Assovini
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 24.03.1975, G.U. 194 del 23.07.1975
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche riportate in G.U. n.142 del 20.06.2023.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Valdadige D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Valdadige» od in lingua tedesca «Etschtaler», è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Rosso
- Rosato
- Pinot grigio
- Pinot bianco
- Chardonnay
- Schiava
- Frizzante
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Valdadige
- Valdadige Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 20% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio, Riesling italico, Muller Thurgau e Chardonnay, da soli o congiuntamente;
- =< 80% Vitigni Trebbiano toscano, Nosiola, Sauvignon e Garganega, da soli o congiuntamente.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore vinoso, gradevole, caratteristico e sapore armonico, fresco, moderatamente acido e talvolta amabile.
- Valdadige Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 50% Vitigni Enantio (Lambrusco a foglia frastagliata) e Schiave (sottovarietà e sinonimi), da soli o congiuntamente;
- =< 50% Vitigni Merlot, Pinot nero, Lagrein, Teroldego, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, da soli o congiuntamente.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole e sapore armonico, moderatamente acido, talvolta amabile.
- Valdadige Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 50% Vitigni Enantio (Lambrusco a foglia frastagliata) e Schiave (sottovarietà e sinonimi), da soli o congiuntamente;
- =< 50% Vitigni Merlot, Pinot nero, Lagrein, Teroldego, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, da soli o congiuntamente.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore vinoso, gradevole, delicato e sapore morbido, lievemente acido, talvolta amabile.
- Valdadige Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore gradevole, caratteristico e sapore fresco, sapido, armonico.
- Valdadige Chardonnay Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma sottile e persistente, colore giallo paglierino, odore gradevole, fruttato e sapore secco o amabile.
- Valdadige Pinot Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore gradevole, caratteristico e sapore armonico, fresco, sapido.
- Valdadige Pinot Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Pinot Bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma sottile e persistente, colore giallo paglierino, odore gradevole, fruttato e sapore secco o amabile.
- Valdadige Pinot Grigio (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot Grigio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore gradevole, caratteristico e sapore armonico, pieno.
- Valdadige Schiava (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigni Schiava Grossa, Schiava Gentile e Schiava Grigia, da solI o congiuntamente
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle rispettive province.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore variabile da rosso rubino a granato, odore vinoso, gradevole e sapore morbido, moderatamente acido, talvolta amabile.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Valdadige
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Valdadige si distende nell'anfiteatro morenico glaciale del fiume Adige, colmato da sabbie porfidiche e granitìche scese dalle alte catene montuose che fiancheggiano il lago di Garda, che costituiscono un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Valdadige è localizzata in:
- provincia di Trento e comprende il territorio dei comuni di Avio, Ala, Aldeno, Altavalle (limitatamente all'ex comune amministrativo di Faver), Arco, Besenello, Calliano, Cavedine, Cembra Lisignago, Dro, Giovo, Isera, Lavis, Madruzzo, Mezzocorona, Mezzolombardo, Mori, Nago-Torbole, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Riva del Garda, Roverè della Luna, Rovereto, San Michele all'Adige, Segonzano, Tenno, Terre d'Adige, Trambileno, Trento, Vallelaghi (limitatamente agli ex comuni amministrativi di Padergnone e Vezzano), Villalagarina e Volano.
- provincia di Bolzano e comprende il territorio dei comuni di Andriano, Appiano, Bolzano, Bronzolo, Caines, Caldaro, Cermes, Cornedo all'Isarco, Cortaccia, Cortina all'Adige, Egna, Fiè, Gargazzone, Lagundo, Laives, Lana, Magrè all'Adige, Marlengo, Merano, Montagna, Nalles, Ora, Parcines, Postal, Renon, Riflano, Salorno, San Pancrazio, Scena, Terlano, Termeno, Tesino, Tirolo e Vedena.
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Brentino Belluno, Dolcè e Rivoli Veronese.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Valdadige
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Valdadige prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Valdadige non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- La zona di elaborazione dei vini frizzanti comprende la regione Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano.
- Nella designazione dei Vini DOC Valdadige può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Valdadige è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Valdadige
Con l’utilizzo della DOC Valdadige i Produttori Vinicoli Trentini, Altoatesini e Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Valdadige
La Doc Valdadige si abbina con una cucina tipica invernale con i piatti di carni rosse e selvaggina e con formaggi stagionati come il Monte Veronese.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Valdadige
La Valdadige è una regione di confine, via di comunicazione tra Italia e Nord Europa, continuamente percorsa da eserciti, spesso teatro di battaglia per il controllo della «Chiusa di Ceraino», luogo di facile difesa da eventuali invasori. E’ un territorio la cui vocazione vitivinicola ed enologica affonda le radici nell'epoca romana e trova riscontri nelle documentazioni che si alternano col passare dei secoli.
La Valdadige è stata un punto di collegamento e di sviluppo economico molto importante nella storia sin dall'epoca romana. Le successive invasioni barbariche costrinsero gli abitanti a rifugiarsi in zone ad alta quota, dove si dedicarono alla pastorizia e allo sfruttamento del bosco.
Nel Medioevo monasteri e signorie segnarono il territorio con castelli e conventi, che resero fiorente questa zona molto ricca di coltivazioni, fra cui primeggiavano proprio i vigneti.
La viticoltura è documentata fin dal 1253 con lo «Statuto di Peri», che minacciava sanzioni per chi avesse danneggiato «La Vinèa» (vite). Nel 1406, durante la dominazione della Repubblica di Venezia, alcuni editti prescrivono «la coltivazione ordinata delle viti». Ritrovamenti archeologici di origine romanica in località «Servasa» a Brentino portano alla luce contenitori in pietra probabilmente usati per la lavorazione dell'uva.
Area viticola da sempre, quindi, ha visto una decisa ricerca di qualificazione a partire dagli anni '50 con la specializzazione dei vigneti: in pochi anni si ebbe l'iscrizione nell'elenco CEE dei vini di qualità (1973) e il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata “Valdadige” con la tipologia Bianco e Rosso nel 1975.
La Valdadige è sempre stata, una via di comunicazione fondamentale per il nord e centro Europa. Rocche, castelli e forti si susseguono sui crinali che dominano la valle e durante la storia, la Valdadige, infatti, ha visto transitare numerosi eserciti. Sono in tutto otto forti eretti tra il 1848 e la fine del secolo da austriaci e italiani. Fortificazioni erette a presidio della valle che sono divenuti parte integrante e caratterizzante della valle.
Il Vino DOC Valdadige ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 24 marzo 1975.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 21.08.1968, G.U. 269 del 22.10.1968
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 24.10.2019
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Soave D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Soave» e alle relative Sottozone, è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:
- Soave anche in versione Spumante
- Soave Classico
- Sottozone del Vino Soave DOC »
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Soave
- Soave (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 70% Vitigno Garganega
- =< 30% Vitigni Trebbiano di Soave e Chardonnay. (In tale ambito del 30% possono altresì concorrere, fino ad un massimo del 5%, le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nella provincia di Verona.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino tendente a volte al verdognolo, odore caratteristico con profumo intenso e delicato, dal sapore asciutto, di medio corpo e armonico, leggermente amarognolo.
- Soave Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Extra-brut /Brut /Extra-dry /Dry
- => 70% Vitigno Garganega
- =< 30% Vitigni Trebbiano di Soave e Chardonnay. (In tale ambito del 30% possono altresì concorrere, fino ad un massimo del 5%, le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, non aromatici, coltivati nella provincia di Verona.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma fine e persistente, colore giallo paglierino tendente al verdognolo brillante, odore caratteristico con profumo intenso e delicato, dal sapore leggermente amarognolo, di medio corpo, armonico, nei tipi da extra brut a dry.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Soave
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Soave si estende sulle colline situate in prossimità dei Monti Lessini, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Soave è localizzata in:
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Soave, Monteforte d'Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, San Bonifacio, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Caldiero, Illasi e Lavagno.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Soave Classico è localizzata in:
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Soave e Monteforte d'Alpone.
- La Zona di Produzione del Vino DOC Soave Sottozona Colli Scaligeri è localizzata in:
- provincia di Verona e comprende il territorio dei comuni di Monteforte d'Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Cazzano di Tramigna e Illasi.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Soave
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Soave prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Soave non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC, ma potrà essere riclassificata in Vino IGT prodotto nel territorio. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Soave Classico e Soave Colli Scaligeri devono essere sottoposti ad invecchiamento per circa 3 mesi e, comunque, immessi sul mercato non prima del 1° febbraio dell'anno successivo alla vendemmia.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Soave Classico e Soave Colli Scaligeri è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Soave
Con l’utilizzo della DOC Soave i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Soave
Risotti di verdure, carni bianche e carni rosse alla griglia.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Soave
Il territorio di Soave era già in epoca romana un distretto campagnolo vitivinicolo circoscritto, noto per la sua buona posizione e per l’intensità delle coltivazioni. Dalle uve si ottenevano anche peculiari vini “acinatici”, risultato di un tradizionale metodo di appassimento delle uve, come citato al tempo del re goto Teodorico in alcune epistole (A.D. 503), che raccomandava ai produttori veronesi di ricercare per la mensa reale questi vini “soavissimi e corposi”, e di non dimenticare quello ottenuto dalle uve bianche che “riluce come lattea bevanda, di chiara purità… di gioviale candidezza e di soavità incredibile”.
Nel 680 d.C. testimonianze indicano l’uso della pergola veronese, forma tradizionale di allevamento della vite in questa zona, utilizzata ancora oggi. Un’importante testimonianza della cultura vitivinicola di questi luoghi nel Medioevo appare su una lapide muraria del Palazzo di Giustizia di Soave, datata 1375.
La crescita della produzione e della rinomanza dei vini Soave ha portato nel 1924 ad un primo provvedimento di tutela per la difesa di vini tipici, seguito dalla nascita del Consorzio per la difesa del Vino Tipico Soave. Studi approfonditi finalizzati a delineare le caratteristiche specifiche dei vini e a delimitare la zona di produzione, furono il presupposto per richiedere ed ottenere dal Ministero italiano, nell’ottobre del 1931, il riconoscimento della prima zona delimitata per la produzione del “Vino Tipico Soave”.
L’atto ufficiale di riconoscimento è il Regio Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.289 del 16/12/1931, sulla base del quale nel 1968 è stata delimitata la zona storica della Denominazione Soave Classico DOC. Attualmente il comprensorio del Soave esprime un considerevole numero di eccellenze enologiche che vengono ogni anno premiate dalle principali guide internazioni del settore. Notevoli e costanti i riconoscimenti ottenuti anche nei principali concorsi enologici in tutto il mondo.
Il Vino DOC Soave ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 agosto 1968.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 26.03.1970, G.U. 131 del 27.05.1970
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino San Martino della Battaglia D.O.C.
La denominazione di origine controllata «San Martino della Battaglia» e' riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Liquoroso
1. Tipologie e Uve del Vino DOC San Martino della Battaglia
- San Martino della Battaglia (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 80% Vitigno Friulano
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo citrino tendente al dorato con l’affinamento, odore evoluto, intenso, caratteristico e sapore fresco, secco rotondo, con retrogusto leggero di mandorla.
- San Martino della Battaglia Liquoroso (Vino Bianco Liquoroso)
- Versioni: Dolce
- => 80% Vitigno Friulano
- =< 20% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lombardia e nella provincia di Verona.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo tendente al dorato con l’affinamento, odore intenso, caratteristico e sapore gradevolmente dolce, vellutato, armonico e generoso, con retrogusto leggero di mandorla eventualmente con sapore di legno derivante dall’affinamento in botte.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia è situata tra le colline moreniche e l’entroterra a sud del lago di Garda, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC San Martino della Battaglia è localizzata in:
- provincia di Brescia e comprende il territorio dei comuni di Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengo.
- provincia di Verona e comprende il territorio del comune di Peschiera del Garda.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC San Martino della Battaglia
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC San Martino della Battaglia prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC San Martino della Battaglia non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC San Martino della Battaglia può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC San Martino della Battaglia è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC San Martino della Battaglia
Con l’utilizzo della DOC San Martino della Battaglia i Produttori vinicoli Lombardi e Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC San Martino della Battaglia
Arrosti di carni bianche, preparazioni a base di fegato d'oca, crostacei, pasticceria secca.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC San Martino della Battaglia
Questa zona in particolare, famosissima per il suo vino bianco, ha una storia viticola che si suddivide in due periodi: il primo, che va dall’antichità più remote fino a una sessantina di anni fa, legato al Lugana vero e proprio, ed un secondo, più recente ove si inserisce il Tocai.
Nessun geografo o storico aveva, in passato, delimitato i confini di questa zona, ma la zona si identificava nella struttura del suo terreno e dal vino che in essa veniva prodotto.
Il terreno agrario aveva bordi molto frastagliati e, vicino ad un nucleo centrale e ben identificabile, vi erano lingue di terreno ed isolette esterne al perimetro centrale che ne hanno sempre impedito una netta delimitazione.
Gli agricoltori della zona coltivarono, con fortuna, il vitigno Trebbiano nell’argilla della Lugana, espandendo la coltivazione dal centro verso la periferia, tuttavia le caratteristiche del vino ottenuto alla periferia, legate essenzialmente alla natura del terreno, quando si usciva dal terreno tipico, venivano perse irrimediabilmente.
Pertanto in questa zona il Lugana, tranne quello prodotto nelle isole di terreno uguali a quello della Lugana vera e propria, non era di qualità simile al vero vino Lugana, e portandone il nome, si penso che con il tempo si sarebbe creato confusione nel consumatore.
Così l’ispettorato provinciale dell’Agricoltura di Brescia, preoccupato di salvaguardare il buon nome del Lugana e di permettere la coltivazione della vite in questa zona, fortemente vocata, consigliò, dopo accurati esami dei vigneti esistenti in zona, il vitigno “Tocai Friulano”, determinando così il nuovo periodo.
Il Vino DOC San Martino della Battaglia ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 26 marzo 1970.
- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 21.06.2004, G.U. 154 del 03.07.2004
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Riviera del Brenta D.O.C.
La denominazione di origine controllata “Riviera del Brenta” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco, anche in versione Frizzante
- Rosso, anche in versione Rosato e Novello
- Spumante
- Merlot
- Cabernet (da Cabernet franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Carmenére), anche in versione Riserva
- Raboso (da Raboso Piave e/o Raboso Veronese), anche in versione Riserva
- Refosco dal Peduncolo Rosso (o semplicemente Refosco), anche in versione Riserva
- Pinot Bianco, anche in versione Spumante e Frizzante
- Pinot Grigio
- Chardonnay, anche in versione Spumante e Frizzante
- Tai (da Tocai Friulano)
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Riviera del Brenta
- Riviera del Brenta Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 50% Vitigno Tocai Friulano
- =< 50% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio e Chardonnay, da soli o congiuntamente.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore paglierino più o meno intenso, odore caratteristico e sapore asciutto o amabile, sapido, vellutato.
- Riviera del Brenta Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 60% Vitigno Chardonnay
- =< 40% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio e Tai, da soli o congiuntamente.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore secco o amabile, fruttato, fresco.
- Riviera del Brenta Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry
- => 60% Vitigno Chardonnay
- =< 40% Vitigni Pinot bianco, Pinot grigio e Tai, da soli o congiuntamente.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma vivace, fine e persistente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore da secco a morbido.
- Riviera del Brenta Chardonnay (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fine, caratteristico e sapore asciutto, fine, talvolta morbido.
- Riviera del Brenta Chardonnay Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore secco o amabile, fruttato, fresco.
- Riviera del Brenta Chardonnay Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry
- => 85% Vitigno Chardonnay
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma vivace, fine e persistente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore da secco a morbido,
- Riviera del Brenta Pinot Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino scarico, odore delicato, caratteristico e sapore pieno, morbido e armonico.
- Riviera del Brenta Pinot Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno Pinot bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 10,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma fine ed evanescente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore secco o amabile, fruttato, fresco.
- Riviera del Brenta Pinot Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut /Extra-dry /Dry
- => 85% Vitigno Pinot bianco
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Spumante dalla spuma vivace, fine e persistente, colore giallo paglierino, brillante, odore delicato con caratteristiche di fruttato e sapore da secco a morbido,
- Riviera del Brenta Tai (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Tocai Friulano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, talvolta tendente al verdognolo, odore caratteristico e sapore asciutto, fresco, armonico.
- Riviera del Brenta Pinot Grigio (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Pinot grigio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi ramati, odore delicato, intenso, caratteristico e sapore intenso, pieno, armonico, caratteristico.
- Riviera del Brenta Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 50% Vitigno Merlot
- =< 50% Vitigni Cabernet, Raboso e Refosco dal peduncolo rosso, da soli o congiuntamente.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato se invecchiato, odore intenso dal profumo caratteristico e sapore asciutto, vellutato e armonico.
- Riviera del Brenta Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello dal colore rosso rubino brillante con sfumature violacee, odore fruttato, caratteristico, persistente e sapore armonico, fresco, vivace.
- Riviera del Brenta Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 85% Vitigno
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosato tendente al rubino, vivace, odore leggermente vinoso, con profumo caratteristico e sapore asciutto o leggermente amabile, armonico.
- Riviera del Brenta Cabernet (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Carmenére, dal soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato se invecchiato, odore caratteristico, intenso e sapore asciutto, sapido, di corpo, lievemente erbaceo, caratteristico.
- Riviera del Brenta Cabernet Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cabernet franc, Cabernet Sauvignon, Carmenére, dal soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato se invecchiato, odore caratteristico, intenso e sapore asciutto, sapido, di corpo, lievemente erbaceo, caratteristico.
- Riviera del Brenta Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino tendente al granato se invecchiato, odore intenso, delicato ed etereo se invecchiato e sapore asciutto o abboccato, sapido, di corpo, giustamente tannico.
- Riviera del Brenta Merlot Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino tendente al granato se invecchiato, odore intenso, delicato ed etereo se invecchiato e sapore asciutto o abboccato, sapido, di corpo, giustamente tannico.
- Riviera del Brenta Raboso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Raboso Piave, Raboso Veronese, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino carico, tendente al granato con il prolungato invecchiamento, odore tipico, marcato di violetta e marasca, e sapore secco, austero, sapido, leggermente acidulo, giustamente tannico.
- Riviera del Brenta Raboso Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Raboso Piave, Raboso Veronese, da soli o congiuntamente.
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino carico, tendente al granato con il prolungato invecchiamento, odore tipico, marcato di violetta e marasca, e sapore secco, austero, sapido, leggermente acidulo, giustamente tannico.
- Riviera del Brenta Refosco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Refosco dal peduncolo rosso
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico e sapore asciutto, rotondo, pieno, tendente all'amarognolo.
- Riviera del Brenta Refosco Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Refosco dal peduncolo rosso
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nelle province di Verona e Vicenza.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino intenso, odore caratteristico e sapore asciutto, rotondo, pieno, tendente all'amarognolo.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Riviera del Brenta
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Riviera del Brenta si estende sulle pianure situate lungo il fiume Brenta, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Riviera del Brenta è localizzata in:
- provincia di Padova e comprende il territorio dei comuni di Borgoricco, Cadoneghe, Campodarsego, Curtarolo, Massanzago, S. Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere, Vigonza, Villanova di Camposampiero e, in parte, il territorio dei comuni di Campo S. Martino, Camposampiero, Limena (Parte ex del Brenta), Loreggia, Noventa Padovana, Padova, Piove di Sacco, S. Giorgio in Bosco, Santa Giustina in Colle, S. Angelo di Piove, Saonara, Trebaseleghe e Villa del Conte.
- provincia di Venezia e comprende il territorio dei comuni di Camponogara, Dolo, Fiesso d'Artico, Fossò, Mirano, Noale, Pianiga, Salzano, S. Maria di Sala, Spinea, Stra, Vigonovo e, in parte, il territorio dei comuni di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Martellago, Mira, Scorzé e Venezia.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Riviera del Brenta
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Riviera del Brenta prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Riviera del Brenta non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Il vino DOC Riviera del Brenta Rosato deve essere ottenuto dalla "Vinificazione in rosato" delle uve a bacca nera.
- Il vino DOC Riviera del Brenta Novello deve essere ottenuto attuando il processo della "Macerazione Carbonica" per almeno il 40% delle uve.
- Il vino DOC Riviera del Brenta Cabernet, Raboso, e Refosco dal peduncolo rosso con menzione Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botte di legno.
4. Produttori di Vino DOC Riviera del Brenta
Con l’utilizzo della DOC Riviera del Brenta i Produttori Vinicoli Veneti sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Riviera del Brenta
Pesci alla griglia, carni brasate, formaggi pecorini stagionati
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Riviera del Brenta
I primi ritrovamenti storici riguardanti la coltivazione della vite nell’area DOC Riviera del Brenta risalgono alla civiltà paleo veneta dove antichi recipienti per il vino confermano l’uso del vino nelle cerimonie religiose e nella vita quotidiana. La vera organizzazione agricola di quest’area si deve far risalire alla centuriazione di un vasto territorio a est del fiume Brenta per merito dell’esercito dei “Soldati Contadini” romani.
Gli “Statuti padovani” che raccolgono le disposizioni in materia agricola dal 1225 al 1315, testimoniano l’esistenza di una fiorente viticoltura nella campagna padovana e veneziana fin dal XIII secolo. In pianura i terreni vengono disboscati e quelli paludosi bonificati per far posto a una agricoltura spesso promiscua, ma il cui vino era tenuto in alta considerazione soprattutto dai Veneziani che, dal 1400, si insediarono nella zona costruendo numerose ville destinate alla conduzione delle proprietà terriere.
L’insediamento si fece così concentrato, tra il ‘500 e il ‘700, da cambiare radicalmente volto a tutta la Riviera fino a farla diventare una naturale prosecuzione del Canal Grande e un Borgo di Venezia. Le ville hanno la tradizionale “Barchessa”, struttura necessaria all’attività agricola di cui il vino ne è parte importante. La città di Venezia si andava sviluppando e ingrandendo e con essa cresceva il fabbisogno di vino.
Nel 1768 venne istituita l’Accademia di Agricoltura e i primi lavori riguardarono la potatura della vite, la conservazione del vino, l’impianto del vigneto, la cura dell’uva e la sua maturazione. Si dovrà poi attendere il periodo post fillosserico (fine ‘800) per giungere ad un generale e vigoroso rinnovamento varietale, colturale ed enologico che investirà appieno la campagna padovana e veneziana. Nel primo dopoguerra si pone evidente ed urgente il problema della ricostituzione dei vigneti sterminati dalla fillossera: è l’occasione per una rivisitazione della base ampelografica e per una nuova impostazione tecnica dei vigneti.
E' di fondamentale importanza l’aggregazione dei produttori nelle Cantine Sociali che si fanno sempre più attente alle esigenze del mercato e promotrici di iniziative e strategie per la valorizzazione della denominazione.
Il Vino DOC Riviera del Brenta ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 21 giugno 2004.