
Assovini
Varietà: 310 PETITE ARVINE - Data di ammissione al Registro: 6/05/1981 - Gazzetta ufficiale: G.U. 135 - 19/05/1981
Il vitigno Petite Arvine, a bacca bianca, viene coltivato nella regione Valle d'Aosta.
Il Petite Arvine è un vitigno originario del Vallese, in Svizzera, da cui si è diffuso anche in Valle d'Aosta. Secondo una recente ricerca dell'Istituto Svizzero Changin, deriverebbe invece dal ceppo Priè Blanc, autoctono a sua volta proprio della Valle d'Aosta, coltivato in parte anche in Francia.
Il vitigno Petite Arvine è così chiamato per via della dimensione dei suoi acini; ha una particolare predisposizione alla coltivazione in quota, e per questo viene anche soprannominato "vite dei ghiacciai". Sicuramente adatto all'ambiente valdostano, dunque, è un vitigno che si contraddistingue per l'elevata intensità e piacevolezza dei suoi vini, oltre che per una spiccata predisposizione all'invecchiamento.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio grande, pentagonale, orbicolare
- Grappolo: medio, piramidale, allungato, spesso bi-alato, compatto
- Acino: piccolo, sferoidale
- Buccia: sottile, consistente, pruinosa, di colore verde giallognolo
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Petite Arvine si ottiene un vino giallo paglierino intenso. Al naso è intenso e complesso, floreale, con note di violetta e di glicine. Al palato è fresco per acidità, di corpo. Adatto all'invecchiamento e alla produzione di vendemmie tardive o passiti.
Varietà: 186 PETIT ROUGE - Data di ammissione al Registro: 25/05/1970 - Gazzetta ufficiale: G.U. 149 - 17/06/1970
Il vitigno Petit Rouge, a bacca nera, viene coltivato nella regione Valle d'Aosta.
Il Petit Rouge è uno dei vitgni autoctoni valdostani più coltivati e di maggior pregio. Il primo studioso a darne conto è stato Lorenzo Gatta, che a metà Ottocento lo segnalò come una delle varietà più diffuse sulla destra e sulla sinistra orografica della Dora, da Saint-Vincent ad Avise.
Il Petit Rouge rientra, secondo il Gatta, nella grande famiglia degli Oriou, e lo stesso studioso precisa che gli Oriou Gros e gli Oriou Picciou perdevano, dal comune di Nus procedendo verso l'alta Valle, la loro denominazione a favore di Picciurouzo e di Grosrouzo.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: media, trilobata o quinquelobata
- Grappolo: medio o medio-piccolo, tronco-piramidale, con una o due ali, mediamente serrato
- Acino: piccolo, sferoidale
- Buccia: molto pruinosa, sottile, tenera, di colore blu-violastra
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Petit Rouge si ottiene un vino rosso rubino tendente al granato, intenso al naso con note vinose, in bocca abbastanza tannico, morbido e vellutato, di buon corpo, solitamente abbastanza alcolico.
Varietà: 306 MAYOLET - Data di ammissione al Registro: 6/05/1981 - Gazzetta ufficiale: G.U. 135 - 19/05/1981
Il vitigno Mayolet, a bacca nera, viene coltivato nella regione Valle d'Aosta.
Il Mayolet è un vitigno coltivato in Valle d'Aosta fin dalla fine del '700, per cui può ritenersi un autentico autoctono valdostano. Il Mayolet, allevato assieme ad altre varietà della zona, occupa un areale di coltivazione piuttosto ampio, che si estende da Saint-Vincent ad Avise, sulla destra e sulla sinistra della Dora Baltea, raggiungendo la considerevole altitudine di 800 metri sul mare. E' il più precoce degli autoctoni valdostani e le sue uve concorrono alla produzione di alcuni vini rossi della Valle d'Aosta DOC.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: medio-grande, cuneiforme, tri o pentalobata
- Grappolo: medio-piccolo, cilindrico, compatto, talvolta alato
- Acino: piccolo, sferoidale
- Buccia: pruinosa, sottile, di colore blu
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Mayolet si ottiene un vino dal colore rosso rubino con un bouquet floreale e fruttato fine e delicato. In bocca è morbido, di corpo, equilibrato.
Varietà: 351 GAMARET - Data di ammissione al Registro: 11/10/1999 - Gazzetta ufficiale: G.U. 73 - 28/03/2000
Il vitigno Gamaret, a bacca nera, viene coltivato nella regione Valle d'Aosta.
Il Gamaret è un vitigno ottenuto nel 1970 da André Jaquinet presso la stazione federale di Changins da un incrocio tra Gamay e Reichensteiner (vitigno bianco tedesco). È il «fratello minore» del Garanoir, ottenuto partendo dagli stessi vitigni. Il Gamaret si trova soprattutto nei vigneti della Svizzera romanda e del Ticino, e dal 1999 è iscritto al Registro Nazionale Vite da Vino, come varietà autorizzata per la Valle d'Aosta.
Il vitigno Gamaret ha maturazione simile al Pinot Nero ma, contrariamente a quest’ultimo, resiste molto bene al marciume. Può quindi maturare più a lungo sul ceppo, dando origine a vini molto colorati, con aromi speziati e buona struttura tannica. Inizialmente il Gamaret è stato sviluppato per fornire vini da taglio dei vini indigeni, ma strada facendo si è scoperto che può dare origine a vini molto interessanti se vinificato in purezza e affinato in legno.
- Caratteristiche del vitigno
- Foglia: da piccola a media, pentagonale, in genere trilobata, ma può comunque essere intera o pentalobata
- Grappolo: medio, di lunghezza da media a corta, conico o piramidale, con una o due ali
- Acino: da piccolo a medio, da rotondo ad ellittico corto, blu-nero
- Buccia: consistente, pruinosa, di colore bruno scuro con sfumature grigie
- Denominazioni vinificate in Valle d'Aosta
- Caratteristiche sensoriali del vino
- Dal vitigno Gamaret si ottiene un vino rosso rubino scuro. Al naso è fruttato e speziato, con note di mirtillo e pepe nero. Al palato mediamente consistente e di medio corpo, con tannini soffici ed eleganti.