Assovini
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  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 07.10.2011, G.U. 241 del 15.10.2011
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Tavoliere delle Puglie (o Tavoliere) D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Tavoliere delle Puglie (o Tavoliere)” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Rosso, anche Riserva
  2. Rosato
  3. Nero di Troia, anche Riserva

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Tavoliere delle Puglie

 

  • Tavoliere delle Puglie Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 65% Vitigno Nero di Troia
  • =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore secco o abboccato, caratteristico.

  • Tavoliere delle Puglie Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 65% Vitigno Nero di Troia
  • =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore delicato, caratteristico e sapore secco o abboccato, di corpo, caratteristico.

  • Tavoliere delle Puglie Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 65% Vitigno Nero di Troia
  • =< 35% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso con l’ invecchiamento, odore delicato e fruttato e sapore secco o abboccato, caratteristico.

  • Tavoliere delle Puglie Nero di Troia (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 90% Vitigno Nero di Troia
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore caratteristico, intenso, fruttato e sapore secco o abboccato, armonico.

  • Tavoliere delle Puglie Nero di Troia Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 90% Vitigno Nero di Troia
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 13% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi tendenti al granato, odore delicato, caratteristico e sapore secco o abboccato, caratteristico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie è ripartito tra una parvenza di montagna nel nord/ovest della Daunia al confine col Molise e nella presenza di una notevole estensione di pianura inasprita da una zona collinare formata dal compatto altopiano delle Murge. Il un territorio, adeguatamente ventilato e luminoso, favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie è localizzata in:

  • provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di Lucera, Troia, Torremaggiore, San Severo, S. Paolo Civitate, Apricena, Foggia, Orsara di Puglia, Bovino, Ascoli Satriano, Ortanova, Ordona, Stornara, Stornarella, Cerignola e Manfredonia.
  • provincia di Barletta-Andria-Trani e comprende il territorio dei comuni di Trinitapoli, S. Ferdinando di Puglia e Barletta.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Tavoliere delle Puglie

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Tavoliere delle Puglie prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Tavoliere delle Puglie non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • I vini DOC Tavoliere delle Puglie Rosso e Nero di Troia con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 8 in botti di legno.
  • Nella designazione dei Vini DOC Tavoliere delle Puglie può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Tavoliere delle Puglie è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Tavoliere delle Puglie

Con l’utilizzo della DOC Tavoliere delle Puglie i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Tavoliere delle Puglie

Carni suine e rosse, cacciagione e formaggi pecorini stagionati, salumi contadini, agnello al forno e in umido, pollo e coniglio alla cacciatora.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Tavoliere delle Puglie

La storia del territorio del nero di Troia segue pedissequamente l’evoluzione dei dauni. I primissimi abitanti stabili provengono dalle zone sub-costiere, ricacciati verso l'interno dalle continue invasioni dei popoli balcanici. Gli insediamenti in questo periodo sono prevalentemente in grotta; l'economia è di tipo agro-pastorale.

Questo sistema senza interruzioni intorno all'VIII secolo A.C. in cui stanziano nel territorio i Dauni e i Peuceti, popolazione di provenienza illirica. Benché la tradizione considerasse l'Ofanto come il naturale confine tra la Daunia e la Peucetia, i centri antichi situati a sud del fiume, tra Canosa e Barletta, rivendicano l'appartenenza alla Daunia.

Durante il Medioevo la coltura della vite scomparve dalla daunia agricola. Nell'Era Moderna invece, in Capitanata nel 1850 due gloriose famiglie cerignolane i Pavoncelli e La Rochefocauld impiantarono circa 60 ettari a Nero di Troia allevandolo ad alberello basso; nel giro di pochi anni gli Ha coltivati a Nero di Troia, diventarono 2500.

Quello dell’uva di Troia è uno dei vitigni più antichi e caratteristici della Puglia centro-settentrionale, ma le sue origini sono incerte: sono tante le leggende che militano intorno. Riguardo al suo nome si sono fatte avanti tre ipotesi: la prima ha uno scenario “epico”, in quanto si considera l’Uva di Troia originaria proprio della storica città del’Asia minore di Troia descritta da Omero nei suoi racconti epici. Leggenda vuole che il vitigno sia arrivato in Italia meridionale, e precisamente lungo le coste pugliesi, tramite i colonizzatori greci più di duemila anni fa. Altra ipotesi, meno suggestiva, indica la cittadina albanese Cruja come origine dell’Uva di Troia; mentre più veritiera rimane la tesi che indica il vitigno, originario proprio del territorio limitrofo alla città pugliese di Troia.

Tra tutte, la teoria più affascinante rimane sicuramente quella legata alla leggenda dell’eroe greco Diomede: questi, terminata la guerra di Troia, navigò fino a risalire il fiume Ofanto portando con se tralci di vite della sua terra che piantati, dettero appunto origine all’Uva di Troia.

Del grande valore storico di queste piantagioni fanno fede le diverse citazioni che rimandano a Federico II di Svevia, il quale amava degustare il “corposo vino di Troia”, ed ai marchesi D'Avalos che, acquistata la città nel 1533, e notata l'assoluta qualità ed attitudine dei terreni circostanti, incrementarono notevolmente le coltivazioni di quest’uva.

In realtà, in epoca federiciana, l’esteso territorio di produzione del vitigno era ricompreso sotto un unico regno: da ciò deriva il grande legame che unisce le varie aree, i loro innumerevoli scambi economici e culturali che giustificano appunto la diffusione della produzione su terreni che comprendono un’area molto più ampia della sola provincia di Foggia.

Il Vino DOC Tavoliere delle Puglie ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 7 ottobre 2011.

SQUINZANO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 06.07.1976, G.U. 230 del 31.08.1976
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Squinzano D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Squinzano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  • Rosso, anche Novello e Riserva
  • Rosato, anche Spumante
  • Bianco, anche Spumante
  • Negroamaro, anche Riserva
  • Negroamaro Rosato, anche Spumante
  • Susumaniello
  • Chardonnay, anche Spumante
  • Malvasia Bianca, anche Spumante
  • Fiano, anche Spumante
  • Sauvignon, anche Spumante

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Squinzano

 

  • Squinzano Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Negro Amaro
  • =< 30% Vitigni Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso talvolta con riflessi arancioni se invecchiato, odore etereo, caratteristico, intenso e sapore pieno, vellutato, armonico.

  • Squinzano Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Negro Amaro
  • =< 30% Vitigni Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Novello dal colore rosso più o meno intenso, odore giustamente persistente, fruttato e sapore vellutato armonico e gradevole.

  • Squinzano Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Negro Amaro
  • =< 30% Vitigni Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con riflessi arancioni, odore etereo, caratteristico, intenso e sapore pieno, vellutato, armonico.

  • Squinzano Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Negro Amaro
  • =< 30% Vitigni Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile dal rosso rubino chiaro al cerasuolo tenue, odore delicatamente profumato, caratteristico e sapore sapido, fine e vellutato.

  • Squinzano Rosato Spumante (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Negro Amaro
  • =< 30% Vitigni Malvasia Nera di Brindisi, Malvasia Nera di Lecce, Sangiovese e le uve di altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore rosato più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

  • Squinzano Negramaro Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Negro Amaro
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso mattone con l'invecchiamento, odore etereo caratteristico e intenso, e sapore pieno, vellutato, armonico.

  • Squinzano Negramaro Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Negro Amaro
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al rosso mattone con l'invecchiamento, odore etereo caratteristico e intenso, e sapore pieno, vellutato, armonico.

  • Squinzano Negramaro Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Negro Amaro
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosato più o meno intenso, odore giustamente persistente, fruttato se giovane, e sapore armonico.

  • Squinzano Negramaro Rosato Spumante (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Negro Amaro
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore rosato più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

  • Squinzano Susumaniello (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Susumaniello
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino, con riflessi violacei, odore di frutti di bosco e sapore vellutato, persistente e armonico.

  • Squinzano Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 50% VitignI Chardonnay e Malvasia Bianca, da soli o congiuntamente,
  • =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, ad esclusione dei moscati.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino tenue anche con riflessi verdolini, odore caratteristico, gradevolmente fruttato e sapore asciutto, vellutato, caratteristico.

  • Squinzano Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 50% VitignI Chardonnay e Malvasia Bianca, da soli o congiuntamente,
  • =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, ad esclusione dei moscati.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato, con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrul a extradry.

  • Squinzano Chardonnay (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Chardonnay
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico e sapore sapido, caratteristico.

  • Squinzano Chardonnay Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 90% Vitigno Chardonnay
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

  • Squinzano Malvasia Bianca (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Malvasia Bianca
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino intenso, odore caratteristico gradevole, intenso e sapore caratteristico, armonico.

  • Squinzano Malvasia Bianca Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 90% Vitigno Malvasia Bianca
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato, con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabnit a extradry.

  • Squinzano Fiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Fiano
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico, sapore sapido, caratteristico.

  • Squinzano Fiano Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 90% Vitigno Fiano
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

  • Squinzano Sauvignon (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Sauvignon
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore caratteristico, intenso e sapore sapido, caratteristico.

  • Squinzano Sauvignon Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Secco
  • => 90% Vitigno Sauvignon
  • =< 10% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine ed effervescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, fruttato con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Squinzano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Squinzano si estende sulle colline leccesi del Salento, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Squinzano è localizzata in:

  • provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Squinzano. San Pietro Vernotico, Torchiarolo, Novoli e, in parte, il territorio dei comuni di Campi Salentina, Cellino San Marco, Trepuzzi, Surbo e Lecce..

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Squinzano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Squinzano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Squinzano dovrà essere superiore al 70% e al 50% per la tipologia di Vino Rosato; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Squinzano Rosato devono essere vinificate mediante sgrondatura delle uve pigiate dopo una macerazione di 12-24 ore.
  • I vinI DOC Squinzano Rosso e Negramaro con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi, ad eccezione della tipologia di vino Spumante.
  • Nella designazione dei Vini DOC Squinzano può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Squinzano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.

4. Produttori di Vino DOC Squinzano

Con l’utilizzo della DOC Squinzano i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Squinzano

Minestroni, risotti con frutti di mare, pesce bollito, salumi.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Squinzano

L’orografia del territorio di produzione e l’esposizione prevalente dei vigneti, localizzati in zone particolarmente vocate alla coltivazione della vite, concorrono a determinare un ambiente adeguatamente ventilato, luminoso, favorevole all’espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive della pianta. Nella scelta delle aree di produzione vengono privilegiati i terreni con buona esposizione adatti ad una viticoltura di qualità.

La millenaria storia vitivinicola della regione, dalla Magna Grecia, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del vino “Squinzano”, ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere gli attuali rinomati vini.

Il Vino DOC Squinzano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 6 luglio 1976.

SAN SEVERO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 19.04.1968, G.U. 138 del 01.06.1968
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino San Severo D.O.C.

La denominazione di origine controllata “San Severo” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco (anche Frizzante e Spumante)
  2. Bombino Bianco (anche Frizzante e Spumante)
  3. Malvasia Bianca di Candia
  4. Falanghina
  5. Trebbiano Bianco
  6. Rosso (anche Novello e Riserva)
  7. Rosato (anche Frizzante)
  8. Merlot (anche Rosato)
  9. Uva di Troia o Nero di Troia (anche Rosato e Riserva)
  10. Sangiovese (anche Rosato)

1. Tipologie e Uve del Vino DOC San Severo

 

  • San Severo Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • >< 40-60% Vitigno Bombino Bianco
  • >< 40-60% Vitigno Trebbiano Bianco 
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore gradevole, fruttato, leggermente vinoso e sapore asciutto, fresco, armonico.

  • San Severo Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • >< 40-60% Vitigno Bombino Bianco
  • >< 40-60% Vitigno Trebbiano Bianco 
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino tenue, odore gradevole, fruttato e sapore secco, fresco.

  • San Severo Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Brut
  • >< 40-60% Vitigno Bombino Bianco
  • >< 40-60% Vitigno Trebbiano Bianco 
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, con profumo caratteristico, fruttato e sapore asciutto, fresco, armonico.

  • San Severo Bombino Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Bombino Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato con profumo caratteristico, fruttato, e sapore asciutto, fresco, armonico.

  • San Severo Bombino Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Bombino Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato con profumo caratteristico, fruttato, e sapore secco, fresco, armonico.

  • San Severo Bombino Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Brut
  • => 85% Vitigno Bombino Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato, con profumo caratteristico, fruttato e sapore asciutto, fresco, armonico.

  • San Severo Malvasia bianca di Candia (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Malvasia bianca di Candia
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo più o meno intenso, odore delicato con profumo caratteristico, con sentori aromatici e sapore asciutto, fresco, gradevole ed aromatico.

  • San Severo Trebbiano Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Trebbiano Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, con profumo delicato e sapore asciutto, fresco, armonico, sapido.

  • San Severo Falanghina (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Falanghina
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore delicato con profumo caratteristico, con sentori di fruttato e sapore asciutto, fresco, gradevole.

  • San Severo Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Montepulciano
  • =< 30% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni Uva di Troia, Merlot, Malvasia Nera ed altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, con profumo gradevole caratteristico e sapore asciutto, di corpo, sapido, armonico, giustamente tannico.

  • San Severo Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Montepulciano
  • =< 30% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni Uva di Troia, Merlot, Malvasia Nera ed altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore intenso, gradevole, caratteristico e sapore armonico, caratteristico, rotondo.

  • San Severo Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Montepulciano
  • =< 30% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni Uva di Troia, Merlot, Malvasia Nera ed altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino che acquista riflessi granati con l’invecchiamento, odore vinoso con profumo gradevole caratteristico e sapore asciutto, di corpo, sapido, armonico, giustamente tannico.

  • San Severo Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Montepulciano
  • =< 30% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni Uva di Troia, Merlot, Malvasia Nera ed altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore delicato vinoso, caratteristico, talvolta fruttato e sapore asciutto, armonico, gradevole.

  • San Severo Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • => 70% Vitigno Montepulciano
  • =< 30% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni Uva di Troia, Merlot, Malvasia Nera ed altri Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore rosato più o meno intenso, odore delicato vinoso, caratteristico, talvolta fruttato e sapore asciutto, armonico, gradevole.

  • San Severo Sangiovese (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, odore vinoso con profumo gradevole caratteristico, sapore asciutto, di corpo, sapido, armonico, poco tannico.

  • San Severo Sangiovese Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sangiovese
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore gradevole, caratteristico e sapore asciutto, di corpo, sapido, armonico, poco tannico.

  • San Severo Merlot (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino che tende al granato con l’invecchiamento, odore vinoso, con profumo fruttato caratteristico e sapore asciutto, di corpo, sapido, armonico, giustamente tannico.

  • San Severo Merlot Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Merlot
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore vinoso con profumo fruttato caratteristico e sapore asciutto, sapido, armonico.

  • San Severo Uva di Troia (o Nero di Troia) (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Uva di Troia (o Nero di Troia)
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore variabile dal rosso rubino al granato, odore gradevole, caratteristico, sapore vinoso, asciutto, armonico, giustamente tannico.

  • San Severo Uva di Troia (o Nero di Troia) Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Uva di Troia (o Nero di Troia)
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore variabile dal rosso rubino al granato, odore gradevole, caratteristico, sapore vinoso, asciutto, armonico, giustamente tannico.

  • San Severo Uva di Troia (o Nero di Troia) Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Uva di Troia (o Nero di Troia)
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Foggia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore gradevole, caratteristico e sapore vinoso, asciutto, armonico.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


 2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC San Severo

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC San Severo si estende sulle colline foggiane dell'Alto Tavoliere, che fa parte della più ampia area della Daunia, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC San Severo è localizzata in:

  • provincia di Foggia e comprende il territorio dei comuni di San Severo (comprese le due frazioni denominate Salsola e Vulganello del comune di San Severo ricadenti in territorio di Foggia), Torremaggiore (compresa la frazione di Castelnuovo della Daunia, Masseria Monachelle, inclusa nel territorio di Torremaggiore), San Paolo di Civitate e, in parte, il territorio dei comuni di Apricena, Lucera, Poggio Imperiale e Lesina.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC San Severo

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC San Severo prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC San Severo non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
  • Il vino DOC San Severo Rosso e Uva di Troia (o Nero di Troia) con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 18 mesi.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC San Severo è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione delle tipologie di Vino Frizzante e Spumante.

4. Produttori di Vino DOC San Severo

Con l’utilizzo della DOC San Severo i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC San Severo

Primi con frutti di mare, crostacei e pesci bolliti, salumi piccanti, piatti con sughi di carne, carni di maiale, trippe in umido, formaggi ovini stagionati.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC San Severo

La città di San Severo è posta al centro dell'Alto Tavoliere, fra le colline del Preappenino Dauno ed il Promontorio del Gargano.

Recenti scoperte archeologiche dimostrano quanto sia antica la produzione di vino nella Daunia e le fotografie aeree evidenziano tracce di vigneti di età romana anche nei dintorni di San Severo, come presso la masseria Scoppa, dove le viti risultano impiantate col sistema ad alberello, in file di buche scavate nella “crusta”, metodo ancora usato in questo territorio, fino ai primi decenni del ‘900.

L'imperatore Federico II, nel 1230 a causa della ribellione degli abitanti, fece distruggere le mura corrispondenti all’attuale "giro interno" e con queste riempì il fossato: ciò per punire ed umiliare il paese, che schieratosi con i padri Benedettini, gli si era ribellato e affida la città ai Cavalieri dell’Ordine dei Templari.

Molto presumibilmente questo periodo coincide con l’inizio della coltivazione del vitigno Bombino bianco (vitigno base della D.O.C. San Severo), portato dai Templari nel loro rientro dalla Terra Santa.

Durante la dominazione Angioina, la coltivazione della vite assume un’attività importante per il territorio Particolarmente interessante è un documento redatto in San Severo nell’aprile del 1301, nel quale il giudice Roberto de Barrachia e il notaio Guglielmo Fasanellus riportano un lungo elenco di cittadini Sanseveresi, i quali, insieme ad alcuni abitanti dei vicini casali di Torremaggiore e Plantiliano, rivendicano dei crediti verso il figlio di Carlo II d’Angiò, Filippo principe di Taranto, per la fornitura di varie derrate in occasione di un suo soggiorno nella zona.

Nella descrizione dei prodotti ceduti e del loro costo, si possono distinguere tre diversi tipi di vino; oltre a quello più comune, denominato pro tinello, c’è una qualità definita de miliori, mentre più costoso appare il vino pro militibus, evidentemente destinato ai soldati di scorta.

Il territorio nel corso dei secoli ha subito trasformazioni, ma ha sempre avuto nella vite una delle sue principali coltivazioni. Da un punto di vista antropologico abbiamo sopra descritto la cultura e la tradizione del vino, valori che affondano le loro radici nei secoli di storia, fatta di lavoro e di attenzione verso il vino come frutto inestimabile che la terra dona. Elementi determinanti per imprimere le peculiarità di un vino sono il vitigno, l’ambiente e di fondamentale importanza sono anche i fattori umani presenti nel territorio di produzione che hanno inciso da sempre sulle caratteristiche del vino.

Il Vino DOC San Severo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 19 aprile 1968.


SALICE SALENTINO DOC

  • Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 08.04.1976, G.U. 224 del 25.08.1976
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Salice Salentino D.O.C.

La denominazione di origine controllata “Salice Salentino” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco (anche Spumante)
  2. Rosato (anche Spumante)
  3. Rosso (anche con menzione Riserva)
  4. Negroamaro (anche con menzione Riserva)
  5. Negroamaro Rosato (anche Spumante)
  6. Pinot Bianco (anche Spumante)
  7. Fiano (anche Spumante)
  8. Chardonnay (anche Spumante)
  9. Aleatico (anche riserva, dolce, liquoroso dolce, liquoroso riserva)

1. Tipologie e Uve del Vino DOC Salice Salentino

 

  • Salice Salentino Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 70% Vitigno Chardonnay
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, che può presentare riflessi verdognoli, odore delicato e gradevolmente fruttato se giovane e sapore secco o abboccato, fresco e armonico.

  • Salice Salentino Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 70% Vitigno Chardonnay
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso o rosato più o meno intenso, odore delicato, fruttato, con note di lievito e sapore fresco, armonico da extrabrut a extradry.

  • Salice Salentino Chardonnay (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 70% Vitigno Chardonnay
  • =< 30% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico e sapore secco o abboccato, gradevole, fruttato.

  • Salice Salentino Chardonnay Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 85% Vitigno Chardonnay
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore intenso, caratteristico e sapore fresco, armonico da extrabrut a extradry.

  • Salice Salentino Fiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Fiano
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdognoli, odore delicato, floreale e sapore secco o abboccato, fresco e armonico.

  • Salice Salentino Fiano Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 85% Vitigno Fiano
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso con eventuali riflessi verdognoli, odore delicato, floreale e sapore fresco, armonico da extrabrut a extradry.

  • Salice Salentino Pinot Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Pinot Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, delicato e sapore secco o abboccato, armonico e fruttato.

  • Salice Salentino Pinot Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 85% Vitigno Pinot Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Puglia, con esclusione dei vitigni Moscato Bianco e Moscatello Selvatico.
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fine, delicato e sapore fresco, armonico da extrabrut a extradry.

  • Salice Salentino Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 75% Vitigno Negro Amaro
  • =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore gradevole, intenso e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico.

  • Salice Salentino Rosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 75% Vitigno Negro Amaro
  • =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso, con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore gradevole e intenso, con sentore di frutti rossi maturi e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico.

  • Salice Salentino Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 75% Vitigno Negro Amaro
  • =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosato più o meno intenso, odore delicato e gradevolmente fruttato dal sapore secco o abboccato, fresco e armonico.

  • Salice Salentino Rosato Spumante (Vino Rosato)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 75% Vitigno Negro Amaro
  • =< 25% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato più o meno intenso, odore delicato, fruttato, con note di lievito e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

  • Salice Salentino Aleatico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, da soli o congiuntamente.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore gradevole, intenso e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico.

  • Salice Salentino Aleatico Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, da soli o congiuntamente.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore gradevole, intenso e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico.

  • Salice Salentino Aleatico Dolce (Vino Rosso)
  • Versioni: Dolce
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, da soli o congiuntamente.
  • => 15% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso granato più o meno intenso con riflessi violacei, tendente all'arancione con l'invecchiamento, odore delicato, caratteristico, che si fonde con il profumo che acquista il vino con l'invecchiamento e sapore pieno, moderatamente dolce, vellutato.

  • Salice Salentino Aleatico Liquoroso Dolce (Vino Rosso Liquoroso)
  • Versioni: Dolce
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, da soli o congiuntamente.
  • => 18,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Liquoroso dal colore rosso granato più o meno intenso con riflessi violacei tendente all'arancione con l'invecchiamento, odore delicato, caratteristico, che si fonde con il profumo che acquista il vino con l'invecchiamento e sapore pieno, caldo, dolce, armonico e gradevole.

  • Salice Salentino Aleatico Liquoroso Riserva (Vino Rosso Liquoroso Invecchiato)
  • Versioni: Dolce
  • => 85% Vitigno Aleatico
  • =< 15% Vitigni Negroamaro, Malvasia nera e Primitivo, da soli o congiuntamente.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Liquoroso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato, odore delicato, caratteristico, che si fonde con il profumo che acquista il vino con l'invecchiamento e sapore pieno, caldo, dolce, armonico e gradevole.

  • Salice Salentino Rosso Negroamaro (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 90% Vitigno Negro Amaro
  • =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, gradevole e intenso con sentore di frutti rossi maturi e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico.

  • Salice Salentino Rosso Negroamaro Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 90% Vitigno Negro Amaro
  • =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino più o meno intenso con eventuali riflessi tendenti al granato con l'invecchiamento, odore caratteristico, gradevole, intenso e sapore pieno, secco o abboccato, robusto ma vellutato, caldo, armonico, con note speziate.

  • Salice Salentino Rosato Negroamaro (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Abboccato
  • => 90% Vitigno Negro Amaro
  • =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosato intenso, odore delicato, fruttato con sentori di rosa e ciliegia, e sapore secco o abboccato, delicato, fresco e armonico.

  • Salice Salentino Rosato Negroamaro Spumante (Vino Rosato Spumante)
  • Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry
  • => 90% Vitigno Negro Amaro
  • =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Puglia.
  • => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Spumante dalla spuma fine e persistente, colore rosato intenso, odore delicato, fruttato con sentori di rosa e ciliegia, e sapore fresco, armonico, da extrabrut a extradry.

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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Salice Salentino

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Salice Salentino si estende sulle colline leccesi del Salento, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

La Zona di Produzione del Vino DOC Salice Salentino è localizzata in:

  • provincia di Lecce e comprende il territorio dei comuni di Salice Salentino, Veglie e Guagnano e, in parte, il territorio del comune di Campi Salentina.
  • provincia di Brindisi e comprende il territorio dei comuni di San Pancrazio Salentino, Sandonaci e, in parte, il territorio del comune di Cellino San Marco.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Salice Salentino

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. 

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Salice Salentino prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino DOC Salice Salentino non dovrà essere superiore al 70% e al 50% per la tipologia di Vino Rosato; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma potrà essere impiegata nella produzione di Vini IGT nell'ambito geografico delimitato. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto, che anche in questo caso tutta l'uva potrà essere impiegata nella produzione di Vini IGT nell'ambito geografico delimitato.
  • Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Salice Salentino possono essere sottoposte ad appassimento naturale sulla pianta, su stuoie o in cassette, anche in fruttaio in condizioni di temperatura, umidità e ventilazione controllate.
  • I Vini DOC Salice Salentino Spumante possono essere vinificati con il procedimento di rifermentazione in bottiglia (Metodo Classico), o con rifermentazione in autoclave (Metodo Charmat o Martinotti).
  • Il vino DOC Salice Salentino Aleatico deve essere sottoposto ad invecchiamento per circa 6 mesi e, comunque, immesso sul mercato non prima del 1° marzo dell'anno successivo alla vendemmia.
  • Il vino DOC Salice Salentino Rosso con o senza la specificazione del vitigno Negroamaro con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
  • I Vini DOC Salice Salentino Aleatico e Aleatico Liquoroso con menzione Riserva devono essere sottoposti ad invecchiamento per almeno 24 mesi.
  • Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Salice Salentino è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad eccezione delle tipologie di Vino Spumante e Liquoroso.

4. Produttori di Vino DOC Salice Salentino

Con l’utilizzo della DOC Salice Salentino i Produttori Vinicoli Pugliesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Salice Salentino

Antipasti di salumi, primi con sughi delicati, arrosti di carne bianca e rossa.


6. Storia e Letteratura del Vino DOC Salice Salentino

L'origine della denominazione DOC del Salice Salentino è da attribuirsi ad alcuni produttori storici presenti nell’areale della DOC Salice Salentino i quali già a partire negli anni 30 producevano vini rossi e rosati base di Negroamaro (Negro amaro) e Malvasia Nera. Nel 1976, grazie anche all’affermazione di tali vini su mercati Nazionali e Internazionali, è stato istituita la denominazione di Origine Salice Salentino.

Il nome di questo vino deriva dalla omonima cittadina situata a nord di Lecce, zona di vigneti e uliveti, in cui sono sparse masserie e antiche torri di vedetta. Il Negromaro é di remota introduzione, le coltivazioni dell'area meridionale della Puglia infatti, sin dal VI secolo a.C., erano caratterizzate quasi unicamente da questo vitigno.

Il vitigno Negro Amaro trova infatti il suo principale bacino viticolo nelle provincie di Brindisi e Lecce dove oggi rappresenta circa il 72% della superficie vitata.

La millenaria storia vitivinicola della regione, dalla Magna Grecia, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del vino “Salice Salentino”, ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere gli attuali rinomati vini.

Il Vino DOC Salice Salentino ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 8 aprile 1976.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

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