Vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita - Approvato DOC dal D.P.R. 09.07.1967, G.U. 200 del 10.08.1967 - Approvato DOCG dal D.M. 17.05.2011, G.U. 131 del 08.06.2011
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Elba Aleatico Passito (o Aleatico Passito dell'Elba) D.O.C.G.
La denominazione di origine controllata e garantita “Elba Aleatico Passito”o “Aleatico Passito dell’Elba” è riservata al vino che risponde alle condizioni ed ai requisiti stabiliti nel presente disciplinare di produzione.
- Elba Aleatico Passito
1. Tipologie e Uve del Vino DOCG Elba Aleatico Passito
- Elba Aleatico Passito (Vino Rosso Passito)
- Versioni: Dolce
- = 100% Vitigno Aleatico
- => 19% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Passito dal colore rosso rubino carico, talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l’invecchiamento, odore intenso, caratteristico e sapore dolce, di corpo, armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOCG Elba Aleatico Passito
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOCG Elba Aleatico Passito si estende nel territorio dell'Isola d'Elba, adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOCG Elba Aleatico Passito è localizzata in:
- provincia di Livorno e comprende l'intero territorio dell'Isola d'Elba.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOCG Elba Aleatico Passito
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOCG Elba Aleatico Passito prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva fresca in vino DOCG Elba Aleatico Passito non dovrà essere superiore al 35%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOCG. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOCG per tutto il prodotto.
- Le uve destinate alla produzione del Vino DOCG Elba Aleatico Passito devono essere sottoposte ad appassimento naturale all'aria per almeno 10 giorni fino a raggiungere un contenuto zuccherino di almeno 30%.
- Nella designazione dei Vini DOCG Elba Aleatico Passito può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOCG Elba Aleatico Passito è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOCG Elba Aleatico Passito
Con l’utilizzo della DOCG Elba Aleatico Passito i Produttori Vinicoli Toscani sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di Qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche e le caratteristiche che lo identificano in un territorio ben definito che l'appassionato o l'estimatore potrà maggiormente percepire ed apprezzare durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOCG Elba Aleatico Passito
Crostate di frutta, "schiaccia briaca", preparazioni a base di cioccolata e frutti rossi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOCG Elba Aleatico Passito
La viticoltura dell’isola d’Elba risale al periodo etrusco, anche se l’antico sistema di allevamento ad alberello denota l’influenza greca. Già i Romani la descrivevano come “isola feconda di vino”. (Plinio il Vecchio, Naturalis Historia).
Nei secoli del Rinascimento si definiscono le principali varietà di uve da vino che provengono dalle diverse zone del Mediterraneo che hanno esercitato influenze economiche e sociali sull’isola: dalla Toscana proviene il Trebbiano, il Sangiovese e l’Aleatico, dalla Sicilia l’Ansonica e il Moscato, dalla Corsica e dalla Liguria il Vermentino; tra le tante varietà che sono state coltivate sull’isola nel corso dei secoli e provenienti dalle più diverse zone viticole europee, quelle elencate sono oggi le principali varietà che compongono e caratterizzano le tipologie dei Vini della d.o. “Elba”, per il loro migliore adattamento alle condizioni climatiche e ai diversi tipi di suoli.
La viticoltura è stata fino alla metà del secolo XX la principale attività economica della popolazione dell’isola; è indicativo della sua importanza il calo demografico superiore al 10% che si ebbe alla metà del secolo XIX in concomitanza con l’esplosione della crittogama “Oidio della vite” che portò all’estirpazione di gran parte dei vigneti: solo con l’introduzione dello zolfo come curativo della patologia, anche la popolazione isolana riprese ad aumentare.
Il Vino DOCG Elba Aleatico Passito ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 9 luglio 1967, poi DOCG in data 17 maggio 2011.