Assovini
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  • Partenza: Thiene
  • Arrivo: Bassano del Grappa

Il tracciato prende il via dalla cittadina di Thiene, posta sul confine occidentale della Strada, che ricopre da sempre un importante ruolo nello scenario economico-sociale vicentino. Al centro dell'abitato spicca la villa Da Porto Colleoni, detta anche il Castello per le torri che la cingono e l'appariscente merlatura. Nelle adiacenti piazze centrali in ottobre, appuntamento con la Fiera Franca, rievocazione Storica in costume del Mercato Franco Rinascimentale Thiene 1492.

Proseguendo ad est si giunge a Lonedo di Lugo, nel comune di Lugo di Vicenza, dove sorgono le Palladiane Villa Godi Malinverni e Villa Piovene, da cui si scorge una stupenda visuale della pianura vicentina. A pochi chilometri troviamo Breganze, cuore dell'omonima Doc, da sempre terra di grandi vini. La cittadina, dominata dal caratteristico campanile, tra i più alti del Veneto, era in antico un centro fortificato sulla strada per l'Altopiano dei Sette Comuni. Lo testimoniano le molte torri, dissimulate in colombare, che ancora vi sorgono e, di riflesso, una specialità gastronomica il Piccione Torresano allo spiedo.

Scendendo verso la pianura si incontrano su un colle isolato, la Bastia di Montecchio Precalcino, lodata nei secoli per i suoi vini e tra le grave del fiume Astico la ridente Sandrigo, patria del Baccalà alla Vicentina, il più famoso e tipico piatto vicentino. Dopo aver transitato per Mason Vicentino con i suoi ciliegi, si giunge nella medioevale città di Marostica, cinta da mura merlate che racchiudono la Piazza degli Scacchi e collegano i due castelli inferiore e superiore.

Marostica è nota in tutto il mondo per la celebre "Partita a Scacchi" con personaggi in abiti medioevali, nel settembre degli anni pari. Vanto della zona sono inoltre le ciliegie a Indicazionene Geografica Protetta e la lavorazione della ceramica, insieme ai centri di Nove e Bassano.

Il tracciato si conclude nella millenaria Bassano del Grappa, una delle più belle città della provincia italiana. Il suo simbolo è il celebre Ponte degli Alpini realizzato su disegno del Palladio. La denominazione "del Grappa" si riferisce al Massiccio che sovrasta Bassano, ma allo stesso tempo richiama il celebre distillato, fiore all'occhiello della città. Da visitare inoltre il Castello con la Rocca di Ser Ivano, i Palazzi del centro storico, le Ville Palladiane, il Museo Civico e le numerose Chiese.

  • Partenza: Arcole
  • Arrivo: San Bonifacio

Il viaggio sui passi di Napoleone parte da Arcole, e più precisamente dal fiume Alpone dove incontriamo il famoso ponte, al centro degli eventi bellici ed il Sacello di San Giovanni Nepomuceno, protettore delle acque e dei barcari. Dei manufatti originali resta ben poco, essendo stati più volte restaurati o ricostruiti. Nel centro storico di Arcole fra le originali antiche costruzioni vi èl'obelisco napoleonico costruito nel 1810 e il locale Museo Napoleonico a perpetuare la memoria storica.

Attraversiamo la località di Zerpa, scelta da Napoleone come campo di battaglia contro le truppe austriache e raggiungiamo il Comune di Ronco all'Adige, dove svetta ancora il vetusto campanile, scelto dai generali per osservare le fasi delle battaglie. In origine la torre faceva parte del primitivo castello medioevale costruito sua base resti romani e medievali di grande valore archeologico per l'area. Accanto sorge l'antica Pieve di Ronco, edificata sulle fondamenta della primitiva pieve romanica di cui restano numerosissimi i segni nelle mura esterne, si data nella sua prima struttura al IX secolo.

Superando Ronco e andando verso la località Albaro incontriamo Corte Polfranceschi che si affaccia esuberante sulla campagna circostante. In questa villa ampia, possente e solitaria che ha la sua origine nel XVI secolo, si sono compiute importanti sperimentazioni riguardanti la coltura del baco da seta e la risicoltura. Più oltre, attraversato l'Adige, in Comune di Belfiore gli appassionati di sistemazioni idrauliche potranno vedere da vicino la chiavica detta del Cristo con funzione di scolo munita di casello di manovra e presidio tuttora funzionante.

Proseguendo lungo una strada di campagna, passata la Villa Panterona si giunge a Villa Tantini Banterle presso la località di Gombion che ha vissuto direttamente l'imperversare delle truppe nei giorni della battaglia al punto che, in alcune occasioni, gli attacchi austriaci e francesi partivano proprio da essa per raggiungere il campo di battaglia di Zerpa. Quello che attira lo sguardo è una torre antica di avvistamento ed il vicino l'Oratorio di San Marco. Poco oltre, la successione di centri religiosi continua con il monastero di Lepia: un grande complesso edilizio composto dalla Chiesa, dall'ex convento e dai rustici ampi e articolati all'interno di una grande corte rurale.

Ci dirigiamo ora verso Caldiero dove il paesaggio circostante ha conservato abbastanza inalterato il tratto distintivo di un'architettura rurale che ben si sposa con l'ordinato disporsi dei coltivi. Il comune è celebre per la presenza di antiche terme dove si pratica la cura idroponica e quella balneare.

Oltrepassato Belfiore, dove notiamo il Santuario della Madonna della Strà raggiungiamo San Bonifacio, ultima tappa del nostro itinerario dove lo stesso Napoleone al termine della battaglia di Arcole visitò i soldati feriti alloggiati presso la chiesa di San Pietro di Villanova (sec. VIII-IX e XII) è trasformata in ospedale militare. Qui sorge il castello e la chiesa di Sant'Abbondio, citata nel 1117 e nel 1199 (arciprete e "fratres"), e ricostruita nel Quattrocento con l'aggiunta di notevoli opere d'arte.

  • Partenza: Bardolino
  • Arrivo: Garda

La Strada del vino Bardolino è diventata ormai un fenomeno turistico che si snoda lungo un incantevole tracciato di circa 70 chilometri, toccando ben 16 comuni della sponda orientale del Lago di Garda. Sulle colline moreniche si producono le uve autoctone Corvina, Rondinella, Molinara dalle quali nasce il Bardolino, grande rosso di tradizione che nella tipologia Superiore può fregiarsi della DOCG.

Ma i punti di riferimento del tracciato sono le località della zona Classica di produzione vinicola: Bardolino, Lazise, Affi, Costermano e Garda. Una strada da percorrere in tutte le stagioni - in auto, a piedi o in bicicletta - che attraversa un paesaggio di rara bellezza, con lo sguardo che da una parte è immerso nel verde delle colline e dall'altra è rivolto all'azzurro de lago.

Il piccolo centro lacustre di Bardolino conserva due importanti edifici sacri: la chiesa di San Zeno, una delle migliori testimonianze italiane d'età carolingia, e la chiesa di San Severo, di matrice romanica. Scenografica la veste d'impronta tipicamente veneziana di Lazise, che si dichiara con orgoglio ‘primo comune d'Italia' riferendosi all'autonomia di cui godette già nell'alto medioevo.

Proseguendo verso nord si incontra Affi, raccolto ai piedi del Monte Moscal. Nel ‘700 la località era rinomata per la produzione del 'Famaloso', vino rosso ottenuto da uve passite, simile all'attuale Recioto della Valpolicella. Alle pendici del Monte Baldo si trova invece Costermano che accoglie il turista con le sue belle residenze signorili tra cui il quattrocentesco palazzo Becelli. Per una passeggiata nella natura e nel mondo rurale basta raggiungere la vicina val dei Molini, dove è ancora visibile un vecchio molino del ‘600.

Infine Garda con il suo caratteristico porto, ancora oggi molto affollato. Cittadina di antica vocazione vinicola, qui in passato si usava affinare il vino fino all'estate nei cosiddetti 'canevini', cavità naturali inglobate nelle abitazioni.

  • Partenza: Sommacampagna
  • Arrivo: Peschiera del Garda

Un percorso che si snoda tra la riva veronese del Lago di Garda e i fiumi Mincio e Adige e che tocca centri di eccezionale valenza storica, scacchiere strategico dall'antichità fino al Risorgimento. Trenta le cantine produttrici che offrono la possibilità di degustare il Bianco di Custoza DOC, che nasce da uve Garganega, Trebbiano Toscano, Tocai Friulano e Bianca Fernanda (clone locale del Cortese).

La Strada del Vino Bianco di Custoza è un itinerario che parte da Sommacampagna (Vr) il cui nome evoca il bel panorama sui colli morenici del Garda. Nel pittoresco borgo di Custoza è da visitare l'Ossario, il monumento ai soldati costruito nel 1879 per accogliere le spoglie dei caduti in due cruciali battaglie risorgimentali.

La Strada tocca poi Villafranca di Verona con il prezioso Castello scaligero, oggi convertito a contenitore di varia cultura. Assolutamente da non perdere una sosta golosa negli storici caffè del centro per gustare le celebri sfogliatine. Continuando in direzione sud si arriva a Valeggio sul Mincio, sulle anse dell'omonimo fiume, luogo di importanza strategica come testimonia ancora l'imponente Ponte visconteo. A valle del ponte sorge Borghetto, con i suoi antichi mulini, oggi deliziosa meta turistica. Più in alto sorge il centro storico e il Parco Sigurtà, considerato uno dei cinque parchi più belli al mondo e meraviglia botanica che stupisce in ogni stagione. Celebrità gastronomica di Valeggio è il tortellino, il "nodo d'amore" come viene chiamato qui, riferendosi a una leggenda d'amor cortese.

Il percorso risale verso le sponde lacustri e giunge a Peschiera del Garda che oggi si fregia del titolo di Città del Vino grazie al suo ruolo nelle DOC Bardolino, Bianco di Custoza e Lugana (DOC interregionale con la Lombardia). Ed è nei ristoranti di questa cittadina che si gustano alcuni dei più felici matrimoni enogastronomici: quelli con i piatti di pesce del lago di Garda.

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