Assovini
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 27.09.2011, G.U. 243 del 18.10.2011
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Calosso D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Calosso” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Calosso
- Calosso Riserva
- Calosso Vigna
- Calosso Passarà
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Calosso
- Calosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Gamba Rossa Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi aranciati con l’invecchiamento odore, delicato, fragrante e sapore armonico, caratteristico.
- Abbinamenti: Bagna cauda, Panissa, Arrosti di pollame, Formaggi semiduri.
- Calosso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Gamba Rossa Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore delicato, caratteristico e sapore secco, armonico, caratteristico.
- Abbinamenti: Salumi, Pasta asciutta, Arrosti, Formaggi semiduri.
- Calosso Riserva Vigna (Vino Rosso Invecchiato Vigna)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Gamba Rossa Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato Vigna dal colore rosso rubino con riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore delicato, caratteristico e sapore secco, armonico, caratteristico.
- Abbinamenti: Salumi, Pasta asciutta, Arrosti, Formaggi semiduri.
- Calosso Passarà (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Gamba Rossa Nero
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Piemonte.
- => 14% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi aranciati con l’invecchiamento, odore caratteristico, intenso e sapore caratteristico, armonico, caldo.
- Abbinamenti: Salumi, Panissa, Arrosti di cacciaggione, Formaggi semiduri.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Calosso
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Calosso si estende sulle colline astigiane situate tra le Langhe e l'Alto Piemonte, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Calosso è localizzata in:
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Calosso, Castagnole delle Lanze e Costigliole D’Asti.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Calosso
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità. Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Calosso prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Calosso non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOC Calosso Passarà devono essere sottoposte ad appassimento naturale fino a raggiungere un grado zuccherino di almeno 13,5°.
- Il vino DOC Calosso deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 20 mesi.
- Il vino DOC Calosso Riserva e/o Vigna deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 30 mesi.
- Nella designazione dei Vini DOC Calosso può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Calosso è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Calosso
Con l’utilizzo della DOC Calosso i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Calosso
Piatti ricchi di sapori e speziati, arrosti, cacciagione, formaggi stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Calosso
Il Vino DOC Calosso ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 27 settembre 2011.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 09.04.1979, G.U. 285 del 18.10.1979
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Bramaterra D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Bramaterra” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bramaterra
- Bramaterra Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Bramaterra
- Bramaterra (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 50-80% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- =< 30% Vitigno Croatina
- =< 20% Vitigni Uva Rara (o Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso granato con riflessi aranciati, odore caratteristico, intenso, lievemente etereo che si affina con l'invecchiamento e sapore pieno ed asciutto, vellutato con gradevole sottofondo amarognolo, di buon nerbo ed armonico.
- Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Brasati, Bolliti, Parmigiano reggiano.
- Bramaterra Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- >< 50-80% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- =< 30% Vitigno Croatina
- =< 20% Vitigni Uva Rara (o Bonarda Novarese) e Vespolina, da soli o congiuntamente.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso granato con riflessi aranciati, odore caratteristico, intenso, lievemente etereo che si affina con l'invecchiamento e sapore pieno ed asciutto, vellutato con gradevole sottofondo amarognolo, di buon nerbo ed armonico.
- Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Brasati, Bolliti, Parmigiano reggiano.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Bramaterra
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Bramaterra si estende sulle colline dell’Alto Piemonte, “terra di mezzo” che unisce la Fascia Alpina del Monte Rosa con la Bassa pianura Padana. Il territorio, adeguatamente ventilato e luminoso, favorisce l'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Bramaterra è localizzata in:
- provincia di Biella e comprende il territorio dei comuni di Brusnengo, Curino, Masserano, Sostegno e Villa del Bosco.
- provincia di Vercelli e comprende il territorio dei comuni di Lozzolo e Roasio.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Bramaterra
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Bramaterra prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Bramaterra non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Bramaterra deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 22 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno.
- Il vino DOC Bramaterra Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 34 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Bramaterra può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Bramaterra è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Bramaterra
Con l’utilizzo della DOC Bramaterra i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Bramaterra
Carni in umido, piatti importanti di selvaggina e cacciagione, formaggi ben stagionati.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Bramaterra
Il Vino DOC Bramaterra ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 aprile 1979.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 18.07.69, G.U. 226 del 05.09.69
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Boca D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Boca” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Boca
- Boca Riserva
- Boca Vigna
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Boca
- Boca (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi granato, odore caratteristico, fine ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, giustamente tannico.
- Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.
- Boca Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con riflessi aranciato, odore caratteristico, fine, ampio ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, elegante, piacevolmente tannico.
- Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.
- Boca Riserva Vigna (Vino Rosso Invecchiato Vigna)
- Versioni: Secco
- >< 70-90% Vitigno Nebbiolo (Spanna)
- >< 10-30% Vitigni Vespolina e Uva rara (Bonarda Novarese), da sole o congiuntamente
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato Vigna dal colore rosso rubino con riflessi aranciato, odore caratteristico, fine, ampio ed etereo, dal sapore asciutto, sapido, armonico, elegante, piacevolmente tannico.
- Abbinamenti: Panissa, Arrosti, Ossobuchi, Formaggi a pasta dura.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Boca
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Boca si estende sulle colline novaresi con epicentro nella zona del comune di Boca, situate in prossimità delle Alpi, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Boca è localizzata in:
- provincia di Novara e comprende il territorio del comune di Boca e, in parte, il territorio dei comuni di Maggiora, Cavallirio, Prato Sesia e Grignasco.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Boca
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Boca prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Boca non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Boca deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 34 mesi, di cui almeno 18 in botti di legno.
- Il vino DOC Boca Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 46 mesi, di cui almeno 24 in botti di legno.
- Nella designazione dei Vini DOC Boca può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette del Vino DOC Boca Riserva è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Boca
Con l’utilizzo della DOC Boca i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Boca
Arrosti di carne bianca.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Boca
Il Boca è un vino dalle origini molto antiche: già nel 1300 il cronista novarese Pietro Azario lo definì 'rinomato sin dall'antichità', mentre si hanno numerose testimonianze, nella storia del novarese, che citano forniture di vino Boca alle armate spagnole che dal Piemonte andavano a occupare la Lombardia.
Un aneddoto di Don Fossati, divenuto Arcivescovo di Torino, nelle sue visite al Santuario di Boca narrava che nei primi giorni di Settembre dell'anno 1900 l'allora Patriarca di Venezia, Cardinale Giuseppe Sarto, accompagnato dal Vescovo di Novara, Monsignore Eduardo Pulciano, con il suo segretario Don Maurizio Fossati, venuto in carrozza a visitare il Santuario di Boca, si fermò al ritorno nella casa parrocchiale dove il giovane Parroco Don Michele Merlino, contento degli elogi del Cardinale che si era stupito di trovare un'opera così grandiosa in zona tanto povera, sturò per gli ospiti alcune bottiglie di ottimo vino che teneva per le grandi occasioni.
Monsignor Pulciano, dopo il primo assaggio, disse soddisfatto: "Eminenza, questo è veramente vino da Cardinali", ma venne subito la risposta del Patriarca: "Eccellenza, mi perdoni, ma io non sono del suo parere, questo non è vino da Cardinali, ma vino da Papi". La sua frase scherzosa fu profetica perché il 4 Agosto 1903 egli fu nominato Papa, con il nome di Pio X. Monsignore Pulciano, trasferito a Genova, morì giovanissimo.
Il Vino DOC Boca ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 18 luglio 1969.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con DPR 09.01.1970, G.U. 72 - 21.03.1970
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Barbera del Monferrato D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Barbera del Monferrato” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Barbera del Monferrato
- Barbera del Monferrato Frizzante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Barbera del Monferrato
- Barbera del Monferrato (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Barbera
- =< 15% Vitigni Freisa, Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, mediamente di corpo, talvolta vivace.
- Barbera del Monferrato Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Barbera
- =< 15% Vitigni Freisa, Grignolino e Dolcetto, da soli o congiuntamente.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Frizzante dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore asciutto, mediamente di corpo, talvolta vivace.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato si estende sulle colline monferrine dell'astigiano e dell'alessandrino, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato è localizzata in:
- provincia di Alessandria e comprende il territorio dei comuni di a) Alto Monferrato: Acqui, Alice Bel Colle, Belforte, Bergamasco, Borgoratto Alessandrino, Bistagno, Carpeneto, Capriata d’Orba, Cartosio, Carentino, Cassine, Cassinelle, Castelletto d’Erro, Castelletto d’Orba, Castelnuovo Bormida, Cavatore, Cremolino, Denice, Frascaro, Gamalero, S. Rocco di Gamalero, Grognardo, Lerma, Melazzo, Merana, Malvicino, Molare, Montaldeo, Montaldo Bormida, Morbello, Morsasco, Montechiaro d’Acqui, Orsara Bormida, Ovada, Pareto, Ponti, Ponzone, Prasco, Predosa, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rocca Grimalda, Sezzadio, Silvano d’Orba, Spigno Monferrato, Strevi, Tagliolo, Terzo, Trisobbio, Visone; b) Basso Monferrato: Alfiano Natta, Altavilla Monferrato, Bassignana, Camagna, Camino, Casale Monferrato, Castelletto Merli, Castelletto Monferrato, Cellamonte, Cereseto, Cerrina, Coniolo, Conzano, Cuccaro, Fubine, Frassinello Monferrato, Gabiano, Lu Monferrato, Masio, Mirabello Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Montecastello, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olivola, Ottiglio Monferrato, Ozzano, Pomaro Monferrato, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Pontestura, Ponzano Monferrato, Quargnento, Rosignano Monferrato, Rivarone, Sala, San Salvatore Monferrato, San Giorgio Monferrato, Serralunga di Crea, Solonghello, Terruggia, Treville, Valenza, Vignale, Villadeati, Villamiroglio.
- provincia di Asti e comprende il territorio dei comuni di Agliano Terme, Albugnano, Antignano, Aramengo, Asti, Azzano d’Asti, Baldichieri, Belveglio, Berzano San Pietro, Bruno, Bubbio, Buttigliera d’Asti, Calamandrana, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Canelli, Cantarana, Capriglio, Casorzo, Cassinasco, Castagnole Lanze, Castagnole Monferrato, Castel Boglione, Castell’Alfero, Castellero, Castelletto Molina, Castello d’Annone, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castel Rocchero, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cerro Tanaro, Cessole, Chiusano d’Asti, Cinaglio, Cisterna d’Asti, Coazzolo, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortiglione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Fontanile, Frinco, Grana, Grazzano Badoglio, Incisa Scapaccino, Isola d’Asti, Loazzolo, Maranzana, Maretto, Moasca, Mombaldone, Mombaruzzo, Mombercelli, Monale, Monastero Bormida, Moncalvo, Moncucco Torinese, Mongardino, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montechiaro d’Asti, Montegrosso d’Asti, Montemagno, Montiglio Monferrato, Moransengo, Nizza Monferrato, Olmo Gentile, Passerano Marmorito, Penango, Piea, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Portacomaro, Quaranti, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Roatto, Robella, Rocca d’Arazzo, Roccaverano, Rocchetta Palafea, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Scurzolengo, Serole Sessame, Settime, Soglio, Tigliole, Tonco, Tonengo, Vaglio Serra, Valfenera, Vesime, Viale d’Asti, Viarigi, Vigliano, Villafranca d’Asti, Villa San Secondo e Vinchio.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Barbera del Monferrato
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Barbera del Monferrato prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Barbera del Monferrato non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- In presenza di determinate condizioni, le uve destinate alla produzione del Vino DOC Barbera del Monferrato possono essere utilizzate anche per la produzione dei Vini DOC Monferrato Rosso, Monferrato Chiaretto o Ciaret e Piemonte Barbera.
- In presenza di determinate condizioni, il Vino DOC Barbera del Monferrato può essere riclassificato nelle denominazioni Monferrato Rosso e Piemonte Barbera.
- Nella designazione del Vino DOC Barbera del Monferrato può essere utilizzata la menzione Frizzante qualora il vino rispetti le caratteristiche al consumo e sia elaborato secondo quanto previsto dalla vigente normativa per i vini frizzanti.
- Nella designazione dei Vini DOC Barbera del Monferrato può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Barbera del Monferrato è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve, ad esclusione della tipologia di Vino Frizzante.
4. Produttori di Vino DOC Barbera del Monferrato
Con l’utilizzo della DOC Barbera del Monferrato i Produttori Vinicoli Piemontesi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Barbera del Monferrato
Agnolotti al sugo d'arrosto, fonduta con tartufo bianco, minestre di legumi, salumi cotti, bolliti misti.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Barbera del Monferrato
Il Barbera appare nel 1798, alla stesura della prima ampelografia dei vitigni coltivati sul territorio piemontese compiuta dal conte Nuvolone, sotto il nome di “Vitis vinifera Montisferratensis”. Tale denominazione si doveva al nome storico della regione collinosa, centro principale ancora oggi, di coltivazione del vitigno Barbera: il Monferrato. Con ogni probabilità la varietà di uva Barbera è nata da uno spontaneo incrocio di semi di vitigni più antichi. E’ certo però, che le origini del vitigno Barbera sono antichissime, anche se i documenti che ne danno testimonianza risalgono solamente a qualche secolo fa. Infatti, la prima traccia formale del Barbera si trova in un documento del XVIII secolo conservato nel municipio di Nizza Monferrato.
In ordine cronologico, la prima grande lode al Barbera è raccontata da Paolo Diacono secondo il quale nella battaglia di Refrancore del 663, le schiere dei Longobardi di Grimaldo batterono i Franchi dopo averli ubriacati con vino delle cantine vicine. Si racconta infatti che per l’occasione i Longobardi riempirono di questo vino numerosissime anfore che disseminarono appositamente per i campi. Queste servirono da richiamo per i Franchi i quali le svuotarono avidamente.
Oggi il vino Barbera rappresenta circa il 50% dell’intera produzione viticola del Piemonte. Si può affermare, infatti, che il Barbera è il vino del Piemonte per antonomasia al punto tale da immedesimarsi con l’immagine vinicola della Regione.
Il Vino DOC Barbera del Monferrato ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 gennaio 1970.