- Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 19.05.1975, G.U. 291 del 3.11.1975
- Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Savuto D.O.C.
La Denominazione di Origine Controllata “Savuto” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Savuto Bianco
- Savuto Rosso, anche con la menzione Classico e Superiore
- Savuto Rosato, anche con la menzione Classico
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Savuto
- Savuto Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- =< 40% Vitigno Montonico
- =< 30% Vitigno Chardonnay
- =< 20% Vitigno Greco Bianco
- =< 15% Vitigno Malvasia Bianca
- =< 45% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Calabria.
- =>10,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino talvolta con riflessi verdolini, odore fine, caratteristico, dal sapore secco, armonico.
- Savuto Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- =< 45% Vitigno Gaglioppo
- =< 45% Vitigno Aglianico
- =< 10% Vitigni Greco Nero e Nerello Cappuccio, da soli o congiuntamente;
- =< 45% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.
- =>13,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino, odore intenso, caratteristico, dal sapore secco, pieno ed armonico.
- Savuto Rosso Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- =< 45% Vitigno Gaglioppo
- =< 45% Vitigno Aglianico
- =< 10% Vitigni Greco Nero e Nerello Cappuccio, da soli o congiuntamente;
- =< 45% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.
- =>13,5% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore dal colore rosso rubino, odore intenso, caratteristico, dal sapore secco, pieno ed armonico.
- Savuto Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- =< 45% Vitigno Gaglioppo
- =< 45% Vitigno Aglianico
- =< 10% Vitigni Greco Nero e Nerello Cappuccio, da soli o congiuntamente;
- =< 45% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Calabria.
- =>11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa tenue tendente al rosa cerasuolo, odore delicato, caratteristico e sapore secco, sapido,armonico.
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(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Savuto
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Savuto è situata nel versante tirrenico della Calabria che si estende lungo la valle dell’omonimo fiume, verso il confine naturale tra le pendici nord-occidentali del Massiccio del Reventino e la parte più meridionale della catena Costiera che termina col gruppo del monte Cocuzzo.
Tra le zone di produzione più caratteristiche della Calabria, dal grande valore paesaggistico e culturale, la coltivazione della vite nell'area di produzione tipica del Savuto, si pratica su stretti terrazzi digradanti verso il fondo valle, ottenuti con muretti in blocchi di pietra.
La Zona di Produzione del Vino DOC Savuto è localizzata in:
- provincia di Cosenza, il territorio dei comuni di Rogliano, S. Stefano di Rogliano, Marzi, Belsito, Grimaldi, Altilia, Aiello Calabro, Cleto, Serra Aiello, Pedivigliano, Malito, Amantea, Scigliano e Carpanzano.
- provincia di Catanzaro, il territorio dei comuni di Motta S. Lucia, Martirano Vecchio, Martirano Lombardo, S. Mango d’Aquino, Nocera Terinese e Conflenti.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Savuto
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione dei Vini DOC Savuto prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Savuto non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Le pratiche enologiche di vinificazione prevedono, tra l'altro, che il vino sottoposto ad un periodo di invecchiamento di almeno 36 mesi può riportare in etichetta la denominazione di Vino DOC Savuto Superiore.
4. Produttori di Vino DOC Savuto
Con l’utilizzo della DOC Savuto i Produttori Vinicoli Calabresi sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Savuto
Carni bianche, pecorino crotonese, butirro, giuncata, Caciocavallo silano stagionato.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Savuto
Ha grande tradizione di vino pregiato sin dall’antichità. Decantato da Plinio e Strabone, amato dai patrizi romani ai cui banchetti non poteva mai mancare, il Savuto (“Sanutum” per i Latini) si distingue dagli altri vini calabresi perché, invece di essere il prodotto di vigneti degradanti verso il mare, deriva da viti che sono piantate sulle pendici dei monti che sovrastano il fiume Savuto, da cui questo vino prende il nome.
Ancora oggi, peraltro, la vite da cui si trae questo vino di ottima levatura è allevata ad alberello, con il sistema praticato dall’antica popolazione dei Bruzi nel III secolo a.C.
Nei secoli, sconvolgimenti del territorio causati da guerre, fattori politici, eventi patologici, hanno decimato le produzioni e i vigneti del Savuto, la cui produzione si è dunque stabilizzata solo a partire dal XV secolo, grazie all’evoluzione dei trasporti marittimi e alla conseguente instaurazione di regolari rapporti commerciali con mercati lontani.
Dopo la discesa dei Romani al sud della penisola italica, il vino “Sanutum“ ora Savuto,veniva ampiamente apprezzato alla pari de grandi vini dell’epoca. A quei tempi la Calabria, già sottomessa al dominio di Roma, pagava a questa tributi sotto forma di legnami e vino.
Nel 1807, il diarista Duret de Tavel, ufficiale francese, di transito nella valle del Savuto, in “Lettere dalla Calabria” indirizzate al padre, scriveva tra l’altro: “Rogliano 18 dicembre 1807…questo borgo abitato da duemila anime… ha diverse belle case ed è rinomato per l’aria salubre e per il suo buon vino".
Successivamente alla seconda guerra mondiale la Calabria si è posta su un piano di rinnovamento generale, ed anche in questa zona i produttori hanno badato più alla qualità che alla quantità considerando il Savuto un vino tipico di classe elevata; i suoi attestati vanno ricercati nelle attività promozionali intraprese.
La plaga di questo vino, come è noto, comprende i centri situati a sud della provincia di Cosenza. Caldo e robusto questo nettare ha un uvaggio che è un atto di amore della terra che lo produce. Il suo vitigno più importante è il Gaglioppo, detto anche Magliocco o Arvino, di antica origine, introdotto nel periodo magno greco.
Per questo vino nel corso della lunga storia, sono stati innescati ad opera dell’uomo notevoli processi innovativi per migliorare e affinare la produzione. Questa attività, pur tramandando con le varie generazioni le tecniche tradizionali di coltivazione, ha permesso di modernizzare in modo encomiabile le tecniche produttive.
Il Vino DOC Savuto ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 19 maggio 1975.