Abruzzo
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  • Superficie vitata: 31.960 ettari di cui: Montagna: 4% | Colline litoranee: 58% | Colline interne: 38% |
  • Produzione totale Vino: 2.649.000 ettolitri di cui: Vini DOP 37,5% | Vini IGP 11,3%.
  • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 60% | Vini Bianchi 40%.
  • Denominazioni vinicole presenti in Abruzzo: Vini DOCG: 1 | Vini DOC: 8 | Vini IGT: 8 |


 


  • I VINI DELLA REGIONE ABRUZZO

    Situato nell’Italia centro-meridionale, l’Abruzzo si estende dal cuore dell’Appennino al mare Adriatico, su un territorio prevalentemente montuoso e selvaggio. In alta montagna, tra vette incontaminate e pareti rocciose sorgono località turistiche e comprensori attrezzati per lo sci e gli sport invernali, come Pescasseroli, Rivisondoli e Roccaraso. L'area vitivinicola nella regione Abruzzo si concentra in particolar modo sulla collina litoranea e in alcune zone collinari dell'interno. La regione è sormontata dalla catena montuosa dall'Appennino abruzzese orientale i cui Monti della Laga, Maiella e Gran Sasso, che sorgono a poca distanza dal mare, segnano una netta divisione climatica tra le aree interne e la fascia marittima, proteggendo quest'ultima dalle masse d'aria umida provenienti dal Mar Tirreno. Il terreno permeabile e asciutto, il clima, la protezione dei venti freddi e umidi costituiscono condizioni molto favorevoli per la viticoltura abruzzese, dalla cui coltivazione si producono vini di eccellente qualità che ben si abbinano ai tradizionali piatti tipici del territorio.


  • DATI STATISTICI DELLA PRODUZIONE VINICOLA

    • Superficie vitata: 31.960 ettari di cui: Montagna: 4% | Colline litoranee: 58% | Colline interne: 38% |
    • Produzione totale Vino: 2.649.000 ettolitri di cui: Vini DOP 37,5% | Vini IGP 11,3%.
    • Produzione dei Vini Rossi e Rosati: 60% | Vini Bianchi 40%.
    • Denominazioni vinicole presenti in Abruzzo: Vini DOCG: 1 | Vini DOC: 8 | Vini IGT: 8 |

    (Dati 2013. Fonte: UIV - ISTAT ed elaborazioni)


  • MAPPA DELLE ZONE DI PRODUZIONE VINI D'ABRUZZO

    Il territorio che disegna il vigneto abruzzese vede la provincia di Teramo, caratterizzata da dolci colline poco lontane dal mare, dove il vitigno Montepulciano esprime al meglio le sue doti. Nel Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG questo vitigno si mette in luce con un carattere robusto e aristocratico, adatto anche a lunghe evoluzioni, con i profumi tipici del vitigno arricchiti dalle sfumature regalate dal lungo riposo in legno.

    Anche il Pecorino e la Passerina, vitigni tipici della provincia di Teramo, danno origine a vini freschi, strutturati e, soprattutto se ottenuti dal Pecorino, dotati di ottima struttura e potenza alcolica. In alcuni comuni trovano spazio anche Merlot, ChardonnayCabernet Franc e Cabernet Sauvignon, che si esprimono in vini monovarietali di qualità all'interno della denominazione Controguerra DOC.

    Pescara e la sua provincia, oggi suddivisa nelle zone Terre dei Vestini e Terre di Casauria, dai cui territori derivano le omonime Sottozone del vino Montepulciano d'Abruzzo DOC, si mette in mostra con vini di grande classe, grazie anche all'opera di "artigiani del vino" e di produttori che puntano all'eccellenza, con vigneti di oltre 50 anni in terreni esposti a regimi di brezza e forti escursioni termiche, filiere seguite in modo maniacale e l'uso di fermentazioni spontanee. Qui si produce un Trebbiano d'Abruzzo DOC famoso in tutto il mondo, complesso e strutturato.

    Nell'interno della provincia dell'Aquila, i vigneti di montagna hanno una produzione piuttosto limitata. La Valle Peligna, culla del Montepulciano (Montepulciano d'Abruzzo DOC e Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG), è una conca situata ai piedi dei massicci della Majella e del Velino-Sirente. Sottozone della denominazione Montepulciano d'Abruzzo DOC sono Terre dei Peligni, con le rese più basse e in vini più eleganti, e Alto Tirino, dove il territorio pedemontano, le forti escursioni termiche e le esposizioni più soleggiate, portano a vini rossi strutturati e di ottimo livello; inoltre, si producono vini Cerasuolo d'Abruzzo DOC dotati di buona acidità e deliziosi profumi di frutti di bosco. L'ultima sottozona è Teate, la più ampia, il cui territorio interessa l'intera provincia di Chieti.

    Ai confini del Molise, la provincia di Chieti è il gigante enoico abruzzese, dove si concentra l'80% della produzione regionale, legata soprattutto alle grandi cooperative che negli ultimi anni si adoperano per proporre una diversificazione dell'offerta, con la valorizzazione di vitigni tradizionali come PecorinoPasserina e Cococciola, oltre a MerlotChardonnay e Pinot Grigio. Infine, sono da segnalare le nuove denominazioni comunali Tullum DOCG, con molte tipologie, anche espressioni monovarietali di vitigni locali e internazionali, Ortona DOC, che utilizza Trebbiano AbruzzeseTrebbiano Toscano e Montepulciano, e Villamagna DOC, concentrata sul Montepulciano.


    ▬▬  Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane DOCG. La zona di produzione riguarda la provincia di Teramo e comprende il territorio dei comuni di Ancarano, Atri, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Celino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo e Tortoreto.

    ██  Controguerra DOC. La zona di produzione riguarda la provincia di Teramo e comprende il territorio dei comuni di Controguerra, Torano Nuovo, Ancarano, Corropoli e Colonnella.

    ██  Ortona DOC. La zona di produzione riguarda la provincia di Chieti e comprende il territorio del comune di Ortona.

    ██  Terre Tollesi (o Tullum) DOCG. La zona di produzione comprende l’intero territorio del Comune di Tollo in provincia di Chieti.

    ██  Villamagna DOC. La zona di produzione riguarda la provincia di Chieti e comprende il territorio del comune di Villamagna e, in parte, il territorio dei comuni di Bucchianico e Vacri.

    ██  Abruzzo DOC, Cerasuolo d'Abruzzo DOC, Montepulciano d'Abruzzo DOC, Trebbiano d'Abruzzo DOC. La zona di produzione comprende tutto o parte del territorio dei comuni rientranti nelle province di L'Aquila, Chieti, Teramo e Pescara.


  • CLIMA, TERRITORIO E SISTEMI DI COLTIVAZIONE DELLA VITE

    I climi Mediterraneo e Continentale determinano le condizioni atmosferiche dell'Abruzzo. Il primo interessa la fascia collinare e costiera, mentre il secondo le aree interne. Relativamente ai massicci dell'Appennino Centrale, la Majella e il Gran Sasso assumono l'importante funzione di riparare il versante orientale della regione dai freddi climi invernali. In estate, invece, soprattutto nelle zone interne e nella zona pedemontana, decise escursioni termiche giovano alla maturazione delle uve, imprimendone i caratteristici profumi.

    I terreni Calcareo-argillosi che comprendono le zone di produzione situate nella parte collinare sono caratterizzati dalle brezze provenienti dai monti appenninici e dal mare. Questi terreni sono particolarmente ideali per la produzione di vini strutturati e, relativamente al vitigno Montepulciano, danno l'opportunità di esprimere al meglio le sue potenzialità. I terreni Sabbioso-argillosi, posti nella fascia collinare a ridosso del litorale e caratterizzati da un clima più mite, sono particolarmente indicati per la coltivazione di uve a bacca bianca.

    Tra i sistemi di coltivazione della vite praticati in Abruzzo prevale la forma a Pergola abruzzese, un sistema antico recentemente rivalutato, e altre forme a Cordone speronato e GDC (Geneve Double Courtain).


  • DEGUSTANDO... IN ABRUZZO

    La cucina abruzzese è di mare e di terra, e si esprime in piatti saporiti di antica tradizione. Il Brodetto di pesce si degusta bene con il Cerasuolo d'Abruzzo che, se più strutturato, si abbina alla Ventricina vastese o teramana, alla Mortadella di Campotosto (o coglioni di mulo), alle Salsicce di fegato e miele e alle Soppressate. Piatti più complessi come la Pecora al cotturo o gli Spaghetti alla chitarra con il sugo alla teramana - ovvero con piccolissime polpettine di carne - richiedono un bicchiere di Montepulciano d'Abruzzo di buona evoluzione, mentre con gli Arrosticini, piccoli spiedini di carne di pecora cotti sui carboni, succulenti e saporiti, è più adatto un Montepulciano d'Abruzzo giovane. Le Scrippelle 'mbusse - crespelle arrotolate servite in brodo -, i Fiadoni a base di formaggio - salati o dolci e cotti al forno -, il Pecorino di Farindola e il Caciofiore aquilano stagionati, si abbinano perfettamente con un Trebbiano d'Abruzzo di grande struttura ed evoluzione. A fine pasto, il Moscatello di Castiglione si apprezza con le Sise delle monache di Guardiagrele e le Sfogliatelle di Lama, mentre il Montepulciano Passito è perfetto con il Bocconotto di Castel Frentano e con il Parrozzo, dolce pescarese a base di mandorle e ricoperto di cioccolato fondente, intitolato a Gabriele d'Annunzio.

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