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La Strada del Vino Monreale Doc, si estende alle spalle di Palermo, lungo un circuito che entra nel comune di Monreale, comprende in parte il comprensorio di Piana degli Albanesi e coinvolge per intero i comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato, San Cipirello, Santa Cristina Gela, Corleone e Roccamena.

E’ un territorio che strega per lo splendore architettonico della Cattedrale di Monreale, il massimo esempio di architettura Normanna in Sicilia; per gli scavi archeologici sul monte Jato, che hanno messo in luce testimonianze d’insediamenti datati agli inizi del primo millennio a.C. e per il patrimonio etnico e culturale rappresentato da Piana degli Albanesi.

I vini della Doc Monreale, nascono in un’area a vigneto di circa 12mila ettari in cui sono coltivate uve pregiate bianche e nere, autoctone e internazionali.

I vitigni ammessi alla produzione dal disciplinare sono 12; il vino prodotto è bianco, rosso e rosato, ma i bianchi possono anche essere proposti come superiore e vendemmia tardiva, mentre ai rossi può essere attribuita l’indicazione di riserva.

La Strada del Vino Monreale Doc vuole dare impulso anche al territorio circostante, sviluppando il turismo enogastronomico, con la valorizzazione delle tipicità. Lo sfincione, il superbo pane di Monreale, la pasta con le ricette tradizionali del territorio, l’olio extravergine d’oliva Dop, le susine bianche, presidio Slow Food e i cannoli di ricotta. Per il sindaco pro-tempore di Monreale la Stada del Vino Monreale Doc è “un viaggio nel sapere e nei sapori con un panorama ricchissimo di prodotti agroalimentari tipici che rappresentano, da sempre, elementi di riconoscibilità e d’appartenenza della Città con marchi riconosciuti sia nazionali che comunitari”. Monreale per il primo cittadino è una città d’arte “custode di tradizioni uniche ed irripetibili, frutto delle sedimentazioni culturali di varie civiltà che si sono succedute nel tempo, tramandando il loro sapere e la loro cultura ed arrivando fino ai nostri giorni con vigoria fiorente di un artigianato artistico dove eccelle l’arte musiva.

La storia, i monumenti, i paesaggi, la natura, i borghi, gli antichi casali, le tradizioni, l’artigianato ed i prodotti tipici sono tessere di un mosaico che lasceranno ai visitatori attenti un ricordo indelebile della Città di Monreale”. Parole che sottendono l’impegno dell’Ente locale ad intervenire con atti concreti per sostenere i prodotti di nicchia del territorio.

 

STRADA DEL VINO SUL PERCORSO DELLA TARGA FLORIO

La Strada dei vini sul percorso della Targa Florio insiste sulla Sicilia settentrionale in un’area a ridosso del Parco delle Madonie interessata dalla Doc Contea di Sclafani e dalla Igt Fontanarossa. Si tratta di un territorio caratterizzato da una forte identità storico culturale e da importanti risorse naturalistiche ed ambientali che godono di una articolata rete viaria che ha tra le sue peculiarità la presenza del percorso della Targa Florio, la storica competizione automobilistica.

All’interno della Strada sono stati individuati tre percorsi: Doc Contea di Sclafani, Natura Doc Sicilia e Targa Igt Fontanarossa.

Nel primo percorso la Strada si sviluppa lungo l’ itinerario che attraversa l’abitato di Cefalù, Campofelice di Roccella, Cerda, Sclafani Bagni, Caltavuturo, Valledolmo, Vallelunga Pratameno e riveste grande interesse dal punto di vista storico e turistico per la presenza di importanti e rinomati monumenti: dalla cattedrale di Cefalù alla area archeologica di Imera, dai centri storici dei comuni attraversati, alle architetture rurali che caratterizzano il territorio. L’itinerario attraversa luoghi di interesse paesaggistico e naturalistico come il Bosco di Granza e della Favara, il Parco delle Madonie nei pressi di Sclafani Bagni, e si sviluppa attraversando la Doc della Contea di Sclafani caratterizzata dal paesaggio rurale tipico dell’area.

Nel percorso Natura Doc Sicilia, l’itinerario attraversa l’abitato di Cefalù, Isnello, Collesano, Scillato, Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Petralia Soprana, Geraci Siculo e Castelbuono. La zona riveste grande interesse dal punto di vista naturalistico perché attraversa e circoscrive l’intera area del parco delle Madonie. Il percorso è, dunque, caratterizzato dall’ambiente naturale, dalla presenza di vaste aree boschive ed è qualificato inoltre dalle notevoli presenze storico culturali proprie dei centri storici dei comuni interessati dal percorso.

E per finire il percorso Targa Igt Fontanarossa - Doc Contea di Sclafani. L’itinerario si articola sul percorso della Targa Florio ed è caratterizzato dalla presenza di memorie storiche legate alla manifestazione sportiva che negli anni ha connotato la viabilità dell’area. Si ricorda la presenza delle tribune di Cerda (Floriopoli) che costruiscono ancora oggi un elemento di attrazione per il turismo sportivo. La zona riveste grande interesse anche dal punto di vista naturalistico: attraversa, infatti, il Parco delle Madonie e le zone vincolate Sic/Zps (Siti di importanza comunitaria/Zone di protezione speciale) Bosco di Granza e della Favara caratterizzate da un ambiente naturale di rara bellezza e da vaste aree boschive. L’interesse del percorso è garantito anche dalla presenza di importanti siti storico-culturali nei centri storici dei paesi attraversati dall’itinerario.


 

ITINERARIO TEST - TOUR DELLE MADONIE TRA BORGHI E VIGNETI

Percorso:

  • Ore 9.00 - Cefalù, Hotel Sea Palace
  • Ore 9.30 - Visita Cantina Abbazia Santa Anastasia
  • Ore 12.00 - Castelbuono, Pranzo e visita del borgo
  • Ore 15.30 - Gangi
  • Ore 18.00 - Collesano
  • Ore 20.30 - Cefalù, Hotel Sea Palace

La giornata sarà dedicata alla visita della Cantina Abbazia Santa Anastasia con degustazione di alcuni vini, e alle impegnative strade delle Madonie, sulle orme dei piloti che si sono sfidati in quella che da molti viene identificata come la più antica ed affascinante gara del mondo.

La prima tappa sarà effettuata nell'antico borgo di Castelbuono, con il famoso "Castello dei Ventimiglia", la sontuosa "Cappella Palatina" e la "Torre dell'Orologio". Lungo le viene del centro storico, sarà possibile degustare prodoto Slow Food Biologici e, in particolare la pregiata "manna". Nota come l'oro bianco di Sicilia, la manna viene ottenuta dalla coltivazione di alcune varietà di frassino, grazie alla sapiente arte dell'ultima generazione di frassinicoltori che mantiene ancora in vita il prezioso patrimonio culturale legato al mondo dell'antico mestiere dello "Ntaccaluòru".

Restando in tema di bontà gastronomiche, immancabile la tappa presso la pasticceria artigianale "Fiasconaro", famosa in tutto il mondo per l'eccellenza dei suoi panettoni e dei dolci siciliani tipici. Una curiosità che potrà far sorridere molti dei visitatori abituati oramail ai ritmi frenetici della vita di tutti i giorni ma che rappresenta la normalità in un borgo "in miniatura" come Castelbuono, la presenza degli "asinelli netturbini" che raccolgono ogni mattina i sacchetti tra le viuzze più strette, lì dove le macchine non possono addentrarsi.

Il tour procede ancora con la visita del suggestivo borgo di Gangi, vincitore nel 2014 del concorso nazionale "Borgo dei Borghi", con sosta presso i punti panoramici e quelli di interesse artistico, come il settecentesco "Palazzo Bongiorno" ed il "Palazzo Sgadari", sede del museo civico.

Sempre ripercorrendo i miti della Targa Florio, i visitatori raggiungeranno il "Museo della Targa Florio" di Collesano per ammirare i preziosi cimeli dell'antica gara automobilistica di cui Collesano rappresenta una delle tappe principali. A chiusura della giornata, la cena di gala nel ristorante annesso all'Hotel Sea Palace.

Un territorio generoso di frutti e di uomini, quindi, in cui i secoli di sono succeduti lasciando un'impronta indelebile sulla natura stessa e sui suoi abitanti. La Strada del Vino di Messina promuove e tutela questi aspetti. Produttivi e culturali. Geograficamente si affacia sui due mari, essendo immersa proprio nell'incontaminato territorio di due catene montuose, i Peloritani ed i Nebrodi, e con il rilassante paesaggio del mare, con le splendide architetture del capoluogo e le suggestioni di Taormina e Tindari.

Gli itinerari percorribili e suggeriti dalla Strada del Vino sono principalmente tre:

Il primo attraversa i luoghi della Denominazione di Origine Controllata Faro, prodotta nelle colline sovrastanti lo stretto di Messina ed avente origini antichissime risalenti all'età micenea.

Il secondo promuove i luoghi della Denominazione di Origine Controllata Mamertino, vino ben documentato e conosciuto sin dai tempi dei Romani; si dice infatti che già nel 289 a.C. i Mamertini piantarono nei luoghi intorno a Milazzo, e nel circondario dei comuni di Santa Lucia del Mela e di Merì, una "pregevole vite per la produzione di un pregevole vino".

Il terzo è dedicato alle Eolie la Malvasia, le sette isole sorelle, poste di fronte alla costa nord orientale della Sicilia. Tutte di origine vulcanica e con grotte, spiagge e fondali marini di straordinaria bellezza; ma al tempo stesso tutte diverse, nella personalità e nella varietà di risorse ambientali e paesaggistiche: aspre e solitarie le due più lontane, ovvero Filicudi e Alicudi; verde e ordinatamente coltivata Salina; maggiormente turistiche Lipari e Panarea.

Fra queste, Salina è sicuramente l'isola che ha ben salvaguardato la sua anima rurale, ovvero la propria economia tradizionale, basata sulla coltura del cappero e sulla produzione del famoso vino Malvasia.

La Denominazione di Origine Controllata Malvasia delle Lipari (1973) è considerata il prodotto principe dell'agricoltura eoliana. Questo vino, introdotto nell'isola dai greci intorno al 588 a. C. (il suo nome deriva quasi sicuramente dalla città greca Monenvasìa, della regione Morea, oggi Pelloponneso), è uno dei più antichi di Sicilia; e la sua tecnica si ripete dunque da secoli: l'uva viene raccolta in avanzato stato di maturazione, esposta al sole per 10-15 giorni sui tradizionali graticci di canne (cannizzzi) e tramutata in mosto con torchi "a trave".



Zona di Produzione del Vino DOC Eloro

L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Eloro si estende nell'estremo lembo sud-orientale della Sicilia, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.

  • La Zona di Produzione del Vino DOC Eloro è localizzata in:
    • provincia di Ragusa e comprende il territorio dei comuni di Noto, Pachino, Portopalo di Capo Passero e Rosolini.
    • provincia di Siracusa e comprende il territorio del comune di Ispica.
  • La Zona di Produzione del Vino DOC Eloro - Sottozona Pachino è localizzata in:
    • provincia di Ragusa e comprende il territorio del comune di Pachino.

  • ATTIVITA' ENOTURISTICHE ubicate nel territorio di produzione del Vino DOC Eloro.

 

  • CANTINE

  • AGRITURISMO

    • agriturismo
  • HOTEL

    • hotel
  • RISTORANTI

    • ristoranti
  • PRODOTTI TIPICI

    • prodotti tipici
  • NEGOZI & SHOPPING

    • Negozi & shopping
  • SERVIZI TURISTICI

    • servizi turistici

 

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