Assovini
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  • Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 18.11.1995, G.U. 285 del 06.12.1995
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

--- Confine regionale    --- Confine provinciale  ♦ Zona di produzione

 


Vino Bianco di Castelfranco Emilia I.G.T.

L'Indicazione Geografica Tipica “Bianco di Castelfranco Emilia”, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Bianco Frizzante

1. Tipologie e Uve del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

 

  • Bianco di Castelfranco Emilia (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 60% Vitigno Montu'
  • =< 40% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
  • Vino Bianco dal Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.

  • Bianco di Castelfranco Emilia Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Abboccato /Amabile /Dolce
  • => 60% Vitigno Montu'
  • =< 40% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Emilia Romagna
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dalla Spuma fine e persistente o vivace, Colore giallo paglierino, Odore gradevole, caratteristico, vinoso e Sapore secco o abboccato o amabile o dolce, sapido, di giusto corpo.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia si estende sulle colline in media pianura delle province di Bologna e di Modena posta Modena, al centro della regione emiliana, che ha tutte le caratteristiche climatiche della valle Padana.

La Zona di Produzione del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia è localizzata in:

  • provincia di Bologna e comprende il territorio dei comuni di Anzola Dell’Emilia, Argelato, Bazzano, Bologna, Calderara di Reno, Crespellano, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni Persiceto, S. Agata Bolognese e Zola Predosa.
  • provincia di Modena e comprende il territorio dei comuni di: Castelfranco Emilia, Nonantola, Ravarino, San Cesario sul Panaro e Savignano sul Panaro.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino finito, pronto per il consumo, non deve essere superiore all’80%.

4. Produttori di Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

Con l’utilizzo della IGT Bianco di Castelfranco Emilia i Produttori Vinicoli Emiliano-Romagnoli sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

Piatti a base di pesce, formaggi freschi e piatti tipici della tradizione emiliana.


6. Storia e Letteratura del Vino IGT Bianco di Castelfranco Emilia

La civiltà del vino è talmente compenetrata dalle vicende storiche, di costume e culturale dell’ambiente la straordinaria capacità di mantenere i confini e l’identità del territorio da dove un vino ha avuto origine e fama.


La media pianura delle province di Bologna e di Modena, storicamente città rivali, Bologna per l’appartenenza allo Stato Pontificio e Modena capitale di un piccolo ducato legato ai casa reale d’Asburgo Lorena.

Chi appena più di un secolo fa si recava da Modena a Bologna una volta attraversato il fiume Panaro al ponte di Sant’Ambrogio trovava appunto il confine con lo Stato Pontificio e i vigneti con i vitigni lambrusco lasciavano spazio ai vigneti con i vitigni a bacca bianca (montù, trebbiano, albana) con prevalenza del montù.

Con la comparsa dei primi saggi ampelografici compare l’antichissima tradizione del vino bianco della zona di “Castelfranco Emilia” un tempo città fortificata bolognese passata nel 1929 al territorio modenese. Compare subito anche il vitigno “montù” che nel 1823 viene individuato dall’Acerbi con il sinonimo di “montonego” come vitigno presente nei dintorni di Bologna.

Altre menzioni sono state riportate nel “saggio di ampelografia universale” di Giuseppe dei Conti di Rovasenda. Domizio Cavazza nel testo “viticoltura” scrive della presenza del vitigno “montù” nella pianura tra Modena e Bologna, cita il vino bianco asciutto, sapido, piacevolissimo, per lo più ottenuto mescolando uve “montù” assieme ad altre varietà a bacca bianca coltivate nella zona come il l’albana e il trebbiano. Anche nel testo “uve da vino” di Norberto Marzotto di cita il “montù” coltivato con altre varietà a bacca bianca quali: albana, alionza, forcello, trebbiano e altre.

TERRE DEL VOLTURNO IGT

  • Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 22.11.1995, G.U. 301 del 28.12.1995
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

 


Vino Terre del Volturno I.G.T.

L'Indicazione Geografica Tipica “Terre del Volturno”, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Bianco Amabile
  3. Bianco Frizzante
  4. Bianco Passito
  5. Rosso
  6. Rosso Amabile
  7. Rosso Frizzante
  8. Rosso Passito
  9. Rosso Novello
  10. Rosato
  11. Rosato Amabile
  12. Rosato Frizzante

1. Tipologie e Uve del Vino IGT Terre del Volturno

 

  • Terre del Volturno Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Frizzante Bianco (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Amabile Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Amabile dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, amabile.

  • Terre del Volturno Passito a bacca bianca (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Terre del Volturno Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Frizzante Rosso (Vino Rosso Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Frizzante dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Amabile Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Amabile dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Passito a bacca nera (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Uve a bacca nera prodotte da Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Terre del Volturno Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Frizzante Rosato (Vino Rosato Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Frizzante dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Amabile Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Uve a bacca nera prodotte in Vitigni coltivati nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Amabile dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Terre del Volturno Asprinio (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Asprinio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Asprinio Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Asprinio
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Coda di Volpe (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Coda di Volpe
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Falanghina (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Falanghina
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Fiano (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Fiano
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Pallagrello Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pallagrello Bianco
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 12% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Terre del Volturno Aglianico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Aglianico
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Terre del Volturno Casavecchia (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Casavecchia
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Terre del Volturno Pallagrello Nero (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Pallagrello Nero
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Terre del Volturno Piedirosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Piedirosso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napolili
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, fruttato, caratteristico e sapore secco, armonico.

  • Terre del Volturno Primitivo (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Primitivo
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Terre del Volturno Sciascinoso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sciascinoso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Caserta e Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, vinoso, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte morbido.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Terre del Volturno

L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Terre del Volturno si estende sull'omonima valle del Volturno, le cui caratteristiche ambientali ne fanno un contesto particolarmente ideale per la coltivazione della vite.

La Zona di Produzione del Vino IGT Terre del Volturno è localizzata in:

  • provincia di Caserta, e comprende il territorio dei comuni di Capriati al Volturno, Gallo, Fontegreca , Ciorlano, Prata Sannita, Letino, Valle Agricola, S. Gregorio Matese, Pratella, Ailano, Raviscanina, S. Angelo Alife , Piedimonte Matese, Castello Matese, San Potito Sannitico, Baia Latina, Alife, Gioia Sannitica, Dragoni, Alvignano, Liberi, Ruviano, Caiazzo, Castel Campagnano, Piana di Monteverna, Castel di Sasso, Pontelatone, Formicola, Giano Vetusto, Pignataro Maggiore, Pastorano, Castel Morrone, Vitulazio, Bellona, Camigliano, Capua, Grazzanise, Santa Maria la Fossa, Cancello Arnone, Castelvolturno, Villa Literno, San Tammaro, Santa Maria Capua Vetere, Macerata Campania, Casapulla, San Prisco, Casagiove, Portico di Caserta, Recale, S. Nicola la Strada, Capodrise, Marcianise, Caserta, Maddaloni, Valle di Maddaloni, Cervino, Santa Maria a Vico, Arienzo, S. Felice a Cancello, Curti, Casal di Principe, S. Cipriano d’Aversa, Villa di Briano, Frignano, Casaluce, Teverola, Carinaro, Gricignano di Aversa, Succivo, Orta di Atella, S. Marcellino, Trentola Ducenta Parete, Lusciano , Aversa, Cesa, S. Arpino, Casapesenna e S. Marco Evangelista.
  • provincia di Napoli, e comprende il territorio dei comuni di Giugliano, Qualiano e Sant’Antimo.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Terre del Volturno

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Terre del Volturno prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino finito, pronto per il consumo, non deve essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino, ad eccezione della tipologia rosato per la quale non deve essere superiore al 75% e della tipologia passito che non deve essere superiore al 50% sull’uva fresca.

4. Produttori di Vino IGT Terre del Volturno

Con l’utilizzo della IGT Terre del Volturno i Produttori Vinicoli Campani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Terre del Volturno

Piatti della cucina tipica campana, pasta e gnocchi alla sorrentina, caciocavallo, provola e la tradizionale mozzarella di bufala campana. 


6. Storia e Letteratura del Vino IGT Terre del Volturno

La presenza dell’uomo nelle ricche terre della pianura campana intorno al Volturno è antichissima e i ritrovamenti archeologici ci dicono che all’inizio viveva cacciando con mezzi rudimentali e raccogliendo i frutti spontanei della natura. Intorno al 900 a.C. gli uomini campani fecero importanti conquiste: non più nomadi, iniziarono a vivere in gruppi sociali,non abitarono più nelle grotte, per cui erano stati chiamati Opici dai Greci e Opicia il loro territorio, ed iniziarono ad essere coltivatori, dando sempre più importanza a questa attività, tanto da farla prevalere sulla pastorizia.

Quando tra la fine del IX secolo e gli inizi dell’VIII i Greci iniziarono a colonizzare la Campania, il territorio era già abitato da popolazioni che possiamo chiamare indigene e anche dagli Etruschi, che proprio in quegli anni avevano fondato Capua e che già praticavano un tipo di viticoltura.

I Greci, grandi coltivatori della vite, quando colonizzarono la parte meridionale della nostra penisola, trovarono un ambiente adatto alla sua crescita e la diffusero dovunque le caratteristiche del suolo e del clima lo consentissero e la valle del Volturno per la natura del terreno e le dolci colline risultò essere un habitat molto favorevole.

I Romani, conquistata la penisola, si trovarono di fronte ad una viticoltura di due tipi: quella etrusca basata sulla tecnica di maritare la vite ad alberi vivi parzialmente sfrondati, che produceva un vino un po’ più aspro e di bassa gradazione alcolica e d’altra parte la modalità dei Greci con impianti potati a corto.

Il vino e la vite furono argomento di interesse di vari scrittori dell’antica Roma quali Virgilio, Plinio il Vecchio e soprattutto Columella. Da Cicerone sappiamo che si praticava una politica di protezionismo nei riguardi della vite e dell’ulivo non permettendo ai popoli oltre le Alpi di piantarli, ”per dare maggiore valore alle viti e agli ulivi di casa nostra”, come egli stesso dice, anche se i Romani, pur bevendo il vino in ogni occasione festiva e in ogni banchetto, non assaporandolo puro, ma mescolato a tutta una serie di ingredienti, non lo gustavano in purezza.

Con la caduta dell’Impero Romano e le invasioni barbariche tutte le forme di agricoltura vennero meno se non quelle legate alla sopravvivenza. La vite continuò a fiorire negli orti delle chiese e dei chiostri grazie al Cristianesimo, che aveva assunto il vino come uno degli elementi essenziali dell’Eucarestia.

Con lo scorrere dei secoli la produzione di vini rifiorì e nonostante i grandi flagelli dello oidio, della fillossera e della peronospora arrivati dalle Americhe, con tenacia, impegno e studio si riuscì a salvare questo grande patrimonio dell’umanità.

Eppure Plinio il Vecchio già nel I secolo d.C parlava della bontà dei vini della Campania felix nella sua Naturalis Historia; ne tesseva le lodi dicendo che la Campania aveva fatto salire il pregio di alcuni vini come il Caulinum e il Trebulanum che è stato da alcuni avvicinato al Casavecchia, in quanto Plinio parlava di Trebulanum ,che era bevuto dai soldati, come vino prodotto nel quadrilatero di Pontelatone, Formicola, Castel di Sasso e Liberi.

La valorizzazione dei vini IGT Terre del Volturno è anch’essa storia abbastanza recente, ma i vitigni non sono recenti, sono antichi, anzi antichissimi, autoctoni, quasi tutti citati nella suddetta opera di Plinio il Vecchio, anche se con appellativi diversi. Aglianico, Asprinio, Casavecchia, Coda di Volpe, Falanghina, Fiano, Greco, Pallagrello bianco e Pallagrello nero, Piedirosso, Primitivo, Sciascinoso evocano nei loro nomi i lontani coltivatori greci o romani o significati legati ai dialetti locali, che documentano il loro stretto legame con le tradizioni del luogo di produzione e il territorio: così Aglianico da ellenico, Coda di volpe dal latino caudia vulpium per la sua forma caratteristica che fa pensare dalla coda di volpe; Fiano anch’esso dal latino vitis apiana, perché le api erano particolarmente ghiotte della dolcezza di queste uve; la Falanghina, che viene da ceppi romano-balcanici, trarrebbe il suo nome dal latino falanx o palo al quale le viti erano sostenute; l’Asprinio con le sue alberate è ancora una caratteristica della zona aversana dal tempo degli Etruschi; mentre Pallagrello (o Pallarello nel dialetto locale) verrebbe da Pilleolata, letteralmente piccola palla in latino, a richiamare la forma degli acini.

Il Pallagrello è uno dei pochi casi di vitigno a bacca bianca e rossa. U pallarell, che nel dialetto locale significa rotondetto, riferito agli acini che hanno forma piccola e tonda, più antico del Casavecchia, la cui provenienza risale probabilmente all’antica Grecia, era presente addirittura nella vigna del ventaglio voluta da Ferdinando IV di Borbone nel real sito di S. Leucio. I Borbone lo apprezzavano molto e lo includevano con il nome di Piedimonte rosso (dalla zona pedemontana del Matese da cui ha origine) tra i vini delle grandi occasioni, preferendolo a quelli francesi e lo fecero così diventare il vino del re. Questo vitigno è stato confuso in passato con il Coda di volpe e fu il Froio che, dopo aver parlato del Coda di volpe usando i sinonimi Pallagrello bianco e Durante, verso la fine del 1800 diede notizia di un Coda di volpe diffusa a Torre del Greco e del Pallagrello diffuso nel Casertano, ritenendo quindi diverse le due varietà e comunque studi recenti ne hanno sancito la definitiva differenza. Esso oggi è molto diffuso nella provincia di Caserta e maggiormente nell’area delle colline caiatine.

ROCCAMONFINA IGT

  • Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 22.11.1995, G.U. 301 del 28.12.1995
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

 


Vino Roccamonfina I.G.T.

L'Indicazione Geografica Tipica “Roccamonfina”, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianco
  2. Bianco Amabile
  3. Bianco Frizzante
  4. Bianco Passito
  5. Rosso
  6. Rosso Amabile
  7. Rosso Frizzante
  8. Rosso Passito
  9. Rosso Novello
  10. Rosato
  11. Rosato Amabile
  12. Rosato Frizzante

1. Tipologie e Uve del Vino IGT Roccamonfina

 

  • Roccamonfina Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Frizzante Bianco (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Amabile Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Amabile dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, amabile.

  • Roccamonfina Passito a bacca bianca (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Roccamonfina Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Frizzante Rosso (Vino Rosso Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Frizzante dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Amabile Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Amabile dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Passito a bacca nera (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 12,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Roccamonfina Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Frizzante Rosato (Vino Rosato Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Frizzante dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Amabile Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Amabile dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Roccamonfina Coda di Volpe (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Coda di Volpe
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Roccamonfina Falanghina (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Falanghina
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Roccamonfina Aglianico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Aglianico
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Roccamonfina Piedirosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Piedirosso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, fruttato, caratteristico e sapore secco, armonico.

  • Roccamonfina Sciascinoso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sciascinoso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Caserta
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, vinoso, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte morbido.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Roccamonfina

L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Roccamonfina si estende sulle colline di una vasta zona nord occidentale della provincia di Caserta con punto centrale dell'area il massiccio vulcanico di Roccamonfina.

La Zona di Produzione del Vino IGT Roccamonfina è localizzata in:

  • provincia di Caserta e comprende il territorio dei comuni di Caianello, Carinola, Cellole, Conca della Campania, Galluccio, Francolise, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Riardo, Pietramelara, Roccaromana, Pietravairano, Vairano Patenora, Presenzano, Tora e Piccilli, Marzano Appio, Mignano Montelungo, San Pietro Infine, Rocca d'Evandro, Sessa Aurunca, Falciano del Massico, Mondragone, Sparanise, Roccamonfina e Teano.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Roccamonfina

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Roccamonfina prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino finito, pronto per il consumo, non deve essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino, ad eccezione del passito che non deve essere superiore al 50%.

4. Produttori di Vino IGT Roccamonfina

Con l’utilizzo della IGT Roccamonfina i Produttori Vinicoli Campani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Roccamonfina

Piatti della cucina tipica campana, pasta e gnocchi alla sorrentina, caciocavallo, provola e la tradizionale mozzarella di bufala campana. 


6. Storia e Letteratura del Vino IGT Roccamonfina

La coltivazione della vite e la produzione di vino è da sempre stata una delle fonti di sussistenza più significativa dell’areale in questione. La sola area di Galluccio e dintorni presentava ad inizio secolo una delle superfici viticole più estese dell’intero territorio nazionale, e sempre nella stessa area sono stati ritrovati reperti storici che dimostrano come lungo il Garigliano, all’altezza di Roccadevandro ci fosse un piccolo approdo per il trasporto del vino diretto nelle grandi navi dell’impero Romano in attesa alle foci del fiume.

A questo si somma l’indiscutibile storia del vino prodotto nell’Ager Falernus e tutti gli altri reperti archeologici che hanno dimostrato come la produzione del vino insieme all’olio, fosse una delle principali fonti di reddito delle popolazioni antiche e di quelle recenti fino a tutta la metà del secolo passato.

A partire dagli anni sessanta del trascorso secolo, giungendo fino ad oggi si visto un progressivo ma inesorabile cambiamento della viticoltura dell’area interessata dalla IGP “Roccamonfina”. Si passati di fatto da una viticoltura estensiva con sistemi di coltivazione idonei a produrre grandi quantità di uve (impianti a Tendone) trascurando in parte le conseguenze che siffatti impianti potessero apportare alla qualità del vino finito; per giungere ad oggi con i moderni impianti ad alta densità ed allevamenti spalliera, tutti orientati verso una viticoltura di qualità con ridotte rese per ettaro.

POMPEIANO IGT

  • Vino a Indicazione Geografica Tipica - Approvato con D.M. 22.11.1995, G.U. 301 del 28.12.1995
  • Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014

 


Vino Pompeiano I.G.T.

L'Indicazione Geografica Tipica “Pompeiano”, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:

  1. Bianchi, anche nelle tipologie Frizzante, Amabile e Passito
  2. Rossi, anche nelle tipologie Frizzante, Amabile, Passito, Novello
  3. Rosati, anche nelle tipologie Frizzante, Amabile

1. Tipologie e Uve del Vino IGT Pompeiano

 

  • Pompeiano Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Frizzante Bianco (Vino Bianco Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Frizzante dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Amabile Bianco (Vino Bianco)
  • Versioni: Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Amabile dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, amabile.

  • Pompeiano Passito a bacca bianca (Vino Bianco Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 15% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Pompeiano Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Frizzante Rosso (Vino Rosso Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Frizzante dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Amabile Rosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Amabile dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 11% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore fruttato, floreale e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Passito a bacca nera (Vino Rosso Passito)
  • Versioni: Amabile /Dolce
  • = 100% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 15% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso Passito dal colore caratteristico del vitigno di provenienza, odore intenso, caratteristico, floreale, fruttato e sapore amabile o dolce, di corpo, armonico, caratteristico del vitigno di provenienza.

  • Pompeiano Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 11,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Frizzante Rosato (Vino Rosato Frizzante)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Frizzante dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Amabile Rosato (Vino Rosato)
  • Versioni: Secco /Amabile
  • = 100 Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosato Amabile dal colore rosa più o meno intenso, odore floreale, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte amabile.

  • Pompeiano Coda di Volpe (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Coda di Volpe
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, delicato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Pompeiano Falanghina (Vino Bianco)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Falanghina
  • =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, equilibrato.

  • Pompeiano Aglianico (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Aglianico
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, fruttato, caratteristico e sapore secco, di corpo, equilibrato.

  • Pompeiano Piedirosso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Piedirosso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, fruttato, caratteristico e sapore secco, armonico.

  • Pompeiano Sciascinoso (Vino Rosso)
  • Versioni: Secco
  • => 85% Vitigno Sciascinoso
  • =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella provincia di Napoli
  • => 10,5% Vol. Titolo alcolometrico
  • Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore floreale, vinoso, caratteristico e sapore secco, equilibrato, a volte morbido.

__________

(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).


2. Territorio e Zona di produzione del Vino IGT Pompeiano

L'area geografica vocata alla produzione del Vino IGT Pompeiano si estende sulle colline del territorio napoletano. 

La Zona di Produzione del Vino IGT Pompeiano è localizzata in:

  • provincia di Napoli e comprende l'intero territorio provinciale escluso l'isola d'Ischia.

3. Vinificazione e Affinamento del Vino IGT Pompeiano

Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.

Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Pompeiano prevedono, tra l'altro, che:

  • La resa massima dell’uva in vino finito, pronto per il consumo, non deve essere superiore al 80% per tutti i tipi di vino, ad eccezione del passito che non deve essere superiore al 50%.

4. Produttori di Vino IGT Pompeiano

Con l’utilizzo della IGT Pompeiano i Produttori Vinicoli Campani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.


5. Abbinamenti gastronomici con il Vino IGT Pompeiano

Piatti della cucina tipica campana, pasta e gnocchi alla sorrentina, caciocavallo, provola e la tradizionale mozzarella di bufala campana. 


6. Storia e Letteratura del Vino IGT Pompeiano

La tradizione enologica della Provincia di Napoli ha origini molto antiche che risalgono ai tempi precedenti agli antichi romani. Sarà tuttavia durante il periodo dell'impero romano che la provincia di Napoli inizierà a conoscere un fiorente sviluppo, tanto da fare giungere i suoi vini anche al di fuori dei confini del nostro paese.

Si racconta che gli antichi romani, e in particolare gli imperatori di Roma, avevano una particolare predilezione per i vini della Campania. Grazie alle favorevoli condizioni climatiche e la particolare qualità del suolo, nella regione si crearono ottime condizioni per la coltivazione della vite e per la produzione del vino.

Sono molti infatti gli autori di quell'epoca a decantare le qualità del vino Falerno, compreso Plinio il Vecchio. Lo splendore enologico della Provincia di Napoli di quei tempi consentì anche lo sviluppo e il perfezionamento delle pratiche viticolturali ed enologiche Durante l’eruzione storica del Vesuvio già Marziale scriveva“ Bacco amò queste colline più native colline di Nasa”.

Anche Curzio Malaparte ne “La Pelle” invita a degustare i vini napoletani dal colore misterioso del fuoco infernale, il sapore della lava, dei lapilli, della cenere che seppellirono Pompei ed Ercolano e i suoi lapilli invasarono i terreni sorrentini fino a nord di Napoli. Testimonianze dei vini in questa estesa areale la troviamo sia negli scavi storici di Pompei ed Ercolano, Castello di Baia, Tempio di Serapide, Anfiteatro, il Tempio di Apollo.

Oltre 300 buyers, tra Importatori, Grossisti e Distributori in 70 paesi del mondo, sono le collaborazioni attive di Assovini.it

Assovini

Assovini.it è il sito del Vino e delle Cantine ideato nel 1986 e realizzato da un team di Sommelier con la collaborazione di Enologi e Produttori per diffondere i migliori Vini italiani nel mondo.

  • Referente: Salvo Spedale - Sommelier AIS
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