Assovini
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.M. 14.06.1996, G.U. 160 del 10.07.1996
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Circeo D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Circeo» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed a i requisiti del disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Bianco Frizzante
- Bianco Spumante
- Rosso
- Rosso Novello
- Rosso Frizzante
- Rosato
- Rosato Frizzante
- Trebbiano
- Merlot
- Sangiovese
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Circeo
- Circeo Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 30% Vitigno Chardonnay
- =< 30% Vitigno Malvasia del Lazio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco fresco ed equilibrato, con colore giallo paglierino più o meno intenso, odore fragrante, armonico e fruttato, sapore secco, fresco e armonico.
- Circeo Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 30% Vitigno Chardonnay
- =< 30% Vitigno Malvasia del Lazio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Frizzante Bianco fresco ed equilibrato, con colore giallo paglierino più o meno intenso, perlage vivace ed evanescente, odore fragrante armonico e fruttato, sapore secco, fresco e armonico.
- Circeo Bianco Spumante (Vino Bianco Spumante)
- Versioni: Spumante Brut
- => 55% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 30% Vitigno Chardonnay
- =< 30% Vitigno Malvasia del Lazio
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Spumante Bianco fresco ed equilibrato, con colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, con perlage fine e persistente, odore fragrante e fruttato, sapore armonico e vivace.
- Circeo Rosso (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigno Sangiovese
- =< 30% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo e assenza di ruvidezza. Il colore è rosso rubino più o meno intenso, odore intenso e caratteristico, sapore asciutto, pieno, armonico, di giusto corpo.
- Circeo Rosso Novello (Vino Rosso Novello)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigno Sangiovese
- =< 30% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Novello di buona struttura e giusto tenore di acidità, con colore rosso rubino con riflessi violacei, odore intenso con sentori fruttati, sapore fresco, armonico, equilibrato, rotondo e vivace.
- Circeo Rosso Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigno Sangiovese
- =< 30% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Frizzante Rosso di buona struttura e buone dotazioni polifenoliche, con colore rosso rubino più o meno intenso, perlage vivace ed evanescente, odore intenso e caratteristico, sapore asciutto ed armonico.
- Circeo Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 55% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigno Sangiovese
- =< 30% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato fresco e vivace, con colore rosato più o meno intenso con riflessi violacei, odore fine e gradevole, sapore seco o amabile, armonico, delicato e vellutato.
- Circeo Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco /Amabile
- => 55% Vitigno Merlot
- =< 30% Vitigno Sangiovese
- =< 30% Vitigno Cabernet Sauvignon
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Frizzante Rosato fresco e vivace, dal colore rosato più o meno intenso con riflessi violacei, perlage vivace ed evanescente, odore fine e gradevole, sapore secco o amabile, armonico, delicato e vellutato.
- Circeo Trebbiano (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vno Frizzante Bianco fresco ed equilibrato, strutturato, con colore giallo paglierino chiaro, odore intenso con note floreali, sapore secco, fresco, sapido con retrogusto caratteristico.
- Circeo Merlot (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche e tanniche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo e assenza di ruvidezza, il colore è rosso rubino con riflessi violacei, odore fragante caratteristico della varietà, sapore pieno, morbido e armonico.
- Circeo Sangiovese (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Sangiovese
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche e tanniche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo e assenza di ruvidezza, il colore è rosso rubino più o meno intenso, odore fragante caratteristico della varietà, sapore asciutto, sapido, giustamente tannico.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Circeo
L'area geografica vocata alla produzione del Vino Circeo si estende sulla parte meridionale dell’Agro pontino, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Circeo è localizzata in:
- provincia di Latina e comprende il territorio dei comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Circeo
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Circeo prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Circeo non dovrà essere superiore al 70% per i Vini Bianchi e al 65% per i Vini Rossi e Rosati; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Circeo è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- Il vino DOC Circeo Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno.
4. Produttori di Vino DOC Circeo
Con l’utilizzo della DOC Circeo i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Circeo
Primi piatti ben strutturati, arrosti di carne bianca e rossa, cacciagione da piuma, salumi e formaggi stagionati, crostate di visciole, dolci secchi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Circeo
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra del “Circeo”, dall’epoca romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del “Circeo”. 9 Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Circeo”.
In particolare la presenza della viticoltura nella zona del “Circeo” è attestata fin dall’epoca romana, in molte opere dei georgici latini.
A causa dei disboscamenti selvaggi, che provocarono la formazione di zone acquitrinose e paludose e l’insorgere della malaria, le aree coltivabili rimasero nella fascia pedemontana o lungo la duna fossile verso il litorale tirrenico (le aree più rilevate del territorio): ciò comportò anche la decadenza della viticoltura che per secoli si ridusse su superfici limitate.
Comunque, a partire dal Rinascimento con le prime opere di bonifica, la viticoltura dell’area iniziò un lento recupero culminato nei primi anni del novecento, quando nella zona si coltivavano 1.500 ettari di vigneti. Infatti nel 1551 l’Alberti, nell’opera Decrittione di tutta Italia, descrivendo il territorio di Terracina riporta “..ha questa città fertile e dilettevuole territorio ornato di vigne, di naranci..”, come lo Scotto in Itinerario d'Italia (1747) che riporta: “E' il paese di Terracina, benchè di mal'aria, abbondante di biade, vino, ed olio..”: nel 1817 il Giornale di letteratura scienze ed arte riporta per Santa Felicita (l’odierno San Felice Circeo) “..i prodotti del paese sono vino, olio e grano..”, e il De' Giovanni nella Difesa del popolo romano sull'abbandono della campagna (1848) afferma “La vite è pressochè indigena in tutte le provincie e vi si fanno distinguere i vini di Orvieto… ed i nuovi di S. Felice , di Terracina, prodotti da nuòve specie di viti, e da nuovo genere di coltura”.
Ed ancora, come riporta il Passy in Agricoltura e quistioni economiche che la riguardano, (1860) Vol. 2: “Si usano insieme negli Stati Romani due metodi di coltura affatto diversa: l'una, generalmente in uso nei dintorni di Roma e nelle paludi Pontine, consiste a sostenere il tralcio per mezzo di canne che si fanno espressamente crescere in grandissimo numero…”.
La storia recente è caratterizzata da un’evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, dalla nascita di nuove aziende e dalla professionalità degli operatori che hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza del “Circeo”.
Il Vino DOC Circeo ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 14 giugno 1996.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 29.05.1973, G.U. 221 del 28.08.1973
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Cesanese di Olevano Romano (o Olevano Romano) D.O.C.
La denominazione d’origine controllata “Cesanese di Olevano Romano” o “Olevano Romano” è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Cesanese di Olevano Romano
- Cesanese di Olevano Romano Amabile
- Cesanese di Olevano Romano Dolce
- Cesanese di Olevano Romano Dolce Frizzante
- Cesanese di Olevano Romano Superiore
- Cesanese di Olevano Romano Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
- Cesanese di Olevano Romano (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 12% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche e tanniche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo, assenza di ruvidezza e buona longevità. Il vino presenta un colore rosso rubino con riflessi violetti, odore intenso con sentori fiorali e fruttati (bacche e drupe) tipici delle cultivar, sapore secco armonico di giusto corpo.
- Cesanese di Olevano Romano Amabile (Vino Rosso)
- Versioni: Amabile
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso di discreta struttura con un modesto tenore di acidità, il colore è rosso rubino con riflessi porpora, con aromi floreali e fruttati (ciliegia) tipici dei vitigni a cui si accompagna lo speziato ed il vegetale, gradevolmente amabile.
- Cesanese di Olevano Romano Dolce (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Dolce Rosso di discreta struttura con un modesto tenore di acidità, il colore è rosso rubino con riflessi porpora, con aromi floreali e fruttati (ciliegia) tipico del vitigno a cui si accompagna lo speziato ed il vegetale, gradevolmente dolce.
- Cesanese di Olevano Romano Dolce Frizzante (Vino Rosso Frizzante)
- Versioni: Dolce
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Dolce Frizzante Rosso di discreta struttura con un modesto tenore di acidità, il colore è rosso rubino con riflessi porpora, con aromi floreali e fruttati (ciliegia) tipici dei vitigni a cui si accompagna lo speziato ed il vegetale, gradevolmente dolce.
- Cesanese di Olevano Romano Superiore (Vino Rosso Superiore)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Superiore di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche e tanniche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo, assenza di ruvidezza e buona longevità. Il vino presenta un colore rosso rubino con riflessi violetti, odore intenso con sentori fiorali e fruttati (bacche e drupe) tipici delle cultivar, sapore secco armonico di giusto corpo.
- Cesanese di Olevano Romano Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigni Cesanese di Affile e Cesanese Comune, da soli o congiuntamente;
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 13% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato di buona struttura e presenza di buone dotazioni polifenoliche polimerizzate, che conferiscono al vino carattere di pienezza di corpo, assenza di ruvidezza e buona longevità. Il vino presenta un colore rosso rubino con riflessi granati con l’invecchiamento, odore intenso e persistente con sentori fiorali e fruttati (bacche e drupe) tipici delle cultivar che sfumano a favore di quelli speziati o fenolici associabili al legno, sapore secco armonico di giusto corpo.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano si estende sulle pendici dei Monti Simbruini, laddove in ampie vallate, in particolare nell’alta valle del Sacco, sono coltivati i rigogliosi vigneti del Cesanese di Olevano Romano, favoriti da un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e idoneo all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano è localizzata in:
- provincia di Roma e comprende il territorio del comune di Olevano Romano e, in parte, il territorio del comune di Genazzano.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Cesanese di Olevano Romano non dovrà essere superiore al 65%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cesanese di Olevano Romano è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- Il vino DOC Cesanese di Olevano Romano Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui almeno 6 di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
Con l’utilizzo della DOC Cesanese di Olevano Romano i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
Primi piatti con sughi di carne, risotti e minestre di legumi, fegatelli di maiale alla griglia, trippa in umido, pollo e coniglio arrosto.
5. Storia e Letteratura del Vino DOC Cesanese di Olevano Romano
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra del “Castro Olibana”, dall’epoca romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del “Cesanese di Olevano Romano”. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cesanese di Olevano romano”.
In particolare la presenza della viticoltura nella zona di “Olevano Romano” è attestata fin dall’epoca romana, in molte opere dei georgici latini. Nel medioevo i contratti agrari ed i documenti di varia natura, conservati presso gli archivi monastici, confermano la diffusione di tale coltura.
Con la caduta dell'impero romano e la fine delle invasioni barbariche, la viticoltura in queste terre, nonostante i danni subiti, non perde la sua continuità con il passato e mantiene sempre un ruolo importante; come testimoniano i numerosi atti notarili, inerenti i terreni vitati, custoditi nell'archivio capitolare di Anagni.
Gli Statuti del Castro Olibana, emanati 15 gennaio 1364, regolavano l’ordinamento della Comunità olevanese su cui era basata la vita sociale, economica, religiosa, agricola e pastorale. Diversi Capitoli degli Statuti trattano della vite e del vino a testimonianza dell’importanza che anche allora rivestiva la vitivinicoltura.
Altro documento in cui viene citato il vino “Cesanese” è costituito dal Libro Mastro del 1838 conservato presso l’Archivio dell’Abbazia di Subiaco, la quale deteneva il possesso della maggior parte dei terreni della zona di Olevano Romano.
Successivamente la notorietà del prodotto è registrata in riviste di diffusione regionale degli anni '50 e '60. Nel 1958, in occasione della Ia Mostra Campionaria di vini, il prof. Bruni del Ministero dell'Agricoltura e Foreste, nell'ambito di una conferenza afferma che "per i vini neri, che dovrebbero essere incrementati, il vitigno fondamentale dovrebbe essere il "Cesanese". Nel 1959, in occasione della IIa Mostra Campionaria di vini, si parla del "famoso rosso Cesanese".
La storia recente è caratterizzata da un’evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende che uniti alla professionalità degli operatori hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza del “Cesanese di Olevano Romano”.
Il Vino DOC Cesanese di Olevano Romano ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 29 maggio 1973.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 29.05.1973, G.U. 225 del 31.08.1973
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Cesanese di Affile (o Affile) D.O.C.
La denominazione d'origine controllata "Cesanese di Affile" o "Affile" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni e ai requisiti prescritti dal disciplinare di produzione per le tipologie:
- Cesanese di Affile
- Cesanese di Affile Dolce
- Cesanese di Affile Riserva
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cesanese di Affile
- Cesanese di Affile (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Cesanese di Affile
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino con riflessi violetti, odore intenso con sentori fiorali e fruttati (bacche e drupe) tipici della cultivar, sapore secco, armonico di giusto corpo.
- Cesanese di Affile Dolce (Vino Rosso)
- Versioni: Dolce
- => 90% Vitigno Cesanese di Affile
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 9% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Dolce Rosso dal colore rosso rubino con riflessi porpora, con aromi floreali e fruttati (ciliegia) tipici del vitigno, a cui si accompagna lo speziato ed il vegetale, sapore gradevolmente dolce, armonico e caratteristico.
- Cesanese di Affile Riserva (Vino Rosso Invecchiato)
- Versioni: Secco
- => 90% Vitigno Cesanese di Affile
- =< 10% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 12,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso Invecchiato dal colore rosso rubino con riflessi granati con l’invecchiamento, odore intenso con sentori fiorali e fruttati (bacche e drupe) tipici della cultivar, che sfumano a favore di quelli speziati o fenolici associabili al legno, sapore secco, armonico di giusto corpo.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cesanese di Affile
L'area geografica vocata alla produzione del Vino Cesanese di Affile si estende sulle pendici dei Monti Affilani che fanno parte della catena pre-appenninica costituita da tre gruppi calcarei dei Ruffi, Prenestini e Affilani, laddove nelle vallate e nei pendii posti ad ovest, sono coltivati i vigneti del Cesanese di Affile, caratterizzati da un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Cesanese di Affile è localizzata in:
- provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Affile, Roiate e, in parte, il territorio del comune di Arcinazzo Romano.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cesanese di Affile
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cesanese di Affile prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Cesanese di Affile non dovrà essere superiore al 65%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cesanese di Affile è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
- Il vino DOC Cesanese di Affile Riserva deve essere sottoposto ad invecchiamento per almeno 24 mesi, di cui 6 di affinamento in bottiglia.
4. Produttori di Vino DOC Cesanese di Affile
Con l’utilizzo della DOC Cesanese di Affile i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cesanese di Affile
Primi piatti ben strutturati, arrosti di carne bianca e rossa, cacciagione da piuma, salumi e formaggi stagionati, crostate di visciole e dolci secchi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Cesanese di Affile
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra dell’ “Affile”, dall’epoca romana, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del “Cesanese di Affile”. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cesanese di Affile”.
Nel Medioevo e nel Rinascimento i contratti agrari ed i documenti di varia natura, conservati presso gli archivi monastici, confermano la diffusione di tale coltura.
Con la caduta dell'impero romano e la fine delle invasioni barbariche, la viticoltura in queste terre, nonostante i danni subiti, non perde la sua continuità con il passato e mantiene sempre un ruolo importante, come testimoniano i numerosi atti notarili, inerenti i terreni vitati, custoditi negli archivi dell’Abbazia di Subiaco.
La viticoltura, ed in particolare la varietà Cesanese di Affile, fu oggetto di gelosa cura da parte del popolo di Affile, che negli Statuti Municipali stabilì “pene severissime a chiunque avesse avuto l'ardire di recare danno alle vigne”.
Un connubio tra uomo e vite che permane immutato nei secoli che è testimoniato perfino dalla scelta dello stemma araldico municipale: un tralcio di vite dai grappoli neri e con un aspide attorcigliato lungo il tronco, presente da secoli sullo stemma del Comune. Un riconoscimento da parte del popolo di Affile al prodotto più celebrato delle sue terre, responsabile nel corso dei secoli della notorietà del piccolo abitato.
La storia recente è caratterizzata da un’evoluzione positiva della denominazione: dopo un periodo di oblio, con l’impianto di nuovi vigneti, la nascita di nuove aziende e grazie alla professionalità degli operatori, il livello qualitativo e la rinomanza del “Cesanese di Affile” sono notevolmente aumentati.
Il Vino DOC Cesanese di Affile ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 29 maggio 1973.
Vino a Denominazione di Origine Controllata - Approvato con D.P.R. 30.10.1974, G.U. 64 del 07.03.1975
Denominazione aggiornata con le ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014.
--- Confine regionale --- Confine provinciale ♦ Zona di produzione
Vino Cerveteri D.O.C.
La denominazione di origine controllata «Cerveteri» è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed a i requisiti del disciplinare di produzione per le seguenti tipologie:
- Bianco
- Bianco Amabile
- Bianco Frizzante
- Rosso
- Rosso Amabile
- Rosato
- Rosato Frizzante
- Trebbiano o Procanico
1. Tipologie e Uve del Vino DOC Cerveteri
- Cerveteri Bianco (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno intenso, odore vinoso, gradevole, delicato e sapore secco, pieno, armonico.
- Cerveteri Bianco Amabile (Vino Bianco)
- Versioni: Amabile
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino, odore fruttato gradevole, delicato e sapore amabile.
- Cerveteri Bianco Frizzante (Vino Bianco Frizzante)
- Versioni: Secco /Abboccato
- => 50% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 35% Vitigno Malvasia di Candia
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco Frizzante dalla spuma vivace ed evanescente, colore giallo paglierino, odore gradevole, delicato e sapore dal secco all'abboccato.
- Cerveteri Rosso Secco (Vino Rosso)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso rubino piu' o meno intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore secco, sapido, armonico, di giusto corpo.
- Cerveteri Rosso Amabile (Vino Rosso)
- Versioni: Amabile
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosso dal colore rosso intenso, odore vinoso, caratteristico e sapore amabile, vellutato.
- Cerveteri Rosato (Vino Rosato)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato gradevole e sapore fine, delicato, armonico.
- Cerveteri Rosato Frizzante (Vino Rosato Frizzante)
- Versioni: Secco
- => 60% Vitigni Sangiovese e Montepulciano (Minimo 25% per ciascun vitigno);
- =< 35% Vitigno Merlot
- =< 15% Vitigni a bacca nera idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Rosato Frizzante dal colore rosa più o meno intenso, odore fruttato gradevole e sapore fine, delicato, armonico.
- Cerveteri Trebbiano (o Procanico) (Vino Bianco)
- Versioni: Secco
- => 85% Vitigno Trebbiano Toscano
- =< 15% Vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione Lazio.
- => 11,50% Vol. Titolo alcolometrico
- Vino Bianco dal colore giallo paglierino più o meno carico, odore gradevole, delicato, fruttato e sapore secco, di giusto corpo, armonico, vellutato.
__________
(Legenda simboli: > maggiore di; < minore di; >< da-a; = uguale a; => uguale o maggiore di; =< uguale o minore di).
2. Territorio e Zona di produzione del Vino DOC Cerveteri
L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Cerveteri si estende nell’Agro romano e nel litorale laziale centro settentrionale con le colline retrostanti, in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
La Zona di Produzione del Vino DOC Cerveteri è localizzata in:
- provincia di Roma e comprende il territorio dei comuni di Cerveteri, Ladispoli, Santa Marinella, Civitavecchia e, in parte, il territorio dei comuni di Roma, Allumiere e Tolfa.
- provincia di Viterbo e comprende il territorio del comune di Tarquinia.
3. Vinificazione e Affinamento del Vino DOC Cerveteri
Nelle fasi di vinificazione sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona atte a conferire ai vini le loro peculiari caratteristiche di qualità.
Le pratiche enologiche di vinificazione del Vino DOC Cerveteri prevedono, tra l'altro, che:
- La resa massima dell’uva in vino DOC Cerveteri non dovrà essere superiore al 70%; nel caso tali parametri venissero superati entro il limite del 5%, l'eccedenza non potrà avere diritto alla DOC. Oltre detti limiti decade il diritto alla DOC per tutto il prodotto.
- Nella designazione dei Vini DOC Cerveteri può essere menzionata la dizione "Vigna" purchè sia seguita dal relativo toponimo e che siano rispettate determinate pratiche di vinificazione.
- Sulle etichette di ciascuna tipologia di Vino DOC Cerveteri è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.
4. Produttori di Vino DOC Cerveteri
Con l’utilizzo della DOC Cerveteri i Produttori Vinicoli Laziali sono orgogliosi di presentare al consumatore un Vino di qualità che ha più cose da raccontare rispetto ad altri: da dove proviene, come viene lavorato, le origini storiche, le caratteristiche e le peculiarità che lo identificano in un territorio ben definito, soprattutto durante la Visita alle Cantine che operano nell'ambito di questa denominazione.
5. Abbinamenti gastronomici con il Vino DOC Cerveteri
Piatti di pesce azzurro arrosto o in umido, fritture di carciofi, zucchine e melanzane, frittate, agnello alla cacciatora, fegatelli di maiale alla griglia, involtini e scaloppine con sughi decisi.
6. Storia e Letteratura del Vino DOC Cerveteri
La millenaria storia vitivinicola riferita alla terra dell’antica “Caere”, dagli Etruschi passando per i Romani, al medioevo, fino ai giorni nostri, attestata da numerosi documenti, è la generale e fondamentale prova della stretta connessione ed interazione esistente tra i fattori umani e la qualità e le peculiari caratteristiche del “Cerveteri”. Ovvero è la testimonianza di come l’intervento dell’uomo nel particolare territorio abbia, nel corso dei secoli, tramandato le tradizionali tecniche di coltivazione della vite ed enologiche, le quali nell’epoca moderna e contemporanea sono state migliorate ed affinate, grazie all’indiscusso progresso scientifico e tecnologico, fino ad ottenere i rinomati vini “Cerveteri”.
In particolare la presenza della viticoltura nella zona del “Cerveteri” è attestata fin dall’epoca degli Etruschi, in molte opere dei georgici latini. In tempi più recenti, nel 1761, il Marchese Frangiapani nella Istoria dell’antichissima città di Civitavecchia, riporta in un passo la vigna del Sig. Malacrosta, e nel 1803, il Nicolaj nelle Memorie, leggi, ed osservazioni sulle campagne e sull’Annona di Roma riporta numerosi terreni vignati in località Castiglione, Carlotta di Ceri, San Martino di Ceri, Villa del Sasso, Santa Marinella (con annessa osteria), Santa Severa (Prato della rocca, Rimessone, Castello) ancora oggi interessati dalla viticoltura.
La grande quantità di resti di antichi monumenti e di tombe etrusche ha dato vita a partire dall’ottocento ad imponenti campagne di scavi: infatti nel Bullettino dell’Istituto di Corrispondenza Archeologica è riportata la relazione di un viaggio fatto nell’antica Etruria e si citano scavi eseguiti nella vigna Argoli.
Nel 1840 il Canina riferisce di aver eseguito uno scassato nella vigna di Paolo Calabresi in Cerveteri ed il Grifi, nel Giornale Arcadico in Atti della Pontificia Accademia Romana di Architettura, di aver scoperto dei monumenti antichi nei terreni dell’Arcipretura di Ceri, detti i Vignali.
Nel 1833, il Bullettino di notizie statistiche ed economiche italiane e straniere riporta per Corneto, l’attuale Tarquinia, “..vi allignano mirabilmente le vigne”. Il Manzi, nel 1837 nell’opera Stato antico ed attuale del porto città e provincia di Civitavecchia, riporta la bontà di taluni vini di Tolfa e cita il Chiabrera che cantò: "Io sprono a tutta briglia in ver la Tolfa / là dove Bassareo manna distilla".
Anche nell’Inchiesta Jacini, Atti della Giunta per la Inchiesta Agraria e sulle condizioni della classe agricola (1883), si riportano aumenti di superfici a vigneto nei comuni di Cerveteri con varietà principali Uva Grassa, Buccia dura, Verdello, Spagnuola e Procanico e Tolfa (Pergolese e Aleatico).
La storia recente è caratterizzata da un’evoluzione positiva della denominazione, con l’impianto di nuovi vigneti, la creazione della Cantina sociale, la nascita di nuove aziende che, unite alla professionalità degli operatori hanno contribuito ad accrescere il livello qualitativo e la rinomanza del “Cerveteri”.
Il Vino DOC Cerveteri ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata in data 30 ottobre 1974.