gallura (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, odore intenso, gradevole e dal sapore dal secco all’amabile, talvolta con retrogusto lievemente amarognolo. Nei prodotti affinati in legno il sapore può essere più intenso e persistente, anche con leggere note di vaniglia.
- Vermentino di Gallura Superiore (Vino Bianco Superiore)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Superiore dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, odore intenso, gradevole e dal sapore dal secco all’amabile, talvolta con retrogusto lievemente amarognolo. Nei prodotti affinati in legno il sapore può essere più intenso e persistente, anche con leggere note di vaniglia.
- Vermentino di Gallura Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore giallo paglierino, odore gradevole e caratteristico di fruttato e sapore dal secco all’amabile, frizzante.
- Vermentino di Gallura Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry /Demi-sec /Doux
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino, odore gradevole e caratteristico di fruttato, eventuale sentore di lievito nel metodo classico, con sapore dal secco al dolce, fruttato, gradevolmente aromatico.
- Vermentino di Gallura Passito (Vino Bianco Passito)
- Versioni: Dolce
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Passito dal colore giallo dorato più o meno intenso, odore intenso, etereo, di frutta matura, dal sapore pieno, sapido, gradevolmente aromatico.
- Vermentino di Gallura Vendemmia Tardiva (Vino Bianco Vendemmia Tardiva)
- Versioni: Secco /Abboccato /Amabile
- => 95% Vitigno Vermentino
- =< 5% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Sardegna.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico.
- Vino Bianco Vendemmia Tardiva dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli, odore intenso, gradevole e dal sapore dal secco all’amabile, talvolta con retrogusto lievemente amarognolo. Nei prodotti affinati in legno il sapore può essere più intenso e persistente, anche con leggere note di vaniglia.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Vermentino di Gallura
La zona di produzione è il territorio della Gallura, posto nella parte Nord orientale della Sardegna che si estende quasi interamente nella provincia di Olbia-Tempio, con un’appendice territoriale in provincia di Sassari. La zona più a ridosso del mare è caratterizzata da rocce di granito levigate e modellate dal vento e dall’acqua, e una fitta e caratteristica macchia mediterranea. La parte più interna è invece caratterizzata da boschi di querce, sughere e olivastri, quasi a protezione di architetture antichissime.
Il Vermentino di Gallura D.O.C.G. cresce nei suoli delle aree sopra descritte che presentano oltre ad una buona permeabilità e porosità, un elevato contenuto di potassio. Tutto ciò conferisce ai vini eccezionali prerogative di profumo, tenore alcolico, mineralità e una buona acidità naturale grazie anche alle peculiarità climatiche ottimali in fatto di insolazione e ventilazione continua della zona di produzione.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Vermentino di Gallura è localizzata in:
- provincia di Olbia-Tempio e comprende il territorio dei comuni di Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Golfo Aranci, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Oschiri, Palau, S. Antonio di Gallura, S. Teodoro, S. Teresa di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Trinità d'Agultu.
- provincia di Sassari e comprende il territorio del comune di Viddalba
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Vermentino di Gallura
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Vermentino di Gallura prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino non dovrà essere superiore al 70% per tutte le tipologie di Vino Vermentino di Gallura eccetto la tipologia Passito la cui resa/vino non deve essere superiore al 50%. Qualora tali parametri vengano superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non ha diritto alla DOCG ma può essere riqualificata con le IGT Colli del Limbara o Isola dei Nuraghi. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Passito di Vermentino di Gallura devono essere sottoposte ad appassimento sulla pianta o in appositi locali fino a raggiungere il titolo alcolometrico minimo di 15°.
- Relativamente alla tipologia Spumante ottenuto con il Metodo Classico è obbligatoria l'indicazione in etichetta della data di sboccatura, trascorsi almeno 9 mesi dalla presa di spuma.
4. Produttori di Vino DOCG Vermentino di Gallura
Con l’utilizzo della DOCG Vermentino di Gallura i Produttori Vinicoli Sardi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici del Vino DOCG Vermentino di Gallura
Antipasti di pesce, primi piatti con sugo di pesce, preparazioni di pesce e crostacei anche alla griglia, carni bianche delicate, Pecorino sardo, Fiore sardo, fave stufate.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Vermentino di Gallura
L’origine presunta del Vermentino è spagnola e l’epoca d’introduzione delle viti dovrebbe essere tra il XV e il XVIII sec. d.C. a darne notizia sono stati studiosi del XX secolo, fautori aprioristicamente di una derivazione extraisolana.
Ritrovamenti di materiale organico, di recipienti atti a contenere vino e di tracce dello stesso individuate in alcune brocchette askoidi ritrovate in diverse zone archeologiche della Gallura hanno evidenziato l’esistenza di un‘attività vinicola fiorente in epoca nuragica, in particolare nel periodo del Bronzo medio e recente (1400-1200 a. C.).
Per la prima volta il vitigno Vermentino è segnalato dall’Angius proprio in Gallura. In origine nasce come uva da tavola e come tale è ricordato dal conte di Rovasenda (1877). La Gallura oltre che terra d’origine, è l’area dell’isola dove il Vermentino dà i migliori risultati. La vera origine rimane ai nostri giorni sconosciuta: recenti acquisizioni della biologia molecolare evidenziano un’origine orientale, più che del vitigno in questione, della varietà impollinata; risulta evidente la volontà da parte dell’uomo di selezionare e propagare i cloni di Vermentino considerati migliori e più adatti alla zona di coltivazione.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 04.10.2011, G.U. 246 del 21-10-2011
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Terra d’Otranto D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Terra d'Otranto” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco, anche Spumante
- Rosato, anche Spumante e Frizzante
- Rosso, anche con menzione Riserva
- Chardonnay, anche Frizzante
- Malvasia Bianca, anche Frizzante
- Fiano, anche Frizzante
- Verdeca, anche Frizzante
- Aleatico
- Malvasia Nera
- Primitivo
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Terra d'Otranto
- Terra d'Otranto Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 75% Vitigno Chardonnay
- =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, con eventuali riflessi verdolini, odore caratteristico, delicato, fruttato se giovane e sapore fresco e armonico.
- Terra d'Otranto Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
- => 75% Vitigno Chardonnay
- =< 25% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.
- Terra d'Otranto Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 75% Vitigni Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Malvasia Nera di Lecce, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Basilicata, da sole o congiuntamente;
- =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso granato con l'invecchiamento, odore intenso e sapore pieno, armonico.
- Terra d'Otranto Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 75% Vitigni Negroamaro, Primitivo, Malvasia Nera, Malvasia Nera di Lecce, Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Basilicata, da sole o congiuntamente;
- =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso granato con l'invecchiamento, odore intenso e sapore pieno, armonico.
- Terra d'Otranto Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Negro Amaro
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore delicato, fruttato e sapore pieno, armonico.
- Terra d'Otranto Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Negro Amaro
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosa più o meno intenso, odore delicato, fruttato e sapore pieno, armonico.
- Terra d'Otranto Rosato Spumante (Vino Rosato Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
- => 70% Vitigno Negro Amaro
- =< 30% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosa più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.
- Terra d'Otranto Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso e caratteristico e sapore gradevole e fruttato.
- Terra d'Otranto Chardonnay Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso e caratteristico e sapore gradevole e fruttato.
- Terra d'Otranto Malvasia Bianca (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Malvasia Bianca o Malvasia di Candia o Malvasia Bianca Lunga
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino intenso, odore gradevole, intenso e sapore sapido, aromatico e armonico.
- Terra d'Otranto Malvasia Bianca Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Malvasia Bianca o Malvasia di Candia o Malvasia Bianca Lunga
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino intenso, odore gradevole, intenso e sapore sapido, aromatico e armonico.
- Terra d'Otranto Fiano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Fiano
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini, odore delicato floreale, sapore fresco e armonico.
- Terra d'Otranto Fiano Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Fiano
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdolini, odore delicato floreale, sapore fresco e armonico.
- Terra d'Otranto Verdeca (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Verdeca
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico e sapore armonico e delicato.
- Terra d'Otranto Verdeca Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Verdeca
- =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico e sapore armonico e delicato.
- Terra d'Otranto Aleatico (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 90% Vitigno Chardonnay
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 15% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso granato più o meno intenso con riflessi violacei tendente al granato con l’invecchiamento, odore caratteristico, delicato, ampio, complesso e sapore pieno, vellutato e moderatamente dolce.
- Terra d'Otranto Malvasia Nera (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Malvasia Nera
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso granato con l'invecchiamento, odore intenso, caratteristico e sapore pieno, asciutto, armonico.
- Terra d'Otranto Primitivo (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Primitivo
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 13,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al rosso granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, ampio e complesso e sapore armonico, caldo.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Terra d'Otranto
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Terra d'Otranto si estende sulle pianure e sulle colline della Penisola Salentina e dell'Arco Jonico, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Terra d'Otranto è localizzata in:
- provincia di Brindisi e comprende l'intero territorio provinciale.
- provincia di Lecce e comprende l'intero territorio provinciale.
- provincia di Taranto e comprende l'intero territorio provinciale.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Terra d'Otranto
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Terra d'Otranto prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Terra d'Otranto per le tipologie Bianco, Rosso e con indicazione di vitigno non dovrà essere superiore al 70%; per la tipologia Rosato la resa uva/vino non può essere superiore al 50%. Nel caso tali parametri venissero superati rimanendo nel limite del 75%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma può essere destinata alla produzione di Vini IGT del territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto che, tuttavia, può essere destinato alla produzione di Vini IGT del territorio.
- Le uve destinate alla produzione di tutte le tipologie di Vino DOC Terra d'Otranto possono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta oppure su stuoie o in cassette, anche in fruttaio in condizioni di temperatura, umidità e ventilazione controllate.
- Il vino DOC Terra d'Otranto Primitivo deve essere sottoposto ad invecchiamento per circa 6 mesi e, comunque, immesso sul mercato non prima del 31 marzo dell'anno successivo alla vendemmia.
- Il vino DOC Terra d'Otranto Rosso con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
- Nella designazione dei Vini DOC Terra d'Otranto può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Nella designazione dei Vini DOC Terra d'Otranto Rosato, Chardonnay, Malvasia Bianca, Fiano e Verdeca, è consentita la menzione tradizionale "Vivace".
4. Produttori di Vino DOC Terra d'Otranto
Con l’utilizzo della DOC Terra d'Otranto i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Terra d'Otranto
Antipasti di mare e di salumi, piatti a base di pesce, carni bianche e rosse alla griglia.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Terra d'Otranto
Il Negromaro é di remota introduzione, le coltivazioni dell'area meridionale della Puglia infatti, sin dal VI secolo a.C., erano caratterizzate quasi unicamente da questo vitigno. Questo vitigno trova infatti il suo principale bacino viticolo nelle provincie di Brindisi e Lecce dove oggi rappresenta circa il 72% della superficie vitata.
L’intero territorio è disseminato di testimonianze e reperti di quell’epoca che documentano la presenza della vite e l’eccellente qualità dei vini ottenuti. La coltivazione era praticata ancora prima dell’insediamento dei Fenici (2000 a.C).
Nuovi vitigni e tecniche di coltivazione, si svilupparono ulteriormente con l’arrivo dei coloni greci. L’occupazione romana trovò vini eccellenti; anche in seguito alla caduta dell’Impero romano, lo sviluppo viticolo della regione non si arrestò, ed ebbe con Federico II (XII sec.) la diffusione di nuovi vitigni; nel ‘600 diventò la cantina d’Europa; erano i tempi della Compagnia delle Indie che fece base a Brindisi.
Buone testimonianze enologiche e viticole non mancano nelle epoche successive, ma sempre l’attività svolta intorno alla vigna interessa la piccolissima proprietà contadina ed in particolare la colonia e la mezzadria, che trovano in questa coltura occasione di lavoro per tutta la famiglia; attorno alla vigna ci saranno sempre piante fruttifere d'ogni sorta, attraverso cui il sostentamento sarà assicurato quasi in regime autarchico, garantendo preziose riserve di prodotti da barattare.
La vigna stessa è concepita con differenti specie che potessero arrivare a maturazione in periodi differenti ed anche per avere qualità diversificate. Il modello plurivarietale si affermerà nelle antiche vigne antiche anticipando il recente sistema di blend atto a migliorare o ammorbidire le asperità monovarietali.
Con le moderne metodologie del dopo fillossera questo modello sarà abbandonato e si preferirà il monovitigno intensivo. I primi scambi commerciali, preferenziali per ragioni di dominazione, raggiungeranno Napoli e, subito dopo l'Unità d'Italia, il mercato settentrionale; molti mediatori del nord faranno carico di vini pugliesi; infine i francesi, diverranno i maggiori compratori.
Sul finire dell'800 la Puglia diverrà la principale esportatrice di vini d'Italia. Nella metà dell’ottocento sorsero moderni impianti per la pigiatura delle uve e la vinificazione in prossimità della ferrovia per agevolare gli scambi commerciali.
Come riferito dal Falcone (2010), importanti fonti documentali si ritrovano nell’archivio storico della Direzione Generale dell’Agricoltura riguardanti gli inizi del secolo, in particolare su documentazione relativa alle cantine Sociali di Galatina, Gallipoli e Manduria, per una realzione tecnica della Regia Prefettura di Terra D’Otranto, sulla condizione della viticoltura indirizzata all’On. Ministro.
In questo periodo e per le particolari condizioni si richiedeva un incremento della coltivazione della vite e ciò si imponeva a causa della forte richiesta di vini da taglio da parte delle regioni settentrionali costrette a rimediare alla crisi produttiva anche francese causata dalla fillossera.
Aglianico, Aleatico, Fiano, Verdeca, Greco, Primitivo, Negroamaro sono i vitigni più rinomati della zona ma bisogna ricordare anche una notevole quantità di altri vitigni a bacca bianca e nera, coltivati da sempre in tutta l’area molto spesso conosciuti solo con nomi locali, che hanno sostenuto per tanto tempo un ruolo importante nella viticoltura locale.
Il Vino DOC Terra d'Otranto ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 4 ottobre 2011.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 07.10.2011, G.U. 241 del 15.10.2011
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Tavoliere delle Puglie (o Tavoliere) D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Tavoliere delle Puglie (o Tavoliere)” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Rosso, anche Riserva
- Rosato
- Nero di Troia, anche Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Tavoliere delle Puglie
- Tavoliere delle Puglie Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 65% Vitigno Nero di Troia
- =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore secco o abboccato, caratteristico.
- Tavoliere delle Puglie Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 65% Vitigno Nero di Troia
- =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore delicato, caratteristico e sapore secco o abboccato, di corpo, caratteristico.
- Tavoliere delle Puglie Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 65% Vitigno Nero di Troia
- =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso con l’ invecchiamento, odore delicato e fruttato e sapore secco o abboccato, caratteristico.
- Tavoliere delle Puglie Nero di Troia (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 90% Vitigno Nero di Troia
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore secco o abboccato, armonico.
- Tavoliere delle Puglie Nero di Troia Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 90% Vitigno Nero di Troia
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore delicato, caratteristico e sapore secco o abboccato, caratteristico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie è ripartito tra una parvenza di montagna nel nord/ovest della Daunia al confine col Molise e nella presenza di una notevole estensione di pianura inasprita da una zona collinare formata dal compatto altopiano delle Murge. Il un territorio, adeguatamente ventilato e luminoso, favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie è localizzata in:
- provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di Lucera, Troia, Torremaggiore, San Severo, S. Paolo Civitate, Apricena, Foggia, Orsara di Puglia, Bovino, Ascoli Satriano, Ortanova, Ordona, Stornara, Stornarella, Cerignola e Manfredonia.
- provincia di Barletta-Andria-Trani e comprende il territorio dei comuni di Trinitapoli, S. Ferdinando di Puglia e Barletta.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Tavoliere delle Puglie
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Tavoliere delle Puglie non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- I vini DOC Tavoliere delle Puglie Rosso e Nero di Troia con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 8 in botti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Tavoliere delle Puglie può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Tavoliere delle Puglie è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Tavoliere delle Puglie
Con l’utilizzo della DOC Tavoliere delle Puglie i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
CANTINE
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Tavoliere delle Puglie
Carni suine e rosse, cacciagione e formaggi pecorini stagionati, salumi contadini, agnello al forno e in umido, pollo e coniglio alla cacciatora.
RICETTE
PIETANZA VINO CERTIFICATO PRODUTTORE Alici marinate » Rosa del Duca » CQ 0054-13 » Masseria Duca d'Ascoli »
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Tavoliere delle Puglie
La storia del territorio del nero di Troia segue pedissequamente l’evoluzione dei dauni. I primissimi abitanti stabili provengono dalle zone sub-costiere, ricacciati verso l'interno dalle continue invasioni dei popoli balcanici. Gli insediamenti in questo periodo sono prevalentemente in grotta; l'economia è di tipo agro-pastorale.
Questo sistema senza interruzioni intorno all'VIII secolo A.C. in cui stanziano nel territorio i Dauni e i Peuceti, popolazione di provenienza illirica. Benché la tradizione considerasse l'Ofanto come il naturale confine tra la Daunia e la Peucetia, i centri antichi situati a sud del fiume, tra Canosa e Barletta, rivendicano l'appartenenza alla Daunia.
Durante il Medioevo la coltura della vite scomparve dalla daunia agricola. Nell'Era Moderna invece, in Capitanata nel 1850 due gloriose famiglie cerignolane i Pavoncelli e La Rochefocauld impiantarono circa 60 ettari a Nero di Troia allevandolo ad alberello basso; nel giro di pochi anni gli Ha coltivati a Nero di Troia, diventarono 2500.
Quello dell’uva di Troia è uno dei vitigni più antichi e caratteristici della Puglia centro-settentrionale, ma le sue origini sono incerte: sono tante le leggende che militano intorno. Riguardo al suo nome si sono fatte avanti tre ipotesi: la prima ha uno scenario “epico”, in quanto si considera l’Uva di Troia originaria proprio della storica città del’Asia minore di Troia descritta da Omero nei suoi racconti epici. Leggenda vuole che il vitigno sia arrivato in Italia meridionale, e precisamente lungo le coste pugliesi, tramite i colonizzatori greci più di duemila anni fa. Altra ipotesi, meno suggestiva, indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia; mentre più veritiera rimane la tesi che indica il vitigno, originario proprio del territorio limitrofo alla città pugliese di Troia.
Tra tutte, la teoria più affascinante rimane sicuramente quella legata alla leggenda dell’eroe greco Diomede: questi, terminata la guerra di Troia, navigò fino a risalire il fiume Ofanto portando con se tralci di vite della sua terra che piantati, dettero appunto origine all’Uva di Troia.
Del grande valore storico di queste piantagioni fanno fede le diverse citazioni che rimandano a Federico II di Svevia, il quale amava degustare il “corposo vino di Troia”, ed ai marchesi D'Avalos che, acquistata la città nel 1533, e notata l'assoluta qualità ed attitudine dei terreni circostanti, incrementarono notevolmente le coltivazioni di quest’uva.
In realtà, in epoca federiciana, l’esteso territorio di produzione del vitigno era ricompreso sotto un unico regno: da ciò deriva il grande legame che unisce le varie aree, i loro innumerevoli scambi economici e culturali che giustificano appunto la diffusione della produzione su terreni che comprendono un’area molto più ampia della sola provincia di Foggia.
Il Vino DOC Tavoliere delle Puglie ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 7 ottobre 2011.